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24-06-2016, 11:42
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#21
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Mah sinceramente non è che avessi molte qualità da proteggere, forse ero un po' meno paurosa perché costretta ad affrontare le cose e riuscivo in qualche modo a farmi rispettare di più. Comunque essendo molto in ritardo su tutto, ho scoperto certe mie caratteristiche molto dopo e con tutta la lentezza di questo mondo. Nonostante tutto riesco ancora a sorridere, ma è anche questione di abitudine, piuttosto di buttare giù la maschera meglio far vedere quello che di buono è rimasto.
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24-06-2016, 12:06
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#22
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Banned
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 618
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Non ho ancora perso niente proprio perchè il mio disagio è al 90% da imputarsi al mio rifiuto di scendere a patti con la società.
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24-06-2016, 16:35
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Tante cose diverse e uguali nel bene o nel male.
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24-06-2016, 20:16
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#24
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Avanzato
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 256
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Non conosco a fondo i miei interessi e i miei limiti, perchè non li ho testati, in linea di massima la mia personalità è delineata, ma in maniera troppo raffazzonata per definirla completa. Diciamo che rimane il 30% di me, oltre i miei problemi.
P.S. temo che la percentuale diminuirà considerevolmente, anche perchè sta avvicinandosi l'estate
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24-06-2016, 20:40
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#25
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,307
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Cos'è rimasto di voi stessi, della vostra vera personalità che la fobia,depressione, evitamento non hanno ancora annientato?
A me ben poco, forse un po' di voglia di ridere, ma sempre meno.
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pochissimo...un minimo di dolcezza ...il sorriso...
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25-06-2016, 14:43
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#26
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,186
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Per quanto mi riguarda, col senno di poi, la depressione non mi ha defraudato di niente di importante. Anzi, ha bloccato un processo "infettivo" in corso, mi ha posto di fronte alla mia alienazione (che ancora esiste ma almeno la so riconoscere), alla mortificazione di alcune parti di me stesso, alla negazione di bisogni primari....mi ha privato della mia personalità meno autentica (o almeno di quella non del tutto autentica, cosa che ovviamente riguarda e riguarderà sempre anche il presente).
E' stato un black-out che avanzando mi ha spento, mi ha reso inoffensivo rispetto ad un regime esistenziale che non mi apparteneva.
Non è un caso che in tutte, o quasi, le depressioni la cosa più intollerabile è la sfiducia assoluta nella guarigione (e non tutti gli altri sintomi che se fossero accompagnati da una fiducia riguardo alla propria sofferenza e alla sua estinzione in termini futuri sarebbero molto più tollerabili).
Il depresso vorrebbe tornare ad essere quello che era prima. Ma non si può, perché è proprio per come si era prima (e per l'immagine di noi stessi di prima) che ci siamo ammalati. La crisi deve evolversi, se viene repressa non si guarisce. Raggiunto quel punto critico indietro non si torna.
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25-06-2016, 14:54
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#27
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Esperto
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 795
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Boh, io sono stato sempre così da quando sono nato
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25-06-2016, 16:00
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#28
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da Emil
Per quanto mi riguarda, col senno di poi, la depressione non mi ha defraudato di niente di importante. Anzi, ha bloccato un processo "infettivo" in corso, mi ha posto di fronte alla mia alienazione (che ancora esiste ma almeno la so riconoscere), alla mortificazione di alcune parti di me stesso, alla negazione di bisogni primari....mi ha privato della mia personalità meno autentica (o almeno di quella non del tutto autentica, cosa che ovviamente riguarda e riguarderà sempre anche il presente).
E' stato un black-out che avanzando mi ha spento, mi ha reso inoffensivo rispetto ad un regime esistenziale che non mi apparteneva.
Non è un caso che in tutte, o quasi, le depressioni la cosa più intollerabile è la sfiducia assoluta nella guarigione (e non tutti gli altri sintomi che se fossero accompagnati da una fiducia riguardo alla propria sofferenza e alla sua estinzione in termini futuri sarebbero molto più tollerabili).
Il depresso vorrebbe tornare ad essere quello che era prima. Ma non si può, perché è proprio per come si era prima (e per l'immagine di noi stessi di prima) che ci siamo ammalati. La crisi deve evolversi, se viene repressa non si guarisce. Raggiunto quel punto critico indietro non si torna.
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Molto interessante, effettivamente c'è una specie di errore cognitivo nel ritenere auspicabile la condizione preliminare a quella che poi diventerà malattia... dev'essere una delle tante forme di resistenza al cambiamento.
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25-06-2016, 16:32
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#29
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Boooh ho sempre evitato fin da quando ero un infante.
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25-06-2016, 16:56
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#30
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 4,795
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Non è rimasto niente, se qualcosa fosse stata presente (sinceramente non lo so...)
Al contrario ha ingigantito i lati negativi: orgoglio, egocentrismo, timidezza, inesperienza.
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25-06-2016, 20:05
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#31
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Non é rimasto nulla..perché non c e mai stato nulla..tutto sempre sovrastato da fobie e problemi..
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25-06-2016, 20:14
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#32
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,078
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Neanche mi ricordo la mia vera personalità perché non so se veramente si sia mai formata, non c'è stato un anno della mia vita dove non ho avuto momenti di disagio...sono stato bene fino ai 12/13 anni ma non si può dire che la mia personalità fosse formata..poi è arrivata l'adolescenza a far danni, la solitudine, l'età adulta...adesso sono un lontano e sbiadito ricordo di quello che ero anni fa...
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25-06-2016, 23:33
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#33
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Banned
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 1,026
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L'unica cosa di cui mi rendo conto, ed è agghiacciante, è che in realtà faccio di tutto per rimanere nella mia tana. Faccio fatica persino a scrivere qui, di leggere poi risposte oltre le tre righe neanche a parlarne. Sento proprio che sto scomparendo, mi sto annichilendo totalmente e di proposito. Cioè, non mi frega nè di ridere, nè di uscirne...voglio solo sparire. Dovrei capire perché.
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26-06-2016, 10:50
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#34
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Anche per me c'è stata sempre la fobia e non ho mai vissuto al netto della fs,ma da più giovane pensavo che sarebbe passato,che fossero sintomi dell'adolescenza e della crescita,che anche se mi sentivo così diversa un giorno avrei smesso di provare quelle cose e sarei stata come gli altri, che si sarebbero aggiustate naturalmente.Pensavo che avrei avuto figli,che sarei stata in grado di svolgere un lavoro,di stare con gli altri.C'era ancora la speranza,e mi violentavo a fare cose nel mondo, negando a me stessa e agli altri il mio stato.Non era un bel vivere infatti ero piena di somatizzazioni,ma almeno vedevo un futuro,non chiaro ma lo vedevo,mi davo delle chance.Ho studiato,lavorato,uscivo.Poi vedi che le paure hanno invece preso il sopravvento,sono troppo forti per essere ignorate,e allora non sai più che fare.Ed è una fortuna non aver mai avuto obiettivi specifici di realizzazione personale, perchè sarebbe brutto vederli sgretolarsi sotto il peso della paura di vivere.
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Guarda, potrei averlo scritto anch'io questo testo...con la differenza che io ho avuto, e sotto sotto ancora nn mi sono rassegnato, obiettivi di realizzazione personale e professionale anche piuttosto elevati...da una parte (nelle mie fantasie) desidererei arrivare in alto, dall'altra (nella realtà) non riesco nemmeno a fare le cose più semplici. Ed è questa la vera tragedia per me.
Cmq nel tuo caso mi sembra sei stata brava: riesci a tenere un lavoro tutt'altro che compatibile con disturbi importanti di ansia e in più se nn sbaglio sei andata a vivere da sola con successo...
Io sono anni luce da tutto questo
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26-06-2016, 11:00
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#35
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Guarda, potrei averlo scritto anch'io questo testo...con la differenza che io ho avuto, e sotto sotto ancora nn mi sono rassegnato, obiettivi di realizzazione personale e professionale anche piuttosto elevati...da una parte (nelle mie fantasie) desidererei arrivare in alto, dall'altra (nella realtà) non riesco nemmeno a fare le cose più semplici. Ed è questa la vera tragedia per me.
Cmq nel tuo caso mi sembra sei stata brava: riesci a tenere un lavoro tutt'altro che compatibile con disturbi importanti di ansia e in più se nn sbaglio sei andata a vivere da sola con successo...
Io sono anni luce da tutto questo
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No,col lavoro non ce la faccio più, mollo.
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26-06-2016, 11:21
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#36
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da claire
No,col lavoro non ce la faccio più, mollo.
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No, claire non mollare chiedi un part time, un trasferimento o un periodo di pausa, in passato l'ho chiesto anch'io.
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