Gino37

Penso significa avere la libertà di scegliere o di non scegliere, la libertà di essere attivi o di prendersela comoda. Ultimamente sono riuscito a sviluppare una qualità mentale, appena abbozzata ma che mi sembra stia rendendo buoni frutti, in questo momento sono sereno e vedo tutto in modo distaccato, come se non mi appartenesse. Mi sono reso conto che qualsiasi emozione e sentimento sto provando viene scisso in due componenti, una è quella del sentimento provato e l'altra è quella imparziale che lo analizza. Quando vivo sotto l'influenza della prima componente, mi rendo conto di essere soggiogato da essa, che sia un'emozione bella o brutta, è come se vedessi solo quella con i paraocchi, e vedendo solo quella mi diventa pesantissima, in un certo senso io divento quell'emozione. Quando invece la componete che analizza è più forte allora mi rendo conto che io non sono quell'emozione, ma il contenitore di quell'emozione, e mi si apre un certo grado di libertà e di scelta, mi rendo conto che quella che sto provando non è la realtà ma un'emozione transitoria, e sono libero di dargli io stesso la misura dei quanto possa essere reale.
Per cui dopo sta solfa ... penso che la vera felicità (che vale per tutti, non solo noi fobici) consista veramente nel grado di libertà di scelta.
Scusate se non sono stato chiaro, spero possa servire a qualcuno questa mia riflessione.

Luther

Essere ricchi e belli.

paule

Happiness is a warm gun (cit. Beatles)

Loudovica

bang bang, shoot shoot

giallorossonellanima

Dio come è vero

Gino37

Sicuramente scherzi ... Ma se dici sul serio hai mai provato ad essere ricco e bello? Perchè se non sei ricco e bello non ti basi su nessuna esperieza reale.

Luther

Sono le due uniche condizioni che ti permettono di scegliere, pertanto di essere felice.

Gino37

Io vedo che i ricchi cercano di essere sempre più ricchi ed i belli lo stesso, cosa che non può durare in quanto i ricchi muoino ed i belli invecchiano, comunque sono sempra alla ricerca di qualcosa di più, sintomo che non sono felici ...

Luther

Dammi un'alternativa allora. Ci sarà cazzo?

Gino37

Gustarsi il qui e ora, accontentandosi di quello che si ha ... Da questa posizione si può solo migliorare.

Prassi

Mi fa una strana sensazione vedere che lo zen (e dintorni) ormai spopola, e tra gli spopoli che ho visto sul forum questo mi sembra il più serio, per quanto poco ne posso sapere io. Gino se posso permettermi una domanda personale, sei un autodidatta o frequenti qualche club esclusivo?

breaker

Felicità è saper relativizzare.

Gino37

Sono autodidatta, ma penso che a breve seguirò dei corsi in un centro vicino dove abito, cmq non seguo il buddhismo zen ma la scuola mahayana (medio veicolo) tibetana ...

Luther

E' Clemente Mastella.

Prassi

mastellaboy! me lo ricordo... sei tu?

Prassi

mi piace molto la concretezza con la quale sono affrontate le cose in questa tradizione, purtroppo da altre parti si sta un pò sulle nuvole o si parla di metafisica...

mi ricordo una storiella che ho letto su un blog di un monaco gelug, che a memoria faceva più o meno così:

un praticante zen va a incontrare un lama, e porgendogli un'arancia, gli chiede: "che cos'è questa"? il monaco del tibet lo guarda un po stranito, e poi, sussurando al suo interprete fa: "non capisco, non hanno le arance nel suo paese?"

Luther

E' davvero lui.

Drowning

Quella è la serenità, la felicità è una sensazione molto più estemporanea ed intensa, che dura per periodi di tempo davvero brevissimi, sai quando si dice che "tocchi il cielo con un dito"... La si può provare per moltissimi motivi ma ti sfugge sempre con facilità.

Rocco69

Semplicemente una cosa che non esiste su questo mondo !!! Puoi avere dei periodi piu' o meno lunghi in cui ti avvicini.Poi sei da capo a dodici.Anche per i ricchi e belli,hanno altri cazzi e spesso sono ancora piu' infelici di chi ha poco.

brio70

chi si accontenta di quello che ha potrebbe essere felice,ma di solito chi si accontenta?
chi ha 30 vuole 31.