Fino a poco tempo fa me ne preoccupavo anch'io, mi davano dell'ebete, sfigato, ritardato e quello che mi dava fastidio è che lo dicevano solo alle mie spalle, come se mi ritenessero troppo fragile per sbattermi la realtà in faccia.
Ma ora ho cominciato a pensare che giudicare gli altri non sia affatto un diritto. Ora mi rendo conto che nessuno ha vissuto la mia vita e sofferto le mie pene, quindi puntare il dito non è un diritto che gli spetta. Se qualcuno accenna una risatina o un cenno di scherno mi sono imposto di dirgli "ma chi sei e come ti permetti?"
|