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Vecchio 27-07-2015, 16:31   #21
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Lo sono ma in modo inconsapevole.
Vecchio 27-07-2015, 17:00   #22
Esperto
L'avatar di Ventolin
 

ho scritto un commento molto dettagliato sul problema del perfezionismo ma alla fine non l'ho inviato perchè non riuscivo ad ottimizzarlo
Ringraziamenti da
cancellato15306 (27-07-2015), cancellato16021 (27-07-2015), QuantumGravity (27-07-2015)
Vecchio 27-07-2015, 17:06   #23
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Quote:
Originariamente inviata da Ventolin Visualizza il messaggio
ho scritto un commento molto dettagliato sul problema del perfezionismo ma alla fine non l'ho inviato perchè non riuscivo ad ottimizzarlo
Chiuditi in casa per la vergogna, e non uscirne per almeno due anni.
Ringraziamenti da
cancellato15306 (27-07-2015)
Vecchio 27-07-2015, 18:46   #24
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quella parola "perfetto" non mi piace più. Sto iniziando a fare quello che mi va e quello che riesco a fare e poi se non basta fancxxlo. Tanto alla fine, per tutta la vita ho cercato di fare sempre le cose benissimo ma l'ho presa sempre in quel posto e allora che vengano da sole
Vecchio 27-07-2015, 20:13   #25
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Dare il meglio di sé ed essere perfezionista sono due cose diverse, per mia esperienza trovo il perfezionismo tendenzialmente deleterio, credo sia sempre sintomo di un disagio interiore, lieve o serio.

Ultima modifica di rosadiserra; 28-07-2015 a 23:14.
Vecchio 27-07-2015, 21:23   #26
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Genesis, vale per te lo stesso discorso fatto a Winston: Senti di aderire al ruolo che i tuoi pensieri ti hanno donato?
Non so se però ti rendi conto di cosa c'è dietro un superamento di questa concezione di sé, come individui identificati nel pensiero, nei propri pensieri..
In effetti ti dico, il pensarti non aderente ai pensieri e al relativo ruolo che la tua storia ti ha attribuito, che il perfezionismo in noi scolari è frutto di una storia fatta di eventi reali in cui ci è venuto naturale identificarci (quindi anche io qui mi sento offeso, mi sembra che sminuisci la pervasività e la potenza psicologica/esistenziale delle esperienze) cosa significa? Che concezione hai dell'individuo oltre alla sua specifica identità (e quindi ai suoi pensieri e al suo ruolo) Cosa vuol dire emanciparsi da un conformismo con la propria identità?
Quello che predichi non è un superamento che può avvenire attraverso un atto della volontà, serve come dire, una sintesi del concetto di se stessi diversa da quella della comune esperienza quotidiana di sé
Vecchio 27-07-2015, 21:26   #27
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Cioè, in pratica, tu stai dicendo di rivoltarsi al proprio pensiero, giacchè non so come sia possibile operare una separazione tra idee e pensiero, coscienza, IO, che è la sintesi di queste
Vecchio 27-07-2015, 21:30   #28
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Cazzo non riesco a spiegarmi. Io voglio dire che tu non sei fuori dalle tue idee, non sei libero da un conformismo con le tu idee, semplicemente la sintesi delle tue idee ti permette di concepirti così

Edit: Devo andare, se rispondi leggerò domani

Ultima modifica di QuantumGravity; 27-07-2015 a 22:06.
Vecchio 27-07-2015, 22:08   #29
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da rds Visualizza il messaggio
Darei meglio di sé ed essere perfezionista sono due cose diverse, per mia esperienza trovo il perfezionismo tendenzialmente deleterio, credo sia sempre sintomo di un disagio interiore, lieve o serio.
Senza dubbio è un problema, infatti io lo chiamo perfezionismo patologico, e sapendo di averlo lo considero un problema da risolvere.
Vecchio 27-07-2015, 22:26   #30
Esperto
 

Su alcune cose lo sono e lo vedo come un problema, in quanto finché non tutto è quasi perfetto non ci si muove.....e questo credo sia molto nocivo in quanto si aspetta troppo per fare qualcosa.......(io ne so qualcosa )

In alcuni campi (es. quello riguardo al nostro corpo) credo sia fortemente negativo.....
Vecchio 27-07-2015, 23:02   #31
Intermedio
L'avatar di veracare
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
L'importante è sostituire all'idea di perfezione quella di infinita perfettibilità.
Impeccabile.
Ops, quasi
Vecchio 27-07-2015, 23:21   #32
Esperto
 

io non voglio essere perfetto, ma manco un buono a nulla.. la mia lotta è proprio quella di non rimanere un buono a nulla per tutta la vita, cosa molto ardua
Vecchio 28-07-2015, 14:56   #33
Esperto
L'avatar di notime
 

come pure si diceva, ci vedo ricerca di approvazione e tentativo di soddisfacimento di istanze egoiche. Però appunto questo riduce in una condizione di dipendenza perenne, a meno che non ci si renda consapevoli del meccanismo.

L'ansia del controllo uccide la possibilità di farsi soprendere dalle cose, di sbagliare e di fregarsene.
Vecchio 28-07-2015, 15:26   #34
Esperto
L'avatar di Clend
 

Mi sembra qualcosa di molto stressante
Ringraziamenti da
cancellato15306 (28-07-2015)
Vecchio 28-07-2015, 17:12   #35
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da FitterHappier Visualizza il messaggio
La ricerca della perfezione costituisce per me un blocco per tante cose.
Rinuncio all'azione se questa non è perfetta, calcolata nei minimi dettagli.
Non esiste l'errore o la sconfitta, non deve esserci nulla di tutto questo.
O tutto o niente, qualsiasi cosa io faccia deve portare soddisfazione per gli altri e riconoscimento da parte degli altri. Deve allontanarmi da giudizi negativi o rimproveri, quasi come se fosse una via di protezione o ricerca di affetto e approvazione altrui.

Tutto ciò è maledettamente sbagliato, ma è un meccanismo che non riesco a eliminare nemmeno a testate.
Hai descritto bene la situazione... io stavo pensando di trovare almeno un'attività o un qualcosa da fare volutamente "a cazzo di cane", cioè dove già in partenza non ho pretese, dove so che dal mio successo o insuccesso non dipende nulla, e buttarmi a farla come viene. Potrebbe forse essere utile a smollarmi un pò. Che so, potrei dedicarmi al ricamo, o al giardinaggio, o al curling . Solo che non è facile, ogni volta che mi appassiono a qualcosa, se decido di dedicarmici, cerco di farla nel modo migliore e ci rimango male quando sbaglio. Soffro troppo per gli errori insomma.

Quote:
Originariamente inviata da nellamerda Visualizza il messaggio
io non voglio essere perfetto, ma manco un buono a nulla.. la mia lotta è proprio quella di non rimanere un buono a nulla per tutta la vita, cosa molto ardua
Ti capisco. Da questa frase comunque sembra che tu abbia un problema diverso dal perfezionismo. Cioè il perfezionista si pone inconsciamente standard troppo elevati, tu invece ti senti inferiore agli standard normali.

Ultima modifica di Blue Sky; 28-07-2015 a 17:15.
Vecchio 28-07-2015, 17:56   #36
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Serve per avere tutto sotto controllo e non fare errori per essere amata.
Davvero pensi l'amore sia così relazionato al non fare errori? Anche perchè essere perfezionisti spesso porta via tempo, sottraendo energie ad altre cose e magari facendole si potrebbe essere amati di più. (Non so, dipende se intendi un adeguato essere scrupolosi così da evitare cose che effettivamente potrebbero avere gravi conseguenze o se si trata di perfezionismo quasi fine a se stesso e secondo il senso comune eccessivo).

Ultima modifica di cancellato2824; 28-07-2015 a 19:47.
Ringraziamenti da
_Diana_ (29-07-2015)
Vecchio 28-07-2015, 22:43   #37
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Quote:
Originariamente inviata da Clend Visualizza il messaggio
Mi sembra qualcosa di molto stressante
si e stancante. non fa proprio per me :/
Vecchio 28-07-2015, 23:27   #38
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Senza dubbio è un problema, infatti io lo chiamo perfezionismo patologico, e sapendo di averlo lo considero un problema da risolvere.
Idem, cerco di limare diciamo, ho la chiara percezione che il perfezionismo come ha già scritto @Dedalus possa portare anche al non voler neppure più provare, visto che per un perfezionista il meglio di sé è difficile da comprendere come concetto in sé.
Per una persona veramente perfezionista qualsiasi risultato per buono che sia è un fallimento o al massimo solo qualcosa di già fatto che non ha più alcun valore perché già è immerso in un'altra meta utopica da raggiungere, nemmeno il perfezionista sa quale sia spesso, quindi il fallimento è quasi sempre assicurato ergo dopo un po' ci si comincia a chiedere se valga persino la pena di iniziare a fare qualsiasi cosa.
Negli anni devo dire che mi sembra di essere migliorata un pochino, quello che forse mi salva è una scarsa tendenza a fare paragoni con risultati altrui, non che qualche volta non possa capitarmi, per mia fortuna non ci tendo almeno non mi sembra.
Credo che per me sia stato molto importante riuscire non so come ad assolvermi, cosa degli ultimi anni e certamente legata a processi inconsci, razionalmente ci ho provato accadendomi per anni ma risultati zero, bah forse sono così depressa da fo++-rmene oppure tutti questi anni di terapia a qualcosa servono!!
Concordo con _Diana_ nel mio caso certamente vi è un serio problema di necessità di controllo ed mostruoso vuoto affettivo che mi porto dietro dalla primissima infanzia, con queste due problematiche mi sembra invece di non aver fatto passi avanti anzi ora il vuoto sono io.

Ultima modifica di rosadiserra; 29-07-2015 a 00:02.
Ringraziamenti da
Blue Sky (28-07-2015), _Diana_ (29-07-2015)
Vecchio 29-07-2015, 18:18   #39
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Se siete perfezionisti, cosa volete ottenere facendo tutto perfettamente?
Non so se uso una certa forma di perfezionismo per ottenere qualcosa oppure per salvaguardarmi da qualcosa che temo, per conservare una certa tranquillità, per schivare dei pensieri o sensazioni che fanno star male.
Non saprei neanche se è un vero e proprio perfezionismo (non è perfetto insomma ), cioè qualcosa che nasce con lo scopo di raggiungere una perfezione, ma qualcosa che prende forma, appunto, in risposta a delle paure, come abitudine rassicurante (qui entra in gioco il disturbo ossessivo compulsivo).

Comunque osservando il comportamento perfezionistico, si nota come esso è costituito da un concentrarsi eccessivo su determinato/i aspetti. Il perfezionismo non è mai assoluto, non potrebbe esserlo, sarebbe un controsenso.
Se per esempio uno è perfezionista in cucina, doserà al mg ogni ingrediente, calcolerà al secondo ogni tempo, ecc. ma non porrà attenzione, ad esempio, alla finestra spalancata che gli farà beccare un accidente (a meno che non sia molto attento anche a queste cose, ma in ogni caso il suo livello di attenzione sarà sottratto ad altro, dove invece risulterà carente). E' una mancanza di equilibrio, un non saper bilanciarsi tranquillamente tra le varie necessità. Per un motivo o un altro, si è finiti per dare eccessiva importanza e sviluppare un'elevata capacità di vedere minime variazioni, sfumature, in uno o più ambiti e si fa dipendere tutto da quello.
Non è detto che il perfezionismo sia sempre negativo (per esempio quello dell'artista verso la sua opera può essere positivo) ma spesso diventa patologico quando diventa fine a se stesso. Cioè il sentire di dover andare sempre oltre quando ci si potrebbe fermare, andando a incidere negativamente su altre questioni o a rendere le cose meno naturali e apprezzabili di quello che invece erano.
Ringraziamenti da
cancellato15306 (30-07-2015)
Vecchio 30-07-2015, 01:43   #40
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Hai descritto bene la situazione... io stavo pensando di trovare almeno un'attività o un qualcosa da fare volutamente "a cazzo di cane", cioè dove già in partenza non ho pretese, dove so che dal mio successo o insuccesso non dipende nulla, e buttarmi a farla come viene. Potrebbe forse essere utile a smollarmi un pò. Che so, potrei dedicarmi al ricamo, o al giardinaggio, o al curling . Solo che non è facile, ogni volta che mi appassiono a qualcosa, se decido di dedicarmici, cerco di farla nel modo migliore e ci rimango male quando sbaglio. Soffro troppo per gli errori insomma.



Ti capisco. Da questa frase comunque sembra che tu abbia un problema diverso dal perfezionismo. Cioè il perfezionista si pone inconsciamente standard troppo elevati, tu invece ti senti inferiore agli standard normali.
si, io mi sento inferiore agli altri, non so se non colgo velocemente le cose perchè mi perdo nei pensieri, oppure sono cosi rassegnato alla mia stupidità da perdermi a priori nei miei pensieri, insomma l'unica cosa che so fare bene sono le seghe mentali
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