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27-07-2015, 11:30
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Se siete perfezionisti, cosa volete ottenere facendo tutto perfettamente?
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27-07-2015, 11:45
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#2
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
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Serve per avere tutto sotto controllo e non fare errori per essere amata.
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27-07-2015, 11:47
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Se siete perfezionisti, cosa volete ottenere facendo tutto perfettamente?
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La sicurezza di non dover essere chiamato a rendere conto dei miei errori e che nessuno possa denigrarmi per questo. Sapere sempre cosa fare ed essere onnisciente è il mio sogno proibito
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27-07-2015, 12:07
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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E' una cosa determinata dal fatto che i valori oggettivi stanno sopra i valori umani e il sé sta di fronte agli altri... quindi una delle più nocive immaginabili.
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27-07-2015, 12:10
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,256
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La pretesa di perfezione da me stesso è stata sempre e solo il segno di un rifiuto
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27-07-2015, 14:34
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Non mi appartiene perché non metto impegno in niente di quello che faccio, e se lo metto mi scoraggio subito dopo.
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27-07-2015, 14:35
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#7
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Roba per chi deve dimostrarsi di continuo di essere capace di svolgere il compitino appreso con tutta la fatica e il sudore della prima volta, senza mai disprezzarlo se tramite il disprezzo la strada risulta essere più facile; roba per conformisti ed eterni scolari, cioè.
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A me sembra che quello che disprezza sia tu, come pure che ti sia dimenticato di dove ti trovi. Ma gli altri commenti al thread li hai letti?
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27-07-2015, 15:06
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#8
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Se c'è disprezzo c'è per l'idea, non per la persona. E proprio perché la fedeltà viscerale alle idee genera sofferenza e impedisce d'avvicinarsi alla persona. Perché non ci si scosta di un millimetro dalla pretesa di aver raggiunto una sorta d'autosufficienza.
Sentirsi chiamati in causa è, certo, segno d'insicurezza, ma le idee non si offendono; se uno vuole irritarsi, questi son fatti suoi.
Il perfezionista è uno che non si semplifica la vita.
Molti perfezionisti sfuggono al perfezionismo rifugiandosi nell'ozio; così si sentono in colpa sia se fanno, perché non faranno mai bene, sia se non fanno.
Per emanciparsi occorre disprezzare ciò a cui ubbidisci.
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Non mi è chiaro il discorso sul disprezzo. Anche questo mi sembra implicare autosufficienza, e l'incapacità di accettare di essere limitati (e dunque necessariamente squilibrati, e dunque vivi), senza che questo privi di dignità: che è l'essenza del perfezionismo.
Per emanciparsi, secondo me, è necessario, più che disprezzare ciò a cui si ubbidisce, compatire chi ubbidisce (e dunque anche noi stessi).
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27-07-2015, 15:08
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Mi piacerebbe raggiungere l'indifferenza nei confronti del perfezionismo.
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Per emanciparsi occorre disprezzare ciò a cui ubbidisci.
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La rabbia forse è un modo per iniziare ad uscirne, ma al momento il massimo che riesco a fare è intristirmi pensandoci.
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27-07-2015, 15:09
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Se c'è disprezzo c'è per l'idea, non per la persona.
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Dipende:
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
roba per conformisti ed eterni scolari, cioè.
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27-07-2015, 15:12
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 893
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L'importante è NON essere perfezionisti in ogni ambito dell'esistenza!
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27-07-2015, 15:24
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Le cose fatte troppo di fino portano l uomo alla rovina (cit tradotta di detto popolare nostrano )
A essere perfezionisti porta solo al fallimento e all insoddisfazione perenne.
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27-07-2015, 15:27
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Serve per avere tutto sotto controllo e non fare errori per essere amata.
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E' così anche per me. Nel perfezionismo c'è l'idea per cui si merita amore e approvazione solo se non si fanno errori. Non si è capaci di vivere serenamente la critica o l'appunto fatto da altri. Questo forse perché, fin da quando si era piccoli, i genitori non hanno saputo far capire che anche se c'è un errore non succede niente e non crolla il mondo, e soprattutto l'amore rimane intatto.
Tra l'altro, per determinare tutto questo non è necessario che i genitori siano dei "conformisti" che ti mandavano a messa ogni domenica e ti facevano portare i loro saluti alla maestra: si può instillare nei figli il perfezionismo anche nelle cose della vita quotidiana, tipo dicendo di togliere il grasso dal prosciutto crudo.
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Ultima modifica di Blue Sky; 27-07-2015 a 15:33.
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27-07-2015, 15:40
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#14
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Sentirsi chiamati in causa è, certo, segno d'insicurezza, ma le idee non si offendono; se uno vuole irritarsi, questi son fatti suoi.
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Ma certo, è sempre colpa dei fobici. Non sia mai che tu possa aver scritto qualcosa che viene percepito come offensivo.
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
No, non dipende. C'è disprezzo solo se trovi il tuo nome, Winston.
Se ti senti chiamato in causa, vuol dire che aderisci al ruolo che ti dona il tuo perfezionismo. E cioè nel trovarti prodotto da esso come conformista e eterno scolaro.
Ti reputi tale? In quanto persona io ti reputo più di questo.
Libero poi te di limitarti a ciò.
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Ma che razza di ragionamento è? La liberalizzazione del dileggio a categorie di persone, e che finché non c'è il suo nome, nessuno può risponderti niente perché se no è insicuro o permaloso?
Boh.
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27-07-2015, 15:46
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#15
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Intermedio
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 217
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Cerco di essere perfezionista perché temo il giudizio negativo, quindi qualsiasi cosa cerco di farla sempre al meglio.
Il problema di questo ragionamento è che quando vengo comunque criticata o giudicata negativamente ne rimango estremamente ferita.
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27-07-2015, 16:10
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 992
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Una volta ero perfezionista in maniera quasi patologica un po' in tutti i campi, poi mi sono reso conto che così facendo stavo soltanto male quando non raggiungevo i risultati desiderati; ora sono ancora un po' perfezionista, ma di meno e soltanto in alcuni campi, sono perfezionista quel tanto che basta per ottenere i risultati che voglio ottenere. Perfezionismo significa sicuramente complicarsi la vita, ma se nessuno si complicasse mai la vita non si otterrebbero mai grandi risultati (se non per caso), ovviamente non bisogna esagerare con il perfezionismo.
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27-07-2015, 16:19
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
No, non dipende. C'è disprezzo solo se trovi il tuo nome, Winston.
Se ti senti chiamato in causa, vuol dire che aderisci al ruolo che ti dona il tuo perfezionismo. E cioè nel trovarti prodotto da esso come conformista e eterno scolaro.
Ti reputi tale? In quanto persona io ti reputo più di questo.
Libero poi te di limitarti a ciò.
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Quindi se qualcuno dice che chi utilizza come nickname su un forum il nome di un personaggio letterario è un illuso, tu non hai motivo di offenderti se non in quanto aderisci al ruolo di illuso e ti reputi tale, giusto?
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27-07-2015, 16:19
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R
Ma certo, è sempre colpa dei fobici. Non sia mai che tu possa aver scritto qualcosa che viene percepito come offensivo.
Ma che razza di ragionamento è? La liberalizzazione del dileggio a categorie di persone, e che finché non c'è il suo nome, nessuno può risponderti niente perché se no è insicuro o permaloso?
Boh.
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Grazie Genesis, io non ho le forze, tu hai scritto quello che penso..
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27-07-2015, 16:24
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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A mio parere, comunque, ci sono due tipi di perfezionismo.
Un conto è fare le cose in maniera tendenzialmente "perfetta" perché altrimenti ci si sente imperfetti; tutt'altro è cercare di dare il meglio di sé perché si ha una responsabilità di qualche tipo nei confronti di qualcun altro.
Per dire: se siamo ingegneri e dobbiamo costruire un viadotto, sarà ottimo cercare di renderlo quanto più stabile e resistente alle intemperie possibile, visto che quella è un'opera pubblica la cui robustezza sarà salvifica per la sua utenza.
Se invece ci innervosiamo perché non riusciamo a fare qualche pezzo al pianoforte sbagliare nessuna nota, si ricadrà nel primo tipo di perfezionismo, più probabilmente nocivo per se stessi.
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27-07-2015, 16:29
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Abboh. A parte che illuso in questo caso lo saresti anche te, Winston, ma non vedo argomenti che potrei tranquillamente accettare.
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Lo so benissimo e l'esempio non era casuale: per questo ero curioso di sapere come reagiresti in un caso simile.
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