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Vecchio 10-03-2017, 12:37   #21
XL
Esperto
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Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Il disturbo bipolare porta ad agire in preda all' l'impulsivita' e a tentativi maldestri di suicidio, che possono riuscire a meno. Ovvio che se agisci in preda all' irrazionalita' e alla furia gli esiti sono imprevedibili. Diversamente in condizioni "normali" con la paura del dolore ci devi convivere sempre. Nella migliore clinica al mondo possono dirti che ti daranno la pillola magica che non ti dara' alcun dolore; ma tu ci crederesti?
Credo che sotto anestetici potenti non senti niente, l'ho sperimentato di persona.
Comunque anche quel che hai scritto è vero, bisognerebbe agire senza pensare, una completa idiozia di sicuro ti ammazza più velocemente di tutto il resto, probabilmente però malaccio.

Ultima modifica di XL; 10-03-2017 a 12:53.
Vecchio 10-03-2017, 13:34   #22
Banned
 

Mi unisco al coro di quelli che stanno pensando spesso al suicidio. Ultimamente il dolore emotivo è così forte che pensare di non esistere più, cioè sapere che c'è questa possibilità, mi fa stare meglio.
Io ho paura del dolore e del clamore che susciterebbe il gesto a chi mi conosce, poi sarebbe un altro dramma familiare. E temo che in fondo ci sia anche un briciolo dell'infame speranza.
Ringraziamenti da
HDoor (10-03-2017)
Vecchio 10-03-2017, 13:48   #23
Esperto
L'avatar di HDoor
 

Io devo ancora convincermi del fatto che cadere da 50 metri comporti la morte sul colpo. Lo so razionalmente, è impossibile rimanere vivo dopo una botta del genere, però il mio subconscio mi rievoca l'idea della botta alla nuca che magari prendi quando ti muovi di scatto all'indietro, ed è dolorosa. Per il resto... ho superato la fobia della morte.

Quindi direi che uno dei motivi a impedire il fatidico gesto possa essere la reminiscenza di qualcosa di sperimentato, vagamente vicino alle percezioni sensoriali (che non necessariamente si hanno) quando si sceglie una determinata tipologia di suicidio.

Ultima modifica di HDoor; 10-03-2017 a 13:52.
Vecchio 10-03-2017, 13:56   #24
Avanzato
L'avatar di Tragicomico
 

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Originariamente inviata da HDoor Visualizza il messaggio
Io devo ancora convincermi del fatto che cadere da 50 metri comporti la morte sul colpo. Lo so razionalmente, è impossibile rimanere vivo dopo una botta del genere, però il mio subconscio mi rievoca l'idea della botta alla nuca che magari prendi quando ti muovi di scatto all'indietro, ed è dolorosa. Per il resto... ho superato la fobia della morte.

Quindi direi che uno dei motivi a impedire il fatidico gesto possa essere la reminiscenza di qualcosa di sperimentato, vagamente vicino alle percezioni sensoriali (che non necessariamente si hanno) quando si sceglie una determinata tipologia di suicidio.
Da 50 metri se cadi di testa la scena sarà simile ad una bottiglia di vino rosso che cade da un ripiano e si spacca, non so se hai presente, altro che botta alla nuca
Vecchio 10-03-2017, 13:58   #25
Esperto
L'avatar di HDoor
 

Spiegalo al mio subconscio.
Vecchio 10-03-2017, 14:02   #26
Esperto
L'avatar di HDoor
 

Però uno potrebbe direttamente lanciarsi col paracadute senza aprirlo. Da quell'altezza ti sfracelli talmente tanto bene che muori di sicuro.
Vecchio 10-03-2017, 14:03   #27
Esperto
L'avatar di Centauro
 

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Originariamente inviata da HDoor Visualizza il messaggio
Io devo ancora convincermi del fatto che cadere da 50 metri comporti la morte sul colpo. Lo so razionalmente, è impossibile rimanere vivo dopo una botta del genere, però il mio subconscio mi rievoca l'idea della botta alla nuca che magari prendi quando ti muovi di scatto all'indietro, ed è dolorosa. Per il resto... ho superato la fobia della morte.

Quindi direi che uno dei motivi a impedire il fatidico gesto possa essere la reminiscenza di qualcosa di sperimentato, vagamente vicino alle percezioni sensoriali (che non necessariamente si hanno) quando si sceglie una determinata tipologia di suicidio.
Hai espresso esattamente quello che sento anche io.
Vecchio 11-03-2017, 01:09   #28
Esperto
L'avatar di silenzio
 

Vi rendete conto, vero, che questo thread sta concretamente rasentando la chiusura...?
Vecchio 11-03-2017, 01:31   #29
Banned
 

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Originariamente inviata da silenzio Visualizza il messaggio
Vi rendete conto, vero, che questo thread sta concretamente rasentando la chiusura...?
La cosa più agghiacciante è che non ho mai visto così tanti utenti a favore del suicidio insieme, si è sempre trattata di una sparuta minoranza in passato mentre ora pare sia diventata la maggioranza o comunque un gruppo consistente, e se devo essere sincero la penso come loro, la vita è insopportabile.
Vecchio 11-03-2017, 01:34   #30
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Bisognerebbe essere semplicemente neutrali a riguardo. Qualsiasi opposizione a riguardo sarebbe di natura etica e in quanto tale piuttosto inconsistente soprattutto se ci si riferisce ad un atto che riguarda la persona, un'iniziativa personale che si esaurisce in se stesso e non nuoce, se non nel breve periodo, a nessuno. Anzi per chi lo desidera fortemente può solo essere una liberazione ed io credo sia questa la cosa più importante.
Ringraziamenti da
cancellato16622 (11-03-2017), cancellato17797 (12-03-2017)
Vecchio 11-03-2017, 01:45   #31
Banned
 

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Originariamente inviata da Yumenohashi Visualizza il messaggio
Bisognerebbe essere semplicemente neutrali a riguardo. Qualsiasi opposizione a riguardo sarebbe di natura etica e in quanto tale piuttosto inconsistente soprattutto se ci si riferisce ad un atto che riguarda la persona, un'iniziativa personale che si esaurisce in se stesso e non nuoce, se non nel breve periodo, a nessuno. Anzi per chi lo desidera fortemente può solo essere una liberazione ed io credo sia questa la cosa più importante.
Credo che l'opposizione al suicidio nasca dal fatto che per molto tempo nella religione cattolica non è stato distinto dall'omicidio e le leggi dei paesi occidentali lo hanno trattato alla stregua di un crimine grave punibile con la morte, ora la mentalità sta lentamente cambiando e si sta tornando a un approccio più tollerante tipico del periodo classico, noto sempre più somiglianze tra il periodo attuale e quello pre cristiano, magari fra non molto si tornerà al paganesimo.

Ultima modifica di Svers0; 11-03-2017 a 01:50.
Vecchio 11-03-2017, 23:43   #32
Esperto
L'avatar di silenzio
 

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Originariamente inviata da Svers0 Visualizza il messaggio
Credo che l'opposizione al suicidio nasca dal fatto che per molto tempo nella religione cattolica non è stato distinto dall'omicidio e le leggi dei paesi occidentali lo hanno trattato alla stregua di un crimine grave punibile con la morte, ora la mentalità sta lentamente cambiando e si sta tornando a un approccio più tollerante tipico del periodo classico, noto sempre più somiglianze tra il periodo attuale e quello pre cristiano, magari fra non molto si tornerà al paganesimo.
E' quello che dicono in molti sulla faccenda del paganesimo. Però io vorrei tanto interrogare un esperto storico delle religioni per sapere quante di esse condannano il suicidio. Nella mia grande lacuna conoscitiva so comunque per certo che tutte le religioni mono e politeiste non ammettono il suicidio, la vita viene sempre dal divino, il quale verrebbe in ogni caso offeso dall'atto del distruggere il dono che esso ha dato all'essere umano.
La cosa che sconvolge me, più che altro, è questa strisciante filosofia che una persona che crede all'aldilà, al divino e a leggi e mondi superiori a questo, debba essere automaticamente etichettato come inaffidabile, alla stregua di un povero sciocco o addirittura un invasato.
Tutti sono davvero convinti che il suicidio sia una comoda via di uscita e che dopo la morte si smetterà di soffrire... ma cosa vi convince così fermamente che dopo non starete MOLTO peggio di adesso? Credete davvero che un uomo o donna possa decidere quando porre fine alle proprie sofferenze senza sapere di preciso quale sia la vera causa di esse? Non è che per caso ci piace invece nasconderci sempre dietro un dito? Non è che invece il nostro vero problema sia l'eccesso di narcisismo o vittimismo? La colpa è sempre degli altri, noi siamo sempre le povere, indifese vittime del destino, siamo gli agnelli sacrificali di un mondo brutto sporco e cattivo, però non possiamo assolutamente rinunciare alle comodità, ai fronzoli, alla vanità, soprattutto quella. Gli animali possiedono assai poco di proprio, solo quello che fa parte del proprio corpo e che possono costruirsi da soli, la loro unica preoccupazione è procacciarsi cibo e acqua e restare al caldo, difendersi dai predatori e prolificare, e se qualcosa non va come sperano o se per quell'anno la femmina non gliela dà (scusate la forma cruda dell'espressione), di certo non vanno a nascondersi e piangere miseria, ci provano ancora e ancora e se va male ci provano da qualche altra parte, non si buttano dal dirupo confidando nel sollievo della morte perchè la morte è la cosa da cui tentano di sopravvivere. Non si fanno domande sul perchè sono quello che sono, tentano invece di farsi valere in una natura che conta anche sulla loro diversità per garantire l'evoluzione a l'adattamento.
E chissà, magari ogni tanto quando sono tranquilli, la pancia è piena e nulla li disturba, ogni tanto si guardano intorno e nel segreto del loro sguardo considerano quanto in fondo sia meravigliosa la vita e questo mondo, nessuno potrà mai saperlo tra noi miseri e presuntuosi umani, che più possediamo e meno ci sentiamo felici.

Ultima modifica di silenzio; 11-03-2017 a 23:47.
Vecchio 12-03-2017, 00:02   #33
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Originariamente inviata da silenzio Visualizza il messaggio
E' quello che dicono in molti sulla faccenda del paganesimo. Però io vorrei tanto interrogare un esperto storico delle religioni per sapere quante di esse condannano il suicidio. Nella mia grande lacuna conoscitiva so comunque per certo che tutte le religioni mono e politeiste non ammettono il suicidio, la vita viene sempre dal divino, il quale verrebbe in ogni caso offeso dall'atto del distruggere il dono che esso ha dato all'essere umano.
....
Vai a leggerti qualcosa sul catarismo, o sullo gnosticismo suo precursore. Ho letto che il cristianesimo poteva essere sconfitto dallo gnosticismo, e chissa' perche' ha vinto il cristianesimo. Ma sono tutte parole alla fine, se non te le senti dentro non riesci a farle tue certe posizioni filosofiche.
Vecchio 12-03-2017, 00:09   #34
Esperto
L'avatar di silenzio
 

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Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Ho letto che il cristianesimo poteva essere sconfitto dallo gnosticismo, e chissa' perche' ha vinto il cristianesimo.
Forse tutto è spiegato nell'aneddoto di Gesù nel Tempio. In quella vicenda Gesù si prende gioco dei sofismi dei dottori della Legge, rivelando quanto fossero lontani dalla verità divina.
Purtroppo l'umano ha il grave difetto di perdersi nelle strade della mente nella vana speranza di spiegare il divino con ragionamenti sempre più contorti, mentre invece il divino stesso sta al di sopra e al di là della mente.
Vecchio 12-03-2017, 00:29   #35
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da silenzio Visualizza il messaggio
Forse tutto è spiegato nell'aneddoto di Gesù nel Tempio. In quella vicenda Gesù si prende gioco dei sofismi dei dottori della Legge, rivelando quanto fossero lontani dalla verità divina.
Purtroppo l'umano ha il grave difetto di perdersi nelle strade della mente nella vana speranza di spiegare il divino con ragionamenti sempre più contorti, mentre invece il divino stesso sta al di sopra e al di là della mente.
Appunto, l' umano va distrutto; e' proprio fallato di suo, forse il peggio
del peggio in un mondo tutto sommato armonioso.
Vecchio 12-03-2017, 00:46   #36
Esperto
L'avatar di silenzio
 

Quote:
Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Appunto, l' umano va distrutto; e' proprio fallato di suo, forse il peggio
del peggio in un mondo tutto sommato armonioso.
Su questo non posso proprio concordare, mi sembra una visione miope della natura umana. Secondo me la situazione dell'uomo è complessa e l'uomo stesso soffre perchè è composto da nature opposte che non è affatto facile concordare. La mia visione sulla natura umana, descrivendola in modo sintetico e semplicistico, è il risultato del tentativo del divino di trovare la condizione migliore possibile, il miglior compromesso possibile attraverso cui permettere agli opposti di comunicare costruttivamente attraverso un essere che, una volta raggiunto un equilibrio spirituale sufficiente, possa dare alla luce una civiltà che probabilmente nell'intero Universo non si è mai vista prima d'ora. Una civiltà capace di generare la VERA pace tra qualunque fazione materiale o spirituale, attraverso una consapevolezza superiore e diversa da qualunque altra.
Il motivo esatto di una simile intenzione, cioè quella di concedere indulgenza ad oltranza a una razza così apparentemente assurda come quella umana, va cercata secondo me nella sua potenziale capacità di risolvere l'apparentemente irrisolvibile problema dell'insanabile ostilità tra il mondo della luce e quello delle tenebre. Solo creando un essere in cui convivano, seppur conflittualmente, queste due opposte nature, un essere che viva nella materia e in tutte le difficoltà e le incognite che inevitabilmente vi sono insite, si può sperare di ottenere, alla fine di questa evoluzione, la soluzione perfetta, la congiunzione degli opposti, le "nozze alchemiche" di Rosenkreutz. Un essere nuovo, diverso e perfetto, allo stesso tempo materiale e spirituale, destinato alla gloria e all'eternità.
Vecchio 12-03-2017, 00:50   #37
Esperto
L'avatar di silenzio
 

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
correnti successivamente considerate non ortodosse.
E' un curioso eufemismo, ti riferisci forse all'Opus Dei?
Vecchio 12-03-2017, 00:59   #38
Esperto
L'avatar di Jacksparrow
 

Io direi la disperazione estrema, la solitudine, la povertà, la mancanza di prospettive, la malattia e la vecchiaia.
Alcuni dicono serve più coraggio a vivere che a suicidarsi, io penso che già molti che lo pensano è un conforto ma non a compiere il gesto ma a non sentirsi soli e incompresi.
Ognuno nelle proprie case, nella propria quotidianità ogni tanto ci pensa , ma più che al suicidio a trovare un modo di amare la vita o perlomeno di sopportarla.
La cosa che mi da più fastidio , là fuori c'è un mucchio di gente che sta bene e si diverte la vita nelle sue varie fasi.
Noi spesso siamo bloccati in una di queste fasi e non ne veniamo fuori, a volte ancora fanciulli a volte già vecchi e vuoti dentro.
Bisogna aggrapparsi a qualcosa, magari un viaggio in tiber, magari al buddismo insomma qualcosa di spirituale
che non sia il cristianesimo già fin troppo abusato.
La vita fa schifo, ma ci sono pure alcune soddisfazioni per quelli normali, cerchiamo di diventarlo anche noi.
Vecchio 12-03-2017, 01:09   #39
Esperto
L'avatar di silenzio
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Eh?
https://it.wikipedia.org/wiki/Prelat...oce_e_Opus_Dei

https://it.wikipedia.org/wiki/Prelat...ione_corporale

http://www.ilgiornale.it/news/cronac...i-1348169.html

Ultima modifica di silenzio; 12-03-2017 a 01:11.
Vecchio 12-03-2017, 04:55   #40
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da silenzio Visualizza il messaggio
E' quello che dicono in molti sulla faccenda del paganesimo. Però io vorrei tanto interrogare un esperto storico delle religioni per sapere quante di esse condannano il suicidio. Nella mia grande lacuna conoscitiva so comunque per certo che tutte le religioni mono e politeiste non ammettono il suicidio, la vita viene sempre dal divino, il quale verrebbe in ogni caso offeso dall'atto del distruggere il dono che esso ha dato all'essere umano.
La cosa che sconvolge me, più che altro, è questa strisciante filosofia che una persona che crede all'aldilà, al divino e a leggi e mondi superiori a questo, debba essere automaticamente etichettato come inaffidabile, alla stregua di un povero sciocco o addirittura un invasato.
Tutti sono davvero convinti che il suicidio sia una comoda via di uscita e che dopo la morte si smetterà di soffrire... ma cosa vi convince così fermamente che dopo non starete MOLTO peggio di adesso? Credete davvero che un uomo o donna possa decidere quando porre fine alle proprie sofferenze senza sapere di preciso quale sia la vera causa di esse? Non è che per caso ci piace invece nasconderci sempre dietro un dito? Non è che invece il nostro vero problema sia l'eccesso di narcisismo o vittimismo? La colpa è sempre degli altri, noi siamo sempre le povere, indifese vittime del destino, siamo gli agnelli sacrificali di un mondo brutto sporco e cattivo, però non possiamo assolutamente rinunciare alle comodità, ai fronzoli, alla vanità, soprattutto quella. Gli animali possiedono assai poco di proprio, solo quello che fa parte del proprio corpo e che possono costruirsi da soli, la loro unica preoccupazione è procacciarsi cibo e acqua e restare al caldo, difendersi dai predatori e prolificare, e se qualcosa non va come sperano o se per quell'anno la femmina non gliela dà (scusate la forma cruda dell'espressione), di certo non vanno a nascondersi e piangere miseria, ci provano ancora e ancora e se va male ci provano da qualche altra parte, non si buttano dal dirupo confidando nel sollievo della morte perchè la morte è la cosa da cui tentano di sopravvivere. Non si fanno domande sul perchè sono quello che sono, tentano invece di farsi valere in una natura che conta anche sulla loro diversità per garantire l'evoluzione a l'adattamento.
E chissà, magari ogni tanto quando sono tranquilli, la pancia è piena e nulla li disturba, ogni tanto si guardano intorno e nel segreto del loro sguardo considerano quanto in fondo sia meravigliosa la vita e questo mondo, nessuno potrà mai saperlo tra noi miseri e presuntuosi umani, che più possediamo e meno ci sentiamo felici.
Nell'antica Grecia era punito solo se fatto senza il permesso dello Stato mi pare però penso che la cosa variasse in base al periodo, avendo avuto la Grecia in quel periodo sia governi democratici che autocratici penso che tale divieto vigesse solo durante i periodi di dispotismo, nell'antica Roma era vietato suicidarsi solo se eri uno schiavo, un soldato o un uomo sotto processo, per quanto riguarda il cristianesimo nella Bibbia vi sono cinque suicidi e nessuno di essi è espressamente condannato anzi il fatto che vengano descritti senza particolare clamore fa pensare fosse una cosa abbastanza diffusa nell'antico Israele, la condanna mi pare arrivi in periodo medievale quando si interpreta il quinto comandamento come valido anche per se stessi mentre in origine un sacco di comportamenti dei martiri cristiani erano suicidi quasi al livello dell'estremismo islamico di oggi.

Ho trovato questo in rete:

Quote:
Originariamente inviata da Wikipedia
In ancient Athens, a person who committed suicide without the approval of the state was denied the honors of a normal burial. The person would be buried alone, on the outskirts of the city, without a headstone or marker.[148] However, it was deemed to be an acceptable method to deal with military defeat.[149] In Ancient Rome, while suicide was initially permitted, it was later deemed a crime against the state due to its economic costs.[150]
Per quanto riguarda il resto del mondo mi pare che in Giappone sia sempre stato visto senza particolari clamori ma anzi incoraggiato in particolari circostanze e in India c'era una legge che imponeva a una vedova di darsi fuoco durante il funerale del marito, quindi proprio un suicidio imposto dalla collettività.

Poi c'è l'islamismo che vieta pure il suicidio ma gli estremisti islamici si sono inventati che se nell'atto uccidi anche infedeli passa per martirio religioso e Allah misericordioso e compassionevole chiude un occhio.

Ultima modifica di Svers0; 12-03-2017 a 05:16.
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