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Vecchio 08-03-2017, 00:30   #1
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Mi chiedevo, e giro la domanda anche a voi qui presenti, cosa deve scattare nel cervello per fa si' che uno possa suicidarsi?
Mi spiego..
La decisione ormai io l'ho presa tant'è che non faccio che pensarci.. Ma la paura mi salva sempre..
Forse scattare una sorta di molla dentro che faccia perdere la razionalità e aiuti a vincere la paura..
Come per tutte le cose alla base ci devono essere forti motivazioni.. Ed anche in questo caso occorre essere molto, molto motivati.. Io lo sono, forse non ancora abbastanza, ma credo di essere sulla buona strada..
Quello che vorrei capire cosa frulla nel cervello qualche istante prima.. Cosi' almeno so se sono a buon punto o devo "impegnarmi" di più..
Accetto qualunque dritta da chi ha già "provato.., quello che invece non accetto sono le risposte retoriche, del tipo : La vita è un dono prezioso, l'apprezzerai, etc etc..
Grazie

Ultima modifica di cancellato17738; 08-03-2017 a 00:33.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (08-03-2017)
Vecchio 08-03-2017, 00:38   #2
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Ciao, sinceramente anch'io sto avendo di questi pensieri,in passato erano più pensieri tipo autorassicuranti,ma ora sembrano più concreti,forse sono dentro a una grave depressione,così non mi sono mai sentito prima.Comunque è sicuramente una piccola speranza quello che ferma.Se info me bisogna provare a cambiare in tutti i modi possibili prima di fare una cosa del genere,provare terapie e strade diverse..Detto da uno che sta soffrendo come un cane
Vecchio 08-03-2017, 00:48   #3
Esperto
L'avatar di filosofo
 

ci frena il fatto che dopo tanto letame uno un pò di gioia se la aspetta... e porca miseria, anche solo statisticamente, dall'intreccio di 7 miliardi di individui, almeno una cosa bella su 100 dovrebbe capitare...

Non è che non vogliamo più vivere, vogliamo vivere eccome, ma una vita diversa.. più soddisfacente.

Non so se troverai risposte al tuo quesito qui. La mia "fortuna" o "sfortuna" e' non aver mai avuto una pistola carica tra le mani, altrimenti non sarei più qui da tempo. Le altre "tecniche", paradossalmente, mi fanno paura. Non voglio sentir dolore, non voglio essere consapevole che sto morendo --> Bum, fine. Rapido, conciso. Eliminazione "scientifica".

Convivo con l'idea del suicidio ormai da innumerevoli anni.. mi è stata vicina più lei di tutte le persone che ho avuto intorno... a pensar bene la sera dovrei apparecchiare per due. "Almeno tu ci sei sempre stata.. mica come le persone... che schifo le persone... Mangia, a papà, che diventa freddo".
Sdrammatizzo... O forse no.

Ultima modifica di filosofo; 08-03-2017 a 00:55.
Ringraziamenti da
untipostrano (08-03-2017)
Vecchio 08-03-2017, 01:06   #4
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Finche' stai a ragionarci nel forum secondo me ci sei lontano. Puo' essere piu' o meno facile a seconda di quanto hai vicino un mezzo per realizzarlo. Serve un monento in cui sragioni completamente dopo anni di depressione e cure, oppure un mezzo facile in un momento critico. Succedeva ad esempio nei militari in Friuli che si sparavano nelle garitte perche' deboli e vittime del nonnismo; non necessariamente depressi o in cura da anni. Succede agli anziani che vogliono accorciare il percorso verso il cimitero in vista. Non basta una crisi leggera. Consiglio mio, sta lontano dalle occasioni "sicure" ed immediate; quelle incerte possono fallire e fare disastri assai. Ti serve solo tempo per venirne fuori con calma.
Vecchio 08-03-2017, 02:22   #5
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Non voglio sentir dolore, non voglio essere consapevole che sto morendo
Gradirei anch'io, se possibile, una morte indolore..
Sarebbe la giusta ricompensa dopo una vita di cacca, o di merda dir si voglia..
Mi piacerebbe andarmene nel sonno, scappare nel cuore della notte, come un'amante dopo una notte di passione..
La vita è un sogno.. ed è giusto che finisca così..
Vecchio 08-03-2017, 11:53   #6
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dunque un volta ci ho provato perche' mi sentivo in colpa e troppo cretina per vivere

un'altra non vedevo futuro...ingrassavo a vista d'occhio per fame bulimica causa farmaci con tutto che li avevo smessi (30 kg in pochi mesi, temevo di diventare quei casi da giornale) e inoltre perso il lavoro e non piu' soldi miei e essere in balia di mia madre e' una tragedia (lotta per ogni cosa)

entrambe le volte fatto in modo ingenuo (di quelli in cui e' quasi se non del tutto impossibile riuscirci), pensando che dopotutto basta la determinazione, ma evidentemente non ne avevo abbastanza

Ultima modifica di cancellato2824; 08-03-2017 a 12:00.
Vecchio 08-03-2017, 13:52   #7
Esperto
L'avatar di It's Me
 

Oltre alla paura (motivo che domina), ti salva anche un pizzico di buon senso
Vecchio 08-03-2017, 13:56   #8
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Fongshou Visualizza il messaggio
Mi chiedevo, e giro la domanda anche a voi qui presenti, cosa deve scattare nel cervello per fa si' che uno possa suicidarsi?
Mi spiego..
La decisione ormai io l'ho presa tant'è che non faccio che pensarci.. Ma la paura mi salva sempre..
Forse scattare una sorta di molla dentro che faccia perdere la razionalità e aiuti a vincere la paura..
Come per tutte le cose alla base ci devono essere forti motivazioni.. Ed anche in questo caso occorre essere molto, molto motivati.. Io lo sono, forse non ancora abbastanza, ma credo di essere sulla buona strada..
Quello che vorrei capire cosa frulla nel cervello qualche istante prima.. Cosi' almeno so se sono a buon punto o devo "impegnarmi" di più..
Accetto qualunque dritta da chi ha già "provato.., quello che invece non accetto sono le risposte retoriche, del tipo : La vita è un dono prezioso, l'apprezzerai, etc etc..
Grazie
Secondo me è qualcosa che per essere realizzata deve essere pianificata con una strategia che funzioni e che soddisfi certe esigenze.

Ci può essere chiarissimo che desideriamo morire in certi modi o che desideriamo andare sulla luna... O altro, però per fare effettivamente queste cose ci vogliono una serie di mezzi che in linea di principio dovremmo esser capaci di procurarci.

Potrei avere un desiderio vago di avere un figlio mio o di far qualsiasi cosa, ma in concreto come si realizza?

Anche passare all'atto non basta, è necessario che le nostre azioni risultino efficaci nell'insieme nel soddisfare i vincoli che abbiamo in mente. La motivazione deve essere sorretta comunque dalla capacità di risolvere effettivamente certi problemi e da un'idea di un piano (non le solite cose vaghe che dicono per scherzare certe persone) che poi funzioni effettivamente e che si sia capaci di realizzare.

Io anche se volessi procurarmi un'arma da fuoco funzionante non ne sarei capace, non so di preciso cosa fare e come non farmi fregare, non ho contatti o relazioni con persone che hanno a che fare con ambienti malavitosi che potrebbero aiutarmi a fare una cosa del genere, e nell'insieme questa cosa qua non saprei realizzarla.
Comunque io preferirei procurarmi certi medicinali appropriati che funzionino. Anche qua però non saprei proprio a chi rivolgermi o come fare, certe volte ho cercato in rete ma non sono riuscito a superare certi ostacoli.

Una volta ho avuto tra le mani una scatola di sonniferi e la usai, ma non bastò, in seguito è diventato difficilissimo procurarsi questo tipo di medicinali proprio per questo.

Spesso non è la morte che si desidera, a morire si può morire in tanti modi e piuttosto male, non credo che qualcuno aspiri ad esser crocifisso come Gesù Cristo e cose del genere quando medita sul suicidio.

Si ammazzano anche individui che sono malati terminali proprio per evitare una cattiva morte. Se l'intenzione di questo tipo suicidi fosse solo quella di morire, a questi individui basterebbe aspettare pochissimo e ci penserebbe la natura da sola ad ammazzarli.

Io sono una persona che risulta inetta in molti ambiti. Mi è chiaro cosa desidero, ma spesso non so come fare per realizzarlo effettivamente con buoni margini di probabilità.
Insomma non so ideare un piano che sarei capace di attuare e che funzioni.

Ultima modifica di XL; 08-03-2017 a 15:43.
Vecchio 08-03-2017, 15:45   #9
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Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
...
Io sono una persona che risulta inetta in molti ambiti. Mi è chiaro cosa desidero, ma spesso non so come fare per realizzarlo effettivamente con buoni margini di probabilità.
Insomma non so ideare un piano che sarei capace di attuare e che funzioni.
Se una pianifica e studia il problema non
vedo grandi ostacoli per realizzare il suicidio.
Sei solo frenato dall'istinto di conservazione. Certo
che farmaci e taglio delle vene sono a rischio di fallimento;
ma questo lo si sa fin dal principio. E' un prendere
per il culo se stessi secondo me. O serve a fare
un gesto plateale per comunicare inequivocabilmente
al mondo o a qualcuno il proprio malessere. Ma se uno si
butta dal ventesimo piano di un edificio, direi
che il problema e' solo quello di riuscire a realizzare
il gesto. Quelli che si buttano dall'alto o sotto
un treno tentennano assai; a volte vanno e vengono
sul luogo prescelto e non sempre si decidono.
Ci sono i cosiddetti ponti dei suicidi, sono
viadotti altissimi. Mi pare che il Ponte del Cadore
vanti un record tra i 100 e 200 suicidi. Ora
hanno messo dissuasori; e li mettono in tutti i luoghi
dove in passato il numero dei suicidi e' elevato.
Questo indica che anche se perfettamente consapevoli
della certezza della morte, esiste una estrema titubanza.
Il piu' piccolo ostacolo e scorretta esecuzione
puo' impedire il suicidio, e provocare danni e menomazioni
gravi ed invalidanti se il mezzo prescelto non e' perfetto.

Ultima modifica di no-body; 08-03-2017 a 15:48.
Vecchio 08-03-2017, 15:47   #10
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Se una pianifica e studia il problema non
vedo grandi ostacoli per realizzare il suicidio.
Sei solo frenato dall'istinto di conservazione.
Certo
che farmaci e taglio delle vene sono a rischio di fallimento;
ma questo lo si sa fin dal principio. E' un prendere
per il culo se stessi secondo me. O serve a fare
un gesto plateale per comunicare inequivocabilemente
al mondo o a qualcuno il proprio malessere. Ma se uno si
butta dal ventesimo piano di un edificio, direi
che il problema e' solo quello riuscire a realizzare
il gesto. Quelli che si buttano dall'alto o sotto
un treno tentennano assai; a volte vanno e vengono
sul luogo prescelto e non sempre si decidono.
Ci sono i cosiddetti ponti dei suicidi, sono
viadotti altissimi. Mi pare che il Ponte del Cadore
vanti un record tra i 100 e 200 suicidi. Ora
hanno messo dissuasori; e li mettono in tutti i luoghi
dove in passato il numero dei suicidi e' elevato.
Questo indica che anche se perfettamente consapevoli
della certezza della morte, esiste una estrema titubanza.
Il piu' piccolo ostacolo e scorretta esecuzione
puo' impedire il suicidio, e provocare danni e menomazioni
gravi ed invalidanti se il mezzo prescelto non e' perfetto.
Io non mi voglio far male però, questa cosa qua la voglio evitare. In me non è il forte istinto di conservazione a frenarmi, è la paura del dolore. Se sono sicuro di morire ma rischio di soffrire come un cane, evito la cosa comunque, ma più che altro per evitare questa forma di sofferenza qua.

La titubanza di cui parli è relativa alla paura di soffrire (stessa cosa che in svariati casi motiverebbe il suicidio stesso), non necessariamente ad un'incertezza relativa al continuare ad esistere o no (che anche ci può essere).

Secondo me però queste due cose vanno separate, non coincidono affatto, sono due motivazioni molto diverse.

Per me non è così semplice come sostieni visto che delle persone sono disposte a sborsare fior di quattrini per farlo, se riuscire in modo efficace ed indolore fosse stato semplice per chiunque allora perché delle persone tanto capaci dovrebbero andare in svizzera se possono far queste cose facilmente a casa loro?
Si potrebbero regalare questi soldi a dei parenti e cose del genere se fosse semplice procurarsi certi mezzi e i medicinali appositi.

http://www.agi.it/cronaca/2017/02/27...nasia-1531987/

Certi suicidi incauti non meditano a quel che fanno, desiderano morire ma non si pongono il problema relativo al prima. Spesso non si muore subito, anche un proiettile sparato male può portare ad una lenta agonia.

Magari la sofferenza che devo sopportare nel resto dell'esistenza sarebbe comunque minore rispetto ad un'agonia del genere, e a questo punto non mi converrebbe neanche più. Ma problemi del genere non sono legati all'istinto di autoconservazione.

Il suicidio di una persona è molto simile all'azione di chi, in un palazzo in fiamme, decide di saltare giù. In ogni caso morirà, ma sceglie la morte meno dolorosa. Se non ci fosse questa possibilità e fuori dal palazzo ci fossero fiamme che bruciano 1000 volte di più ma uccidono prima, una persona morirebbe lì dove si trova perché il dolore sarebbe minore lì dove si trova. Per motivi economici spesso si preferisce un dolore di minore intensità ma prolungato nel tempo che un dolore molto ma molto più forte ma che dura poco.

Comunque in generale quel che si desidera davvero è una vita diversa, solo che questo desiderio ad un certo punto finisce con l'essere percepito più inaccessibile di quello relativo al termine della propria esistenza. E' a questo punto che prende il sopravvento questo desiderio relativo alla propria scomparsa.
Se si ripristina la speranza ci siano buone probabilità di riuscire a vivere bene, di sicuro poi viene ripristinato anche l'istinto di autoconservazione. Secondo me in chi fantastica spesso sul suicidio questo istinto è stato già intaccato in maniera significativa e non è questa la motivazione principale che convince una persona, che si trova in questi stati, a desistere. Proprio per questo vengono creati ostacoli e si impedisce a certe persone di avere accesso a certi farmaci.

Ultima modifica di XL; 08-03-2017 a 16:41.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (09-03-2017)
Vecchio 08-03-2017, 15:56   #11
Esperto
 

Ci penso spesso, ma non ho il coraggio per cui niente, mi tocca sopravvivere. Sono dell'idea che se ci si riflette tanto è perché ci si vuole aggrappare ancora a qualcosa. Certo la paura è un gran bell'ostacolo, ma forse quando si è veramente senza speranze allora dovrebbe essere più semplice, non so parlo per ipotesi. Personalmente non ne ho il coraggio, non adesso, ma magari un giorno starò così messa male da rassegnarmi e andarmene. Credo che scatti qualcosa di talmente forte da portarti a fare un gesto disperato e impulsivo.
Vecchio 08-03-2017, 17:34   #12
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Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io non mi voglio far male però, questa cosa qua la voglio evitare. In me non è il forte istinto di conservazione a frenarmi, è la paura del dolore. Se sono sicuro di morire ma rischio di soffrire come un cane, evito la cosa comunque, ma più che altro per evitare questa forma di sofferenza qua.
...
Il disturbo bipolare porta ad agire in preda all' l'impulsivita' e a tentativi maldestri di suicidio, che possono riuscire a meno. Ovvio che se agisci in preda all' irrazionalita' e alla furia gli esiti sono imprevedibili. Diversamente in condizioni "normali" con la paura del dolore ci devi convivere sempre. Nella migliore clinica al mondo possono dirti che ti daranno la pillola magica che non ti dara' alcun dolore; ma tu ci crederesti ? Non l' hai mai provata. Metti che la pillola e' difettosa, ti svegli dal sonno come Lazzaro, che il tuo corpo per qualche ragione e' diventato resistente come le zanzare al DDT, che il tuo sangue ha un particolare anticorpo ecc... Di tali paranoie te ne puoi fare a decine se ci stai a pensare. Cio' che ti serve e' la massima razionalita' e determinazione.
Dolore dopo un salto nel vuoto da un viadotto a 100 metri di altezza ? Lasciami credere che in una frazione di secondo non ci sara' nel tuo corpo una sola molecola o quasi attaccata all' altra.
In caso di azioni pianificate secondo me non e' il dolore che ti ferma, ma la semplice paura di morire. Paura che viene sconfitta dalla disperazione nelle sue varie forme.
Vecchio 09-03-2017, 21:58   #13
Avanzato
L'avatar di ElsaonMars
 

Io ci ho provato varie volte ma senza mai realmente impegnarmi fino in fondo. Penso che me lo impedisca la rabbia. Non posso sopportare di crepare io mentre chi mi ha ridotta male vive. Piuttosto preferisco vivere anche per rompere il cazzo con la mia presenza a chi ha contribuito a rendermi l'esistenza difficile.
Per riuscire davvero ad ammazzarsi:
-Fai un tentativo impulsivo e ci vai abbastanza ''entusiasta'' da avere successo.
-Sei arrivato all'apatia totale, al vuoto.
Penso che finchè provi rabbia, disperazione una parte di te non si è rassegnata al ''nulla''.
Il brutto è che la rabbia danneggia solo noi.
Vecchio 09-03-2017, 22:02   #14
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Stasera ho di nuovo la tentazione..
Delle volte mi prendo a pugni a testa sperando di procuararmi qualche emorragia.. L'ultima volta me le sono date di santa ragione.. Forse per questo sono diventato cosi' scemo..
Ho bisogno di dormire.. Che Dio mi filmini stanotte sotto coperte..
Santa notte.
Vecchio 10-03-2017, 00:54   #15
Esperto
L'avatar di silenzio
 

Il suicidio è un atto di follìa, non di lucida programmazione. O meglio, puoi programmarlo quanto vuoi, può essere perfetto nella tua mente, preparato con cura in ogni dettaglio, ma al momento del dunque ci sei tu con te stesso, sei tu con quella parte di te che ti guarda, e aspetti, temporeggi, cerchi di raccogliere forza e coraggio, e ancora prendi tempo, alla fine capisci quello che è veramente il suicidio, prima di farlo davvero lo vedi per quello che è, non per quello che sembra.
Ti lascia senza forze, quando non ce la si fa e ritorni a casa e provi tutta la paura e la tristezza che avevi bloccato, o meglio, anestetizzato mentre eri lì, che ci provavi. Poi capisci che se c'è una cosa che è veramente tua in questo mondo è proprio quella che volevi a tutti i costi buttare via. L'unica cosa che era veramente tua e che credevi fosse m...da. L'unica cosa che se la distruggi nessuno mai potrà più ridarti, mai più in eterno.

Ultima modifica di silenzio; 10-03-2017 a 00:57.
Vecchio 10-03-2017, 01:16   #16
Esperto
L'avatar di Balto
 

Bella domanda Ultimamente il pensiero di farla finita è molto vivo nella mia mente, non so voi però, pensando di farla finire, e ai vari metodi, lo faccio con una calma che non credo sia normale, come se mi fossi già arreso e so per certo che prima o poi mi tocca. Certo, ancora non l'ho fatto perciò i miei potrebbero rimanere solo dei pensieri, pensieri che però da non molto sono abbastanza presenti, cosa che fino ad ora non era mai successa
Vecchio 10-03-2017, 01:20   #17
Esperto
L'avatar di Balto
 

Quote:
Originariamente inviata da silenzio Visualizza il messaggio
Il suicidio è un atto di follìa, non di lucida programmazione. O meglio, puoi programmarlo quanto vuoi, può essere perfetto nella tua mente, preparato con cura in ogni dettaglio, ma al momento del dunque ci sei tu con te stesso, sei tu con quella parte di te che ti guarda, e aspetti, temporeggi, cerchi di raccogliere forza e coraggio, e ancora prendi tempo, alla fine capisci quello che è veramente il suicidio, prima di farlo davvero lo vedi per quello che è, non per quello che sembra.
Dipende, non molto tempo fa ho letto questo topic (guardare sotto XD) dove a quanto sembra un ragazzo programmo la sua morte 11 anni prima di essa

http://www.gamesvillage.it/forum/sho...-Utente-Norman
Vecchio 10-03-2017, 01:46   #18
Esperto
L'avatar di silenzio
 

Quote:
Originariamente inviata da Zetta89 Visualizza il messaggio
Dipende, non molto tempo fa ho letto questo topic (guardare sotto XD) dove a quanto sembra un ragazzo programmo la sua morte 11 anni prima di essa

http://www.gamesvillage.it/forum/sho...-Utente-Norman
Nel suo caso forse è stato anche peggio, una follìa che l'ha accompagnato per 11 anni, persone così spesso hanno una doppia personalità, una che regalano "al pubblico" e una che conoscono solo nell'intimo dei loro pensieri, molte persone di successo sociale spesso sono così, il vero guaio è che la gente si accontenta di conoscerli solo per quello che mostrano di sè, forse perchè la gente non vuole assolutamente scoprire cosa c'è sotto. Ma c'è veramente qualcosa di storto in quella storia, qualcosa di inquietante, non solo triste.

Ultima modifica di silenzio; 10-03-2017 a 01:49.
Vecchio 10-03-2017, 02:18   #19
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Fongshou Visualizza il messaggio
Mi chiedevo, e giro la domanda anche a voi qui presenti, cosa deve scattare nel cervello per fa si' che uno possa suicidarsi?
Mi spiego..
La decisione ormai io l'ho presa tant'è che non faccio che pensarci.. Ma la paura mi salva sempre..
Forse scattare una sorta di molla dentro che faccia perdere la razionalità e aiuti a vincere la paura..
Come per tutte le cose alla base ci devono essere forti motivazioni.. Ed anche in questo caso occorre essere molto, molto motivati.. Io lo sono, forse non ancora abbastanza, ma credo di essere sulla buona strada..
Quello che vorrei capire cosa frulla nel cervello qualche istante prima.. Cosi' almeno so se sono a buon punto o devo "impegnarmi" di più..
Accetto qualunque dritta da chi ha già "provato.., quello che invece non accetto sono le risposte retoriche, del tipo : La vita è un dono prezioso, l'apprezzerai, etc etc..
Grazie
Hai paura perché non vuoi suicidarti, vuoi una vita migliore.

Non so, io ho scelto una data e ho detto: vediamo come si mette, poi quel giorno deciderò.
Visto che oramai la data ce l'ho e mi devo inventare qualcosa da fare per attenderla, sto per l'appunto facendo delle cose, cose che non avevo mai fatto (come rapportarmi agli altri senza dover più sforzarmi di indossare la maschera della normalità), e finora mi sta andando bene.
Cosa che magari arriva la data e comunque decido di farlo, ma con il pensiero "beh tutto sommato ho fatto anche delle gran belle cose".

Non so, me lo immagino come una bella festa da cui si va via prima perché si sente che si sta afflosciando, ci si sente stanchi e si preferisce tenersi il ricordo totalmente positivo, anziché stare fino all'esaustione e rischiare di rovinarlo.
Vecchio 10-03-2017, 02:19   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Zetta89 Visualizza il messaggio
Dipende, non molto tempo fa ho letto questo topic (guardare sotto XD) dove a quanto sembra un ragazzo programmo la sua morte 11 anni prima di essa

http://www.gamesvillage.it/forum/sho...-Utente-Norman
Dio mio mi hai fatto affezionare a questo Norman, sono entrato in un vortice di link su link.
Quando scopro storie del genere su internet, mi scatta una sorta di comunicazione profonda con gli utenti virtuali, una persona lontana e sconosciuta diventa come un compagno di vita, mi fa provare un forte senso di immedesimazione quasi come se potessi essere io al suo posto e dovessi imparare dalla sua storia. Pace all'anima sua...
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