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17-09-2013, 11:41
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Mi rivolgo a quelli che non stanno facendo nulla per uscire dalla loro situazione, ma che comunque sperano che un giorno saranno liberi dai loro problemi; ecco vi chiedo:
su cosa fate affidamento? cosa cambierà le cose? il tempo? un miracolo? cosa vi aspettate sinceramente? un giorno prima o poi le cose cambieranno da sole per grazia divina? credete che un giorno conoscerete qualcuno/a che vi amerà per quello che siete e da lì in poi sarete in grado di ripartire grazie alla spinta dell'amore? o cos'altro?
e invece chiedo agli altri, quelli che non sperano più, che si limitano a portare avanti la propria carcassa per inerzia vivendo esistenze insoddisfacenti o addirittura dolorose convinti che le cose non cambieranno mai:
cosa vi tiene ancora in vita? la paura della morte e l'inevitabile dispiacere che darete ai parenti? o cos'altro?
Dovete capire bene a quale delle due categorie appartenete prima di tutto.
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17-09-2013, 12:46
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#2
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Intermedio
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Piacenza
Messaggi: 170
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Io faccio parte della prima categoria, ci spero ancora, ma nello stesso tempo provo a cambiare qualcosa anche se alla fine sono piccoli cambiamenti.
Un giorno va bene l'altro no, ci sono periodi di merda che mi fanno perdere tutti i miei progressi ma cerco di essere ottimista..
Penso che l'amore ti possa dare una spinta ma bisogna che l'altra persona sia in grado di appoggiarti.
Fondamentalmente credo che l'unico modo per migliorare se stessi e la propria situazione non sia aver fiducia negli altri ma in se stessi. La forza di volontà dev'essere grande e l'amore per se stessi dovrebbe crescere un po..
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17-09-2013, 12:57
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#3
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Appartengo alla seconda categoria: vile, rassegnato e senza più voglia di cambiamento(e chi ce l'hai mai avuta?). In fondo ho "solo" 23 anni, tra qualche anno sarò più vicino ai 30, e non ho mai lavorato. Se i miei morissero penso che finirei sotto un ponte ad imprecare santi d'ogni tipo mentre gelo al freddo.
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17-09-2013, 13:18
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#4
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 100
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Fino a poco tempo fa appartenevo alla prima categoria di persone speranzose che spera che un miglioramento cada dal cielo.
Ma ho passato troppo tempo ad aspettare, non è successo niente, anzi le cose peggiorano.
ho capito che bisogna essere protagonisti della propria vita. gli altri se ne fregano di te, tutti. Siamo tutti egoisti in fondo, ognuno di noi lo è sempre.
Io l'amore l'ho trovato, ed è la cosa migliore che mi sia capitata finora, ma non sarà questo a risolvere i miei problemi.
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17-09-2013, 13:35
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: the Autistic Imperium
Messaggi: 242
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
cosa vi tiene ancora in vita?
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La paura di soffrire e di far soffrire.
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17-09-2013, 14:07
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
e invece chiedo agli altri, quelli che non sperano più, che si limitano a portare avanti la propria carcassa per inerzia vivendo esistenze insoddisfacenti o addirittura dolorose convinti che le cose non cambieranno mai:
cosa vi tiene ancora in vita? la paura della morte e l'inevitabile dispiacere che darete ai parenti? o cos'altro?
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Mi tiene in vita il fatto che non sono affetta da depressione grave & affini e la paura della morte.
Si possono avere abbastanza motivi per sopravvivere ma non a sufficienza per vivere.
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17-09-2013, 14:59
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#7
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Mi tiene in vita il fatto che non sono affetta da depressione grave & affini e la paura della morte.
Si possono avere abbastanza motivi per sopravvivere ma non a sufficienza per vivere.
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sopravvivere è istinto vivere è umano
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17-09-2013, 17:34
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#8
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Banned
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 143
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Non saprei dove collocarmi, ho ancora un filo di speranza. Il che significa anche che qualcosina-ina la sto facendo, come stare a fatica qui ad esempio. Non si può mai sapere cosa può accadere: un olocausto nucleare, lo scontro con un meteorite... eventi che potrebbero mutare radicalmente lo scenario e chissà che accadrebbe poi. Certo è improbabile e sarebbe folle augurarselo, ma se dovesse accadere, e saranno le troppe americanate viste al cinema a parlare, sento che ci sarebbe da divertirsi.
Seriamente, non è questo pensiero a permettermi di andare avanti. Semplicemente la sofferenza di tutti i giorni è (per ora) ancora sopportabile, posso sopravvivere da solo, posso trascorrere il tempo senza sentire il suo peso. Certo se ci fosse un pulsante per smettere di giocare (con l'assicurazione che l'inferno non esiste) ci penserei.
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17-09-2013, 19:05
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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@ BlackMamba
Vedi però tu stai facendo qualcosa anche se poco, io mi riferivo proprio a quelli che per un motivo o per l'altro sono completamente passivi, ma non li sto accusando per questo, solo volevo sapere, visto che conservano la speranza che un giorno le cose cambieranno, a quale fatto affidassero questa svolta, per questo ho parlato di amore; condivido ciò che hai detto su questo punto comunque.
@ Baluardo
Se sei completamente rassegnato cosa ti ferma dal gettare la spugna? In realtà penso che chi non si suicida ora e subito, è perché un briciolo di speranza ce l'ha ancora; perché se così non fosse, se si fosse arreso, se davvero fosse convinto dell'idea "non c'è più nulla da fare" si ammazzerebbe subito, a meno che, come hanno detto gli utenti Fesso e Weltschmerz, sia così forte la paura di far soffrire o di morire, o come ha detto The Artist, la situazione sia in fin dei conti sopportabile, comunque anche in questi casi immagino che la possibilità di un'eventuale anche se improbabile svolta sia presa in considerazione.
@ Lara.
Condivido
@ FobicamenteSoci
Questo è un discorso più complesso; lo lascerei da parte
Comunque la cosa che più mi interessava e che ripeto è:
visto che alcuni conservano la speranza che un giorno le cose cambieranno, a quale fatto affidano questa svolta visto che non sono impegnati in alcun tipo di percorso personale o di terapia e vivono in modo passivo, magari sempre chiusi in casa e quindi non avendo praticamente alcuna possibilità di "guarire", che so magari accidentalmente, dopo essere stati coinvolti in un fatto del mondo esterno? Non è un'accusa o una provocazione, voglio solo sapere cosa credete vi salverà? Cosa credete cambierà le cose?
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17-09-2013, 19:42
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 897
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Quote:
Originariamente inviata da FobicamenteSoci
sopravvivere è istinto vivere è umano
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Gli animali sopravvivono, solo l'uomo vive. Infatti se ammazzo una zanzara che mi rompe le palle, e in questo periodo ce ne sono tante. Nessuno può condannarmi o dire che dovrei farmi un esame di coscienza. Eppure troppa gente vive come gli animali, non è consapevole di esistere e si limita a sopravvivere.
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21-09-2013, 10:08
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da FobicamenteSoci
sopravvivere è istinto vivere è umano
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E allora non sarò umana
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21-09-2013, 10:28
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#12
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,672
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Per adesso tiro a sopravvivere che è ben diverso dal vivere. Mi sono pian piano "adeguato" a questa situazione di inerzia. Certo qualcosa tento di fare ma è sempre troppo poco e da risultati per poco tempo. Farò ancora qualche tentativo,e se vedo che nn riuscirò a trovare la volonta necessaria, allora mi rassegnerò alla situazione!
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21-09-2013, 11:01
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#13
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 322
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Io credo che la gente che sta su questo forum sia tutta uguale, di base, tipo avere tutti gli occhi azzurri e i capelli rossi.
Si è nati così, non credo che ci si diventi.
La tendenza all'estraniamento sociale, c'è da sempre.
Lottare per apriesi un pò di più, va bene....
Ma anche snaturarsi, non va. Per me sarebbe come vivere la vita di un'altra, non mi sentirei nella mia pelle.
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21-09-2013, 12:07
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity
Mi rivolgo a quelli che non stanno facendo nulla per uscire dalla loro situazione, ma che comunque sperano che un giorno saranno liberi dai loro problemi; ecco vi chiedo:
su cosa fate affidamento? cosa cambierà le cose? il tempo? un miracolo? cosa vi aspettate sinceramente? un giorno prima o poi le cose cambieranno da sole per grazia divina? credete che un giorno conoscerete qualcuno/a che vi amerà per quello che siete e da lì in poi sarete in grado di ripartire grazie alla spinta dell'amore? o cos'altro?
e invece chiedo agli altri, quelli che non sperano più, che si limitano a portare avanti la propria carcassa per inerzia vivendo esistenze insoddisfacenti o addirittura dolorose convinti che le cose non cambieranno mai:
cosa vi tiene ancora in vita? la paura della morte e l'inevitabile dispiacere che darete ai parenti? o cos'altro?
Dovete capire bene a quale delle due categorie appartenete prima di tutto.
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io penso di essere in bilico tra le due categorie. ormai vado avanti per inerzia. sono piuttosto infelice e molto insoddisfatta della mia vita fin ora. la speranza è che andando avanti così riesca comunque a concludere questa maledetta università in modo da chiudere con lo studio, iniziare a lavorare e andarmene di casa. una minima possibilità che ciò avvenga c'è. è questo che mi fa andare avanti.
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21-09-2013, 12:09
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da Sphinx
Io credo che la gente che sta su questo forum sia tutta uguale, di base, tipo avere tutti gli occhi azzurri e i capelli rossi.
Si è nati così, non credo che ci si diventi.
La tendenza all'estraniamento sociale, c'è da sempre.
Lottare per apriesi un pò di più, va bene....
Ma anche snaturarsi, non va. Per me sarebbe come vivere la vita di un'altra, non mi sentirei nella mia pelle.
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Io non credo che tutti siano nati così.. credo che certamente esistano delle predisposizioni genetiche, ma credo anche che laddove non sussistano, un ambiente familiare di un certo tipo può portarti a diventare ciò che in situazioni diverse non saresti diventato.. Comunque parlare di natura non ha senso secondo me; non esiste la natura essenziale delle persone, poiché questa è stata formata o comunque modificata in gran parte a cagione delle circostanze esterne; certo ora sei abituata e ti riconosci nell'attuale insieme dei tuoi comportamenti, ma non significa che quella sia la tua natura.. comunque sono i soliti discorsi senza sbocchi
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21-09-2013, 12:26
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Quote:
Originariamente inviata da alice89
io penso di essere in bilico tra le due categorie. ormai vado avanti per inerzia. sono piuttosto infelice e molto insoddisfatta della mia vita fin ora. la speranza è che andando avanti così riesca comunque a concludere questa maledetta università in modo da chiudere con lo studio, iniziare a lavorare e andarmene di casa. una minima possibilità che ciò avvenga c'è. è questo che mi fa andare avanti.
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Quindi diciamo tu ti affidi all'aspetto "indipendenza e lavoro", per cui in realtà ti stai muovendo in una certa direzione, non sei proprio in balia degli eventi.. Comunque l'importante è cercare il più possibile, malgrado le varie difficoltà, di stare nel mondo, solo così, come dicevo in alcuni post indietro, è pensabile di crearsi delle possibilità.. in ogni caso non avresti nulla da perdere, per cui continua su quella strada che certamente può portarti soddisfazioni e realizzazione personale se credi in ciò che fai e ti piace farlo..
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21-09-2013, 13:49
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#17
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,207
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La morte.
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21-09-2013, 13:52
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#18
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
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se morisse mia mamma penso cambierebbero molte cose ...al suo funerale daro una festa ..e forse iniziero a essere me stesso ...beh non c'è qualcosa che cambia le cose ....le cose le dobbiamo far cambiare noi
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21-09-2013, 14:01
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Faccio parte della seconda categoria e vado avanti per inerzia... Cosa potrebbe cambiare le cose? Un'invasione aliena...
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21-09-2013, 14:43
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Ora ho riacquistato la serenità, ma non ho la classica "voglia di vivere" delle persone comuni, non posso assolutamente dire di sentirmi libero da problemi particolari e misteriosi che avvolgono la mia persona e non le persone comuni.
Ho osservato nella mia vita che spesso e volentieri voglio ciò che non posso avere, e non voglio ciò che posso avere. Non perchè quest'ultima cosa sia peggiore dell'altra, ma per un mio sbagliatissimo e finora incorreggibile schema mentale.
Facendo 2+2, penso che forse acquisterò la voglia di vivere, e la libertà dai problemi che hanno condizionato la mia vita, il giorno che saprò che non mi resta poi così tanto da vivere... non è una bella prospettiva
Spero che il mio 2+2 sia sbagliato
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