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Originariamente inviata da idk
InnerBeauty89 è un Orsini che non ce l'ha fatta.
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Non ritengo Orsini l'unico depositario della verità; certamente in questi ultimi mesi ho avuto modo di ascoltare le sue disamine relative al conflitto.
Insomma, non lo considero l'unica campana, anche perché generalmente amo ascoltare più voci per farmi un idea e poi se desidero, cerco di approfondire il tema.
Ho piacevolmente ascoltato pareri contrastanti con le mie opinioni sul ruolo politico e sul significato di questa guerra, esattamente come altri per cui ho sentito una certa affinità di pensiero: Fabbri, Santoro, Canfora, Giannini, Caracciolo, Orsini, Travaglio, Severgnini, Tarquinio, Riotta, Parenzo, Senaldi, oltre alle parole degli inviati sul campo, e non solo.
Detto questo, non capisco il motivo di accomunare le mie affermazioni a quelle del professore: non mi risulta che lui abbia mai accennato alla situazione elettorale del 2010 e a quello che ne è conseguito.
La decisione di approfondire ed acquisire nozioni e dati pubblici sulla spaccatura elettorale ucraina, ha la sua origine nella mia personale curiosità in merito, ragion per cui rispedisco volentieri e con educazione le accuse delegittimanti al mittente.
Semplicemente posso condividere alcuni punti di vista con Orsini, o comunque mi è capitato di ascoltare le sue delucidazioni con interesse, ma nulla di più.
Non lo ritengo il sacro Graal dell'informazione, tantomeno l'unico depositario della realtà rivelata.
Penso che le elezioni Ucraine del 2010 siano un po' lo specchio della situazione politica e sociale in cui versava il Paese prima dello scoppio dei disordini e della guerra separatista.
Analizzandola a dovere, si può trarre un immagine di uno Stato letteralmente tagliato con l'accetta, in due, tra la zona Nord ed Ovest dell'Ucraina in mano al partito della Tymosenko e favorevole ad un avvicinamento all'Unione Europea, e la zona Sud ed Est in mano al candidato filorusso Janukovyc, favorevole ad accordi commerciali verso la Federazione Russa.
Janukovyc vinse le elezioni al secondo turno con un margine di meno di 3 punti percentuali, tra le proteste veementi della candidata avversaria che si appellò alla Comunità Europea, memore dei brogli del 2004 che portarono alla famosa Rivoluzione Arancione capeggiata dalla Tymosenko stessa.
Imprevedibilmente sia l'OCSE che l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, confermarono i risultati e la vittoria del Partito delle Regioni, additando il successo e le consultazioni come eque, regolari e trasparenti, nonostante i dubbi per il passato turbolento di Janukovyc.
Negli Oblast del Donbass le percentuali di consenso del candidato filorusso arrivarono a sfiorare il 90%.
Come puoi notare, già nel 2010 ci fu un tentativo, da parte dell'opposizione europeista, di ribaltare il risultato delle elezioni accusando il partito vincitore di brogli elettorali, nota non accolta dal Consiglio Europeo.
L'Euromaidan è stato creato dall'opposizione al Governo con il solo scopo di ottenere in modo illegittimo ed illegale ciò che l'OCSE e l'APCE avevano negato al partito della Tymosenko 4 anni prima.