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11-05-2018, 19:46
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Mi chiedo se la fobia sociale cambia con l'età.
Ho superato di poco i 50 anni, e, allo stato attaule, non sono messo bene.
Entrambi questi fattori forse hanno giocato un ruolo nel farmi sentire
"diverso" rispetto a quando ero giovane, o forse dipende dall'acquisizione di
informazioni, dell' assimilazione di conoscenza (la "saggezza degli anziani"?)
che, in particolare, mi fanno ripensare a come avrei dovuto comportarmi, senza
paura, nelle occasioni sociali del passato. Poca importanza ormai, visto che a questa età, visti anche i problemi, la mia situazione non è certo recuperabile; la totale inesperienza di una vita non può essere recuperata quando non è più il tempo giusto. Tuttavia, mi chiedo se quello che mi pare di comprendere adesso non sia utile per chi è giovane.
Io ero un ragazzo ritiratissimo in casa, chiuso, che lavorava in un ambiente nel quale non avevo bisogno di interagire in modo non formale con gli altri, e infatti non lo facevo. E quando uscivo, andavo del mio passo senza osservare e interagire con nessuno, distaccato.
Penso che bullismo, problemi in famiglia e DSA siano stati all'origine di tutto ciò, oltre ovviamente alla propensione genetica.
Vediamo, cosa avrei dovuto fare, nel concreto, anche se ero da solo.
Nella passeggiata in centro città, le cosiddette "vasche" dei ragazzi miei coetanei, mettersi all'inizio a osservare chi passa. Una volta memorizzati i gruppi di ragazze che vanno avanti e indietro, calcolare il prossimo passaggio di un gruppo scelto e andargli incontro. Mentro lo incrocio gardarle negli occhi senza paura, senza distogliere lo sguardo, ma, importante, sorridere, senza ghigno, ma un sorriso sincero, solare; se le interessate sorridono a loro volta fermarsi, attaccare bottone con un complimento "Salve, bello il vostro abbigliamento..." oppure una domanda, un'osservazione qualsiasi "E' una bella giornata per passeggiare. Voi dove andate di bello?" ...poi, se non ti mandano a quel paese, il discorso dovrebbe svilupparsi da sè. Se ti ci mandano, fregarsene e riprovare come se nulla fosse avvenuto.
Stessa cosa, in un bar, dire "Posso sedermi qui?" "Posso presentarmi?"
Oppure quando si vedono sedute su un muretto, su una panchina, fare la stessa cosa.
Inoltre, io prima non sapevo nulla dei segnali di interesse delle ragazze. Mi sono reso conto a posteriori di averne ricevuti molti ma non li ho riconosciuti, e non ho risposto. A volte si, ma mi ha preso il panico, e non sapevo cosa rispondere. Credo che si debba essere naturali; ma io ero come uno sul patibolo in attesa del colpo finale.....
Penso che ora non lo sarei.
Una cosa mi è chiara. Qualsiasi discorso degli altri del tipo "E' colpa tua! Buttati! Socializza! Esci! Parla con gli altri! Dipende da te! Sei tu che vuoi così!" non ha fatto altro che esacerbare la situazione perchè ho vissuto la colpevolizzazione come una riptezione del bullismo e della condanna degli altri nei miei confronti, con un aumento di riflesso del mio odio e della mia paura nei confronti del mondo intero.
Se qualcuno mi avesse spiegato le cose con pazienza senza condannarmi sento che sarebbe stato diverso. Certo, questo presupponeva che qualcuno fosse in grado di comprendermi e di saper far comprendere a me la realtà del mondo, come muoversi in esso.
Nessuno lo ha fatto.
E sono fuggito sempre di più dal mondo.
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11-05-2018, 20:11
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Esperienza personale :con l'età peggiora, diventi sempre più intollerante, il muro del disagio fra la gente è sempre più insormontabile, a 20 sei più propenso a sopportare perché pensi che prima o poi si risolverà e hai più incoscienza. Io col passare degli anni sono diventato sempre più freddo e cinico nell'evitare tutto e tutti, sono sempre più nervoso e intollerante verso tutto, e non vedo nessun spiraglio
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11-05-2018, 20:16
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 968
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Io credo che stare a rimurginare su cosa si è fatto o cosa non si è fatto in passato non serva a nulla.
Cioè, ti aiuta a capire le dinamiche per cui sei finito in questa situazione, ma alla fine la cosa non aiuta a tirarsene fuori.
Bisogna partire da quel poco che si ha adesso e guardare al futuro, lo so che può sembrare una frase fatta, ma è l'unica cosa sensata e intelligente da fare.
I rimpianti ti fanno piombare nella depressione più cupa, e ai fini pratici non servono a nulla.
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11-05-2018, 20:26
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Una cosa mi è chiara. Qualsiasi discorso degli altri del tipo "E' colpa tua! Buttati! Socializza! Esci! Parla con gli altri! Dipende da te! Sei tu che vuoi così!"
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infatti queste sono delle cazzate enormi, che oltre a essere cose che non servono a nulla, aumentano pure il senso di colpa (che non ci dovrebbe essere).
e poi c'è da dire un'altra cosa: non è assolutamente detto che buttandosi si sarebbe ottenuto qualcosa, magari qualche amicizia si, ma con le ragazze è possibile anche che ci si butti moltissimo e non si cava un ragno dal buco. succede spesso.
Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Se qualcuno mi avesse spiegato le cose con pazienza senza condannarmi sento che sarebbe stato diverso. Certo, questo presupponeva che qualcuno fosse in grado di comprendermi e di saper far comprendere a me la realtà del mondo, come muoversi in esso.
Nessuno lo ha fatto.
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esatto, tutti capaci a criticare, ma nessuno che da indicazioni sul da farsi in modo sereno e pratico.
una specie di guida, una figura di uno psicologo ma che sia anche una guida per la vita reale.
Cmq per esperienza, la fobia sociale diminuisce (te ne freghi di più, la vita ti ha messo già di fronte a dure prove e hai meno paura) ma aumenta la depressione (rimpianti, non c'è più la forza dei 20anni, non ci sono i soldi che servirebbero, fine dei sogni, etc.)
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11-05-2018, 20:33
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,006
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Cmq per esperienza, la fobia sociale diminuisce (te ne freghi di più, la vita ti ha messo già di fronte a dure prove e hai meno paura) ma aumenta la depressione (rimpianti, non c'è più la forza dei 20anni, non ci sono i soldi che servirebbero, fine dei sogni, etc.)
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In realtà i fobici avrebbero poco da rimpiangere in quanto è stata per lo più la fobia sociale a limitare la vita.
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11-05-2018, 20:33
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Non credo che ti abbiano sempre attaccato o criticato, sei tu a dare valore alle cose che partono dall'esterno. Avevo un amico che se gli offrivi una mentina ti rispondeva, "lo so cosa vuoi dire, mi puzza l'alito", preconcetto che aveva elaborato anche lui in anni di bullismo e che lo portava a presupporre sempre le intenzioni più negative da parte del prossimo.
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11-05-2018, 20:36
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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O siete pazzi,o non siete mai stati fobici.Le cose che non ho fatto è perchè ne ero impossibilitata,dalla fs o da altro.
Io rimpianti non ne ho, tutto quello che potevo ho fatto.Ma questo non rende le cose meno tristi.
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11-05-2018, 20:46
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Nel mondo virtuale
Messaggi: 2,703
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Quote:
Originariamente inviata da claire
O siete pazzi,o non siete mai stati fobici.Le cose che non ho fatto è perchè ne ero impossibilitata,dalla fs o da altro.
Io rimpianti non ne ho, tutto quello che potevo ho fatto.Ma questo non rende le cose meno tristi.
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Idem
Nella mia giovane vita ho fatto tutto, anche di più, ciò che potevo fare. È andata così, ma non ho rimpianti di alcun tipo
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11-05-2018, 20:48
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2018
Ubicazione: tra le nuvole
Messaggi: 736
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io ho 33 anni ( mi manca solo la croce, per il resto è davvero un calvario ), ma pensando al passato
che cosa devo rimpiangere?
Per quanto è dura, me ne frego delle esperienze non fatte...
Si, esatto: me ne strafotto... (ovviamente parlo per me )
E vi dico il perché, anche se probabilmente non fotterà a nessuno: la maggiore totalità
delle persone con cui potevo legare erano dei stramegacoglioni.
Delle immani teste di cazzo. Ma non nel senso che fossero persone stupide o chiuse.
E' che erano fin troppo normali: dei pecoroni senza personalità. Tutti col timore di non essere accettati. Tutti con la paranoia di dover apparire ed essere riconosciuti dagli altri.
Quei pochi amici che avevo, ricordo, sopratutto quando si stava in gruppo, che certi sentimenti si moltiplicavano. Se alcuni di noi erano stronzi, diventavamo tutti stronzi. Se alcuni di noi erano perfidi, poi lo eravamo tutti.
Si tende ad emularci l'un l'altro, un po' come succede nella moda. E se facevamo del male assieme, ci sentivamo discolpati nell'averlo fatto, dato che era ben distribuito nel gruppo e non al solo singolo.
...
avrei tanto altro da dire, ma mi annoio pure a scrivere...
getto la spugna...
ogni volta scrivo dei papiri
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11-05-2018, 21:52
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Lory
In realtà i fobici avrebbero poco da rimpiangere in quanto è stata per lo più la fobia sociale a limitare la vita.
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sicuramente. Però per quanto mi riguarda ho per molto tempo creduto e mi hanno fatto credere di essere normale, quindi non ho mai avuto, se non un po' ultimamente, la scusante dell'invalidità (fobia).
Quote:
Originariamente inviata da claire
Io rimpianti non ne ho, tutto quello che potevo ho fatto.Ma questo non rende le cose meno tristi.
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ecco appunto. cambia poco la motivazione per cui le cose non sono state fatte, conta che cmq non sono state fatte e la vita è andata o sta andando a rotoli.
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11-05-2018, 21:58
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Perdi il coraggio,per chi ha turbe mentali è ancora peggio,ti ammali ancora più di ricordi,o ipotesi di possibiltà irrealizzate.
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11-05-2018, 21:59
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Flood
Bisogna partire da quel poco che si ha adesso e guardare al futuro, lo so che può sembrare una frase fatta, ma è l'unica cosa sensata e intelligente da fare.
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Il problema è che magari il futuro non lo si vede più positivamente e la voragine affettiva che si è andata a creare con quel poco che è rimasto non la si riesce a chiudere più, magari non ha senso fare neanche questo, dipende da quanto è compromessa la situazione.
Son quasi convinto che bisognerebbe prendere la mente sofferente ed impiantarci altri ricordi.
In certe situazioni guardare al futuro con questo bagaglio qua finisce con l'affossarti ancora di più.
Alcune soddisfazioni passate possono alleviare l'inevitabile declino futuro.
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Ultima modifica di XL; 11-05-2018 a 22:12.
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11-05-2018, 22:44
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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La fobia sociale puo' avere un andamento ciclico.
Alternando periodi di isolamento ad altri un po' piu sociali se non fosse anche solo lavoro/casa/chiesa.
Per esperienza personale, l'isolamento fisico o mentale con gli anni puo' peggiorare tantissimo se non riusciamo a gestirlo bene.
Forse si guarisce con le esperienze piu' che l'eta' che avanza, quello che aiuta e' rendersi conto dei limiti.
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11-05-2018, 22:49
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
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Io con l'età sono diventato meno timido, ma come esperienza sono uno che si dovrebbe fare le esperienze che fanno i ragazzetti di 14 anni, solo che io sono quasi a 30, perciò si nota benissimo che sono meccanico e non vado sciolto, o questo è almeno quello che vede la mia mente, e ci sta che sia solo una mia fissa
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11-05-2018, 22:51
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Deviare e arginare un lago con una diga di mattoncini della lego.
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11-05-2018, 23:48
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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9/10 anni fa stavo molto peggio, con tanto lavoro,fatica e umiliazioni ora sono in una situazione dove posso sopravvivere. Tutto ciò che i normaloni hanno è comunque quasi impossibile da ottenere ma considerando ciò che la natura mi ha dato, ho fatto molto di più di quello che potevo.
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12-05-2018, 07:29
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#17
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Ottime risposte, grazie.
Io non mi sento di avere rimpianti; ho fatto quello che potevo, sono rimasto
fedele ai miei valori di fondo. Non ho ceduto, come si sente di alcuni,
al lato oscuro.
Mi sono dedicato alle mie passioni, ho cercato, per quanto ho potuto, di migliorare il mondo.
Ho sempre lavorato con passione. I gravi problemi che ho dipendono da cause che non potevo controllare.
Non mi sento triste. Ritengo possibile che non abbia più un futuro vero davanti a me, ma potrebbe anche non essere così; in ogni caso la cosa non mi spaventa eccessivamente.
Il mondo è quello che è e ne facciamo tutti parte in un modo o nell'altro.
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12-05-2018, 08:03
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
sicuramente. Però per quanto mi riguarda ho per molto tempo creduto e mi hanno fatto credere di essere normale, quindi non ho mai avuto, se non un po' ultimamente, la scusante dell'invalidità (fobia).
ecco appunto. cambia poco la motivazione per cui le cose non sono state fatte, conta che cmq non sono state fatte e la vita è andata o sta andando a rotoli.
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Già.
Solo che finchè non identifichi di avere un problema tosto,e ti dicono che sei normale e tu ci credi,vivi nel senso di colpa.
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12-05-2018, 11:54
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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La fobia e levitamento ti fanno fuori da tutto e da tutti
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12-05-2018, 13:00
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
infatti queste sono delle cazzate enormi, che oltre a essere cose che non servono a nulla, aumentano pure il senso di colpa (che non ci dovrebbe essere).
e poi c'è da dire un'altra cosa: non è assolutamente detto che buttandosi si sarebbe ottenuto qualcosa, magari qualche amicizia si, ma con le ragazze è possibile anche che ci si butti moltissimo e non si cava un ragno dal buco. succede spesso.
esatto, tutti capaci a criticare, ma nessuno che da indicazioni sul da farsi in modo sereno e pratico.
una specie di guida, una figura di uno psicologo ma che sia anche una guida per la vita reale.
Cmq per esperienza, la fobia sociale diminuisce (te ne freghi di più, la vita ti ha messo già di fronte a dure prove e hai meno paura) ma aumenta la depressione (rimpianti, non c'è più la forza dei 20anni, non ci sono i soldi che servirebbero, fine dei sogni, etc.)
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A volte c'è chi lo dice anche qui sopra "esci parla lavati e fai amicizie e incontri che ci vuole...", quindi figurati cosa uno si può aspettare fuori di qua, generalmente solo ste frasi cretine che non servono a niente, se non a far stare peggio chi le sente.
Per ilresto aumenta la rassegnazione perchè dopo tanti anni non ci provi manco più a fare progetti alimentare speranze ecc, solo rabbia resta in genere, non rimpianti perchè come detto i rimpianti si devono avere al limite quando uno aveva la possibilità di fare qualcosa e non l'ha voluta fare per pigrizia o per aver dato priorità ad altro, nel caso dei fobici e tanto timidi non ci son state porprio le occasioni e possbilità generalmente.
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