Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Consiglio, se non si è very very e se si è dell'umore giusto, di cercare di sedersi nel posto in cui si può avere un'altra persona di fronte: sconosciuta o conosciuta (non saprei dire quale caso è più "difficile": se è sconosciuta devi "mostrarti normale", e se è conosciuta devi instaurare una piccola conversazione: sono le stupide convenzioni sociali che lo impongono).
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Ho accompagnato mia madre al Pronto Soccorso qualche giorno fa.
Nulla di grave, solo un problema alla schiena.
Sapete quali sono i tempi di attesa al P.S. a meno che tu non stia letteralmente crepando?
Vi dico, nel mio caso, mi sono schiacciato le chiappe contro una sedia in metallo per 5 ore!!
Lasciati i dati all’accettazione, mi sono voltato indietro per cercare un posto a sedere nella sala d’aspetto.
Inutile dirvi che (almeno io) opto sempre per i posti più in fondo e più liberi.
Quoto in assoluto Who-fire.
Bisogna sedersi dove c’è posto e buonanotte.
Niente pippe mentali su “lì lo vedo ma non mi vede” oppure “ lì non mi vede nessuno” o ancora “ laggiù, laggiù andiamo laggiù”.
Al riguardo, altra cosa che capita a me, è di vedere la gente che mi si siede vicino alzarsi dopo pochi minuti alla ricerca di un altro posto.
Perché?
Semplicemente perché la mia indole misantropa e isolazionista mi spinge ad una mimica facciale involontaria da “sono incazzato nero, adesso ti ammazzo”. :evil:
Ecco, dovrei lavorare un po’ su questo cercando di mantenere, in questi momenti, pensieri positivi e convincermi che “tutti i presenti mi piacciono e sono simpatici”. :roll: