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Vecchio 30-01-2010, 16:51   #81
Principiante
L'avatar di tillyna
 

Urla isteriche davanti a tutti e pile di lavoro compreso quello della collega in malattia..
Avrei preferito un trauma cranico
Vecchio 30-01-2010, 17:01   #82
Esperto
L'avatar di muttley
 

Forse per persone come te, me e tanti altri sarebbe più adatta un'occupazione legata alla cura della persona (penso ai ruolo professionale dell'educatore per esempio ma ce ne sono altri) che non all'ambito aziendale, dove ciò che si fa è sostanzialmente concorrere all'aumento del fatturato di un'attività che non è tua, che non senti che ti appartiene e di conseguenza ti risulta quasi estranea. Certo, ad avere un'attività in proprio sarebbe tutta un'altra cosa: qualcosa che hai creato e progettato tu, che porti avanti non solo come "male necessario" per sopravvivere ma che ti realizza anche come persona, che fonde insieme vita privata e professionale.
L'alternativa è un lavoro fatto in solitudine, a casa o in orari non bazzicati da persone "normali", oppure un lavoro di pura e semplice competenza tecnica il più possibile privo di contatti con colleghi e clienti. Quest'ultima strada sembrerebbe la più agevole, ma non è sempre così per chi ha avuto alle spalle certi studi, studi che ti obbligano a intraprendere occupazioni in cui il contatto umano è ineludibile. A poter tornare indietro rifarei tutt'altre scuole, anzi rinascerei in un'altra famiglia, visto che le scuole che ho fatto me le hanno imposte i perfidi genitori
Vecchio 30-01-2010, 17:15   #83
Banned
 

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Originariamente inviata da rigel Visualizza il messaggio
dopo anni sono arrivato alla conclusione che uccidersi di lavoro come fanno tutti serve solo a guadagnare soldi che poi butteranno in roba come auto, mangiare fuori, viaggi, cellulari e altre stronzate elettroniche. e siccome a me di quelle cose non me ne frega nulla, preferisco lavorare (e guadagnare) la metà ma guadagnarci di salute.
e che voler assolutamente trovare un lavoro gratificante è un illusione instillataci dai film americani in cui il ragazzo che lavora al supermercato o in fabbrica insoddisfatto insegue il suo sogno (penso sempre "magari lavorassi io in un supermercato o una fabbrica!")
secondo me solo un frustrato che non trova gratificazioni nella vita privata, le cerca disperatamente nel lavoro. le gratificazioni si possono ottenere da tante altre cose come hobby, amicizie, studi personali. anzi se vogliamo è più facile ottenerle così.
concordo in pieno Rigel, anche io preferisco lavorare la metà ma guadagnarci in salute e tempo libero.....

Secondo me (premetto che amo gli USA, con tutta la loro democrazia e civiltà!) la cultura Americana con i loro film, che sembrano quasi propaganda politica, proprio come ai tempi del fascismo esisteva la propaganda fascista, ci ha inculcato che il ragazzo che lavora al supermercato o in fabbrica è SEMPRE insoddisfatto e perdente!

Ma chi lo ha detto??? se quel ragazzo ha una vita privata gratificante non è per niente un fallito o un perdente! magari lo sarà il suo Capo, manager cocainomane e pervertito con una vita privata allo sfacelo....

Purtroppo sta cultura sta pervadendo anche le menti inconsapevoli degli Italioti, ragion per cui, ci troviamo le Università italiane stracolme di gente che non è per niente portata allo studio (colpa dei genitori:"laureati, che così diventi qualcuno!") che sforna laureati come salamelle (ormai, finito il contributo statale alle Università, basta pagare tasse e rette se no i Prof. non prendono + lo stipendio!), i quali una volta laureati alimenteranno in gran parte le file dei disoccupati......
Vecchio 30-01-2010, 17:22   #84
Banned
 

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Originariamente inviata da tillyna Visualizza il messaggio
Rigel anche per me il lavoro è una tortura psicologica pura che i soldi non ripagano
concordo anche con te Tyllina, i soldi non ripagano niente , servono solo per sopravvivere decentemente e dignitosamente: io di un Suv e di vacanze alle Maldive non sò che farmene....
Vecchio 30-01-2010, 17:40   #85
Principiante
L'avatar di tillyna
 

E' esattamente quello che penso e che provo Muttley

Ultima modifica di tillyna; 30-01-2010 a 17:43.
Vecchio 30-01-2010, 17:50   #86
Banned
 

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Originariamente inviata da tillyna Visualizza il messaggio
Forse perchè in quella società mi hanno umiliato per un presunto errore: in realtà era una imprecisione dato che non comportava nè una perdita economica nè un problema contabile. Per questo mi hanno condannato alla gogna, mi hanno umiliato davanti a tutti e li' ho incominciato a perdere lucidità e poi e' iniziato il mobbing...
classico trauma capace di scatenare una fobia... il mobbing poi ti ha dato il colpo di grazia...

però secondo me il fatto che ti manca la passione per quel lavoro influisce, se fosse stato solo un problema di mobbing avresti potuto ricominciare da un'altra parte
Vecchio 30-01-2010, 17:51   #87
Esperto
L'avatar di muttley
 

Molto dipende dagli studi intrapresi...se sei ancora in tempo potresti rimetterti in pista e oggi con le triennali si fa più in fretta. So di una facoltà con la quale spesso si trova lavoro anche senza aver già conseguito la laurea, basta semplicemente essere iscritti.
Vecchio 30-01-2010, 17:57   #88
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Molto dipende dagli studi intrapresi...se sei ancora in tempo potresti rimetterti in pista e oggi con le triennali si fa più in fretta. So di una facoltà con la quale spesso si trova lavoro anche senza aver già conseguito la laurea, basta semplicemente essere iscritti.
c'è un tempo x tutto: per me non è più tempo "di perdere tempo con l' università", visto poi che anche con la laurea non trovi un cazzo di lavoro è meglio per tutti rimboccarsi le maniche e mettersi a lavurà!
Vecchio 30-01-2010, 17:59   #89
Esperto
L'avatar di muttley
 

Infatti ho scritto "se sei ancora in tempo"
Vecchio 30-01-2010, 18:08   #90
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo Visualizza il messaggio
c'è un tempo x tutto: per me non è più tempo "di perdere tempo con l' università", visto poi che anche con la laurea non trovi un cazzo di lavoro è meglio per tutti rimboccarsi le maniche e mettersi a lavurà!
Secondo me dipende dal tipo di laurea... poi che in generale sia difficile trovare lavoro in Italia, specie di questi ultimi tempi, non ci piove.
Vecchio 30-01-2010, 18:10   #91
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da stewie Visualizza il messaggio
p.s.
la parte che dico io ha smesso di governare 80 anni fa...
E rendiamo grazie a Dio (cit.), con la speranza che non ritorni più, né lui né l'imbianchino amico suo.
Vecchio 30-01-2010, 18:18   #92
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Secondo me dipende dal tipo di laurea... poi che in generale sia difficile trovare lavoro in Italia, specie di questi ultimi tempi, non ci piove.
secondo me di sti tempi in Italia è MOLTO , ma molto più facile trovare lavoro come muratore, barman o pizzaiolo che come laureato, qualunque laurea essa sia, la realtà dell' Istat dice così....
Vecchio 30-01-2010, 18:20   #93
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da ansiosissimo Visualizza il messaggio
secondo me di sti tempi in Italia è MOLTO , ma molto più facile trovare lavoro come muratore, barman o pizzaiolo che come laureato, qualunque laurea essa sia, la realtà dell' Istat dice così....
No, dipende dal tipo di laurea, e lo so per esperienza personale. Alcune, pur non assicurando nulla, danno però buone possibilità.
Vecchio 30-01-2010, 18:40   #94
Principiante
L'avatar di Johnny DEP
 

Quote:
Originariamente inviata da tillyna Visualizza il messaggio
Il mio problema è l'ergofobia ossia un'anormale e persistente paura del lavoro, derivante dalla combinazione di due fobie: la paura di fallire i compiti assegnati e di socializzare con i colleghi.
Tutto ha avuto inizio quando mi sono laureata ed ho cominciato a cercare timidamente lavoro. Da subito le mie ricerche sono state accompagnate da una fortissima ansia. Era come se sapessi di avere dinanzi solo un piccolo intervallo di tempo per godermi ancora la vita, dovendo poi perdere necessariamente la serenità a causa di un ipotetico futuro lavoro, non corrispondente ai miei interessi, che forse non sarebbe mai arrivato.
Insomma un paradosso: cercavo lavoro ma l'idea di trovarlo mi terrorizzava tanto quanto quella di rimanere disoccupata.
Dopo una una dolorosa e disperata ricerca, il lavoro l'ho trovato ma dopo tre anni ho dovuto licenziarmi sia per l'ansia insopportabile (dovuta anche al disumano carico di lavoro) sia per il mobbing subito dai titolari. Sono stati anni terribili, di notti in bianco, profuse sudorazioni notturne, week-end passati nel terrore di dover mettere nuovamente piede in ufficio il lunedi' successivo. Dopo essermi licenziata, i ricordi delle umiliazioni subite hanno continuato a perseguitarmi per molto tempo,tanto da dover evitare determinati luoghi e da non poter nemmeno sentir pronunciare il nome del mio ex titolare: insomma sono rimasta sola con il mio disturbo post-traumatico da stress.
Successivamente sono stata assunta in prova da altre due società ma in entrambi i casi, dopo circa 7 giorni, ho deciso di stare a casa: piangevo sempre e non dormivo piu' la notte.
Ho capito di dover cercare un lavoro completamente diverso, piu' umile e di minor responsabilità, in modo da contenere l'ansia di commettere errori e fallire i compiti assegnati.
Rimangono pero' altri problemi: l'enorme senso di insicurezza, che mi coglie ancor piu' intensamente se lavoro con persone false e spregevoli (divento un specie di handicappata anche se una cosa la so fare); la difficoltà nel socializzare con i colleghi, acuita dal malessere interiore che mi assale sul posto di lavoro; il fatto che qualunque lavoro comporta un minimo di responsabilità e quindi la paura di commettere errori rimane.
Ho letto che spesso chi è affetto da fobia sociale si accontenta di lavori umili e mal pagati: nel mio caso è proprio cosi'. L'unica soluzione sarebbe un lavoro piu' umile e da svolgere in solitudine.
Non vedo via d'uscita. Nessuno mi puo' aiutare e la mia vita è come sospesa perchè senza denaro non ci sono nè progetti nè futuro.
Lo specchio della mia situazione...posso solo capire ciò che provi...Io sto provando a reagire, sto tentando di fregarmene altamente del giudizio degli altri...vedremo che succede...voglio provare a ributtarmi su un certo tipo di lavoro, anche se il solo pensiero mi mette ansia...vediamo che cosa uscirà fuori...
Vecchio 30-01-2010, 23:00   #95
Intermedio
L'avatar di calineo
 

Quote:
Originariamente inviata da rigel Visualizza il messaggio
quando comincerai a sentire i morsi della fame avrai lo stimolo giusto
.
anfatti
ma purtroppo ci sono i genitori x molti, che non si rendono conto dell'incredibile danno che fanno
una volta dicevano: "o studi, o lavori, o vai fuori di casa"
Vecchio 31-01-2010, 00:01   #96
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da calineo Visualizza il messaggio
anfatti
ma purtroppo ci sono i genitori x molti, che non si rendono conto dell'incredibile danno che fanno
una volta dicevano: "o studi, o lavori, o vai fuori di casa"
Sì, ma non è solo una questione di farsi mantenere. Non è che se si va in mezzo a una strada la depressione passa. Bisogna comunque intraprendere una terapia.
Vecchio 31-01-2010, 00:03   #97
Intermedio
L'avatar di calineo
 

ma il problema era il fatto che il depresso non ha la forza/voglia di cercare lavoro
così quantomeno lo trova e può pagarsi la terapia
Vecchio 31-01-2010, 00:04   #98
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da calineo Visualizza il messaggio
ma il problema era il fatto che il depresso non ha la forza/voglia di cercare lavoro
così quantomeno lo trova e può pagarsi la terapia
Confondi la causa con l'effetto, secondo me.
Per me l'importante è che abbia la volontà di curarsi e di guarire, poi il mettersi a cercare un lavoro dovrebbe venire dopo, come conseguenza.
Vecchio 31-01-2010, 00:54   #99
Esperto
L'avatar di starlight
 

boh...ho letto tutti i post con molto interesse...xke in un modo o nell'altro è un argomento che riguarda tutti....

avrei voluto cominciare cercando anke io di incoraggiare caos......ma lui nn vuole essessere incoraggiato nè motivato deve capire da solo e su se stesso le scelte da compiere e come e quando muoversi.........,qui nn si parla più di volontà a mio avviso......ma proprio di uno scatto di fornza improvvisa.........potrebbe essere che forse nn hai del tutto toccato il fondo......o semplicemente che sei in uno stato smarrito che presto ti darà la giusta visione.......
.........nn ti parlerò nè di stimoli..nè di sensi nè di motivazioni....perchè nn ne esistono......quando tu o il tuo cervello riuscirete ad autoprodurne qualcuno.....qualcosa cambierà...se cambierà......se nn cambierà almeno sarai cosciente che è stata solo è soltanto colpa tua..........xcui vedi un pò tu il dafarsi......


x quanto riguarda il lavoro anke io nn ne ho e in sti mesi ho pure smesso di cercarlo....

premette che fino a circa un anno fà.....ho sempre lavorikkiato..da quando avevo circa 17 anni..........
ma i miei lavori....erano sempre di un paio d'ore........lavori da studente.....o poco più....
ma una volta quando x 3 anni feci lo stesso lavoro che nn mi piaceva affatto...sfiorai lo sclero totale....quella gente nn la potevo piu vedere mi dava la nausea......finke nn arrivai a piangere x tutto....e dalla disperazio con quei 2 soldi ke avevo li spendevo in cose inutilissimi....ma era una sorta di riscatto di sofferenza ...finke nn sopportai più e mollai......dopo quella volta.........mi dedicai a lavoretti piu casalinghi...quali le lezioni private e la traduzione di lettere commerciali.........ma dopo un pò mi erano anke questi insopportabili..........il tutto era un mix di noia rabbia e nn riconoscimento stavolta...........

ora è tipo un anno ke nn lavoro......ammesso ke si possa considerare lavoretto stare 5 mesi in francia a fare au pair....anke li c'è tutta una storia.......un giorno me la pensai....mi calcolai il minimo necessario e mi comprai il biglietto e me ne tornai a casa.....

adesso........4 mesi e mezzo di terapia con grandi progressi........ma nn riesco ancora a rapportarmi con la gente.....xcui come potrei cercare lavoro......anke se devo ammettere che da qualke giorno ho ricominciato a guardare un pò...e lo voglio vedere come sintomo...negativo.....
tentare di trovare un qualcosa che ci riesce a far stare a nostro agio e un impresa ....a ciò si aggiungono tutti gli altri nostri problemi........


xcui.....passiamo il nostro tempo a supporre e ad analizzare...e poi........boh
Vecchio 31-01-2010, 01:25   #100
Intermedio
L'avatar di calineo
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Confondi la causa con l'effetto, secondo me.
Per me l'importante è che abbia la volontà di curarsi e di guarire, poi il mettersi a cercare un lavoro dovrebbe venire dopo, come conseguenza.
bò, scusa, sono ancora ancorato al vecchio concetto di lavorare per vivere
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