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30-01-2010, 14:08
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#61
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da tillyna
Si' ho letto: abbiamo scritto contemporaneamente su due topics diversi
Io soffro profondamente e mi vergogno molto della mia situazione tanto che alcune persone nemmeno sanno che sono disoccupata. Il fatto di avere una laurea mi fa sentire ancora piu' fallita e spesso sono tentata di non indicarla nemmeno nel curriculum. A volte se qualcuno mi chiede che studi ho fatto io rispondo: "il liceo".
Un lavoro piu' facile sembra essere per ora l'unica via d'uscita ma trovarlo non è affatto semplice.
Lo psicologo mi aveva suggerito di prendere degli ansiolitici ma in quel momento non mi sembravano risolutivi.
L'altro giorno parlando con mia mamma ho scoperto che ha avuto due esaurimenti nervosi a causa del lavoro (in 37 anni di lavoro pero').
Io avevo solo dei vaghi ricordi di cio' perchè ero molto piccola e la cosa mi ha lasciato di sasso!!
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ti capisco perfettamente, sapessi quanto mi vergognavo io , che per un maschio non lavorare è considerato più riprovevole!
anche io, pur essendo arrivato a 5 esami dalla Laurea, non cito mai il mio excursus universitario: già rimangono delusi quando espongo la mia "carriera" da semplice "diplomato" , figuriamoci se dico che stavo per laurearmi......
Gli esaurimenti nervosi che ha avuto tua mama in 37 anni di lavoro non mi sembrano la stessa cosa di cui soffri tu, mi sbaglierò forse, ma se avesse sofferto della tua stessa patologia te ne avrebbe parlato ampiamente e aiutato a comprenderla forse.....e poi, quanto l'hanno lasciata inattiva questi esaurimenti? a che età? in quanto tempo si è "riadattata" al lavoro?
Sono tutti quesiti che ti potrebbero far capire se hai la sua stessa patologia, anche se, è risaputo che queste cose sono genetiche: si trasmettono in linea familiare....a volte saltano una generazione e ne soffre un nipote e non il figlio!
In ogni caso , hai ereditato "qualcosa" da lei, anche se, mi pare di vedere, in modo diverso e più invalidante, ma mi posso anche sbagliare!
Un saluto Tyllina :-)
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30-01-2010, 14:09
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#62
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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si, infatti pensavo ad un lavoro umile in solitudine, consapevole che questa società non ti permette di tornare indietro.
Che tristezza pero'..
X ansiosissimo:
Mia mamma ha avuto il primo esaurimento a 28 anni (dopo circa 7 anni di lavoro) e il secondo a 33 anni .La prima volta è stata in malattia un mese poi grazie agli psicofarmaci (ansiolitici e antidepressivi ) è rientrata in ufficio. Lei pero' era stimata sul posto di lavoro e questo fa una bella differenza secondo me.
Lei avrebbe fatto volentieri la casalinga ma non ha avuto mai questa possibilità.
Io vedo me in lei e lei in me..
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Ultima modifica di tillyna; 30-01-2010 a 14:19.
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30-01-2010, 14:10
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#63
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
è il risultato di decenni di riforme scolastiche inneggianti al demagogico "studio per tutti": scuole superiori svilite da orde di "mancati manovali costretti sui banchi" ed indirizzi universitari buoni solo a disperdere i soldi statali
è stata propugnata per decenni l'idea del "siamo tutti uguali" mandando al rogo la maestra che col massimo scrupolo di coscienza si permetteva timidamente di sussurrare ad un genitore "suo figlio non è portato allo studio, è meglio che si cerchi un mestiere"
in nessun sistema naturale si "è tutti uguali"... ma smettiamola... ciascun componente di una determinata razza ha delle attitudini (pensiamo alle api)...
la politica (di una certa parte) ha sovvertito l'ordine naturale delle cose ed adesso noi giovani paghiamo il dazio di vivere in una società "contro natura", piena di esperti in scienze del cinema e povera di elettricisti o idraulici (non improvvisati)...
mentre negli anni '20 chi valeva poteva farsi avanti (anche partendo da umili origini), oggi si è ritornati alle caste, chi ha un genitore inserito in un ramo prosegue l'attività di famiglia... chi non ha questa fortuna lavora da McDonald...
se è questa l'uguaglianza... complimenti...
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E quindi cosa proponi?
Lavoro minorile a 10-12 anni? Gli "eletti" che studiano e i "dannati" che vanno a zappare?
Siamo tutti uguali, sì. Dal punto di vista dei diritti e delle opportunità lo siamo o almeno lo dvremmo essere.
E quanto alla parte che dici tu, beh fino al 1996 in Italia non ha mai governato. Pensa ai disastri che sta combinando adesso un'altra parte, piuttosto...
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30-01-2010, 14:13
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#64
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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@tillyna
al di là delle paure... a te piaceva svolgere la professione per cui hai studiato ?
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30-01-2010, 14:16
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#65
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 232
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Quote:
Originariamente inviata da tillyna
si, infatti pensavo ad un lavoro umile in solitudine, consapevole che questa società non ti permette di tornare indietro.
Che tristezza pero'..
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bò cmq se sei ingamba qualcosa in solitudine non tanto umile lo riesci a trovare grazie ad internet
il telelavoro è quasi una realtà (cit-)
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30-01-2010, 14:33
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#66
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E quindi cosa proponi?
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un semplice ritorno alle origini
una seria istruzione obbligatoria per tutti sino alle medie, dopodichè 3 strade:
1) Liceo. Scuola elitaria ed esclusiva per "chi vuol studiare". La selezione dovrebbe farla il duro carico di studio, la meritocrazia e le sonore bocciature. Dovrebbe essere l'unico modo di accedere all'università. (si risolverebbe pure lo schifo che ruota attorno al numero chiuso)
2) Scuola media superiore. Scuola per chi già a 18 anni vuole avere in mano "un pezzo di carta" per lavorare.. geometri, industriali periti, traduttori etc etc
3) Apprendistato professionale. Per chi non è proprio portato a star sui libri oppure per chi vuol immediatamente entrare nel mondo del lavoro. Due anni di studi-laboratorio e poi immediatamente sul campo con tirocini ed assunzioni agevolate.
Il tutto dovrebbe essere regolato da una efficiente macchina delle borse di studio: in modo da garantire a tutti di poter percorrere la carriera sulla base delle sole aspirazioni personali.
p.s.
la parte che dico io ha smesso di governare 80 anni fa...
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Ultima modifica di stewie; 30-01-2010 a 14:36.
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30-01-2010, 14:53
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#67
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
@tillyna
al di là delle paure... a te piaceva svolgere la professione per cui hai studiato ?
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Stewie,
hai toccato un tasto dolente: sai che ho frequentato una facoltà che non mi è mai piaciuta solo per trovare lavoro?
Il problema pero' si è aggravato: la paura di commettere errori rende inadatto a me quasi ogni lavoro.
X calineo
Ma il telelavoro non consiste nell'avere contatti telefonici?
Anni fa ho lavorato in un call center e mi hanno subito bollato come impacciata. Certo, son troppo timida..
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30-01-2010, 14:56
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#68
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Come si fa a trovare lavoro?
Cercandolo, e se c'è qualcosa che ti impedisce di avere contatti con la gente, cercando di eliminare il problema alla radice, come ho fatto io..(psicoterepia e farmaci)
Risultato:
- trovato lavoro che mi soddisfa (se non altro come attività)
- Gestire clienti e fornitori
- Non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, specie da milanesi bauscia col Suv di ditte esterne che lavorano 16 ore al giorno per sentirsi eroi, mentre i veri eroi sono quelli che vanno gratis ad Haiti a portare soccorso.
- Fare rispettare i propri diritti (tipo quando il capo ti chiama alle 9,30 di mattina sul telefono di casa dopo che sono rincasato alle 2 per motivi lavorativi perchè c'è qualche capoccia che ha bisogno di dati e non li sa leggere, perchè in quanto capoccia è un mentecatto, e chiedermi se posso venire a lavorare in mattinata, e mandarlo bonariamente affanculo in quanto in mattinata 1) seduta con la psi 2) Firma in agenzia della proroga del contratto che non prevede periodo di prova.
-Convincersi, coi suddetti mezzi, che nella vita OCCORRE darsi da fare ed è OBBLIGATORIO lavorare se vuoi vivere.
- Ultimo ma non per importanza, perdere meno tempo sul forum e più ad iniziare a vivere
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30-01-2010, 15:21
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#69
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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@stewie: ahahah e danni con questi anni '20
In realtà dicono che la riforma gentile fu fatta così male da essere la causa del'incompetenza della classe politica nel dopoguerra
In teoria sono daccordo sulla necessità di scuole più severe e meno buoniste, che diano i voti che ci meritiamo. Poi però penso: per me sarebbe stato peggio o meglio? Non lo so...la clemenza mi ha aiutato in certi casi, forse se non ci fosse stata forse le cose sarebbero andate peggio per me
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Ultima modifica di JohnReds; 30-01-2010 a 15:30.
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30-01-2010, 15:37
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#70
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 232
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Quote:
Originariamente inviata da tillyna
X calineo
Ma il telelavoro non consiste nell'avere contatti telefonici?
Anni fa ho lavorato in un call center e mi hanno subito bollato come impacciata. Certo, son troppo timida..
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non necessariamente, lavoro da casa, può essere anche tramite internet, e non devi esser necessariamente un'informatica
c'è tipo chi fa lavori x altri di varia natura (anche traduzioni, o altro, ma al momento sono a corto di fantasia), deve solo riuscire a farsi dei clienti, o forse esistono anche agenzie, che tu ti presenti e poi loro ti passano il lavoro che svolgi da casa, magari anche data entry e robe simili, che puoi fare facilmente perchè nessuno ti osserva dal vivo
(per non parlare dei tanti lavori da partitaivista x chi vuole mettersi in proprio)
cioè secondo me una soluzione c'è sempre, basta impegnarsi nella ricerca
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30-01-2010, 15:37
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#71
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Va bene bravi, avete ragione voi....avete sempre regione...tanto io sempre uguale sto.
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30-01-2010, 15:43
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#72
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 232
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tu non cambi perchè non vuoi cambiare
cmq a livello generale c'è anche chi è sfaticato di natura, è una sorta di tratto del carattere, è nella sua natura
nel tuo caso spero non sia solo questo caos
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30-01-2010, 15:51
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#73
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Principiante
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Londra
Messaggi: 96
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quando comincerai a sentire i morsi della fame avrai lo stimolo giusto
per me è la stessa cosa. in passato ho lavorato parecchio devo ammetterlo (ho fatto persino il militare), ma non resistevo più di qualche mese. questo perchè x me il lavoro è tortura allo stato puro, non per la fatica fisica in sè (a quello sono completamente immune), ma per l' ansia che causa l' eseguire certi compiti, il far finta di lavorare quando non c'è nulla da fare, i datori di lavoro STRONZI (sono del sud!), le ingiustizie riguardo orari e compensi (principale motivo di abbandono), stare a contatto coi colleghi, l' avere eventualmente a che fare con la clientela, la sensazione costante dello "stare perdendo tempo", che potevo illusoriamente occupare per cercare un lavoro migliore, o cominciare a studiare
adesso che la mia fobia si è quadruplicata lavorikkio in un pub solo il sabato, per non rimanere completamente spiantato, e fortunatamente mi trovo bene. all' orizzonte non vedo nulla, perchè non ho la forza di cercare nè di cominciare un lavoro a tempo pieno (che se ci fate caso al 90% richiede dinamicità, capacità relazionali, e altra roba da animatori turistici) nè di iniziare l' università, che presuppone che io non lavori per minimo 3 anni (non ce la farei mai a studiare e lavorare assieme!) tra esami e altre ansie per poi ritrovarmi a 30 anni punto e a capo.
dopo anni sono arrivato alla conclusione che uccidersi di lavoro come fanno tutti serve solo a guadagnare soldi che poi butteranno in roba come auto, mangiare fuori, viaggi, cellulari e altre stronzate elettroniche. e siccome a me di quelle cose non me ne frega nulla, preferisco lavorare (e guadagnare) la metà ma guadagnarci di salute.
e che voler assolutamente trovare un lavoro gratificante è un illusione instillataci dai film americani in cui il ragazzo che lavora al supermercato o in fabbrica insoddisfatto insegue il suo sogno (penso sempre "magari lavorassi io in un supermercato o una fabbrica!")
secondo me solo un frustrato che non trova gratificazioni nella vita privata, le cerca disperatamente nel lavoro. le gratificazioni si possono ottenere da tante altre cose come hobby, amicizie, studi personali. anzi se vogliamo è più facile ottenerle così.
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30-01-2010, 15:56
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#74
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Rigel anche per me il lavoro è una tortura psicologica pura che i soldi non ripagano
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30-01-2010, 16:06
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#75
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Quote:
Originariamente inviata da stewie
è il risultato di decenni di riforme scolastiche inneggianti al demagogico "studio per tutti": scuole superiori svilite da orde di "mancati manovali costretti sui banchi" ed indirizzi universitari buoni solo a disperdere i soldi statali
è stata propugnata per decenni l'idea del "siamo tutti uguali" mandando al rogo la maestra che col massimo scrupolo di coscienza si permetteva timidamente di sussurrare ad un genitore "suo figlio non è portato allo studio, è meglio che si cerchi un mestiere"
in nessun sistema naturale si "è tutti uguali"... ma smettiamola... ciascun componente di una determinata razza ha delle attitudini (pensiamo alle api)...
la politica (di una certa parte) ha sovvertito l'ordine naturale delle cose ed adesso noi giovani paghiamo il dazio di vivere in una società "contro natura", piena di esperti in scienze del cinema e povera di elettricisti o idraulici (non improvvisati)...
mentre negli anni '20 chi valeva poteva farsi avanti (anche partendo da umili origini), oggi si è ritornati alle caste, chi ha un genitore inserito in un ramo prosegue l'attività di famiglia... chi non ha questa fortuna lavora da McDonald...
se è questa l'uguaglianza... complimenti...
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Eh già, ci mancava la nostalgia della scuola gentiliana adesso
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30-01-2010, 16:20
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#76
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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@tillyna
io penso che il tuo problema sia principalmente quello... gli stati ansiosi sono la naturale risposta fisica ad una situazione di forte disagio... dopo la laurea sei stata proiettata in un ambiente lavorativo che ti faceva star male ed il tuo incoscio si è ribellato sviluppando una forma di ergofobia...
escludo che si possa trattare di semplice paura delle responsabilità, perchè altrimenti si sarebbe manifestata già in ambito universitario (lo stress da esame non è semplice da gestire)
Quote:
Originariamente inviata da rigel
sono arrivato alla conclusione che uccidersi di lavoro come fanno tutti serve solo a guadagnare soldi che poi butteranno in roba come auto, mangiare fuori, viaggi, cellulari e altre stronzate elettroniche
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30-01-2010, 16:23
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#77
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Banned
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 1,612
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Eh già, ci mancava la nostalgia della scuola gentiliana adesso
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basta pensarci... altrimenti mi viene la malinconia...
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30-01-2010, 16:30
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#78
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Mah, sarà che in altri paesi hanno l'obbligo scolastico fino a 18 e noi no
Sarà che in altri paesi hanno università semplicissime e noi no (malgrado la riforma abbia nettamente facilitato i piani di studio)
Sarà che in altri paesi le bocciature sono praticamente inesistenti e da noi no
Sarà che una buona parte degli iscritti all'università non finisce il percorso di studi qui in Italia
Sarà che forse è più un problema del mercato del lavoro che non del sistema scolastico-educativo
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30-01-2010, 16:31
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#79
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: emisfero boreale
Messaggi: 80
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Stewie,
la psicologa mi aveva detto che siccome le responsabilità me le prendo fino in fondo e mi causano molto stress cerco di evitarle.
Ho paura degli errori. Forse perchè in quella società mi hanno umiliato per un presunto errore: in realtà era una imprecisione dato che non comportava nè una perdita economica nè un problema contabile. Per questo mi hanno condannato alla gogna, mi hanno umiliato davanti a tutti e li' ho incominciato a perdere lucidità e poi e' iniziato il mobbing..
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30-01-2010, 16:34
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#80
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Cosa ti facevano esattamente? Io alla p******e t*****i ricordo una media di 3 cazziatoni al giorni (chissà perché metto la faccine che sorride ricordando simili tragici eventi)
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