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26-09-2014, 21:44
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#61
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,966
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Fare quello che si vuole fregandosene del consenso degli altri. La base è questa.
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26-09-2014, 21:48
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#62
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Interessante muttley, quindi per guarire dalla mancanza di autostima, occorre avere autostima
Che stupido come ho fatto a non pensarci?
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Trolling: lo stai facendo nel modo giusto
Quote:
Originariamente inviata da XL
Se una persona ruba c'è un'imposizione evidente, la sbattono in galera, se una persona non ruba e non ha reddito c'è l'imposizione sociale del lavoro per poter avere qualcosa.
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Tagliamo corto sulla faccenda: secondo te una persona è senza lavoro e quindi è infelice oppure è infelice e dunque è senza lavoro? Estendiamo questo rapporto di causa ed effetto anche agli altri aspetti della vita, tipo sentimenti e amicizie: la gente che è soddisfatta è tale perché ha quello che vuole o ha quello che vuole per la condizione interiore con cui affronta la vita? Questa domanda ti è già stata posta diverse volte ma tu hai sempre glissato. Credi davvero che le persone soddisfatte e realizzate siano tali per quello che hanno materialmente? Concordo sul fatto che sia necessario possedere le basi per un'esistenza materialmente soddisfacente, è per questo che esistono i movimenti di lotta sociale, ma al di là di questa c'è l'aspetto individuale e una persona con un'interiorità turbata da un vissuto problematico ha come primo obiettivo quello di fare pulizia dentro di sé. Questo pare proprio che tu non voglia capirlo.
Quote:
Originariamente inviata da XL
Pure in compagnia dello spirito santo io non campo bene comunque. Se hai bisogno di un reddito, dove te lo procuri? Ce l'hai tu una soluzione? E stiamo con lo spirito allegro e viviamo male allegramente , ma che si risolve così?
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Ribadisco la domanda: chi non ha problemi economici è solo perché è nato sotto una buona stella secondo te? Non conta nulla il modo in cui si vive la propria interiorità? Ci sono movimenti che mirano a estinguere il problema della povertà, ma per tutti quelli che poveri non sono nati, tipo me e te, cosa possono fare le charity company? Siamo noi che dobbiamo agire e modificare in meglio le nostre percezioni.
Solo una cosa ti chiedo in riferimento ai tuoi post: la tua prosa è (per me) confusa, ridondante e difficile da seguire...riusciresti a essere un po' più conciso e meno dispersivo?
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26-09-2014, 21:52
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#63
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Josef K.
Fare quello che si vuole fregandosene del consenso degli altri. La base è questa.
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Un conto è il rispetto delle regole del convivere civile, un conto è vivere continuamente nella sudditanza psicologica al giudizio altrui. E' incredibile come in questo forum, dove la maggior parte delle persone condivide il problema di non riuscirsi a realizzare nella vita a causa della dipendenza dell'altrui approvazione, si continui a giustificare questo vizio di pensiero con grovigli dialettici, quasi a non volersi assumere la responsabilità di un'interiorità problematica e trasferendo le cause in tutto ciò che è fuori da noi.
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26-09-2014, 23:17
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#64
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,088
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Concordo con @XL sulle conseguenze negative effettive del giudizio degli altri, però forse evitando quello sforzo che facciamo per evitare le conseguenze negative del giudizio, cioè lasciando che accadano, e concentrando invece i propri sforzi sull'ottenere/creare quello che desideriamo in positivo allora otterremo di più. Cioè i benefici di sforzarsi egoisticamente per sé stessi (invece di sforzarsi per soddisfare il giudizio altrui) sarebbero così grandi che anche sottraendo i danni del giudizio negativo avremmo comunque di più di ora.
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26-09-2014, 23:27
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#65
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,966
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Un conto è il rispetto delle regole del convivere civile, un conto è vivere continuamente nella sudditanza psicologica al giudizio altrui. E' incredibile come in questo forum, dove la maggior parte delle persone condivide il problema di non riuscirsi a realizzare nella vita a causa della dipendenza dell'altrui approvazione, si continui a giustificare questo vizio di pensiero con grovigli dialettici, quasi a non volersi assumere la responsabilità di un'interiorità problematica e trasferendo le cause in tutto ciò che è fuori da noi.
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Nel mio post parlo di "base", che appunto dovrebbe esser rappresentata dal non vivere nella sudditanza psicologica all' altrui giudizio, come fai giustamente notare. Che non si debba poi cadere nell'errore opposto, cioè quello di attribuire sistematicamente agli altri quelle responsabilità che non possono essere altro che nostre, è il passo successivo, assolutamente impossibile senza il primo. E mi sembra che in prevalenza qui sopra si tenda a non superare il primo passaggio, per cui mi sembrava opportuno metterlo in risalto, perché l'autostima non te la darà certo nessuno, neppure il tuo migliore amico o la persona amata, se non la cercherai prima dentro di te. Che poi non debba essere un fantasma evocato per nascondercisi dentro e camuffare la realtà, quello è un altro discorso.
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Ultima modifica di Josef K.; 26-09-2014 a 23:31.
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27-09-2014, 09:42
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#66
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Più breve di così non riesco...
Io affermo solo questo e lo ripeto di nuovo: ci sono conseguenze concrete nella vita reale di certe persone nel momento in cui certe altre persone, che hanno qualche potere nei loro confronti e con cui devono interagire, le giudicano male in certi sensi.
Rispondimi in merito a questo... Per te questa affermazione è falsa in generale? O cosa? Cos'è che contesti in relazione a questa affermazione?
Un "sì è vero" o un "no è falso", spiegando perché sia falso... Senza divagare.
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Ci sono conseguenze concrete nella vita reale di certe persone nel momento in cui certe altre persone, le giudicano male in certi sensi. Sono comunque conseguenza materiali (il mio capo mi giudica male, mi licenzia e perdo il lavoro, non piaccio a una donna, mi scarica e resto senza donna) dalle quali l'equilibrio mentale deve restare indipendente. Affermare l'impossibilità di tutto ciò significa affermare la schiavitù psicologica nei confronti del prossimo.
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27-09-2014, 10:26
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#67
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
dalle quali l'equilibrio mentale deve restare indipendente
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Deve?! Non è forse questa una "doverizzazione"? Non predicano forse i comportamentisti di sostituire "deve" con "dovrebbe"?
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27-09-2014, 10:36
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#68
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Trolling: lo stai facendo nel modo giusto
Tagliamo corto sulla faccenda: secondo te una persona è senza lavoro e quindi è infelice oppure è infelice e dunque è senza lavoro? Estendiamo questo rapporto di causa ed effetto anche agli altri aspetti della vita, tipo sentimenti e amicizie: la gente che è soddisfatta è tale perché ha quello che vuole o ha quello che vuole per la condizione interiore con cui affronta la vita? Questa domanda ti è già stata posta diverse volte ma tu hai sempre glissato. Credi davvero che le persone soddisfatte e realizzate siano tali per quello che hanno materialmente? Concordo sul fatto che sia necessario possedere le basi per un'esistenza materialmente soddisfacente, è per questo che esistono i movimenti di lotta sociale, ma al di là di questa c'è l'aspetto individuale e una persona con un'interiorità turbata da un vissuto problematico ha come primo obiettivo quello di fare pulizia dentro di sé. Questo pare proprio che tu non voglia capirlo.
Ribadisco la domanda: chi non ha problemi economici è solo perché è nato sotto una buona stella secondo te? Non conta nulla il modo in cui si vive la propria interiorità? Ci sono movimenti che mirano a estinguere il problema della povertà, ma per tutti quelli che poveri non sono nati, tipo me e te, cosa possono fare le charity company? Siamo noi che dobbiamo agire e modificare in meglio le nostre percezioni.
Solo una cosa ti chiedo in riferimento ai tuoi post: la tua prosa è (per me) confusa, ridondante e difficile da seguire...riusciresti a essere un po' più conciso e meno dispersivo?
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Nessun trolling, è un modo ironico per farti capire che parli con estrema superficialità e faciloneria di tematiche che a mio avviso non conosci
I disturbi di personalità e caratteriali sono delle patologie. Una polmonite non passa facendo un pò di flessioni
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27-09-2014, 10:40
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#69
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Credo affrontando le cose che vanno affrontate da "soli",necessariamente; e non soccombendo.
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27-09-2014, 10:43
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#70
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
Credo affrontando le cose che vanno affrontate da "soli",necessariamente; e non soccombendo.
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Esatto, è una lotta che non finirà mai, perché il disturbo caratteriale è cronico, si lotta ogni giorno e più che riuscire, come dici tu è importante non soccombere
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27-09-2014, 10:44
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#71
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Deve?! Non è forse questa una "doverizzazione"? Non predicano forse i comportamentisti di sostituire "deve" con "dovrebbe"?
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
I disturbi di personalità e caratteriali sono delle patologie. Una polmonite non passa facendo un pò di flessioni
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La polmonite è una malattia del sistema respiratorio, sul quale non puoi avere un controllo diretto, i disturbi di personalità sono modi di pensare errati (non malattie) della mente, sulla quale puoi avere un controllo diretto. Capisci la differenza adesso?
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27-09-2014, 10:51
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#72
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
La polmonite è una malattia del sistema respiratorio, sul quale non puoi avere un controllo diretto, i disturbi di personalità sono modi di pensare errati (non malattie) della mente, sulla quale puoi avere un controllo diretto. Capisci la differenza adesso?
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la mente si ammala proprio come un polmone ... *
*non ho letto tutto quindi rispondo solo a questo
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27-09-2014, 10:53
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#73
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
la mente si ammala proprio come un polmone
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La meningite per me è una malattia del snc, non i disturbi caratteriali. Al massimo le psicopatologie.
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27-09-2014, 10:55
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#74
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
La polmonite è una malattia del sistema respiratorio, sul quale non può avere un controllo diretto, i disturbi di personalità sono modi di pensare errati (non malattie) della mente, sulla quale puoi avere un controllo diretto. Capisci la differenza adesso?
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Non puoi avere un controllo diretto, puoi solo combatterne i sintomi
Sono malattie croniche, l'esempio della polmonite non era corretto.
Se dici che se ne può avere un controllo diretto, oltre che falso, sottintende che chiunque ne soffra sia una persona che ne vuole soffrire, che se ne sta adagiata a non fare nulla aspettando la manna dal cielo.
È offensivo e maligno, tante persone che hanno questi disturbi lottano ogni giorno per riuscire a raggiungere piccoli traguardi, come chiunque abbia un handicap fisico.
Di cosa vuoi convincerci, che siamo malati immaginari? Che siamo fannulloni?
Ti farei vedere volentieri la giornata tipo di un fobico, la fatica, la lotta, per te sarebbe estremamente istruttivo, allargherebbe di molto i tuoi orizzonti.
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27-09-2014, 10:56
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#75
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Non puoi avere un controllo diretto
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Non hai prove per affermare ciò.
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27-09-2014, 10:59
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#76
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non hai prove per affermare ciò.
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Ora ho le prove che non sai di cosa parli, perché le prove che richiedi, sono insite in ogni persona che soffre di questi disturbi.
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27-09-2014, 11:01
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#77
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quindi una persona con disturbi legati ad attacchi di violenza e isteria deve rassegnarsi a rimanere un violento e un isterico a vita. Evvai con l'ottimismo (cit.)
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27-09-2014, 11:03
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#78
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Questo forum raccoglie persone che hanno malattie croniche, e malattie non croniche.
Finché le seconde screditeranno le prime, non ci potrà mai essere un confronto privo di conflitti.
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27-09-2014, 11:04
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#79
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Ti ricordo le due famose disuguaglianze:
Possibile ≠ facile
Difficile ≠ impossibile
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27-09-2014, 11:14
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#80
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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[quote :muttley;1371430]Ti ricordo le due famose disuguaglianze:
Possibile ≠ facile
Difficile ≠ impossibile[/quote]
Informati su cosa sia la cronicità, invece di restare con orecchie tappate a ripetere in modo ossessivo il tuo mantra.
Se non capisci questo, ogni tuo intervento continuerà ad apparire come offensivo e sminuente, come è quasi sempre ogni volta che intervieni, dato ché quasi sempre ti trovi coinvolto in discussioni più o meno accese.
Lo dico per te, ma sopratutto per chi deve subire suo malgrado.
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