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Vecchio 25-09-2014, 13:16   #41
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

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Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
Già questo primo punto per me è quasi infattibile perchè non trovo manco una caratteristica da far enunciare alla vocina fantomatica..
È un personaggio che scegli da un film/fumetto/realtà o ti inventi.
Non fa un elenco di lodi e caratteristiche, incoraggia nel modo che scegli tu.
Vecchio 25-09-2014, 13:25   #42
Esperto
L'avatar di zoe666
 

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Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
barclay parlava anche di "esplicitamente",quindi non equivocabile,
le parole hanno un loro significato quanto ti vengono rivolte,c'è poco da girarci intorno,
io ad esempio conosco/frequento all'incirca 4-5 gatti (un 2-3 di amici e qualche semplice conoscente),
e almeno con 2 persone tra queste,compreso l'amico storico da tempi immemori,
ho comunque la sensazione che mi considerino un povero sfigato e che in mia assenza qualche cosa poco carina me la dicano,a volte le battutine ci sono,non me le invento io,quindi qualche connessione logica viene da farla.

Ma comunque non è per quello che l'autostima è bassa,o in minima parte.
ma parla di TUTTI.
Pare un pò esagerato. Non metto in dubbio ci siano persone che lo dicano esplicitamente o che lo facciano pure capire senza dirlo, ma vale per tutti i fobici e per tutti coloro con cui vengono a contatto?
mi pare un pensiero paranoic e poco ( per nulla ) oggettivo ma basato su come si vede la singola persona in primis ( nullità ).
Vecchio 25-09-2014, 14:37   #43
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
ma parla di TUTTI. Pare un pò esagerato. Non metto in dubbio ci siano persone che lo dicano esplicitamente o che lo facciano pure capire senza dirlo, ma vale per tutti i fobici e per tutti coloro con cui vengono a contatto?
Ho preso atto del tuo post e modificato il mio
Seriamente, devo ribadire che, con l'eccezione di alcuni/e utenti di questo forum, nella MIA vita reale, le dimostrazioni più o meno esplicite di quanto poco io conti sono innumerevoli.
In generale, quello che volevo dire è che spesso la famiglia è solo uno dei fattori scoraggianti
Vecchio 25-09-2014, 14:46   #44
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Non preoccupiamoci per nulla del giudizio degli altri... E come sopravviviamo o ricaviamo qualcosa di buono se non ne teniamo conto, visto che questo poi produce conseguenze reali nella nostra esistenza?
Se gente come Ghandi e M.L. King (solo per citarne due tra mille comunque) si fossero preoccupati del giudizio della maggioranza dell'opinione pubblica nei confronti delle loro battaglie, avrebbero fatto prima a mollare tutto e rassegnarsi.
Vecchio 25-09-2014, 19:41   #45
Esperto
 

Immagina che sia io a dirti che non vali niente, che sei inferiore e non combinerai mai nulla di buono. Poi, immagina di avere il super-potere di leggere nella mente.. scopriresti che quelle stesse cose me le sono sentita dire io a mia volta, e le ripeto spesso anche a me stessa. Sapendo questo, quelle parole hanno lo stesso valore di prima?
Prova a ripeterti ogni giorno, per ogni cosa negativa che ti dicono, cinque cose positive e incoraggianti... ti dicono "non vali niente!"? e tu pensa: "sono una persona in gamba, sono capace di fare molte cose, sono bella, credo in me stessa, mi voglio bene". Difficile, inutile? Boh, prova...
"L’autostima non può essere costruita dall’oggi al domani. Ogni cosa ha bisogno di tempo. Se continuerai a fare sforzi coraggiosi giorno dopo giorno, alla fine acquisterai fiducia." Daisaku Ikeda
Vecchio 25-09-2014, 22:03   #46
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se gente come Ghandi e M.L. King (solo per citarne due tra mille comunque) si fossero preoccupati del giudizio della maggioranza dell'opinione pubblica nei confronti delle loro battaglie, avrebbero fatto prima a mollare tutto e rassegnarsi.
Ma loro sapevano di lottare per cose giuste e vere: perché dovrei farmi il mazzo per delle cose che sono delle balle e io stessa per prima ne sono consapevole?
Vecchio 25-09-2014, 22:27   #47
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis Visualizza il messaggio
sono entrambi morti ammazzati,bisogna mettere in conto anche questo però.

almeno loro hanno vissuto.
noi?

preferirei vivere un giorno che abbia un senso come il loro, che cento inutili di quelli che ho io

e poi pensiamo sempre che fossero persone con doti sovrumane, e invece erano persone come le altre, che hanno deciso di non farsi dettare il loro vivere quotidiano dai mille volti della paura (che indubbiamente li ha accompagnati fino alla fine, come per qualunque altro essere umano)

la differenza tra una vita viva ed una morta è tutta misurabile nel rapporto che si ha con la paura

Ultima modifica di lauretum; 25-09-2014 a 22:30.
Vecchio 25-09-2014, 22:45   #48
Esperto
L'avatar di Selenio
 

Porsi degli obiettivi e riuscire a raggiungerli è la chiave per avere autostima
Vecchio 26-09-2014, 01:28   #49
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Metto in evidenza solo che Martin L. King è comunque morto ammazzato, perciò bisogna poi decidere se si vuol morire da eroi disadattati rispetto ai giudizi o adattarsi, ma in entrambi i casi il problema vero finché sei in vita magari non lo risolvi.
Non amo molto gli eroi soprattutto gli eroi del popolo, preferisco solo quelli che, egoisticamente, lottano per sé. Io preferivo Malcolm X a Martin L. King. Se proprio devo lottare scelgo io come farlo, ben consapevole che però la lotta non è detto che risolva il disagio esistenziale, i problemi di razzismo queste persone se li sono sorbiti per tutta la vita.
Non puoi comunque far dipendere la tua felicità dall'approvazione altrui...nel senso che puoi o non puoi farlo, dipende da te, è una scelta. Le emozioni e gli stati d'animo sono appresi a posteriori, non sono come gli istinti, che puoi controllare ma mai farne a meno perché nascono con te Insomma, tu puoi anche vivere serenamente senza per forza adattarti alle richieste della società.


Quote:
Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
Ma loro sapevano di lottare per cose giuste e vere: perché dovrei farmi il mazzo per delle cose che sono delle balle e io stessa per prima ne sono consapevole?
Cambiare se stessi e imparare a sconfiggere le proprie paure non è certo un'impresa da poco.
Vecchio 26-09-2014, 06:54   #50
Esperto
L'avatar di barclay
 

A questo punto, devo ricordare a tutti che, se uno dei propri obiettivi richiede l'interazione con uno o più esseri umani, non si può prescindere dall'approvazione altrui
Vecchio 26-09-2014, 08:49   #51
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
-allenare una vocina interna o una figura protettiva che ti parli in maniera non dispregiativa con le caratteristiche che vuoi tu,
-protestare in maniera non aggressiva,
-esprimere il proprio dolore o dire "non voglio parlarne con te/non sono pronto a parlarne" per delimitare i propri spazi,
-avere una persona con cui parlarne e ti capisca aiuta, fa sentire che le proprie emozioni sono importanti e ti offre un punto di vista alternativo,
-rendersi conto che non stanno criticando te ma i conflitti interiori e le esperienze negative che non hanno superato loro stessi, con questo non voglio giustificarli ma levare un peso dalla tua coscienza, non sei tu sono i loro fantasmi del passato la causa.
Sostituirei allenare con allevare, cosa che a me riesce molto difficile e nient'affatto immediata, concordo comunque con tutti gli spunti suggeriti

Quote:
Originariamente inviata da SUBurbe Visualizza il messaggio
l'autostima, lo dice la parola stessa, deve essere qualcosa che parte da noi.

[…] si è creata una situazione simile.
diciamo di co-dipendenza.
ma in questo non possiamo biasimare noi stessi, nè tantomeno gli altri.

[…]volontà presunta perchè in realtà non sappiamo mai quello che gli altri pensano/vogliono, a prescindere da quello che ci dicono. a volte la bocca si apre anche solo per darle aria.

per inciso, io non ho idea di cosa sento o di cosa voglio, per questo sfrutto l'altrui pensiero per guidarmi nelle mie scelte, ed è il modo migliore per assicurarsi un'insoddisfazione e un'insofferenza perenni, oltre che una buona dose di astio nei confronti del prossimo.
Co - dipendenza, (se non c'è già qualcuno apra topic)
io lo chiamo meccanismo distorto di inter relazionale ma, credo di aver colto. (la co - dipendenza la associo ad acool, stupefacenti e disturbi alimentari e DOC in genere, mio limite ho imparato una cosa nuova.)
Tirarsi fuori da queste dinamiche malsane per me non è stato né facile, né indolore né a breve decorso, ancora ci sto lavorando, specie per evitare di ricostruire tali meccanismi nel relazionarmi oggi. Proprio perché l'uno/i ha bisogno delle distorsioni dell'altro/i per tirare avanti, ottenendo invece il risultato da te ben chiarito, è acora più fatico e doloroso uscirne, visto che ritengo estremamente raro che presa di coscienza e desiderio di affrancarsi compaiano simultaneamente nei soggetti coinvolti in questi meccanismi a due (o più).
Nella mia esperienza si deve anche affrontare le resistenze dell'altro/i, quando si vuole spezzare questi circoli viziosi.

Concordo sulla quasi impossibilità di comprendere a pieno il pensiero altrui basandosi su quanto espresso a parole.


Quote:
Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
e se in molti casi fosse il sociofobico a pensare di essere una nullità e quindi cercasse conferme intorno a se per dimostrare questa sua tesi?
Premetto: estrapolo lo spunto dalla diatriba.

A mio parere non è insolito cercare conferme all'esterno anche di ciò che di noi non riusciamo ad accettare o percepiamo in maniera distorta. Altro meccanismo patologico che porta a circolo vizioso.


Quote:
Originariamente inviata da awasted Visualizza il messaggio
[…]"non vali niente" […] "non combinerai mai niente di buono" […]scopriresti che quelle stesse cose me le sono sentita dire io a mia volta, e le ripeto spesso anche a me stessa.

"L’autostima non può essere costruita dall’oggi al domani. Ogni cosa ha bisogno di tempo. […]" Daisaku Ikeda
Concordo e ri - concordo!!

Ultima modifica di rosadiserra; 26-09-2014 a 08:58. Motivo: e
Vecchio 26-09-2014, 10:30   #52
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Circondarsi di persone che ti apprezzano.
Ma a volte è inutile anche quello o meglio: puoi avere tutta l'autostima che vuoi e non cambiare nulla.
Vecchio 26-09-2014, 10:56   #53
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Che si può vivere serenamente in certe condizioni bisognerebbe dimostrarlo caso per caso in base alla definizione di "vita serena" per il soggetto in questione quale sia.
Se ad esempio io nel non soddisfare certe richieste sociali, come ad esempio lavorare in certi sensi o condurre un certo stile di vita avere un certo look e così via, non ottengo poi altre cose (come l'amore di una donna e così via) questo collegamento di causa ed effetto, come ho cercato di spiegare altrove, non lo costruisco io da solo, magari avessi questo potere.
Gli stati d'animo dipendono da te, può darsi che nello sviluppare difficoltà di adattamento e di tenuta psicologica non si sia colpevoli, ma arrivati ad un punto della propria vita bisogna prendersi la responsabilità dei propri stati emotivi, invece che divenirne succubi, aderendo alla mentalità (assai diffusa qui) per cui l'emotività è immodificabile e travalica il nostro libero arbitrio.


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Un ladro che sopravvive rubando perché magari non riesce proprio ad adattarsi al mercato del lavoro o non vuole adattarsi (usate i termini che volete per me cambia poco), nel far questo ovviamente non è che si preoccupi tanto dell'approvazione altrui, i fobici sociali in realtà, in casi del genere sono gli altri, sono quelli che non rubano per paura della disapprovazione sociale e delle conseguenze di questa disapprovazione. In questi casi però non si ritiene che siano malate le persone che non rubano, e non si sa perché, visto che il meccanismo di controllo sociale è praticamente lo stesso... Va be', comunque, andiamo avanti.Serenamente può vivere un ladro? E come? Convincendosi che la galera è un bel posto?
Innanzitutto se non vuole adattarsi, la scelta di essere ladro è sua e soltanto sua, e come tale sa che potrebbe scontare delle conseguenze per tale decisione, compresa la galera. Quindi non è stato costretto da cause di forza maggiore, ma ha operato una decisione consapevole con tutti i rischi annessi. Lamentarsi poi di essere finito in galera è contraddittorio, specie dopo che la decisione è stata operata da lui.
Per il resto continuo a notare che si fa confusione tra stati d'animo ed eventi nella loro concretezza, associando lo stato dei primi a quello dei secondi, come se vi fosse un rapporto di causa ed effetto ineliminabile...è felice solo chi raggiunge un determinato status? O forse ha raggiunto un determinato status chi era già felice e positivo? Pensaci: è il classico sovvertimento del rapporto di causa ed effetto, dove si mettono le conseguenze al posto delle cause e viceversa.
Vecchio 26-09-2014, 12:10   #54
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Dipende da me anche quel che desidero, ma cosa c'entra? Non penso che sia immodificabile nemmeno il fatto che desidero copulare, se mi tagliassi via i testicoli, cosa che sia io che tu che tutti i maschi potrebbero fare l'istinto riproduttivo verrebbe modificato.
Se tu credi che il tuo vero problema sia questo, risolvilo così, ma non rompere i coglioni a chi non l'ha definito così il suo problema.
E qui già sbagli: è innato il desiderio di sfogare l'impulso sessuale, non quello di accoppiarsi. L'idea che bisogna fare sesso a tutti i costi e che se non ci riesci devi vivere da frustrato è un'elaborazione culturale.



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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Sapere che si scontano le conseguenze non è che crea le conseguenze, saperlo avvalora la mia idea che questi collegamenti sono oggettivi non soggettivi, queste conseguenze o ci sono o non ci sono, non le creiamo noi col potere della mente.
I tuoi stati d'animo possono contribuire alla realizzazione dei tuoi obiettivi...ripeto: è felice chi è realizzato, o è realizzato chi è felice?

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io personalmente vivo male e non sono sereno proprio perché penso che se mi comporto in certi modi e sono in certi modi verrò giudicato male e in conseguenza di ciò dovrò subire ripercussioni e conseguenze reali (proprio come il ladro che scegliendo di essere ladro poi si deve sorbire le conseguenze, quindi se si è in un modo si subiscono davvero delle ripercussioni reali, in relazione alla società non è che si sia liberi di essere quel che ci pare senza alcun vincolo o effetto negativo).
Ho sottolineato quella parte perché arrivi a sostenere ciò che sostengo io: dici che sei sereno perché pensi che se...come vedi sei tu che guidi il pensiero, lo stato d'animo, l'emozione. Non è qualcosa che agisce indipendentemente da te al pari dell'istinto. E' errore comune pensare che solo per il fatto che qualcosa risieda dissolta nell'inconscio da lungo tempo sia essa immodificabile e il suo agire in automatico non sia frutto di una volontà (seppur inconscia) ma di un riflesso.

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Quindi come si risolve questo problema qua con le tue soluzioni?
Quelle relative ad una presunta responsabilità delle emozioni?
E' un altro problema questo. Lo riesci a comprendere?
Il ladro sta scontando certe conseguenze perché ha deciso lui personalmente di avere certi stati d'animo o di non intervenire su stati d'animo particolarmente dannosi e gravidi di conseguenze negative per lui. Poi è chiaro che non si può intervenire su ogni evento del reale, ma sulla propria testa si. Se tu pensi che l'unico modo per essere felice sia avere certe condizioni materiali intorno a te, tu hai deciso che deve essere così, nessun altro l'ha deciso per te o ti comanda dall'esterno in stile matrix. E bada che parliamo di emozioni e stati d'animo, elaborazioni complesse della mente, non di istinti soddisfabili solo materialmente (fame, sete, riposo e protezione fisica).
Vecchio 26-09-2014, 12:19   #55
Banned
 

Vi prego, vi prego, vi prego: non trasformate questo thread nell'ennesimo battibecco di 100 e più pagine
Vecchio 26-09-2014, 12:23   #56
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da rosadiserra Visualizza il messaggio
Sostituirei allenare con allevare, cosa che a me riesce molto difficile e nient'affatto immediata, concordo comunque con tutti gli spunti suggeriti
Perché è difficile in effetti, in teoria dovrebbe essere rinforzato con l'EMDR; tentar non nuoce, alla mala parata si smette.

Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon Visualizza il messaggio
Vi prego, vi prego, vi prego: non trasformate questo thread nell'ennesimo battibecco di 100 e più pagine
Mi sa che è troppo tardi.

Ultima modifica di Weltschmerz; 26-09-2014 a 14:19.
Vecchio 26-09-2014, 17:01   #57
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se un energumeno con una mannaia ti intimasse di farti inculare altrimenti ti taglia le mani, ecco anche in un caso nel genere saresti libero di scegliere, niente ti impedirebbe di essere libero rispetto a quel che puoi scegliere. Ma il problema secondo te è questo?
E ti pare una scelta quella? Si tratta di un'imposizione chiara e semplice, lo scegliere se intraprendere una strada di modifica del proprio vissuto emotivo non è un'imposizione dall'esterno ma una decisione lucida e consapevole dei singoli soggetti. Sei proprio un maestro dell'aggrovigliamento dialettico, nonché un fine praticante dall'arte dello strawman


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
[B][COLOR="Red"]Io affermo solo questo e lo ripeto di nuovo: ci sono conseguenze concrete nella vita reale di certe persone nel momento in cui certe altre persone, che hanno qualche potere nei loro confronti e con cui devono interagire, le giudicano male in certi sensi.
Se il mio capo mi licenzia perché ritiene che abbia un'attitudine non conforme al lavoro richiesto, è una conseguenza pratica. Ma il modo in cui io reagisco a questa conseguenza, dipende da me. Io posso scegliere se demoralizzarmi e farmi paralizzare dal rancore per tutta la vita o affrontare la situazione con un altro spirito. E bada bene che ciò non significherebbe assoggettarsi a ciò che si percepisce come un'ingiustizia subita, anzi secondo me è proprio l'atteggiamento frustrato e rancoroide che mina la lucidità delle persone impedendo loro di rifarsi in maniera adeguata.


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se la smettono di affermare sciocchezze e cose insensate io mi fermo, altrimenti continuo
Comincia tu per primo .


Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
O la smette prima lui con questi argomenti che sviano l'attenzione evitando il focus della questione (quel che ho evidenziato in rosso), oppure io continuo e l'ultima parola perciò non potrà averla... A meno che non mi bannano proprio ovviamente
Il topic si intitola "come crearsi un'autostima" che implicitamente allude alla possibilità di orientare la propria concezione di sé in maniera positiva e non autosvalutante, insomma un lavoro mentale e interiore. Tu continui a ribadire che non si può, che ci sono conseguenze pratiche nella vita contro le quali non si può fare nulla nemmeno in termini di stato d'animo...in sostanza stai abdicando alla possibilità individuale di gestire e le proprie emozioni. Considero questo genere di ragionamento controproducente e in taluni casi anche pericoloso (pensa ad una persona che soffre di attacchi di collera al punto di arrivare ad uccidere qualcuno...potrebbe benissimo giustificarsi dicendo che non può trattenersi e che ci sono conseguenze materiali contro le quali non si può sindacare).
Vecchio 26-09-2014, 17:36   #58
Esperto
 

Interessante muttley, quindi per guarire dalla mancanza di autostima, occorre avere autostima

Che stupido come ho fatto a non pensarci?

Ultima modifica di lauretum; 26-09-2014 a 17:39.
Vecchio 26-09-2014, 18:04   #59
Banned
 

Ultimamente penso che sono importanti due cose:
1- forte legame con se stessi ( amor proprio se vuoi)
2- avere delle priorita (stabilire cose e importante per te )
(voglio far notare che gli altri non ci sono )
Io quando sono in una fase di tipo : non so chi sono, cosa voglio,se voglio qualcosa , ho in generale una bassa autostima .
Decidere le tua priorita (non deve essere un ispirazione divina) e un inizio importante che ti carica molto e poi eviterai di star male per un sacco di cose . Io eviterei le frasi troppo generaliste di tipo voglio essere serena , normale ecc.
Vecchio 26-09-2014, 21:41   #60
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Sample Visualizza il messaggio
Ultimamente penso che sono importanti due cose:
1- forte legame con se stessi ( amor proprio se vuoi)
2- avere delle priorita (stabilire cose e importante per te )
(voglio far notare che gli altri non ci sono )
Io quando sono in una fase di tipo : non so chi sono, cosa voglio,se voglio qualcosa , ho in generale una bassa autostima .
Decidere le tua priorita (non deve essere un ispirazione divina) e un inizio importante che ti carica molto e poi eviterai di star male per un sacco di cose . Io eviterei le frasi troppo generaliste di tipo voglio essere serena , normale ecc.
La selezione delle persone di cui circondarsi però ad esempio può far parte dall'avere delle priorità. A me avere a che fare con persone che mi piacciono aumenta l'autostima nel momento in cui anch'io piaccio a loro, anche perché se mi piacciono le tratto meglio, ho delle motivazioni per essere una persona migliore e dunque c'è maggiore probabilità che loro abbiano un buon giudizio di me. È inevitabile che, almeno un po', gli altri ci influenzino con le loro idee, siamo umani, e l'idea che loro hanno di noi è anch’essa un'idea che viene influenzata in noi, dunque se positiva un po' migliora l'autostima.
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