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07-11-2014, 09:37
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#21
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Non lo so, io cerco di trovare conforto in una visione filosofico-religiosa di matrice indiana, sono sempre stato appassionato di oriente e forse più o meno inconsciamente ho guardato verso ciò che sentivo e sento più vicino.
Io penso che soffro per il male commesso in esistenze precedenti; non è che mi aiuti ma mi metto nei panni di chi subisce un'ingiustizia e quanto la vittima vorrebbe vendetta. Sono stato "io" (o meglio, l'essere che sono stato) in chi sa quante vite passate ad aver inflitto sofferenze e ingiustizie, e ora la legge inesorabile di causalità mi presenta il conto. Come dicevo, non è che mi aiuti, ma almeno dà un senso alla mia frustrazione mentale.
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oddio, cioé sembra ti colpevolizzi senza aver fatto nulla
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13-11-2014, 06:25
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#22
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,169
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@Blue_Moon con il passare degli anni impari a capire quando sta arrivando il periodo "nero", sai che arriva ma poi va via di nuovo, a me non capitava da dieci anni ma è un male, più sono lunghi gli intervalli più è acuta e lunga la fase, questa è la mia esperienza, i farmaci una mano la danno a sopportare e soprattutto a darti quel minimo di lucidità per non interrompere la psicoterapia, ci si tende quando si sta peggio (sempre che tu non abbia la sfiga di ereditare anche una farmacoresistenza come me, è raro tranquilla).
Cerca di indagare sulla tua anamnesi familiare, fallo con delicatezza non sempre sono così visibili in un albero genealogico i casi. Se non trovi realmente un riscontro non è detto affatto che tu debba portarti dietro questo fardello tutta la vita.
Io cerco di "prepararmi", ognuno ha il suo modo ed io ho necessità di essere "organizzata".
Si spera di avere fasi sempre più brevi e di minore intensità.
Se hai già una diagnosi certa (quella di un singolo specialista a mio parere non basta) di depressione endogena, cerca di non vivere nella paura che torni il periodo "nero", goditi i periodi buoni, sfrutta le energie quando le hai, quando arriva sii paziente con te stessa, prendi atto che tu hai qualcosa sulle spalle che altri non hanno, che forse può servirti più tempo per raggiungere determinate mete rispetto ad altri e che se un depresso è vivo ha una volontà d'acciaio per definizione.
Scoprirai che cose che spaventano quasi tutti a te non fanno né caldo né freddo, che elaborare certe dinamiche a te richiederà poco sforzo mentre altri non le elaboreranno mai perché con quello che hai già affrontato tu, certe "bazzecole" a te fanno una ricca sega.
Probabilmente è già così ma ancora non te ne sei accorta.
Ricordati sempre che passa, passa sempre proprio perché torna sempre.
Durante, aspetti semplicemente che passi e fai quello che puoi senza violentarti, se ti violenti la depressione mette tutto in conto, credimi, ci combatto almeno da trent'anni per quel che mi ricordo. Cerca di aiutarti capendo cosa ti fa bene, non mi riferisco a farmaci e psicoterapia, è inutile che ti dica cosa aiuta me, per ognuno è diverso.
Sei giovanissima se trovi un buon terapeuta oltre a seguirti nell'elaborazione potrà fornirti dei... chiamiamoli "trucchetti del mestiere". Puoi costruirti una vita produttiva e soddisfacente come tutti se hai un po' di culo.
Non pasticciare con i farmaci, MAI, non ci crepi ma, un paio d'anni di incasinamento potresti rimediarceli, visto con i miei occhi più di una volta.
Se il terapeuta non ti convince cambialo, cambiane quanti ti pare, è un tuo diritto.
Avere un buon sostegno economico da parte della famiglia aiuta, inutile raccontarti favole.
Aspettati prima o poi i soliti commenti del cazzo "sei pigra" "manchi di forza di volontà" "psicoterapia psichiatri farmaci tutti soldi buttati", "è una questione di testa" etc.. Altre vie io non ne ho trovare ed ho cercato tanto.
Se in famiglia non riuscissero ad accettare la tua patologia in certi frangenti, cerca di non farti influenzare, è assai frequente, in realtà sanno più di quanto dicano ma a volte si sentono impotenti, è difficile essere sempre assertivi e mettere da parte le proprie angosce, avere un figlio con una patologia incurabile ed altamente invalidante a volte è troppo da sopportare meglio negare visto che le stronzate a cui attaccarsi impazzano.
Ho 39 anni e sono viva.
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13-11-2014, 09:22
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#23
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
oddio, cioé sembra ti colpevolizzi senza aver fatto nulla
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Non è proprio così, tutti abbiamo esperienza del fatto che abbiamo fatto cose che non ricordiamo ma magari ce le ricordano tutti i parenti che erano alla tavolata quel giorno (questo per escludere il dubbio se lo dice una persona sola). Questo potrebbe anche estendersi a esistenze precedenti.
Sul colpevolizzarsi, sì, messa come ho scritto potrebbe sembrare come dici tu. Avrei dovuto maggiormente dare l'idea di rassegnazione piuttosto che di senso di colpa. Quest'ultimo è forse la cosa più distruttiva che possa affliggere una persona e ho sempre lavorato su me stesso (e credo anche con un minimo di risultati) per eliminarlo dalla mia mente. Uno conto è sentirsi colpevole di un'azione vergognandosi (e difatti sono scappato dal Cattolicesimo e dal Cristianesimo in generale), tutt'altro conto è accettare che si è fatta una cavolata e vedere se si può rimediare.
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13-11-2014, 20:18
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#24
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Ci si convive "per definizione": siamo vivi e siamo depressi, o almeno io lo sono. Siccome almeno nel mio caso dipende da cose non modificabili in nessun modo, me la terrò finché vivo. Se non volessi conviverci, quindi, dovrei morire. Ormai non credo che valga la pena alcuna forma di lotta o di percorso per uscirne fuori, passo un giorno dopo l'altro e prima o poi tutto finirà.
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13-11-2014, 20:27
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 952
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Prendendo i farmaci, si riesce a contenerla e a conviverci.
La si può accettare rendendosi conto che anche quelli che non sono depressi non vivono meglio, perché comunque hanno altri problemi... nessuno è mai contento, tranne gli sciocchi.
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13-11-2014, 20:32
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 886
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Prendendo 20 mg al giorno di Sereupin
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13-11-2014, 21:00
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#27
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: in un buco del terreno
Messaggi: 116
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la mia strizzacervelli mi ha diagnosticato la depressione qualche mese fa. nel caso cronico, ad esempio il mio, bisogna imparare a conviverci, come avete già detto in molti. alcuni lo fanno da soli, ma è "pericoloso" perché per farlo di solito ci si crea un modello di vivere che per un periodo può essere funzionale, ma che quasi sempre arriva a un punto dove s'inceppa (come è successo a me un anno fa) e il mondo ci crolla addosso.
il mio salvagente è la consapevolezza, tanto banale quanto efficace, che anche la merda ha una data di scadenza. quindi quando mi affacciavo al periodo schifo da una settimana a letto in pigiama senza lavarsi e quasi senza mangiare, lo affrontavo così com'ero abituata, ma con la consapevolezza che passata quella settimana, mi sarei alzata con energie nuove. la prima cosa è accettare questa bestia domestica e imparare a domarla, metterle il guinzaglio, farla rotolare e stare a cuccia. e magari farsi dare la zampa ^o^
https://www.youtube.com/watch?v=wAWREUX8mYs
p.s.: questa ragazza ha esorcizzato la sua depressione con paint, guardatevi i suoi disegni, sono esilaranti! http://hyperboleandahalf.blogspot.it/
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13-11-2014, 21:38
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#28
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,308
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Semplice....ho deciso di combatterla e sconfiggerla.....siano farmaci, psicoterapia, o solo sport....meditazione..... etc...
.....rivendico il diritto di essere felice, non di esser estroverso ipersociale o l'animatore delle feste.....ma me stesso felice !
Mi viene in mente un time laps di foto ....
....una ragazza inglese che ha combattuto 6 anni ed alla fine é uscita ora dalla depressione che tra l'altro a lei prendeva in una forma di autolesionismo x cui era tanto nervosa che giocando coi suoi capelli arrivava a strapparne le ciocche.....
.....a vedere i selfie, 1 al GG per 6 anni non sembra cambiare un gran che.....poi però guardando bene, il cambiamento nella gioia che comincia ad esprimere guardandola negli occhi ......é assurdo !!
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14-11-2014, 11:37
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#29
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Il dolore fa parte della vita, ma se va oltre ad una certa soglia che ti rende incapace di reagire e superarlo, allora sarebbe meglio rivolgersi ad uno psichiatra/psicologo.
Purtroppo non tutti sono competenti e forse per rimediare si potrebbe "testarli" con delle domande (se sono davvero competenti non si irriteranno per essere stati "testati").
Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
per fare i genitori un corso serve eccome. Siamo tutti dei perfetti incapaci dal momento che abbiamo un neonato in braccio.
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Più che altro un corso sarebbe inutile, ci vorrebbe intelligenza emotiva e una rete di aiuti (fisici e psicologici) per i genitori così che non si stressino oltre il limite della sopportazione umana anche se sono sani di mente .
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14-11-2014, 15:26
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#30
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Principiante
Qui dal: Oct 2014
Ubicazione: lungo la FI-PI-LI
Messaggi: 28
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ho 28 anni e di periodi neri ne ho attraversati diversi. Ogni volta che sono entrato in depressione ho imparato qualcosa di utile per combattere contro questo torturatore invisibile. è vero che a volte apatia e disperazione raggiungono livelli tali da impedire qualsiasi reazione, ma appena si avverte un minimo di energia dobbiamo sfruttarla per combattere. Provo a fare una lista:
- evitare di stare troppo da soli, solitudine e disperazione si alimentano a vicenda. Circondarsi di persone comprensive, incoraggianti, possibilmente positive e sorridenti: gli stati d'animo sono contagiosi, vale un pò per tutti.
- mantenere un ritmo sonno - veglia il più regolare possibile
- esporsi alla luce del sole
- limitare al massimo qualsiasi sostanza psicoattiva
- mangiare poco, sano e leggero. Suggerisco di provare una dieta vegano - crudista
- cercare di non stare sempre fermi. Se non si ha voglia di fare sport, anche una passeggiata può essere di aiuto.
- ascoltare musica rilassante.
- mantenersi impegnati con qualche attività piacevole, non troppo impegnativa, che ci gratifichi senza richiederci troppe energie
- guardare i nostri filmati comici preferiti
- ricordarsi spesso di respirare profondamente, cercando di concentrare tutta la nostra attenzione proprio su questa azione che sembra automatica e scontata ma che spesso ci dimentichiamo di compiere. Ossigenarsi abbondantemente aiuta a scacciare l'ansia.
- cercare di assumere un atteggiamento di osservatore non giudicante di fronte ai nostri pensieri.
- considerare che esistono milioni di persone che soffrono molto più di noi e accorgersi quindi che troppo vittimismo è inutile e forse anche dannoso. Provare ad aiutare queste persone: regalare un sorriso a chi sta peggio di noi ci darà la forza e gli stimoli per migliorarsi e volersi più bene.
Spero che questi consigli possano aiutare qualcuno, ma probabilmente ho fatto un elenco ovvio e banale.
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14-11-2014, 19:51
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#31
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 602
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Io mi riprendo un po' quando sono distratto, meglio se in attività che portano delle piccole soddisfazioni. Prova a pensarci il meno possibile... non so se è di aiuto, ci provo.
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17-11-2014, 20:55
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#32
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,374
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Il problema è che molte di queste cose sembrano essere anche un ottimo modo per entrare in depressione, oltre che per uscirne.
Forse a volte sono utili e a volte deleterie, ma quando?
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Dipende molto dai caratteri, in genere e persone troppo esuberanti mi danno ancora di più sui nervi, ma io sono un caso di pigrizia patologica
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18-11-2014, 14:39
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#33
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da vinicio
evitare di stare troppo da soli, solitudine e disperazione si alimentano a vicenda.
Circondarsi di persone comprensive, incoraggianti, possibilmente positive e sorridenti
regalare un sorriso a chi sta peggio di noi ci darà la forza e gli stimoli per migliorarsi e volersi più bene.
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Ho preso le frasi che più si addicono a me.
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18-11-2014, 14:57
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#34
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
Tutto quello che dici è estremamente teorico e dettagliato, forse anche troppo, ma dissento in toto sulla frase evidenziata: per fare i genitori un corso serve eccome. Siamo tutti dei perfetti incapaci dal momento che abbiamo un neonato in braccio.
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Più che altro un corso sarebbe inutile, ci vorrebbe intelligenza emotiva e una rete di aiuti (fisici e psicologici) per i genitori così che non si stressino oltre il limite della sopportazione umana anche se sono sani di mente .
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Invece io propenderei per l' ipotesi di Joseph ... un aspirante genitore che davvero ha bisogno di un corso ... sarebbe semplicemente meglio non diventasse genitore, e se combina il "guaio" non c'è corso che tenga.
Cioè, quale corso potrebbe mai insegnare a trasmettere affetto a chi non è proprio in grado di darne? Un conto è la normale inesperienza che tutti manifestano con un primo figlio, un conto è essere delle persone affettivamente inibite ( o squilibrate ) ...
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18-11-2014, 20:55
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#35
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Più che un corso appunto servirebbe una psicoterapia.
Ma non è forse ogni corso/ogni cosa utile una psicoterapia?
... ogni definizione lascia quindi (come sempre) il tempo che trova, le parole sono strumenti da utlizzare (come l'oracolo di Matrix che non dice cosa è vero, ma cosa è utile)... un corso per genitori non può fare altro che (ri)portare alla consapevolezza dei genitori disfunzionali il modo corretto di trattare bambino, quindi il modo corretto di trattare gli altri, quindi il modo corretto di trattare se stessi... per fortuna che nei corsi non c'è l'off-topic altrimenti nessuno imparerebbe nulla, proprio come in questo forum ultra-stra-regolamentato!!!
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[ahahah ]
Ehm.
Come al solito posso tirare fuori il solito discorso sulle differenze di grado, cioè, è vero che ogni corso/cosa utile in qualche maniera ha un che di psicoterapeutico, ma la psicoterapia in senso stretto è quella cosa a cui si ricorre quando ci si rende conto di avere delle grosse lacune che rendono, del tutto od in larga parte, incapaci di relazionarsi alla realtà.
I corsi/cose utili invece servono per migliorare la propria condizione interiore/esteriore nel relazionarsi al reale: la psicoterapia invece è un provvedimento di emergenza ...
Esempio: il corso/cosa utile sta alla psicoterapia come un corso di pilotaggio frequentato per diletto sta a quella tipica situazione in cui l' eroe dei film d' azione, pur non avendo mai toccato una cloche, riesce a riportare a terra il Jumbo grazie alle precise e dettagliate istruzioni del pilota esperto che giungono dalla torre di controllo.
Ah, mi dici che nella realtà l' aereo si schianterebbe? Beh, dettagli, hai capito l' esempio, suvvia.
Nel caso specifico però adottare un provvedimento d' emergenza con il pargolo in arrivo è comunque rischioso per la sua salute mentale, certo, sempre meglio però che rimanere nell' inconsapevolezza totale e riversare quindi sulla nuova generazione in arrivo le proprie questioni irrisolte.
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18-11-2014, 21:26
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#36
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
E fai bene, sei molto meno autistico di me, quindi riesci a gestire una realtà graduata invece di essere prigioniero come me di una realtà fatta solo di bianco/nero e parole a cui ci si afferra come se fossero la verità rivelata (Matrixismi millantati apparte).
In questo senso però l'esperienza universitaria di psicologia mi sta insegnando che le considerazioni teoriche sono certamente utili, però quasi sempre serve fare qualche studio più approfondito / statistico.
Un corso d'emergenza potrebbe essere un'ottima cosa per tamponare le falle più gravi, però (come qualsiasi strumento utile dato in mano alle mani sbagliate (psicopatologiche)) potrebbe essere estremamente deleterio (come la teoria sulla razza e i tedeschi, tanto per fare un esempio relativo a persone semi-autistiche che usano le cose utili senza gradazioni)... servirebbe appunto uno studio statistico...
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La mia esperienza universitaria invece mi sta insegnando che il corso di statistica è palloso, per fortuna che la prova di profitto è un' idoneità, non un esame vero e proprio.
Quote:
Il top sarebbe vietare ad alcuni di fare figli, ma forse se non avviene è perché è giusto così... come direbbe Gandalf chi siamo noi per decidere chi deve procreare e come direbbe myway forse a qualcuno servono le sfide "forti".
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Ciò non avviene perché più andiamo avanti più ci sarebbero coppie a cui vietarlo ( e sempre meno persone in grado di capire il perché, mi sa ) ... per quanto riguarda Myway non so se dovrebbe considerarsi lusingato dell' accostamento, o riflettere sul fatto di essere ormai considerato alla stregua di un personaggio di fantasia.
( o forse sei tu che consideri i personaggi di fantasia alla stregua di Myway? )
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18-11-2014, 21:32
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#37
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Il fatto che "addicono" però non necessariamente significa che sono quelle che davvero fanno bene, anzi normalmente è il mostro che oltre a fare la parte del cattivo fa anche quella del buono sotto mentite spoglie, così la nostra coscienza è a posto e non fà più casting per il ruolo dell'eroe salvatore.
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Non mi sembra di vedere un mostro "celato su mentite spoglie".. poi chissà.
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18-11-2014, 22:01
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#38
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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E chi ti ferma più stasera?..
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18-11-2014, 22:05
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#39
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Insomma, se non è una lusinga essere accostati a Gandalf!
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Beh, considerati i pensieri ricorrenti di Myway, la domanda che sorge spontanea è: ma qual'è l' attrattiva di Gandalf sulle ragazze?
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21-11-2014, 20:48
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#40
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Non ho letto tutto il topic, cmq secondo me non si dovrebbe MAI accettare di convivere con la depressione, la depressione NON SEI TU! Si deve accettare e perdonarsi il fatto che una fase più o meno lunga ma TEMPORANEA della propria vita possa essere segnata da una fase depressiva e che si abbia una predisposizione più o meno marcata a questo infame stato esistenziale, in modo da essere pronti se ci si dovesse ricascare.Quando avevo 20 anni durante la mia prima crisi depressiva seria, 1 anno chiuso dentro casa a letto 20 ore al giorno senza la forza di alzarsi,non avevo nemmeno la speranza di vedere la luce alla fine del tunnel,ma in qualche modo ne sono uscito anche se evidentemente non era stato abbastanza. Durante la seconda,durata due anni ma già un pò meno intensa, mi ci ero talmente assuefatto che il tunnel me lo sono addobbato per starci bello comodo,e lì come te non riuscivo più a distinguermi dalla dep. mi ero dimenticato di me,e arrivato al punto in cui proprio non vedevo via d'uscita, mi sono ABBANDONATO, proprio non me ne fregava più niente nè di vivere nè di morire, ho smesso di lottare,ho smesso di pensare a me stesso, mi sono svuotato, e anche questa volta in qualche modo non so bene come perchè dopo un pò mi sono ripreso, ma con una consapevolezza che ora è INAMOVIBILE e lo sarà PER SEMPRE, cioè appunto che io NON SONO DEPRESSO al massimo HO/ho avuto LA DEPRESSIONE. ora che ci sono di nuovo quasi dentro, so che ne uscirò,non so quanto ci vorrà ma ce la farò ce la devo fare. bisogna mettersi nell'ordine di idee che da tutto ciò si possa trarre una lezione di vita che ti renderà PIU' FORTE e che ti farà affrontare i PROBLEMI della vita che INEVITABILMENTE ci saranno, indipendentemente dalla tua depressione, c'è poco da fare. Ci sarà stato un momento della tua vita in cui non sei stato depresso? anche se dovesse essere il tuo primo ricordo, aggrappatici con tutta la forza che ti rimane! non lo trovi perchè l'hai obnubilato sotto un mare di tristezza, INVENTALO! la maggior parte dei nostri ricordi è una rielaborazione del modo in cui abbiamo percepito le cose, NESSUNO NASCE DEPRESSO.Quindi MAI ACCETTARE di convivere con la depressione, se lo fai TI CONDANNI DA SOLO, la coazione a ripetere è LETALE!
Lo so che è più facile a dirsi che a farsi ma il tuo SE' SA che è così.
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