bel filmetto, davvero bel filmetto. Non troppo lontano da Existenz secondo me, che almeno da un punto di vista meramente "estetico" se si può dire così, ho trovato lievemente ripugnante. Ma uno dei "punti" del cinema di Cronenberg sta proprio in questo, nella ripugnanza data della mutazione della carne (e - recentemente -anche della mente) quindi direi che ha fatto il suo dovere.
Sto divagando. Parliamo di Nirvana: questo film di Salvatores è fatto con quattro soldi e si vede, ma l'estetica Cyberpunk, pur essendo ridotta all'osso, esplode in tutta la sua iconicità. Film così ce ne sono pochi, non solo in Italia ma nel mondo. Mi vengono in mente il "Quinto Elemento", "Matrix", "Johnny Mnemonic"...tutti questi film dall'estetica Cyberpunk marcata e fusioni totali tra virtuale e reale, tra società invadente e individuo cosciente in cerca di un proprio posto nel mondo. Nirvana rientra in questi canoni ed è ormai un classico del genere, per quanto low-budget e con una recitazione, ammettiamolo, che non è il non-plus ultra. Abadantuono molto bravo e convincente, comunque.
Questo film ti rimane impresso anche perchè la parte virtuale - molto raffazzonata, non c'erano nè i mezzi tecnici nè probabilmente le conoscenze adatte a renderla meglio - risulta quasi più credibile della realtà, e ti da quindi un effetto straniante. Un pò come accade in Existenz. O in Ubik di Philip Dick.
E' un film che consiglio un pò a tutti, amanti o meno della fantascienza.
E questa era la recensione filmica delle 2:25
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