Hor

Sull'eugenetica avevo letto tempo fa questo libro:
https://www.codiceedizioni.it/libri/...contemporaneo/
A dispetto del titolo e della presentazione nel sito dell'editore, è soprattutto una storia dell'eugenetica. L'ho trovato molto valido, mi ha svelato cose che non conoscevo, ad esempio quanto fosse diffusa l'idea nei varî ambienti intellettuali, anche diversi tra loro (conversatori, liberali, socialisti), precedentemente alla più nota vicenda nazista.

pokorny

Ho riletto "capitani coraggiosi", ovviamente con la lacrima pronta lì ogni due pagine. Harvey sono io (a parte i soldi) solo che non sono diventato un uomo, non ho vissuto il rito di passaggio, eccetera. Per me è una lettura al limite dello splatter in un certo senso.

Comunque adesso attacco "Gente di Dublino" e poi ho appena trovato al mercatino l'opera omnia di Leopardi escluso lo Zibaldone e ovviamente dopo tocca a Lui.

Tornando a C.C., il Nobel era prevedibile, basta quella frase in cui dice che Harvey al ritorno aveva smesso di rivolgersi continuamente alla madre per tutto e, al contrario, parlava più spesso col padre di programmi futuri e affari. La frase esatta non la ricordo ma in meno di due righe (sulla mia edizione) ha condensato una intera biblioteca di psicologia. Non dico che da sola valga il libro ma toh, un concetto-macigno, chiave di tutte le relazioni umane buttato lì en passant. Genio.

PS - ecco gli acquisti degli ultimi due giorni, poco meno di 30 eurozzi in tutto dal mio solito spacciatore.

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cosechenonho

Gente di Dublino l’ho letto di recente! Quando lo hai finito mi dici cosa pensi dell’ultimo racconto “I morti”? Grazie, ovviamente puoi spaziare e dire ciò che vuoi anche sugli altri racconti!

cosechenonho

Se non sbaglio era stato @Teal ad aprire il topic “L’India supererà la Cina”, quindi potreste confrontarvi sull’argomento Cina… una volta letto il libro che si vede nella foto!

juan

Vorrei avere la cultura e l’intelletto di pokorny

cosechenonho

Tutto questo solo perché certi libri e discussioni per me sono proprio off limit, mi manca proprio quell’attitudine e quella spinta da studiosa di saggi geopolitici/socio-etno-antropologici ecc.

Bluevelvet93

Sono neanche a pagina 100, quindi è troppo presto per fare un giudizio. Però mi ha colpito molto una sottigliezza: nelle prime decine di pagine la voce narrante descrive ogni cosa presente sulla terra in termini negativi. Poi all'improvviso la birra che beve Suttree viene descritta come fresca e buona. Una cosa apparentemente da nulla eppure "qualcosa mi puzza".
E infatti dopo qualche altre decina di pagine si scopre che il protagonista è un discreto bevitore

Comunque per ora mi sta sicuramente piacendo.

pokorny

Non credere, la mia onnivorità è anche il mio male.

So qualcosa di tantissime cose, ed è inutile; è altrettanto sbagliato sapere tutto di una cosa sola, ma il giusto equilibrio che fa vivere una vita professionale degna è più vicino a questo secondo estremo che al primo

Però grazie dell'apprezzamento!

pokorny

Mi ricordo qualcosa di simile. La mia scommessa è opposta, l'India non supererà mai la Cina anche se le darà filo da torcere e ci saranno sorpassi alternati nel tempo. E' una questione di clima (caldo da morire, è sfiancante) il quale è stato a sua volta concausa di quella specie di "stanchezza di vivere" che ha sempre attraversato la società e lo spirito indiani.

Invece la Cina ha sviluppato da sempre un materialismo radicale: l'unica vita è questa e quindi bisogna arricchirsi e godersela a testa bassa. Hanno una specie di incentivo a moltiplicarsi, radicarsi, svilupparsi, accrescersi. C'è un proverbio cinese che mi terrorizza e suona all'incirca come "quando arriva il contadino la foresta sparisce [perché il suolo viene convertito in campi da coltivare]". Poteva funzionare nell'antichità, non si pensava né si sospettava che il suolo e le risorse fossero limitate, ma la mentalità è rimasta. Per cambiare la mentalità di un popolo (anzi, un insieme di popoli ma con lo stesso modo di sentire) su cose come queste servono millenni e non ce li abbiamo, con una temperatura media che sale di un grado ogni tot anni. "moriremo tutti" (cit.).

cosechenonho

Ormai è “memento mori”, i turbo-capitalisti credono di essere immortali tanto quanto i loro account su X

Keith

Interessante.
Anche in Italia si verificherà questa "stanchezza di vivere" a causa del caldo, visto che non si vive bene con 3 mesi di caldo estremo e notti tropicali e quindi insonni. Sarà sempre più complicato produrre negli stabilimenti. Costruire, etc. E anche la spesa per i lcondizionamento dei locali sarà ingente.

SugarPhobic

Molto dispiacere, scusate, ma Fromm a 'sti altri gliè fa na pippa.

Hor

Abbacinante: Il corpo, di Mircea Cărtărescu.
Secondo volume della trilogia che sto leggendo.

dystopia

Sto come al solito leggendo a salti perché non sempre riesco a starci con la testa.

Ho letto un libro di Giorgio Nardone sugli attacchi di panico e un altro sul pensiero ossessivo, entrambi utili e interessanti, ho messo in pratica gli insegnamenti ed effettivamente sono migliorata, dato che mi sono resa conto ormai da anni che nei momenti di stress ho un sistema abbastanza complesso di rituali calmanti. Ho risolto in parte questa cosa, più che risolto ho capito e limato dove c'era bisogno. Resto una persona per certi versi eccentrica ma questa cosa di me mi piace.

Adesso ho iniziato Il libro rosso di C.G. Jung, da molto tempo volevo iniziare a studiarlo ma mi bloccava la sensazione che fosse molto complesso e forse pesante. Sto solo alla prefazione, dove si parla della figura di Jung, del suo rapporto con la religione, delle sue allucinazioni visive e relative simbologie e sono molto attirata già da quel poco che ho letto. Mi sembra molto figo come immaginario. Non vedo l'ora di imparare di più su di lui

dystopia

Sono questi:

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Darby Crash

lo hai letto perché hai attacchi di panico? o solo perché interessata alla psicologia?

dystopia

Attacchi di panico mai avuti, forse mi è successo un paio di volte di sentire paura forte in determinate situazioni ma non erano attacchi di panico propriamente detti, come vengono solitamente descritti.

L'ho letto per curiosità, perché mi interessava capire come funziona, dato che c'è un legame tra ansia, paura, fobia e panico, sono come sfumature/intensità diverse quindi poteva aiutarmi come lettura, in generale.

Melmoth

Libro che se non mi fosse stato consigliato probabilmente non avrei mai letto, anche per via del titolo che fa tanto libro self-help pieno di psicologia spicciola. Invece nella sua semplicità mia ha piacevolmente colpito.
Tratta il pensiero di Alfred Adler, psicologo contemporaneo di Freud e Jung, attraverso un dialogo tra un giovane e un filosofo. Lettura scorrevole e con diversi spunti su cui riflettere. Provenendo principalmente da letture tipo Freud e Fromm, l'ho trovato un po' spiazzante. Adler aveva un approccio alla psicologia piu' pragmatico e meno determinista rispetto agli altri due che, nonostante mi abbiano sempre affascinato, a tratti trovavo un po' fumosi e speculativi. Quindi bella pe' Adler, magari un giorno lo approfondirò leggendo direttamente i suoi scritti.

Bluevelvet93

Blue Sky

molto bello