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Vecchio 30-01-2013, 17:30   #1
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... un principe ed una principessa.
Vivevano agli estremi di un mondo lontano, talmente estremi che quando il sole tramontava nella città in cui viveva l'uno già sorgeva nella città in cui viveva l'altra.
Il principe, in realtà, non discendeva da una famiglia nobile. Era stato adottato e per questo, per tutta la vita, si era sentito di troppo. Per tutta la sua vita gli era sembrato di vivere nel contesto sbagliato, di conoscere le persone sbagliate, di condurre un'esistenza sbagliata. E per questo, un giorno, decise di isolarsi sempre di più, sempre di più. Fin quando tutti gli voltarono le spalle, fin quando non rimase solo, talmente solo da poter udire perfettamente il battito del suo cuore. Lo chiamavano "il principe infelice", non sorrideva mai. Era spento, era freddo come un morto. Parlava, respirava e camminava, eppure egli era morto. Attendeva solo il giorno in cui tutto sarebbe cessato, era questo il suo più grande desiderio.
Coincidenza volle che un dì qualsiasi egli fece la conoscenza di una principessa. Non una come le altre, non un'altra bigotta nobile fanciulla. Sembrava una dea, sembrava un angelo.
Rimase sconvolto quando scoprì che anche quella principessa si sentiva morta, vuota. Anch'ella parlava, respirava, camminava, ma senza avere piena coscienza di cosa stesse facendo. Rimase ancor più sconvolto quando realizzò di avere tantissime cose in comune con quella principessa.
Inevitabile, ecco che il vento dell'amore sconvolgere le vite dei due giovani. Improvvisamente, così come si erano conosciuti, iniziarono a provare qualcosa di grande, di immenso, l'un per l'altra. Iniziarono a capire che non potevano far a meno l'un dell'altra. Iniziarono a capire di amarsi.
Finalmente ecco la luce illuminare una vita piena di oscurità, di buio pesto. Finalmente ecco il sole baciare la spenta pelle del principe, che risorge come una fenice, più splendente di quanto si potesse immaginare, dalle sue ceneri.
Non importava nulla la distanza che li separava, importava solo quello che provavano l'un per l'altra. Il loro era un sentimento puro come pochi, vivo e acceso. Il principe aveva salvato la principessa, la principessa aveva salvato il principe.
Ma come in tutte le storie, le cose si complicano. La principessa ha paura, non aveva mai provato nulla di simile e ciò la turbava. Sia perché sapeva bene che la distanza, seppur attenuata dal sentimento, limitava non poco lo stare insieme al principe. Sia perché la principessa aveva sempre sofferto tanto e per questo si era promessa di non fidarsi ciecamente di nessuno, a meno che di non avere la piena certezza che tutto sarebbe andato bene. Quindi, per ogni passo in avanti che ella faceva, contemporaneamente, ne compiva dieci indietro.
E questo preoccupava non poco il principe, che nel frattempo si era accorto che quella principessa conosciuta per caso era divenuta la persona più importante della sua vita. Non riusciva a staccarsi da lei, non riusciva a smettere di pensare a lei. E, purtroppo, la giovane principessa divenne una vera e propria ossessione. Un morboso pensiero che alleviava una vita piena di dolori, un'ossessione che toglieva il respiro alla principessa, sempre più a disagio.
Arrivò dunque il giorno più triste per entrambi. Il principe attendeva la principessa, mentre ella tardava. Ovvio che nella mente del principe iniziassero ad aleggiare pensieri poco felici, temeva il peggio, temeva di averla stancata, temeva che un bifolco qualsiasi avesse preso il suo posto. Ma poi eccola arrivare, splendente come sempre. Tuttavia il principe non riesce a staccarsi dai pensieri che lo affliggono, preferisce non vedere la principessa. La saluta e dunque se ne va, lasciando la principessa sola ed incredula.
Da quel giorno il principe e la principessa non si sentirono più. Quando egli la cercava, ella scappava. Quando ella lo pensava, egli non c'era.
Una morsa fredda come la morte si strinse attorno alla vita del principe, riconobbe l'antica stretta feroce che tentava di ricondurlo nell'oblio.
Cosa gli restava da fare? La sua malinconica esistenza era più vuota di prima. Vuoto, appunto. Era questo il suo nome, ora. Senza la principessa riscoprì l'asfissiante catena della solitudine. Era di nuovo solo. Senza la principessa, osservava la luce che tanto lo abbagliava prima scivolare via, sempre più in fretta, lasciandolo al buio di una notte senza fine, senza alba.
Era la fine, pensava. Credeva di averla persa, credeva fosse tutto finito.
Ma questo non poteva accadere. Questa non è una storia come tutte le altre, nessuna storia è come questa.
Questa è la storia di due eroi che hanno combattuto ogni giorno della loro vita. Questa è la storia di due sognatori destinati a sognare insieme. Questa è la storia più bella che ci sia e un finale come questo non se lo merita.
Il principe, asciugate le lacrime e curate le ferite, si rimise in viaggio. La principessa era lontana, un'altra volta. Ma l'aveva trovata in mezzo a tanta gente, l'aveva trovata nonostante la lontananza. E così come fu il caso a tenerli per mano la prima volta, anche stavolta il principe chiuse gli occhi e si lasciò guidare dal destino e dal fato.
Salì sul suo cavallo. Avrebbe riconquistato la principessa, perché questo era il loro destino. Perché certe parole non possono essere cancellate dalla paura. Perché certe cose accadono e basta, perché devono accadere. Perché un sentimento unisce questi giovani eroi, un sentimento più forte di qualsiasi distanza, di qualsiasi paura.
Il sentimento che illumina il buio, che riscalda e che gli dei invidiano.
"Noi vediamo cose che gli altri non vedono, noi vivremo per sempre".
Il principe e la principessa non avevano mai creduto a quelle sciocche dicerie popolari sulle anime gemelle. Eppure è proprio questo il caso più eclatante e simbolico di due persone destinate a trovarsi, a perdersi ed a ritrovarsi. E' proprio questo il caso di due persone legate da un filo impercettibile, invisibile agli occhi degli altri, ma adorabile ed inscindibile per loro. E' proprio questo il caso di due anime gemelle, di due persone che hanno bisogno di sostenersi a vicenda per vivere.
Il principe e la principessa erano la stessa persona, in due corpi diversi...

Ultima modifica di rainy; 30-01-2013 a 17:40.
Vecchio 30-01-2013, 17:54   #2
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

..mi auguro che il finale possa esser positivo
Vecchio 30-01-2013, 18:03   #3
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forse la principessa aveva paura....perchè non poteva stare senza il principe..e se qualcosa fosse andato storto,sarebbe stata la fine della fine...
Forse la principessa doveva sistemare un paio di cose nella propria vita,prima...
Forse per la principessa essere così importante per il principe era troppo...avere una vita tra le mani...troppe responsabilità...forse la principessa era già nei guai per non rovinare la propria,di vita...
Vecchio 30-01-2013, 18:10   #4
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Originariamente inviata da nina93 Visualizza il messaggio
forse la principessa aveva paura....perchè non poteva stare senza il principe..e se qualcosa fosse andato storto,sarebbe stata la fine della fine...
Forse la principessa doveva sistemare un paio di cose nella propria vita,prima...
Forse per la principessa essere così importante per il principe era troppo...avere una vita tra le mani...troppe responsabilità...forse la principessa era già nei guai per non rovinare la propria,di vita...
Ma nulla sarebbe andato storto, nulla poteva andare storto. Non a loro. Il mondo e le vite degli altri non li riguardavano, essi vivevano la loro vita e basta. Il destino era nelle loro mani. E se non potevano fare a meno l'uno dell'altra un motivo c'era.
La principessa aveva una sua vita e questo il principe lo sapeva. Il principe si accorse tardi di aver caricato troppe responsabilità sulle fragili spalle della principessa. Troppe. Ma non era troppo tardi.
Non è mai troppo tardi
Vecchio 30-01-2013, 18:17   #5
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Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
... un principe ed una principessa.
Vivevano agli estremi di un mondo lontano, talmente estremi che quando il sole tramontava nella città in cui viveva l'uno già sorgeva nella città in cui viveva l'altra.
Il principe, in realtà, non discendeva da una famiglia nobile. Era stato adottato e per questo, per tutta la vita, si era sentito di troppo. Per tutta la sua vita gli era sembrato di vivere nel contesto sbagliato, di conoscere le persone sbagliate, di condurre un'esistenza sbagliata. E per questo, un giorno, decise di isolarsi sempre di più, sempre di più. Fin quando tutti gli voltarono le spalle, fin quando non rimase solo, talmente solo da poter udire perfettamente il battito del suo cuore. Lo chiamavano "il principe infelice", non sorrideva mai. Era spento, era freddo come un morto. Parlava, respirava e camminava, eppure egli era morto. Attendeva solo il giorno in cui tutto sarebbe cessato, era questo il suo più grande desiderio.
Coincidenza volle che un dì qualsiasi egli fece la conoscenza di una principessa. Non una come le altre, non un'altra bigotta nobile fanciulla. Sembrava una dea, sembrava un angelo.
Rimase sconvolto quando scoprì che anche quella principessa si sentiva morta, vuota. Anch'ella parlava, respirava, camminava, ma senza avere piena coscienza di cosa stesse facendo. Rimase ancor più sconvolto quando realizzò di avere tantissime cose in comune con quella principessa.
Inevitabile, ecco che il vento dell'amore sconvolgere le vite dei due giovani. Improvvisamente, così come si erano conosciuti, iniziarono a provare qualcosa di grande, di immenso, l'un per l'altra. Iniziarono a capire che non potevano far a meno l'un dell'altra. Iniziarono a capire di amarsi.
Finalmente ecco la luce illuminare una vita piena di oscurità, di buio pesto. Finalmente ecco il sole baciare la spenta pelle del principe, che risorge come una fenice, più splendente di quanto si potesse immaginare, dalle sue ceneri.
Non importava nulla la distanza che li separava, importava solo quello che provavano l'un per l'altra. Il loro era un sentimento puro come pochi, vivo e acceso. Il principe aveva salvato la principessa, la principessa aveva salvato il principe.
Ma come in tutte le storie, le cose si complicano. La principessa ha paura, non aveva mai provato nulla di simile e ciò la turbava. Sia perché sapeva bene che la distanza, seppur attenuata dal sentimento, limitava non poco lo stare insieme al principe. Sia perché la principessa aveva sempre sofferto tanto e per questo si era promessa di non fidarsi ciecamente di nessuno, a meno che di non avere la piena certezza che tutto sarebbe andato bene. Quindi, per ogni passo in avanti che ella faceva, contemporaneamente, ne compiva dieci indietro.
E questo preoccupava non poco il principe, che nel frattempo si era accorto che quella principessa conosciuta per caso era divenuta la persona più importante della sua vita. Non riusciva a staccarsi da lei, non riusciva a smettere di pensare a lei. E, purtroppo, la giovane principessa divenne una vera e propria ossessione. Un morboso pensiero che alleviava una vita piena di dolori, un'ossessione che toglieva il respiro alla principessa, sempre più a disagio.
Arrivò dunque il giorno più triste per entrambi. Il principe attendeva la principessa, mentre ella tardava. Ovvio che nella mente del principe iniziassero ad aleggiare pensieri poco felici, temeva il peggio, temeva di averla stancata, temeva che un bifolco qualsiasi avesse preso il suo posto. Ma poi eccola arrivare, splendente come sempre. Tuttavia il principe non riesce a staccarsi dai pensieri che lo affliggono, preferisce non vedere la principessa. La saluta e dunque se ne va, lasciando la principessa sola ed incredula.
Da quel giorno il principe e la principessa non si sentirono più. Quando egli la cercava, ella scappava. Quando ella lo pensava, egli non c'era.
Una morsa fredda come la morte si strinse attorno alla vita del principe, riconobbe l'antica stretta feroce che tentava di ricondurlo nell'oblio.
Cosa gli restava da fare? La sua malinconica esistenza era più vuota di prima. Vuoto, appunto. Era questo il suo nome, ora. Senza la principessa riscoprì l'asfissiante catena della solitudine. Era di nuovo solo. Senza la principessa, osservava la luce che tanto lo abbagliava prima scivolare via, sempre più in fretta, lasciandolo al buio di una notte senza fine, senza alba.
Era la fine, pensava. Credeva di averla persa, credeva fosse tutto finito.
Ma questo non poteva accadere. Questa non è una storia come tutte le altre, nessuna storia è come questa.
Questa è la storia di due eroi che hanno combattuto ogni giorno della loro vita. Questa è la storia di due sognatori destinati a sognare insieme. Questa è la storia più bella che ci sia e un finale come questo non se lo merita.
Il principe, asciugate le lacrime e curate le ferite, si rimise in viaggio. La principessa era lontana, un'altra volta. Ma l'aveva trovata in mezzo a tanta gente, l'aveva trovata nonostante la lontananza. E così come fu il caso a tenerli per mano la prima volta, anche stavolta il principe chiuse gli occhi e si lasciò guidare dal destino e dal fato.
Salì sul suo cavallo. Avrebbe riconquistato la principessa, perché questo era il loro destino. Perché certe parole non possono essere cancellate dalla paura. Perché certe cose accadono e basta, perché devono accadere. Perché un sentimento unisce questi giovani eroi, un sentimento più forte di qualsiasi distanza, di qualsiasi paura.
Il sentimento che illumina il buio, che riscalda e che gli dei invidiano.
"Noi vediamo cose che gli altri non vedono, noi vivremo per sempre".
Il principe e la principessa non avevano mai creduto a quelle sciocche dicerie popolari sulle anime gemelle. Eppure è proprio questo il caso più eclatante e simbolico di due persone destinate a trovarsi, a perdersi ed a ritrovarsi. E' proprio questo il caso di due persone legate da un filo impercettibile, invisibile agli occhi degli altri, ma adorabile ed inscindibile per loro. E' proprio questo il caso di due anime gemelle, di due persone che hanno bisogno di sostenersi a vicenda per vivere.
Il principe e la principessa erano la stessa persona, in due corpi diversi...
Devastante...
Vecchio 30-01-2013, 18:18   #6
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Non vorrei squarciare l'idillio di una visione così romantica, ma (per esperienza personale) so che quando si montano sù questa marea di assurde "scuse" della serie: "tu sei troppo per me", "devo prima sistemare le cose nella mia vita", "prima di amare un'altra persona devo imparare ad amare me stessa", "ho paura che a lungo andare mi faresti soffrire" etc etc etc... sono paraculate allo stato puro, che il più delle volte andrebbero sostituite con motivazioni secche e più realistiche del tipo: "non ti amo più", "siamo incompatibili" o, peggio ancora, "mi piace un altro".
Ora non voglio dire che questo sia il caso del famigerato principe, anzi penso che tu (lui) debba lottare fino in fondo per cercare di sistemare le cose con la principessa, lo devi soprattutto a te stesso, per non avere rimpianti in futuro. Lo spirito mi sembra quello giusto, credo che non deporrai facilmente le armi, e me lo auguro
Vecchio 30-01-2013, 18:37   #7
Banned
 

Sembra una puntata della Melevisione
Vecchio 30-01-2013, 18:41   #8
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Originariamente inviata da Varg Visualizza il messaggio
Sembra una puntata della Melevisione
aahahahha, chissà quanto deve essere bello questo principe, fuori dalla portata del 99,9% delle donne e la principessa non esiste nel mondo reale.
Vecchio 30-01-2013, 18:49   #9
Esperto
L'avatar di Kubla
 

Io credo che la principessa debba leggere questa storia, non può semplicemente ignorare il principe..e non potrà neppure rimanere indifferente di fronte a ciò che ha vissuto insieme a lui
Vecchio 30-01-2013, 18:50   #10
Esperto
L'avatar di Medea
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Salì sul suo cavallo. Avrebbe riconquistato la principessa, perché questo era il loro destino. Perché certe parole non possono essere cancellate dalla paura. Perché certe cose accadono e basta, perché devono accadere. Perché un sentimento unisce questi giovani eroi, un sentimento più forte di qualsiasi distanza, di qualsiasi paura.
Il sentimento che illumina il buio, che riscalda e che gli dei invidiano.
"Noi vediamo cose che gli altri non vedono, noi vivremo per sempre".
Il principe e la principessa non avevano mai creduto a quelle sciocche dicerie popolari sulle anime gemelle. Eppure è proprio questo il caso più eclatante e simbolico di due persone destinate a trovarsi, a perdersi ed a ritrovarsi. E' proprio questo il caso di due persone legate da un filo impercettibile, invisibile agli occhi degli altri, ma adorabile ed inscindibile per loro. E' proprio questo il caso di due anime gemelle, di due persone che hanno bisogno di sostenersi a vicenda per vivere.
Il principe e la principessa erano la stessa persona, in due corpi diversi...
Sei riuscito a farmi piangere . La stessa persona in due corpi diversi... la stessa anima, divisa in due... Il non sentirsi completi senza l'altro, il fondersi in un'unica entità... Avrei tanto voluto che il mio principe avesse visto la stessa cosa che vedevo io, ma non è stato così, la favola l'avevo fatta tutta da sola... e ora è un fantasma del passato che infesta la mia mente di notte, quando non ho difese...
È importante che lei provi lo stesso, dovete esser sullo stesso piano... è fondamentale.
Vecchio 30-01-2013, 18:59   #11
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Fica l'immagine,ma anche inquietante

Ultima modifica di Scrooge; 31-01-2013 a 03:17.
Vecchio 30-01-2013, 19:03   #12
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Originariamente inviata da Varg Visualizza il messaggio
Fica l'immagine,ma anche inquietante
Vecchio 30-01-2013, 19:03   #13
Banned
 

Ma da dove le pigli?

Ultima modifica di Scrooge; 31-01-2013 a 03:17.
Vecchio 30-01-2013, 19:05   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Varg Visualizza il messaggio
Ma da dove le pigli?
Meglio che non lo dico
Vecchio 30-01-2013, 19:13   #15
Banned
 

In bocca al lupo, rainy
Vecchio 30-01-2013, 19:31   #16
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Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Il destino era nelle loro mani
Mi sa che il destino è sempre nelle nostre mani. E tutto il resto sono solo scuse che ci raccontiamo per troppa paura di affrontarlo.
Vecchio 30-01-2013, 19:39   #17
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Quote:
Originariamente inviata da Pillola Magica Visualizza il messaggio
Meglio che non lo dico
Trovato
--------------

Ultima modifica di Scrooge; 31-01-2013 a 03:17. Motivo: Link rimosso.
Vecchio 30-01-2013, 21:07   #18
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Fatti forza Rainy.

Se posso solo dirti una cosa: non farti divorare dalla passione.
Essa è parte di te e contribuisce a renderti amabile, ciò che sei.
Coltivala.. ma non lasciarti sopraffare da essa.

Il finale (aperto) della tua storia mi fa ben sperare per il protagonista.
Non mollare.

Ultima modifica di Allocco; 30-01-2013 a 21:19.
Vecchio 30-01-2013, 21:10   #19
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Ah, ma credevo fosse una storia inventata.
Comunque molto bello il racconto. Toccante e profondo.

Ultima modifica di Baloordo; 30-01-2013 a 21:15.
Vecchio 01-02-2013, 18:22   #20
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Il principe partì all'avventura, alla ricerca della principessa. Buoni erano i propositi, alte erano le speranze di tornare a quella vecchia magia che sapeva avvolgerli.
Ma ci sono cose più incontrollabili ed indefinite dell'amore, cose più imprevedibili e, purtroppo, forti. Questo il principe lo apprese a proprie spese. E' l'inevitabile corso degli eventi, che cambia ogni momento.
La principessa aveva cercato il principe, il principe l'aveva convinta di nuovo a tornare sul sentiero che da tempo percorrevano insieme, mano nella mano. Tuttavia, questo non bastò.
Non bastò perché tutti siamo chiamati a risolvere i nostri problemi, perché tutti abbiamo una vita personale che esula da ogni progetto costruttivo con un'altra persona.
Il principe aveva faticato tanto per arrivare presso la dimora della principessa, ma quando la cercò non la trovò. Ella era lontana, impegnata altrove. E lui era lì, da solo e al freddo. La principessa gli aveva lasciato un biglietto: "Perdonami, tornerò appena posso".
Aveva lottato, combattuto, sognato e sperato. Ma stavolta si era scontrato contro qualcosa di diverso, più grande di lui. L'imprevedibilità, l'illusione romantica che tutto vada sempre bene. No, pensava, tutto non va mai bene. Nulla è scontato, mai dare nulla per scontato. Nell'esatto momento in cui ci si illude, la vita prende un'altra piega. Totalmente opposta.
Per la prima volta, dopo tante battaglie per lei, il principe si sentiva stanco, impotente e distrutto dentro. E iniziava a domandarsi se davvero ci fosse uno scopo dietro a quel che perseguiva, se davvero la strada che aveva intrapreso portasse davvero da qualche parte.
Il principe desiderava semplicemente tornare a quando era tutto facile, a quando lei era con lui in ogni momento, a quando non esistevano ostacoli. A quella notte, lunga e piena di emozioni. Sembravano non finire mai le notti che seguirono quella data, indimenticabile ed incancellabile.
Niente è facile, tutto va conquistato.
"Nessuno aveva detto che sarebbe stato facile".
Il principe si convinse che combattere per una causa giusta è quanto di più nobile ci sia. Ed il principe si convinse che combattere ancora per la principessa fosse la cosa giusta.
Si scrollò la polvere di dosso e partì di nuovo. Ovunque fosse la principessa, quella era la sua destinazione e lì sarebbe arrivato...

Ultima modifica di rainy; 01-02-2013 a 18:27.
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