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11-09-2020, 13:56
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Dipende dai risultati che (se) arriveranno alla fine di questo lavoro, forse. Se si prevede di ridurre la fatica e la frustrazione grazie ad esso.
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Io generalmente ho avuto difficoltà ad adattarmi proprio perché sopporto fino a un certo limite di frustrazioni e certi picchi non li superavo.
Se avessi un dente cariato e qualcuno mi proponesse di operarmi al dente senza anestesia (supponiamo di vivere in un mondo in cui non ci sia) so già che non sarei capace di stare fermo sottoposto a questo picco di stress, in linea di principio la cura funzionerebbe ma io potrei non avere le risorse per sostenerla. Se mi muovo mentre il tizio mi opera come fa ad operarmi?
Mi potrebbero anche dire che c è questa alternativa ma per me sarebbe comunque impraticabile se comporta la sopportazione di cose del genere. Probabilmente sceglierei di farmelo tirare il dente.
Per me vale un discorso analogo per il suicidio, se le alternative comportano questi picchi di stress, non è vero poi che si ha scelta, visto che si assume a monte che non sono facili da sostenere e comportano comunque la sopportazione di certe soglie di frustrazione, potrebbe darsi che queste soglie sono comunque troppo alte per quel soggetto.
Se un bambino non riesce a star fermo per un ora a scuola ad ascoltare l insegnante e arriva uno psicologo che dice di avere la cura e comporta che il bambino stia fermo per un'ora in un altro ambiente ad ascoltare lo psicoterapeuta, in casi del genere non può funzionare la cura, si assume che la persona abbia la capacità che la cura dovrebbe fare assimilare alla persona da curare.
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Ultima modifica di XL; 11-09-2020 a 14:16.
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11-09-2020, 14:36
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#22
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 86
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Proviamo a procedere col discorso inverso.
Se per alleviare la tua sofferenza tu cerchi un percorso semplice e indolore, io ti dico che questo percorso, non portando a un lavoro profondo su di te, a un cambiamento sostanziale, forse sarà solo un effimero palliativo, alla cui fine dell'effetto tu starai come o peggio di prima. Il tuo destino più probabile sarà di restare solo con la tua sofferenza senza nemmeno la "determinazione" per il suicidio, che rimanderai vita natural durante: perché il suicidio richiede non poche risorse e stress anche quello!
Se per te (te inteso non come personalmente a te, chiaramente) va bene così, allora la tua storia te la sei già scritta in anticipo.
Oppure puoi provare una storia più interessante, quella ancora da scrivere...
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Ultima modifica di SisifoFelice; 11-09-2020 a 15:04.
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11-09-2020, 15:52
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da SisifoFelice
Proviamo a procedere col discorso inverso.
Se per alleviare la tua sofferenza tu cerchi un percorso semplice e indolore, io ti dico che questo percorso, non portando a un lavoro profondo su di te, a un cambiamento sostanziale, forse sarà solo un effimero palliativo, alla cui fine dell'effetto tu starai come o peggio di prima. Il tuo destino più probabile sarà di restare solo con la tua sofferenza senza nemmeno la "determinazione" per il suicidio, che rimanderai vita natural durante: perché il suicidio richiede non poche risorse e stress anche quello!
Se per te (te inteso non come personalmente a te, chiaramente) va bene così, allora la tua storia te la sei già scritta in anticipo.
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Ma alla fine che io sto male mi è chiaro, che ci sia una strada adatta a me per alleviarlo questo male è una cosa che non si sa se esiste, tu come fai ad essere sicuro che questa strada alternativa esiste per tutti?
Solo con la mia sofferenza lo resto perché non c'è alcunché là fuori che non mi faccia sentire solo con questa, anche il tuo bel discorso mi lascia solo con la mia sofferenza.
Te l'ho già detto che questa roba mi lascia nella merda comunque, devo dire e riconoscere per forza che mi è di aiuto?
Non mi aiuta. Sono diventato anche abbastanza nevrotico perché molte persone l'aiuto vogliono imporlo non gliene fotte nulla della mia domanda.
Se si può fare solo questo, per me questo semplicemente non basta.
A te basta, va bene così? Hai risolto. Io no, non ho risolto niente rimango sempre e comunque insoddisfatto nel profondo.
Non mi va bene il tuo tipo di aiuto e non mi va bene l'esistenza e può essere come dici tu che non mi vada bene nemmeno dovermi suicidare in certi modi. Non mi va bene niente di tutto questo, non è che scelgo con felicità una di queste cose, è come agire sotto minaccia, agisci per evitare un male ma ne subisci un altro.
Scelgo il minore dei mali per me, com'è logico, ma comunque devo subirlo e quindi il male non l'ho alleviato.
Ci si comporta come certi venditori che vogliono venderti qualcosa che per te è inutile dicendoti poi che sei un coglione nel rifiutare il loro affare.
E' un affare? Andate a venderlo a qualcun altro, di affari del genere io personalmente ne ho le palle piene e venditori del genere non li reputo miei amici.
Tu dimmi il tuo prodotto a cosa servirebbe come si usa e cosa fa, se mi torna utile lo prendo, se no vai a quel paese tu insieme alla tua cura del profondo, già vivo male, poi devo anche affliggermi a causa di queste persone fastidiose.
Sul mercato c'è solo questo prodotto qua? Non mi frega nulla lo stesso a me non serve.
A chiedere aiuto sono io, e la domanda di aiuto la formulo io non è che vale il contrario è l'altro che vuole aiutarmi a cazzi suoi dandomi magari una forma di aiuto che a me non serve perché deve dimostrare che è sempre possibile aiutare tutti. Se si fa così non ci vuole niente a dimostrare che si possono aiutare tutti.
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Ultima modifica di XL; 11-09-2020 a 17:00.
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11-09-2020, 16:31
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#24
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Giuseppe_ann
Si dice spesso che con il suicidio non si risolve niente, e forse in pratica è proprio così, ma non pensate che andare avanti come lo facciamo noi, cioè sempre in perenne ansia, disagio, sempre dovendosi nascondere, soffrendo interiormente, vedendo gli altri felici, ecc. prima o poi ci possa essere il pericolo di mollare definitivamente, una voce che ti porta a pensare sempre di più se ne vale la pena o meno di continuare in questo modo. C'è altra soluzione a tutto questo?
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le soluzioni sono soggettive, non ce n'è una che va bene per tutti.
il suicidio è bello perché annulla ogni problema
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11-09-2020, 16:53
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#25
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 86
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma alla fine che io sto male mi è chiaro, che ci sia una strada adatta a me per alleviarlo questo male è una cosa che non si sa se esiste, tu come fai ad essere sicuro che questa strada alternativa esiste per tutti?
Solo con la mia sofferenza lo resto perché non c'è alcunché là fuori che non mi faccia sentire solo con questa, anche il tuo bel discorso mi lascia solo con la mia sofferenza.
Te l'ho già detto che questa roba mi lascia nella merda comunque, devo dire e riconoscere per forza che mi è di aiuto?
Non mi aiuta. Sono diventato anche abbastanza nevrotico perché molte persone l'aiuto vogliono imporlo non gliene fotte nulla della mia domanda.
Se si può fare solo questo, per me questo semplicemente non basta.
A te basta, va bene così? Hai risolto. Io no, non ho risolto niente rimango sempre e comunque insoddisfatto nel profondo.
Non mi va bene il tuo tipo di aiuto e non mi va bene l'esistenza e può essere come dici tu che non mi vada bene nemmeno dovermi suicidare in certi modi. Non mi va bene niente di tutto questo, non è che scelgo con felicità una di queste cose, è come agire sotto minaccia, agisci per evitare un male ma ne subisci un altro.
Scelgo il minore dei mali per me, com'è logico, ma comunque devo subirlo e quindi il male non l'ho alleviato.
Ci si comporta come certi venditori che vogliono venderti qualcosa che per te è inutile dicendoti poi che sei un coglione nel rifiutare il loro affare.
E' un affare? Andate a venderlo a qualcun altro, di affari del genere io personalmente ne ho le palle piene e venditori del genere non li reputo miei amici.
Tu dimmi il tuo prodotto a cosa servirebbe come si usa e cosa fa, se mi torna utile lo prendo, se no vaffanculo tu insieme alla tua cura del cavolo del profondo, già vivo male, poi devo mettermi anche a discutere anche con queste zanzare succhia sangue.
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È proprio il contrario. Il venditore (metaforicamente, non voglio attaccare che lavora) ti vende la soluzione comoda per lasciarti nel desiderio, non gliene importa nulla che tu stia meglio. E si incazza se non accetti.
L'aiuto invece devi cercarlo, sperare di trovarlo, e scegliere di accettarlo per quel che comporterà. L'imposizione e il marketing non funzionano. La scelta di farti aiutare resta tua. La strada la si può anche percorrere assieme, ma devi essere tu a scegliere di imboccarla. Purtroppo è così.
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Ultima modifica di SisifoFelice; 11-09-2020 a 16:59.
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11-09-2020, 17:02
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da SisifoFelice
L'aiuto invece devi cercarlo, sperare di trovarlo, e scegliere di accettarlo per quel che comporterà. L'imposizione e il marketing non funzionano. La scelta di farti aiutare resta tua.
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Ma se l'aiuto che a me serve non c'è, cosa scelgo?
Questo discorso è un discorso da venditori, si assume che l'aiuto che tu proponi a me sicuramente serve.
Non può essere anche questa forma di aiuto un prodotto che a me non serve e non risolve quello che io vorrei davvero risolvere?
Tu dici " l'aiuto c'è sei tu che non vuoi farti aiutare" io dico che " questo aiuto qua non mi è d'aiuto" e che è una cavolata poi quella che tu sostieni, che io "non voglio farmi aiutare".
E' con questo giochetto retorico qua che si cerca di imporre l'aiuto, dimmi tu se non è un giochetto retorico, roba da ipnosi, ti viene prospettata una scelta tra la strada buona e salvifica e la strada verso l'inferno quando non è affatto sicuro che ci sia, magari sono due inferni uno più profondo dell'altro, ma due inferni.
E' proprio di questo che si sta discutendo, e lo si assume come vero a monte, "la strada salvifica c'è, è questa qua e devi soltanto sceglierla", ma se per me quella strada non è salvifica ed è un altro inferno che non mi aiuta?
No, mi deve aiutare per forza e se non mi aiuta visto che io poi scelgo altro devo passare per quello che rifiuta l'aiuto e la salvezza.
Ma se un tizio mi regala una cosa che a me alla fine non serve, mi disturba, e poi vuole pure che io ricambi o provi gratitudine io questo tizio lo mando a quel paese, io regali fatti con questo atteggiamento qua non li voglio proprio, teneteveli.
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Ultima modifica di XL; 11-09-2020 a 17:26.
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11-09-2020, 17:35
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#27
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Principiante
Qui dal: Jul 2020
Messaggi: 86
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma se l'aiuto che a me serve non c'è, cosa scelgo?
Questo discorso è un discorso da venditori, si assume che l'aiuto che tu proponi a me sicuramente serve.
Non può essere anche questa forma di aiuto un prodotto che a me non serve e non risolve quello che io vorrei davvero risolvere?
Tu dici " l'aiuto c'è sei tu che non vuoi farti aiutare" io dico che " questo aiuto qua non mi è d'aiuto" e che è una cavolata poi quella che tu sostieni, che io "non voglio farmi aiutare".
E' con questo giochetto retorico qua che si cerca di imporre l'aiuto, dimmi tu se non è un giochetto retorico, roba da ipnosi, ti viene prospettata una scelta tra la strada buona e salvifica e la strada verso l'inferno quando non è affatto sicuro che ci sia, magari sono due inferni uno più profondo dell'altro, ma due inferni.
E' proprio di questo che si sta discutendo, e lo si assume come vero a monte, "la strada salvifica c'è, è questa qua e devi soltanto sceglierla", ma se per me quella strada non è salvifica ed è un altro inferno che non mi aiuta?
No, mi deve aiutare per forza e se non mi aiuta visto che io poi scelgo altro devo passare per quello che rifiuta l'aiuto e la salvezza.
Ma se un tizio mi regala una cosa che a me alla fine non serve, mi disturba, e poi vuole pure che io ricambi o provi gratitudine io questo tizio lo mando a quel paese, io regali fatti con questo atteggiamento qua non li voglio proprio, teneteveli.
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Ma qualcuno ti ha imposto qualcosa qui? Io rispondevo alla domanda in topic. Per me soluzioni alternative al suicidio ci sono, ma sono percorsi impegnativi. Ma che a mio avviso vale la pena tentare.
Per te non vale la pena tentarli. Mi dispiace che la pensi così e lo capisco anche.
Come vedi. Non c'è proprio nessuna vendita
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Ultima modifica di SisifoFelice; 11-09-2020 a 17:42.
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11-09-2020, 18:50
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#28
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,614
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Io ho provato diversi percorsi per riuscire a trovare una soluzione alla mia condizione in questi ultimi 10 anni, tra terapie psicologiche, farmacologiche e il ricovero.
Nonostante l'impegno e la fatica, non è mai cambiato nulla, anzi...con il passare degli anni sono solo peggiorato.
Penso al suicidio ogni giorno, non vedo più altra soluzione per porre fine alle mie sofferenze, ma purtroppo non riesco nemmeno a trovare il coraggio per arrivare fino in fondo. Ho tentato ma non ci sono riuscito.
Mi auguro che arrivi il prima possibile la giusta spinta necessaria ad uscire ad abbandonare questo limbo.
Mi rifiuto di arrivare così a 30 anni; quell'età lo sempre vista come il tempo limite.
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11-09-2020, 19:22
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#29
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Io non ho soluzione ai miei problemi se non vivacchiare alla meno peggio, anni fa ebbi un crollo emotivo molto grave ed ero sotto zero, ma non so ora se mi arriverà nuovamente una crisi così grave di quel tipo
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11-09-2020, 21:27
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#30
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Non capisco quando si dice "il percorso per stare bene è lungo e faticoso". Cioè uno che già sta male deve aggiungere ulteriori affanni nella speranza forse un giorno di stare meglio? Qual'è il senso di tutto ciò?
Sinceramente mi sono un po rotto le palle della solita retorica che la vita è sacrificio, fatica, lacrime e sudore se vuoi ottenere risultati. Dove sono tutte queste persone positive stremate dalla fatica? Io non le vedo. Siamo stremati solo noi che viviamo nella depressione, siamo stanchi prima ancora di alzarci dal letto. Questo non vuole entrare in testa a chi non sa cosa significhi, sinceramente preferirei avere un cancro o l'aids, almeno sai che muori. La depressione è come morire ogni giorni, per mesi, anni, decenni. Cosa me ne faccio della fatica? A che scopo? Meglio sviluppare dei palliativi che danno una sensazione di benessere temporaneo, che poi non è reale chissenefrega. Almeno prima di morire potrò ricordare quel momento in cui ho avuto l'illusione di stare bene piuttosto che incamminarmi in percorsi tortuosi che nella migliore delle ipotesi possono portare verso l'accettazione di essere dei miserabili.
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11-09-2020, 22:23
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#31
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,262
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Sinceramente mi sono un po rotto le palle della solita retorica che la vita è sacrificio, fatica, lacrime e sudore se vuoi ottenere risultati.
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Anch'io, più che altro penso che questa cosa sia più un mito, un ideale a cui si aspira per non essere tacciati di fancazzismo, e quindi ci si adegua.
Certo ci vorrà magari una certa dose di impegno se si vogliono raggiungere determinati risultati in qualcosa, ma sembra quasi che la vita per essere considerata tale deve essere per forza costellata di difficoltà, ostacoli, problemi da affrontare altrimenti non va bene.
È un estremizzazione che appesantisce solamente l'esistenza, secondo me.
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11-09-2020, 22:59
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io non riesco proprio a convincermi che felicità e infelicità dipendono da noi. Sarei anche capace di arrivare a compiere crimini efferati per dimostrarlo (è un'esagerazione un esperimento mentale), per mostrare che quando un essere è in balia di una potenza superiore a lui, potenza che può torturarlo, non potrà dominare più nulla come crede, nemmeno i suoi pensieri se questa potenza può ficcargli degli aghi nel cervello nei punti giusti. Basta un piccolo batterio che si mangia pezzi del tuo cervello e hai voglia di far meditazione e altro il cervello va a farsi benedire.
Cos'è l'uomo?
Un misero agglomerato di cellule che non è padrone nemmeno del suo naso e che è in balia di forze che lo possono trasformare e distruggere rendendolo un cumulo di materia informe in ogni momento.
Questa precarietà pare quasi che sparisce in certi discorsi ottimistici, si è padroni di tutto, della propria felicità del proprio star bene, a me pare invece che non si sia padroni proprio di nulla, accidentalmente si possono fare certe cose, ma solo accidentalmente. Alcune persone hanno fatto più volte esperienza di questo controllo e si è creata questa illusione, ma questa illusione sparisce velocemente quando si torna in balia di queste forze e queste si fanno sentire, e chi subisce certe malattie senza riuscire a controllarle, chi subisce rifiuti e torture varie legato come un salame poi lo comprende bene, impara bene questa lezione.
Tutti questi bei discorsi sullo spirito libero da ogni determinazione sono a monte falsi per me, c'è prima la materia, l'organico, che è regolato dalle stesse forze che fanno cascare un sasso, senza questa roba qua lo spirito evapora.
Si dice che si coltiva la consapevolezza ma poi a questa cosa com'è che uno non ci pensa?
In fin dei conti da morti si è liberi da queste forze, non possono più dominarci perché non esistiamo più, l'organismo è disgregato e con esso dovrebbe aver cessato di esistere anche la coscienza, la volontà, i desideri e il resto.
Io non percepisco più questa cosa in negativo, percepisco in negativo il morire, il soccombere, non l'essere effettivamente morti. Una eternità silenziosa di pace libera da ogni conflitto.
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Ultima modifica di XL; 12-09-2020 a 00:03.
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12-09-2020, 04:45
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#33
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Principiante
Qui dal: Aug 2020
Messaggi: 44
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Quote:
Originariamente inviata da Giuseppe_ann
C'è altra soluzione a tutto questo?
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Si. Affidarsi a un bravo medico che trovi la cura giusta.
Avere fiducia nella propria figura medica di riferimento e già come scalare l’Everest. Nessuna lotta solo fiducia e un pizzico di pazienza.
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12-09-2020, 06:24
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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La soluzione al suicidio è ottenere una vita migliore soddisfacendo i propri bisogni e desideri o raggirare/spegnere i meccanismi che causano il dolore.
Il suicida vuole smettere di soffrire. La sofferenza è provocata dal dolore.
Si è persa la speranza di uscirne. C'è la paura che non solo il futuro non sarà migliore ma che possa perfino peggiorare. Sono problemi che non si riescono a risolvere. Ambizioni che non si riescono a perseguire.
Ottenere una vita migliore non è facile per nessuno, per alcuni è molto difficile e per altri è impossibile altrimenti lo avrebbero già fatto, forse commettono errori? strategie sbagliate? chissà se sì, se sì chissà quali.
Raggirare i meccanismi che causano il dolore..
Quando penso di avere una brutta vita è perché la confronto con la vita di chi sta meglio o con la mia vita a quando stavo meglio e allora cerco di smettere di farlo e anzi cerco di pensare a chi sta peggio o quando stavo peggio ma per tanti questo non funziona.
Penso anche che l'uomo sia progettato per abituarsi a quello che ha e non essere mai soddisfatto se non temporaneamente, desidera sempre qualcosa di più. Questo non significa cercare di smettere di desiderare ma abbassare l'asticella, porsi dei piccoli obiettivi di tanto in tanto e raggiungerli, non pensare alla soddisfazione di arrivare in cima al grattacielo ma alla soddisfazione di fare un gradino alla volta. Anche questo però per molti non funziona.
La realtà è diversa per ogni persona, la realtà non è fuori ma dentro ognuno di noi, filtriamo e interpretiamo tutto e ogni testa è diversa in base anche al vissuto, metti poi che la tua testa non funziona nemmeno come dovrebbe e questo complica tutto.
Quando ogni speranza è persa bisogna cercare aiuto, magari dove tu hai fallito nell'uscirne fuori qualcuno può aver successo.
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12-09-2020, 08:36
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#35
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Esperto
Qui dal: Sep 2019
Ubicazione: Naples
Messaggi: 1,524
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Io non parlerei per gli altri, non hai nessun diritto di dire che le vite altrui non valgono la pena ed è meglio morire, pensalo per te.
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Ma perché capite sempre in un certo modo. Ho chiesto solo cosa ne pensassero gli altri a riguardo di questo argomento come poteva essere tranquillamente un qualsiasi argomento .
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12-09-2020, 11:49
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#36
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Non capisco quando si dice "il percorso per stare bene è lungo e faticoso". Cioè uno che già sta male deve aggiungere ulteriori affanni nella speranza forse un giorno di stare meglio? Qual'è il senso di tutto ciò?
Sinceramente mi sono un po rotto le palle della solita retorica che la vita è sacrificio, fatica, lacrime e sudore se vuoi ottenere risultati. Dove sono tutte queste persone positive stremate dalla fatica? Io non le vedo. Siamo stremati solo noi che viviamo nella depressione, siamo stanchi prima ancora di alzarci dal letto. Questo non vuole entrare in testa a chi non sa cosa significhi, sinceramente preferirei avere un cancro o l'aids, almeno sai che muori. La depressione è come morire ogni giorni, per mesi, anni, decenni. Cosa me ne faccio della fatica? A che scopo? Meglio sviluppare dei palliativi che danno una sensazione di benessere temporaneo, che poi non è reale chissenefrega. Almeno prima di morire potrò ricordare quel momento in cui ho avuto l'illusione di stare bene piuttosto che incamminarmi in percorsi tortuosi che nella migliore delle ipotesi possono portare verso l'accettazione di essere dei miserabili.
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Tutto Perfetto
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12-09-2020, 13:15
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#37
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Lasciando perdere il suicidio, per rispondere alla domanda quale altra soluzione.
Fino adesso, non si è ancora visto o sentito o letto di qualcuno che è riuscito davvero ad uscire da queste situazioni. E ciò è indicativo di quanto sia veramente tutto molto ma molto difficile
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