albe90

Da piccolissimo (prima di 3 anni) ero estroversissimo. Parlavo con la gente sconosciuta e raccontavo i fatti miei

Da quando iniziai l'asilo le cose iniziarono a cambiare e, nel giro di un annetto credo, ecco il bambino timidino che non vuole giocare con gli altri e non sa rispondere a chi gli chiede qualcosa!

Ho sempre dato la colpa alla mia maestra d'asilo (severissima, che mi metteva spesso in punizione), ma poi ho realizzato che il concorso di colpa pende in larga misura dalla parte di mia madre, iperprotettiva e iperaffettuosa che mi ha sempre coccolato e lodato come fossi l'essere migliore del mondo (per lei era pure vero) salvo poi trovarmi impreparato ad affrontare relazioni di amicizia in mezzo a tanti altri miei coetanei. E da qui iniziò il tutto

Darkerthanblack

io da piccolo non ero introverso. ero molto maturo per essere un bambino e mi annoiavo a stare con i miei coetanei. questo però non mi faceva stare male anche perché non avevo pensieri. crescendo poi e prendendo consapevolezza incominciai a chiudermi sempre di più a causa del mio carattere e ai miei gusti che erano differenti rispetto alla maggior parte dei ragazzi.

Anakin

Il mio problema è che non sono mai cambiato, sempre stato così da quando io ricordi!

leoleo

E' una cosa innata.
E poi credevo facesse figo essere introversi, misteriosi, tenebrosi

Lifeisplan

L'esterno.

danykw

hai ancora la sclerosi multipla?

danykw

questo era il mio dubbio...
io non sono mai stata cosi, non ho mai subito bullismo, anzi,a dir il vero ero io una bulla,ma c'è un grosso MA, non ero bulla a prescindere o contro i più deboli, ero una di quelle più bulla dei bulli,che tendenzialmente difendeva sempre il più debole (tutt'oggi mi è rimasta la cosa,guai a chi tocca animali,bambini,donne o chi non si può difendere).

in età infantile e adolescenziale ho sempre avuto molti amici,molti conoscenti, ero una ragazza molto carina,forte,diversa e più matura e intelligente della media per la mia età... se fossi stata sempre così,come il più di voi,potrei giustificare e classificare la mia attuale solitudine come timidezza o comunque come una parte di me.

non riesco a capire perchè..... e questa domanda più che risposte mi ha aggiunto altre domande su me e quello che mi circonda

reknub

l'ansia mia è rabbia repressa che avevo naturalmente fin dalla nascita.... repressa per educazione imposta...

adesso sono un dep sennò sarei un serial killer penso....
certi pensieri che faccio sono veramente troppo anche da raccontare sul forum per fortuna come dicevo, li reprimo

danykw

ho un amico uguale... se vuoi te lo presento!!

unmalatodicuore

Alcuni piccoli traumi vissuti da bambino e in fanciulezza...
Figure maschili assenti o che che mi hanno schiacciato e che mi hanno attaccato la loro rogna...
Ma cmq mi ritengo fortunato perchè c'è chi ha patito di peggio...

reknub

uhm facciamo a gara a chi spara per primo?

Ashitaka

Anch'io come altri da bambino, alle elementari ero un bambino sì timido, (in parte penso anche per la poca "armonia" in casa con i miei che litigavano sempre e mio padre collerico (ma che non ci ha mai toccato)) ma con molti amici e addirittura io (e altri) sfottevo 2 compagni di classe brutti. Un giorno arrivò pure la madre di uno di questi a protestare con la maestra.

Poi alle medie che si comincia ad essere più grandi la mia timidezza comincia ad essere un brutto "valore". Fino alla prima media va ancora bene (per quel che ricordi) ma poi dopo quando si comincia a fare i "grandi", dare sempre più importanza all'abbigliamento ed essere sfotttuti per il proprio (maledico chi ha tolto la divisa dopo le elementari...) meno. Però più o meno le medie passano.

Il crollo totale l'ho avuto i primi 2 anni al ginnasio con 2 che vivevano per sfottermi e anche altri amici del ""gruppo"" che erano persone più serie spesso e volentieri si facevano trasportare anche loro, immagino per "coesione di gruppo". Anche se vero e proprio bullismo che si sente al telegiornale non ne ho mai mai vissuto, più che altro continue umiliazioni collettive e così via. La mattina in casa stavo in bagno terrorizzato dalla giornata che mi attendeva...
Insomma in classe ero lo sfigato di turno che giocava ai videogiochi.

Per fortuna al liceo la classe si divise perché non esisteva la nostra sezione e non mi ritrovai più con loro ma solo col solito amico che da solo era tranquilissimo. Nella nuova classe c'erano persone normali. Ero sempre isolato ma due nuovi amici me li ero fatti e il resto della classe non mi sfotteva; ero semplicemente "preso a simpatia".

Insomma tutti sti avvenimenti hanno plasmato il mio carattere e come vedo pure dagli altri post la scuola ha avuto un ruolo predominante.

danykw

margot_m

non sono sola,ho due massimo tre amiche ma per il semplice fatto che se a me una cosa non va bene la dico senza problemi,senza fare l'amichetta lecca culo se so che quella persona mi sparla ma poi davanti a me fa la bella faccia perchè continuarci uscire? Chiedi un chiarimento la prima volta ma se lo fa ancora ciao bella non sono la tipica persona (e qua nella mia città se nè vedono di tutti colori) che litigano e poi "daaai amoooo ti voglio bene" e poi alle spalle cerca in tutti i modi di screditarti perchè alla fine non ti ha perdonato per quello che ti ha fatto..

red dragon

come ti capisco io sono nella tua stessa situazione

Selenio

anche io da piccolo ero stracoraggioso e ho sempre avuto questo senso innato di giustizia. Mi ricordo che alle elementari c'era un ragazzo bulgaro che era stato adottato dai genitori e che essendo grosso fisicamente intimidiva tutti gli altri. Era un ragazzo un pò problematico, mi ricordo che a volte era scappato da scuola e gli insegnanti l'avevano inseguito. Ma comunque voleva sempre le cose degli altri non proprio minacciando ma chiedendole con tono intimidatorio e tutti acconsentivano. Mi ricordo che una volta io e mio fratello l'avevamo invitato a casa nostra e lui si voleva prendere uno dei nostri giocattoli preferiti. Mio fratello glielo voleva dare per evitare discussioni ma io non volevo e gliel'ho detto aprofittando di rinfacciare al ragazzo bulgaro i suoi atteggiamenti prepotenti. Insomma è nata una discussione e poi sono dovuti parlare anche i nostri genitori con i suoi. L'episodio più grave è stato quando per ripicca delle mie lamentele lui aveva coalizzato l'intera classe contro di me. Gli altri in realtà lo seguivano solo perchè avevano paura e facevano scherzi pesanti a me e mio fratello ma alla fine pian piano la mia resistenza ha convinto altri compagni ad unirsi a me e alla fine praticamente tutta la classe si è ribellata a sto prepotente e il suo regno del terrore è finito. E' stata una piccola- grande vittoria


Sono cambiato poi dopo le medie quando con il cambio di città ho cominciato a provare un disagio crescente a stare in mezzo agli altri e ho dovuto imparare a indossare una maschera. Ho però mantenuto la mia forte volontà a lottare contro le ingiustizie

AbitanteDiMarte

Non ho ben chiara la causa,dato che purtroppo quasi tutti i miei parenti più stretti soffrono di depressione,anche se nessuno e disposto ad ammetterlo apertamente,apparte per gli attacchi d'isteria e di pianto subito consecutivi.
Il mio andamento peggiorò alla fine delle superiori,quando cominciai a studiare all'uni.
Un bel giorno,camminando per bologna,mi colpì come una mazzata la consapevolezza che non avevo realmente una compagnia,che le poche amicizie che credevo reali si erano piano piano trasformate in amicizie di "droga"(opportuniste quindi),che tutti quelli che osservavo bene o male qualcuno con cui parlare c'è l'avevano,mentre io mi facevo tutto il viaggio da solo per tutto il tratto di treno,ma anche la consapevolezza che non riuscivo a concentrarmi realmente sullo studio,che uscivo la mattina solo per attendere tutto il giorno di poter tornare al sicuro nel mio mondo d'immaginazione,che ero stanco,che c'era qualcosa che non riuscivo a capire nel rapporto con gli altri che m'impediva di fare nuove conoscenze o anche solo di godere della libera uscita,che forse non l'avevo mai capito e che nessuno me l'aveva mai insegnato.
Tutte queste cose le sapevo già da tempo,ma si vede che non le avevo ancora metabolizzate bene.
Si sa che l'unico modo per imparare a stare con la gente e stare con essa,eppure finchè sto in casa mi sento come con un piede nella fossa,magari mi sto giustificando un altra volta...

sony

da piccolo ero straordinariamente estroverso, espansivo e loquace, soprattutto; poi fin dalla scuola elementare ho avuto sia i compagni che gli insegnanti contro - entrambi invidiosi delle mie capacità - e alla fine mi ero quasi ridotto al mutismo... meno male che poi al liceo classico l'ambiente è stato più decente, ora ne sono quasi fuori...

danykw

comprendo bene,stesso motivo per cui penso di essere sola.