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Originariamente inviata da juan
Inizierò ad aprire qualche discussione introspettiva sulla salute mentale, anche a costo che non partecipi nessuno in modo da evitare che questo diventi un forum di attualità.
Soffro di disturbo borderline di personalità e uno dei tratti è il senso di abbandono spesso esagerato e causato da piccoli dettagli. Basta che la mia persona di riferimento risponda ad un messaggio dopo un po' di tempo, che abbia un atteggiamento un po' più scostante (magari c'ha i cazzi suoi) e io sviluppo una forte rabbia verso me stesso e un forte bisogno di farmi del male per tenere la persona vicina, quando avevo la ragazza a distanza dicevo che mi stavo per ammazzare solo perché pensavo che così mi sarebbe stata più vicina. Farmi del male o minacciare di farlo mi è sempre parsa l'unica modalità per ricevere affetto, probabilmente perché non penso di valere abbastanza (disturbo evitante) da poter essere amato essendo più sano. Questa instabilità emotiva nei rapporti mi ha portato a preferire la solitudine e qui subentra l'evitamento.
Voi che rapporto avete con l'abbandono? Ne soffrite, pur magari non in modalità esacerbata da un vero e proprio disturbo?
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Funziono in modo particolare. Da una parte, basta che una persona non mi risponda a un messaggio, o mi risponde in modo freddo o distaccato, che mi faccio paranoie o me la prendo sul personale. Tipo l'altra settimana ho scritto alla mia proprietaria "buongiorno, scusa il disturbo, volevo chiedere se" e la sua riposta è stata "si". Oppure è bastato che il mio capo a lavoro non mi rispondesse a un messaggio per farmi qualche paranoia, poi invece mi ha risposto pure molto educato. Dall'altra, sono un "gatto", nel senso che le persone a me vicine mi soffocano se troppo presenti o affettuose, quindi sono evitante io, ma al contempo se sono io che voglio scrivere o chiacchiarare e noto che sono distaccate talvolta lo soffro o mi faccio paranoie tipo "ho fatto qualcosa?".