Visualizza i risultati del sondaggio: Credete:
|
In Dio e nel Diavolo
|
|
10 |
18.87% |
In Dio ma non nel Diavolo
|
|
4 |
7.55% |
In un dio indifferente
|
|
6 |
11.32% |
In nessuno dei 2
|
|
33 |
62.26% |
|
|
09-08-2010, 23:49
|
#41
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
|
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
bellissimo
E sopratutto non riusciremo mai a capire chi è buono e chi è cattivo, tanto tutti più o meno per forza faranno i buoni
|
Ma a me (ammesso che allo stato attuale si possa) non interessa proprio sapere chi è buono e chi è cattivo, o almeno nel caso che Dio si prendesse la responsabilità di ciò che ha creato non vedo che importanza potrebbe avere.
E comunque è un problema che si ripropone ogni qualvolta uno muore, se esiste l'aldilà.
Nell'aldilà non mi risulta sia possibile commettere peccati, o in ogni caso sapresti quale sarebbe la conseguenza e quindi la nostra presunta libertà sarebbe a tempo determinato.
|
|
10-08-2010, 00:03
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
|
Quote:
Originariamente inviata da Nick
Ma a me (ammesso che allo stato attuale si possa) non interessa proprio sapere chi è buono e chi è cattivo, o almeno nel caso che Dio si prendesse la responsabilità di ciò che ha creato non vedo che importanza potrebbe avere.
E comunque è un problema che si ripropone ogni qualvolta uno muore, se esiste l'aldilà.
Nell'aldilà non mi risulta sia possibile commettere peccati, o in ogni caso sapresti quale sarebbe la conseguenza e quindi la nostra presunta libertà sarebbe a tempo determinato.
|
Pur essendo solo discussioni teoriche , ciònondimeno possono essere interessanti, a mio avviso.
Il peccato nel senso vero del termine è una pecca, una mancanza, una perdita rispetto ad una situazione di perfezione.Teroicamente anche nell'aldilà ciò è possibile ancora, per esempio se si immaginano più cieli, come ha fatto Dante, i cieli più "bassi" rappresentano situazioni ancor aperfettibili, dove quindi qualche peccato/pecca ancora esiste.
Nel buddismo anche mi sembra esistano concetti simili , tipo quello di Bodhisattva, che è sulla strada della perfezione ma ancora non la raggiunge.
Se parliamo di reincarnazione degli spiriti anche dopo la morte del singolo individuo lo Spirito accumula man mano esperienze ma sempre senza raggiungere la perfezione, contniuando a mantenere diverse pecche.
La religione cattolica ha fatto peccare sia Adamo che era nell'Eden, sia Lucifero che era a capo degli Angeli, tra i quali comunque esiste una gerarchia precisa, in termini di vicinanza a Dio.
Perciò la strada da fare, in ogni caso, si prospetta lunga e sempre con possibilità di cadute, certo più difficili, ma anche più dolorose nel caso avvengano.
|
Ultima modifica di Myway; 10-08-2010 a 00:06.
|
10-08-2010, 00:22
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Ferrara
Messaggi: 3,860
|
Quote:
Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Credo nella Sofferenza.
|
mamma mia il tuo avatar...
|
|
10-08-2010, 12:30
|
#44
|
Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
|
Quote:
Originariamente inviata da Nick
Ma a me (ammesso che allo stato attuale si possa) non interessa proprio sapere chi è buono e chi è cattivo, o almeno nel caso che Dio si prendesse la responsabilità di ciò che ha creato non vedo che importanza potrebbe avere.
E comunque è un problema che si ripropone ogni qualvolta uno muore, se esiste l'aldilà.
Nell'aldilà non mi risulta sia possibile commettere peccati, o in ogni caso sapresti quale sarebbe la conseguenza e quindi la nostra presunta libertà sarebbe a tempo determinato.
|
Beh ma il trucco è tutto lì. Dio ha creato un pollaio piuttosto grande (il mondo) dove non mette bocca (a parte qualche intervento ogni tanto), e dove possiamo razzolare come ci pare. Se facciamo i bravi nel pollaio, significa che siamo degni di uscire e andare in casa del padrone, in caso contrario finiamo arrosto. Il libero arbitrio è un giochetto temporaneo che Big Boss ci ha concesso per vedere di che pasta è fatta la sua creazione. Una grande casa delle barbie
Mi viene in mente L'avvocato del diavolo: "Dio è un gran sadico: ci mette gli istinti e poi ci chiede di andare contro di essi. Io (il diavolo, ndr) invece amo l'uomo, amo i suoi istinti, e non chiedo altro che egli li liberi"
|
|
10-08-2010, 19:30
|
#45
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Quote:
Originariamente inviata da Nick
boh...che senso ha provare a capire qualcosa che per assunto non può essere compreso?
Anzi che non deve, altrimenti sarebbe superbia.
Beh lasciamo perdere non voglio contagiare gli altri con il mio cinismo, o forse sì, ma è meglio di no e comunque non ci riuscirei.
|
Infatti fede > ragione, non c'è niente da fare. Il passo decisivo per la comprensione non lo fai certo con le misere forze della tua capoccia, devi abbandonarti all'inconoscibile, il tuo desiderio e la tua volontà di sapere si placa solo quando viene armonizzato con una Volontà più grande, alla quale non dai il tuo consenso perché la capisci nel senso razionale del termine, ma perché credi in lei.
"Matto è chi spera che nostra ragione
possa trascorrer la infinita via
che tiene una sustanza in tre persone.
State contenti, umana gente, al quia;
ché, se potuto aveste veder tutto,
mestier non era parturir Maria;
e disïar vedeste sanza frutto
tai che sarebbe lor disio quetato,
ch'etternalmente è dato lor per lutto:
io dico d'Aristotile e di Plato
e di molt'altri"; e qui chinò la fronte,
e più non disse, e rimase turbato.
(Purgatorio III, 34-45)
Qual è 'l geomètra che tutto s'affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond' elli indige,
tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l'imago al cerchio e come vi s'indova;
ma non eran da ciò le proprie penne:
se non che la mia mente fu percossa
da un fulgore in che sua voglia venne.
A l'alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
l'amor che move il sole e l'altre stelle.
(Paradiso XXXIII, 133-145)
|
|
10-08-2010, 20:37
|
#46
|
Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
|
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Infatti fede > ragione, non c'è niente da fare. Il passo decisivo per la comprensione non lo fai certo con le misere forze della tua capoccia, devi abbandonarti all'inconoscibile, il tuo desiderio e la tua volontà di sapere si placa solo quando viene armonizzato con una Volontà più grande, alla quale non dai il tuo consenso perché la capisci nel senso razionale del termine, ma perché credi in lei.
|
Possiamo affidarci solo alla ragione, la fede, ogni tipo di fede crea solo pregiudizi, incomprensione, intolleranza.
Non esiste l'inconoscibile, tutto ciò che sta al di fuori del nostro orizzonte conoscitivo non esiste.
|
|
10-08-2010, 21:09
|
#47
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Possiamo affidarci solo alla ragione, la fede, ogni tipo di fede crea solo pregiudizi, incomprensione, intolleranza.
Non esiste l'inconoscibile, tutto ciò che sta al di fuori del nostro orizzonte conoscitivo non esiste.
|
Non è che non esiste, è che non abbiamo le prove per dire che esista (nè che non esista). Per questo, ragione e fede camminano su due binari distinti. O ci credi o non ci credi.
|
|
10-08-2010, 22:04
|
#48
|
Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
|
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non è che non esiste, è che non abbiamo le prove per dire che esista (nè che non esista). Per questo, ragione e fede camminano su due binari distinti. O ci credi o non ci credi.
|
Io non ho bisogno di prove per credere o meno, non le cerco neanche, dalla mia visione del mondo ho escluso tutto ciò che ha a che fare con la fede.
|
|
11-08-2010, 20:24
|
#49
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Io non ho bisogno di prove per credere o meno, non le cerco neanche, dalla mia visione del mondo ho escluso tutto ciò che ha a che fare con la fede.
|
Quindi CREDI che Dio non esista. Come vedi, è sempre un fatto di fede.
|
|
11-08-2010, 21:06
|
#50
|
Esperto
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 577
|
Non tutto dipende da una questione di credere o non credere Winston
Io ho deciso di non avere più opinioni riguardo a Dio, semplicemente perchè in questo ambito è tutta una questione di credere o non credere
Allora preferisco basare la mia vita, più che su problemi filosofici o teologici, su qualcosa che mi dia una chiave di lettura incofutabilmente esatta della realtà
Non dico che disprezzo la filosofia... solo che mi sembra poco utile dedicarci del tempo aspettandosi di trovarci dentro una verità di un qualche genere
|
|
15-08-2010, 20:51
|
#51
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
|
Sì, ma alla fine anch'io ho deciso di non pormi più di tanto questo problema.
Quello che volevo dire è che sia per postulare l'esistenza di Dio, sia per postularne la non esistenza, bisogna compiere un atto di fede, visto che non è possibile dimostrare nè l'una nè l'altra cosa.
|
|
|
|
|