E. Scrooge

Io una volta accompagnai a casa la mia pseudo-ragazza, avevo forse 16 anni, e poi scoprii che si faceva uno dei miei migliori amici. Per fortuna che ero indifferente come un sasso

Su con la vita, la realtà non assomiglia per un cazz ai film di Scamarcio.

Saturnino

E dai....per una donna non è certo un problema ottenere un passaggio....per un uomo è diverso...perché si presuppone che guidi e sia automunito.

Boston

Concordo. E' bello ma fa male, molto male.
E nemmeno provo invidia, solo dispiacere per non aver vissuto nulla di tutto ciò.

Keith

Ci è mancata tutta quella parte di vita adolescenziale.. ora non si può recuperare. il motorino non me l'hanno mai voluto comprare, ma tanto anche lo avessi avuto non ci sarebbe salita nessuna.

Ma cmq anche adesso vedo uomini di 35-40 anni che al posto del motorino hanno le belle macchine e insieme a loro belle donne abbronzate e scosciate.
alla fine cambiano le età, ma un modo per sentirsi inferiori lo si trova sempre.

Che poi uno la prende sicuramente con filosofia e brucia meno, ma un po' di amaro in bocca rimane sempre.

Boston

Ba dai, di rospi nella vita se ne ingoiano comunque.
E poi, è la non possibilità di scegliere che genera dispiacere/invidia... Chi non ha mai vissuto quelle situazioni, quasi certamente non l'ha fatto per scelta.
Chi le vive e le ha vissute, invece, può sempre scegliere di prendersi una pausa in seguito ad una relazione che finisce...

Keith

non vedo solo rose e fiori, ma neanche me la voglio raccontare che io sto come loro o meglio di loro

Azadi

Queste sono cose che ogni volta mi portano ad avere istinti suicidi.
L’unica cosa che desidero è l’unica che non posso avere.

super unknown

Belli i motorini a pedali, io ho avuto il Sí della piaggio, forse quello che gli è riuscito meglio, forcella con veri ammortizzatori, ruote in lega, freni a tamburo realmente frenanti e una sella comoda con piccolo vano sottosella, anche di motore non era male, peccato per il serbatoio poco capiente, cmqe tutto sommato era piú comodo di una bici il topic parla di motorini , giusto?

E. Scrooge

Comunque sentendo la tua storia mi è venuta in mente questa scena (min 2.05):

https://m.youtube.com/watch?t=199s&v=AT7IzPDQfuU

Blue Sky

No no io capisco benissimo quello che intendevi dire. È stato interpretato diversamente.
Credo che sia tipico di chi ha senso di inadeguatezza e bassa autostima (a maggior ragione chi è proprio evitante) avere un senso di angoscia anche mentre si pensa a quelle cose belle che non si ha, perché si sa che si farebbe fatica a sostenerle.

Keith

In effetti poi uno vedendole da fuori desidera le storie e rimpiange di non averne avute nell'età giovanile, però poi è rasserenante il fatto che non si sarebbe riuscito a gestirle. In fondo sono poche, pochissime, le storie senza ricatti morali, conflitti, pretese economiche, etc.

mortovivente

Inutile esasperarsi a scovare lati negativi in una normale, naturale e bella relazione adolescenziale. In quel frammento di scena è legata tutta una vita che la maggior parte di noi non ha vissuto: giocare, uscire, mangiare, sfottersi, fare la spesa, andare al mare, al cinema, anche con amici, quindi feste, risate e sbronzate. Non finirebbe mai la lista delle cose belle. Mettetevi l'anima in pace, in sostanza siamo tutti dei morti viventi qui!

Mike Patton

Comunque impossibile fosse un Ciao o un Sì. IMPOSSIBILE!

SamueleMitomane

Hai ragione nella sostanza, non c'è che dire. Il punto è: non credere che gli altri, i fortunati, vivano una vita fondamentalmente diversa dalla tua. Siamo, più o meno, tutti nello stesso gelatinoso liquido esistenziale. Gente come me e te è testimonianza di un qualcosa di esistente, anzi, forse la cosa più esistente, perfino più di quell'amore che invidi. Tutti, in un modo o nell'altro e con diverse quantità, fanno esperienza dell'assurdo e del dubbio esistenziale che risulta in una profonda e ben nascosta solitudine. La differenza è la quantità e la qualità delle distrazioni che, sono cose altrettanto vere secondo me, ma nessuna esperienza aliena l'altra. Fa tutto parte di un insieme che distribuisce gli stessi disagi e le stesse meraviglie, non equamente certo (cioè non equamente dal punto di vista umano), ma in noi esistono i semi delle stesse esperienze esistenziali.

In poche parole, per quanto le apparenze ci facciano soffrire, non esistono categorie, le quali ti rendono fondamentalmente migliore o inferiore.

Con questo voglio in pratica dirti che ci vuole un certo atteggiamento per affrontare la vita in una condizione peculiare (e non è facile svilupparlo), e che questo non deve essere necessariamente basato sullo sconforto sull'odio nei confronti di noi stessi.

Svalvolato

Si ma in adolescenza dubito ci siano chissà quali ricatti morali o pretese economiche.

Keith

eh no..infatti no..quello è il periodo bello, per chi lo ha potuto vivere.

Keith

voglio morire, essere un morto morto e non un morto vivente.

infatti boh, inutile raccontarsela, quelle cose sono belle e molti di noi non le hanno avute, quantomeno non a quell'età. poi raccontarsela va bene, se fa stare meglio, ma bisogna avere l'onestà intellettuale di capire che ce la si sta raccontando.

Saturnino

Non è il punto il fatto di raccontarsela o meno...quello dal mio punto di vista è solo un depistaggio per non farsi la domanda piu significativa e per rimanere sempre nella stessa situazione.

La domanda significativa sarebbe la seguente: cosa posso fare ora per migliorare la mia situazione....non certo quello che non ho potuto fare da adolescente.

muttley

Avendo a che fare con gli adolescenti per mestiere, vi posso garantire che quelli che trombano sono una minoranza, era così ieri e lo è tutt'ora.
Oggi un mio amico coetaneo, mi ha confessato che ha avuto il suo primo rapporto completo quando si è sposato...la mia reazione è stata inizialmente di sbigottimento totale, considerando il fatto che il personaggio in questione è tutto fuorché il prototipo del geek, incel o sfigato che dir si voglia. E' anzi solito magnificarmi le glorie della sua adolescenza ribelle, tra bigiate e sbronze.

Keith