Secondo me il titolo parte da un concetto di autostima un po' troppo ampio. L'autostima non è mai qualcosa di ipertrofico, ma è ciò che appunto serve ad equilibrare la personalità, a dare il giusto peso ad ogni singolo evento che riguarda noi e la nostra interazione con gli altri. Ammorbidisce dove può e risalta quanto di più positivo siamo in grado di dimostrare.
Una mancanza di autostima, al contrario, lascia che i pensieri negativi abbiano la meglio, provocando così dolore, e il dolore si trasforma in rabbia che scarichiamo a nostra volta sugli altri.
Il narcisismo (che spesso viene confuso con un'autostima ipertrofica) rappresenta l'accampamento più immediato e feroce come rimedio di una bassa autostima, perché non è altro che il porre se stessi al centro della propria mente e del proprio universo senza alcuna possibilità di discussione.
Il dolore provoca narcisismo, aggressività e autocommiserazione. Non provoca un'autostima ipertrofica.
perfettamente d'accordo
da qualche parte in internet avevo letto un saggio sul rapporto tra narcisismo e disturbo evitante...era una lettura abbastanza interessante
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Quindi insomma l'autostima dipende dagli altri? E a che pro si chiama autostima? Faccio notare, perché a quanto pare ce n'è bisogno, che una mela ha solo uno stato e non un comportamento, al contrario di un essere umano.
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Ma chi ha mai detto che l'autostima è una cosa relegata puramente al campo mentale e non dipende anche e soprattutto da come uno agisce e si relaziona agli altri? Ovvio per me, che se uno agisce da coglione, non potrà che sentirsi un coglione. Però, sempre per me, se uno agisce da coglione, generalmente ciò non dipende dagli altri, ecco.