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Vecchio 25-05-2007, 21:38   #1
Esperto
L'avatar di fenicenanto
 

e che altro secondo voi?
per me, IN PRIMO LUOGO, è la disistima che ci frega e il mettere gli altri su un piedistallo,senza pensare che alle volte sono persone peggiori de noantri...

IN SECUNDIS,ovviamente la mancanza di esperienze sociali,affettive(ma non vale per tutti i forumini,visto ciò che scrivono)

(tralascio volutamente l'anamnesi del nucleo familiare...già evidenziato in altri topic)

C'è dell'altro?
Vecchio 25-05-2007, 22:13   #2
Principiante
L'avatar di psychogirl
 

Credo che la bassa autostima sia alla base di tutto. Mi spiego: se credo di essere una nullità, allora tutti mi sembrano più in gamba, tutti mi sembrano meritevoli di avere qualcuno che li ama, mentre io no. La bassa autostima fa nascere uno stuolo infinito di paure e di sentimenti/sensazioni negativi. La bassa autostima è la sorella maggiore (anzi, la madre) dell'insicurezza, della timidezza, del senso di inadeguatezza, della convizione che nessuno può amarci. Se non hai autostima, se non ti ami, se quel tizio nello specchio (nel mio caso la tizia) ti suscita compassione e nient'altro, allora tutto il resto va a rotoli. Quindi dire che uno ha una bassa autostima, equivale a fare un ottimo sunto della sua personalità e del suo stile di vita.
Vecchio 26-05-2007, 21:07   #3
Esperto
L'avatar di fenicenanto
 

Quote:
Originariamente inviata da psychogirl
Credo che la bassa autostima sia alla base di tutto. Mi spiego: se credo di essere una nullità, allora tutti mi sembrano più in gamba, tutti mi sembrano meritevoli di avere qualcuno che li ama, mentre io no. La bassa autostima fa nascere uno stuolo infinito di paure e di sentimenti/sensazioni negativi. La bassa autostima è la sorella maggiore (anzi, la madre) dell'insicurezza, della timidezza, del senso di inadeguatezza, della convizione che nessuno può amarci. Se non hai autostima, se non ti ami, se quel tizio nello specchio (nel mio caso la tizia) ti suscita compassione e nient'altro, allora tutto il resto va a rotoli. Quindi dire che uno ha una bassa autostima, equivale a fare un ottimo sunto della sua personalità e del suo stile di vita.
tutto ciò è vero...però alla base della fs non c'è solo questo.
non penso che tutti qui dentro si valutino poco...c'è anche chi ha una buona autostima ma nonostante questo ha problemi sociali...
c'è anche chi gode di una presenza gradevole,ma non riesce a esternare se stesso...
insomma mille sono le sfaccettature di questa malattia :?
Vecchio 27-05-2007, 11:03   #4
Principiante
L'avatar di lukino
 

Non c'è niente da fare, è tutto una pasta, gli elementi del mio disagio non sono più separabiliì: timidezza,fs, poca stima, la paura del giudizio, una buona parte di ribellione alle convenzioni, è tutto inutile dobbiamo combattere sempre e solo con noi stessi e con l'immagine che ci attribuiamo. Gli altri non potranno mai essere l'origine del cambiamento perchè anche se ci stimano, ci amano, ci sono amici (cose rare eh!), non capiscono che siamo perennemente in lotta con noi stessi. L'altro centra fino a un certo punto, poi le cose si alimentano da sole.....
Vecchio 27-05-2007, 12:00   #5
Esperto
L'avatar di fenicenanto
 

Quote:
Originariamente inviata da L_Uomo_Camminante
Per me è l' esatto contrario: dalla timidezza nasce la bassa autostima, e non viceversa!
Il non riuscire a fare quello che uno vuol fare, il fare spesso figure di m....., vedere che l' amico più stronzo di noi abbia ragazze che gli stanno dietro, che riesce dove vorremmo riuscire noi (sindacato,politica etc....), mentre noi si sta sempre un livello basso, evitante di tutte le occasioni, ci fa venire la bassa autostima, pur sapendo che non siamo dei fessi!

Non pensate che sia così?
come dicevo parlando delle tante sfaccettatture della fs...
a me invece è la bassa autostima che mi rende goffo,impacciato e timido...
nel tuo caso è l'opposto(anche se ti considero uno dei meno "malati"qui :wink: )

X Toad
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Vecchio 27-05-2007, 13:23   #6
Esperto
L'avatar di calimero
 

Quote:
Originariamente inviata da fenicenanto
e che altro secondo voi?
per me, IN PRIMO LUOGO, è la disistima che ci frega e il mettere gli altri su un piedistallo,senza pensare che alle volte sono persone peggiori de noantri...

IN SECUNDIS,ovviamente la mancanza di esperienze sociali,affettive(ma non vale per tutti i forumini,visto ciò che scrivono)

(tralascio volutamente l'anamnesi del nucleo familiare...già evidenziato in altri topic)

C'è dell'altro?
la mancanza di esperienze sociali porta al peggioramento del carattere
all'insorgere di comportamenti strani
mai visto dei poveri parlare da soli?
e il rancore per questa situazione va rivolto verso qualcuno
se si rivolge solo a noi stessi, si può fare l'insano gesto
se si rivolge verso gli altri, si può diventare serial killer
poi si perdono i valori, si diventa scorbutici, da esserini sensibili si diventa stronsi ed egoisti
insomma, è difficile rimanere sani con questo problema
Vecchio 27-05-2007, 14:09   #7
Esperto
L'avatar di fenicenanto
 

Quote:
Originariamente inviata da calimero
Quote:
Originariamente inviata da fenicenanto
e che altro secondo voi?
per me, IN PRIMO LUOGO, è la disistima che ci frega e il mettere gli altri su un piedistallo,senza pensare che alle volte sono persone peggiori de noantri...

IN SECUNDIS,ovviamente la mancanza di esperienze sociali,affettive(ma non vale per tutti i forumini,visto ciò che scrivono)

(tralascio volutamente l'anamnesi del nucleo familiare...già evidenziato in altri topic)

C'è dell'altro?
la mancanza di esperienze sociali porta al peggioramento del carattere
all'insorgere di comportamenti strani
mai visto dei poveri parlare da soli?
e il rancore per questa situazione va rivolto verso qualcuno
se si rivolge solo a noi stessi, si può fare l'insano gesto
se si rivolge verso gli altri, si può diventare serial killer
poi si perdono i valori, si diventa scorbutici, da esserini sensibili si diventa stronsi ed egoisti
insomma, è difficile rimanere sani con questo problema
di solito sono i malati mentali che parlano da soli...quindi a tuo modo di vedere se questa caxxo di situazione persiste,si rischia di degenerare fino a questo punto?spero di no.
cmq son d'accordo sul fatto che alla lunga si diventa cinici e insensibili specialmente difronte alle disgrazie altrui...
ciao gatto :wink: e felicitazioni vivissime per il tuo passaggio da "avanzato" ad "esperto"
Vecchio 27-05-2007, 18:36   #8
Esperto
L'avatar di calimero
 

tra un po' mi raggiungi

cmq si, secondo me si può impazzire
la pazzia è solo un qualcosa di non accettato dalla società, quindi non è un concetto universale
Vecchio 27-05-2007, 22:44   #9
Intermedio
L'avatar di vegetale
 

Quote:
Originariamente inviata da calimero
tra un po' mi raggiungi

cmq si, secondo me si può impazzire
la pazzia è solo un qualcosa di non accettato dalla società, quindi non è un concetto universale
la penso esattamente cm te.
Vecchio 27-05-2007, 23:17   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da calimero
tra un po' mi raggiungi

cmq si, secondo me si può impazzire
la pazzia è solo un qualcosa di non accettato dalla società, quindi non è un concetto universale

allora siamo tutti pazzi !!!
Vecchio 28-05-2007, 19:44   #11
Esperto
L'avatar di Scarlet
 

Quote:
Originariamente inviata da fenicenanto
Quote:
Originariamente inviata da psychogirl
Credo che la bassa autostima sia alla base di tutto. Mi spiego: se credo di essere una nullità, allora tutti mi sembrano più in gamba, tutti mi sembrano meritevoli di avere qualcuno che li ama, mentre io no. La bassa autostima fa nascere uno stuolo infinito di paure e di sentimenti/sensazioni negativi. La bassa autostima è la sorella maggiore (anzi, la madre) dell'insicurezza, della timidezza, del senso di inadeguatezza, della convizione che nessuno può amarci. Se non hai autostima, se non ti ami, se quel tizio nello specchio (nel mio caso la tizia) ti suscita compassione e nient'altro, allora tutto il resto va a rotoli. Quindi dire che uno ha una bassa autostima, equivale a fare un ottimo sunto della sua personalità e del suo stile di vita.
tutto ciò è vero...però alla base della fs non c'è solo questo.
non penso che tutti qui dentro si valutino poco...c'è anche chi ha una buona autostima ma nonostante questo ha problemi sociali...
c'è anche chi gode di una presenza gradevole,ma non riesce a esternare se stesso...
insomma mille sono le sfaccettature di questa malattia :?
Quoto fenicenanto..
ognuno di noi ha una o più sfaccettature dei problemi di relazione con gli altri...per esempio io so di valere qualcosa ma non è facile accorgersene e inoltre sono sola, non ho amiche perchè non riesco a conoscere persone come me...
certo so di valere ben poco in campi a me non congeniali ma ognuno di noi ha i suoi doni di natura
Vecchio 28-05-2007, 20:08   #12
Esperto
L'avatar di calimero
 

quoto scarlet che ha quotato fenicenanto che ha quotato psychogirl
Vecchio 28-05-2007, 22:18   #13
Esperto
L'avatar di pisendlav
 

Quote:
Originariamente inviata da calimero
quoto scarlet che ha quotato fenicenanto che ha quotato psychogirl
Quoto al 100%!
Vecchio 28-05-2007, 22:52   #14
Esperto
L'avatar di fenicenanto
 

Quote:
Originariamente inviata da pisendlav
Quote:
Originariamente inviata da calimero
quoto scarlet che ha quotato fenicenanto che ha quotato psychogirl
Quoto al 100%!
cavolo mi hai rubato la battuta :x
allora io quoto rectius :lol:
Vecchio 01-06-2007, 23:38   #15
Principiante
L'avatar di voodoo
 

Quote:
Originariamente inviata da psychogirl
Credo che la bassa autostima sia alla base di tutto. Mi spiego: se credo di essere una nullità, allora tutti mi sembrano più in gamba, tutti mi sembrano meritevoli di avere qualcuno che li ama, mentre io no. La bassa autostima fa nascere uno stuolo infinito di paure e di sentimenti/sensazioni negativi. La bassa autostima è la sorella maggiore (anzi, la madre) dell'insicurezza, della timidezza, del senso di inadeguatezza, della convizione che nessuno può amarci. Se non hai autostima, se non ti ami, se quel tizio nello specchio (nel mio caso la tizia) ti suscita compassione e nient'altro, allora tutto il resto va a rotoli. Quindi dire che uno ha una bassa autostima, equivale a fare un ottimo sunto della sua personalità e del suo stile di vita.
D'accordissimo con psychogirl, ma la cosa più importante è riuscire a capire da dove viene il problema per poter tentare di contrastarlo. Cerco di riassumere la mia esperienza, raccontata ormai da ultra40enne, quindi ben "digerita" ed analizzata. A partire dai miei primissimi anni di età sono stato cresciuto dai nonni materni in assenza dei genitori (divorzio e decesso di mia madre dopo alcuni anni). Il caso ha voluto che la mia nonna materna (che mi ha fatto da madre) avesse un carattere molto critico, molto "negativo" e fosse molto esigente (verso se stessa ma anche verso gli altri, quindi anche verso di me). In conseguenza, sicuramente pensando di agire per il mio bene, mi ha educato spingendomi a migliorare in tutto apportando esempi di altri bambini / giovani sempre "migliori" di me (il classico: quel tuo amico sicuramente è più così o più cosà, etc). Inoltre il fatto di vedere sempre il negativo in tutto e mai il positivo e di dare sempre più peso al negativo rispetto al positivo è stato il "modello" con il quale sono stato cresciuto. Queste modalità educative / ambiente mi hanno accompagnato dai primi anni di vita fino all'età di 19 anni, quando volendo continuare gli studi mi sono trasferito in un'altra città andando a vivere da solo.
All'età di 23 anni ho dovuto affrontare la prima grossa crisi "esistenziale" legata alla scarsa autostima: in un momento di difficoltà nei miei studi, ho avuto voglia di lasciare tutto perché non mi ritenevo all'altezza di completare il percorso iniziato; inoltre, a causa della modalità con cui sono stato cresciuto da bambino (il negativo pesa sempre più del positivo) ero molto critico nei miei confronti; non mi ritenevo capace di determinate cose o di raggiungere determinati obiettivi, davo poco peso ai successi ma un peso enorme agli insuccessi, etc.
Sono sempre stato una persona che non si accontentava di constatare una realtà, al contrario ho sempre voluto capire le origini delle cose, quindi in questa situazione ho desiderato capire per quale motivo fossi così esigente verso me stesso, perché drammatizzavo così tanto un insuccesso e davo così poca importanza a quanto funzionava bene nella mia vita, o perché avessi così poca stima in me stesso. Ed allora quasi per caso, riflettendo e rimuginando tante cose della mia vita, un giorno mi ha fatto "tilt" ed ho trovato la risposta: "ovvio che sono così, è il modello con il quale sono stato cresciuto, è l'unico esempio che da bambino a giovane adulto ho avuto". Da quel momento sono riuscito a superare molti ostacoli legati al mio negativismo ed alla mia scarsa autostima: di fronte alla preoccupazione per un futuro possibile problema riuscivo a dirmi "ci penserò se e quando sarà il momento" (mentre prima mi sarei avvelenato l'esistenza rimuginando il problema per giorni e giorni), dio fronte a molteplici sfide ed impegni riuscivo a dirmi "affrontiamo una cosa per volta" (mentre prima sarei affogato nei dubbi e nella preoccupazione).
In conclusione quello che voglio dire è che al di la del problema (qui si tratta di scarsa autostima) la cosa veramente importante è cercare di analizzare e capire dove stia l'origine: capire questo ci mette in condizione di definire con quali armi combattere. E per analizzare e capire, ognuno deve trovare le modalità a lui più consone: un buon amico può ascoltare e consigliare meglio di uno psicologo, oppure si può preferire uno psicologo in quanto "estraneo", o magari un buon farmaco ci può "allontanare" dal problema quanto basta per riuscire meglio a vedere il problema nella sua interezza: non dimentichiamo che a volte è importante riuscire a prendere le distanze da una problematica per meglio valutarla, un po come se cercassimo di vedere tutto un quadro guardandolo da 10 centimetri di distanza: sicuramente non ci riusciremo, ma se ci poniamo ad 1 metro vedremo meglio.
Saluti e auguri a tutti.
Voodoo
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