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Vecchio 26-01-2016, 00:22   #1
Principiante
 

Oggi mi sento più triste e più giù di morale degli altri giorni.
Per cui vorrei cercare di sfogarmi un po'.
Ebbene.
Io non capisco, è vero che di per se io sia una persona timida,introversa e molto riservata, e quindi sono tendente allo star da solo...non che lo star da solo in effetti mi crei un qualche fastidio,insomma.
Allo stesso modo non sono neanche una persona che non parla mai, o che non ha amici.
No, io parlo, la mia riservatezza non mi permette,certo, di rompere il ghiaccio ma una volta che per motivi più disparati o casuali questo si è rotto di certo con l'altra persona non mi metto a parlare a monosillabi, non mi metto a balbettare, e d'altronde non mi pare neanche che mi metta a dire o fare cose che possano mettermi in cattiva o luce o che possa darmi una cattiva impressione ecc.
Il problema che sorge è che frequentando sale studio, università, ho modo di rapportarmi con le altre persone.
Normalissimo.
Noto,infatti, che verso di me c'è un comportamento che ora non saprei ben descrivere a parole, però è un che, un'insieme di sguardi, di comportamenti delle altre persone nei miei riguardi, che mi fa presupporre che il mio modo di rapportarmi con le persone, il mio modo di comportarmi, di star a volte, o molte volte da solo sia visto male, insomma che nel complesso il mio comportamento faccia sorgere negli altri una sensazione come per dire "guarda quello che strano".
Forse do l'idea di uno che se la tira, che si fa i cavoli propri e per questa sembri che me la tiri !?
E questo il punto, lo noto, per darvi un esempio pratico in modo che capiate a cosa io voglia intendere...
Essendo io del secondo anno del mio corso di laurea ho avuto modo di conoscere diverse persone del primo anno, così come lo ha fatto anche un mio amico.
Qui sta il punto, benché io a queste persone le abbia aiutate, nonostante le conoscessi da poco, passando appunti ecc, queste mi rivolgono un saluto circostanziato, ma mai che si mettano a far conversazione e le volte che io prendo l'iniziativa essa ha vita breve, di certo non sono io a concluderla.
Mentre al mio amico,invece, non solo ci parlano,ridono,scherzano, chiedono consigli sul come per vari esami.
Io invece è come se non esistessi.
Ecco,con questo non vorrei far passare a voi che io sia geloso o invidioso di questo mio amico, solo che non capisco dove io sbagli.
Perché se sapessi dove stia sbagliando, almeno la mia autocritica avrebbe una sua esistenza logica, un suo senso, qui non capendo l'errore, ammesso che ci sia non so,oltre al piangermi addosso, il come possa riuscire a correggerlo.
E poi ritorniamo dove la piaga fa più male: RAGAZZE.

Io non capisco effettivamete il perché e il come certi ragazzi riescano a frequentare e magari fidanzarsi con una ragazza ma anche lo strappare uscite vuoi il per il caffè o altro in una maniera semplice, paradossalmente semplice.
Cioè come mai queste persone riescono in poco tempo a fidanzarsi, o a frequentarsi mentre io invece rimango come un'ebete con aria fritta nelle mani ?!
Nonostate,ripeto, essi sulla carta, sull'aspetto fisico non siano poi granchè cioè è paradossale ma in una qualche maniera loro riescono a trovarsela la ragazza.
Cioè voglio dire, sono un ragazzo che si reputa carino, cioè per essere più oggettivo possibile vengo e da più ragazze definito come un ragazzo carino, e quindi io attraggo molti sguardi femminili,solo che di sguardi non me ne faccio nulla.
mi è capitato diverse volte che alcune ragazze prendessero l'iniziativa e facessero loro il primo passo, è arduo che lo faccia io, purtroppo.
Eppure con queste non riuscii a ricavarci manco un caffè, scappavano.
E l'interesse lo mostravano, lo palesavano perfettamente, i segnali di per se erano inequivocabili, eppure scappavano, non si facevano più sentire, per lo meno.
Questo il punto, che relazioni sentimentali voglio creare o ho intenzione di creare se in una qualche maniera, a me ancora oscura, il mio modo di pormi,di rapportarmi, di parlare,forse, fa stancare e scappare una ragazza ancor prima dell'appuntamento, ancor prima di aver inizio la frequentazione.
Non ci si basa un'intera frequentazione coi giochi di sguardo,che seppur importanti, senza un buon modo di porsi son superflui ed inutili.
Per cui non so davvero come fare, come migliorare il modo di pormi...
come dare una svolta senza finire a fare autocritiche che altro non sono che lagne dal momento che non trovo una soluzione che funzioni e che dia anche un flebile risultato. COME??

Non so forse è un problema di bassa autostima,paura nel giudizio altrui e insicurezza, tutte insieme, non lo so.
So solo che grazie a queste sto male, a volte vorrei buttarmi sul letto e piangere, piangere su le occasioni perse, occasioni persone che non torneranno mai indietro, situazioni che mai si ripeteranno.
Pensare di aver quasi buttato,togliamo il quasi dato che ho 21 anni, un intera adolescenza o per lo meno non aver fatto quelle esperienze che a questa età si fanno e arrivare ora con nulla in mano, un bagaglio vuoto.
Mi ritrovo a dover mentire mentire, spudoratamente, sul fatto della mia vita sentimentale, sessuale...per non dire che non ne ho avute nessuna.
a mentire.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (26-01-2016)
Vecchio 26-01-2016, 01:18   #2
Banned
 

Ti capisco perfettamente..anche se mi sforzo è come se gli altri vedessero in me qualcuno di strano..non mi prendono mai sul serio e prendono in simpatia sempre gli altri..
Vecchio 26-01-2016, 01:24   #3
Banned
 

Però cosa intendi per primo passo?magari hai equivocato tu
Vecchio 26-01-2016, 08:04   #4
Esperto
 

È che la cortesia, gentilezza, serietà, ecc... nella società di oggi sono poco ben viste. La persona troppo "seriosa" è vista come una persona spesso noiosa... per questo non ti vedranno come una persona "ideale" con cui potersi ANCHE divertire, scherzare ecc. Però spesso non ti viene dato nemmeno modo perchè bisogna anche dirlo che gli altri possono avere preconcetti. Da quanto tempo conosci queste persone?

Ultima modifica di iturbe89; 26-01-2016 a 08:10.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (26-01-2016)
Vecchio 26-01-2016, 10:53   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

semplicemente può essere che di primo acchito metti involontariamente un pò di distanza tra te e le altre persone, il modo di parlare o il linguaggio del corpo magari comunicano un pò di paura, di ritrosia, l'estro si intimorisce facilmente quando non riconosce un proprio simile, non capisce da dove derivi un certo atteggiamento e si chiude

poco male, è questione che hai un modo di farti conoscere più graduale, meno appariscente, meno immediato ma non per questo che ti precluderà amicizie o amori
il confronto con il tuo amico non lo farei, sono due modi diversi di vivere la socialità, non sottovalutare il tuo
Ringraziamenti da
awasted (26-01-2016), cancellato16622 (26-01-2016)
Vecchio 26-01-2016, 11:10   #6
Esperto
L'avatar di barrylyndon
 

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio
Non so forse è un problema di bassa autostima,paura nel giudizio altrui e insicurezza, tutte insieme, non lo so.
Lo è. Queste cose le stai raccontando esplicitamente qui a noi, ma fuori di qui, anche se non le dici, gli altri le percepiscono.
Io ho avuto un'esperienza sociale universitaria simile o forse peggiore della tua; analizzando a mente fredda oggi mi rendo conto che pur non facendo assolutamente nulla per essere emarginato o risultare antipatico, di fatto la mia bassa energia, insicurezza e paura del giudizio trasparivano all'esterno.
E obiettivamente, se oggi clonassi me stesso e tornassi a guardarmi dall'esterno in quei momenti, probabilmente neanche io darei confidenza alla persona che sono stato.
Vecchio 26-01-2016, 15:29   #7
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio
Allo stesso modo non sono neanche una persona che non parla mai, o che non ha amici. No, io parlo, la mia riservatezza non mi permette,certo, di rompere il ghiaccio ma una volta che per motivi più disparati o casuali questo si è rotto di certo con l'altra persona non mi metto a parlare a monosillabi
Idem. Anche se comunque tendo a fare amicizia con un numero davvero ristretto di persone, di solito simili a me. Non ho una vita sociale movimentata e nemmeno mi interessa averla.

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio
Noto,infatti, che verso di me c'è un comportamento che ora non saprei ben descrivere a parole, però è un che, un'insieme di sguardi, di comportamenti delle altre persone nei miei riguardi, che mi fa presupporre che il mio modo di rapportarmi con le persone, il mio modo di comportarmi, di star a volte, o molte volte da solo sia visto male, insomma che nel complesso il mio comportamento faccia sorgere negli altri una sensazione come per dire "guarda quello che strano".
E' probabile che queste siano tutte paranoie che ti fai tu, a volte me le faccio pure io ma spesso la gente a malapena ci calcola...non so se ho interpretato bene cosa intendi, ma a me ad esempio il pensiero stesso di stare al centro dell'attenzione anche solo per qualche istante mi fa stare teso e rischio di fare figuracce così poi si avvera proprio ciò che temo, cioè essere visto da tutti come quello strano.

Devo dire che a differenza tua, io sono riuscito a legare con gente dell'università (ovviamente tutti ragazzi e non ragazze), anche se superficialmente, però adesso mi sono allontanato e ho perso ogni contatto con loro purtroppo. Il fatto è che se sono a mio agio e con le persone giuste, posso risultare anche simpatico; quindi ho capito che il problema è che, in alcuni casi, la mia fobia/timidezza mi congela letteralmente e in quei momenti non riesco ad essere me stesso.

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio

Io non capisco effettivamete il perché e il come certi ragazzi riescano a frequentare e magari fidanzarsi con una ragazza ma anche lo strappare uscite vuoi il per il caffè o altro in una maniera semplice, paradossalmente semplice.
Cioè come mai queste persone riescono in poco tempo a fidanzarsi, o a frequentarsi mentre io invece rimango come un'ebete con aria fritta nelle mani ?!
Nonostate,ripeto, essi sulla carta, sull'aspetto fisico non siano poi granchè cioè è paradossale ma in una qualche maniera loro riescono a trovarsela la ragazza.
Cioè voglio dire, sono un ragazzo che si reputa carino, cioè per essere più oggettivo possibile vengo e da più ragazze definito come un ragazzo carino, e quindi io attraggo molti sguardi femminili,solo che di sguardi non me ne faccio nulla.
mi è capitato diverse volte che alcune ragazze prendessero l'iniziativa e facessero loro il primo passo, è arduo che lo faccia io, purtroppo.
Semplicemente non hanno i nostri blocchi mentali, non si fanno tutte le paranoie che ci facciamo noi e, soprattutto, ci provano...e quando sono le ragazze a fare il primo passo, sanno come comportarsi, non vanno nel panico e non mandano tutto all'aria. Alla fine uno che non ci conosce bene, può avere la sensazione che siamo persone fredde, distaccate, o come è capitato a me una volta, una ragazza può interpretare (giustamente) alcuni comportamenti come mancanza di interesse, può avere l'impressione di darci fastidio oppure ritenere che non valga la pena di perdere tempo con noi, in ogni caso è portata a mollare la presa.

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio

Non so forse è un problema di bassa autostima,paura nel giudizio altrui e insicurezza, tutte insieme, non lo so.
Proprio questo è il problema, il mix di tutte e tre le cose e in più, nel mio caso, una vera e propria fobia. Purtroppo queste difficoltà vengono notate dall'esterno, anche dai gesti, dal modo in cui ti poni, parli...

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio
So solo che grazie a queste sto male, a volte vorrei buttarmi sul letto e piangere, piangere su le occasioni perse, occasioni persone che non torneranno mai indietro, situazioni che mai si ripeteranno.
Pensare di aver quasi buttato,togliamo il quasi dato che ho 21 anni, un intera adolescenza o per lo meno non aver fatto quelle esperienze che a questa età si fanno e arrivare ora con nulla in mano, un bagaglio vuoto.

eh amico mio ti capisco, non sai quante persone che ho perso io, e non parlo di ragazze, ma soprattutto di amicizie. Sto buttando via gli anni migliori della mia vita, anni che non torneranno mai più. Anche a me capitano quei momenti di sconforto e tristezza...ma devi farti forza, hai ancora 21 anni, non abbatterti, io che ne ho 28 non mi sono ancora arreso quindi non vedo il motivo per cui debba farlo tu.

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio
Mi ritrovo a dover mentire mentire, spudoratamente, sul fatto della mia vita sentimentale, sessuale...per non dire che non ne ho avute nessuna.
a mentire.
Capitato anche a me di mentire, con mio padre soprattutto, perchè inziava a pensare che fossi gay

Ultima modifica di timido87; 26-01-2016 a 15:45.
Vecchio 26-01-2016, 20:07   #8
Principiante
 

Anch'io credo credo che il tutto sia dovuto al mio comportamento,al mio modo di pormi,di farmi a volte troppo i cavoli miei, di parlare con le altre persone molte volte per il minimo indispensabile, di salutarle e basta senza continuare la.conversazione.
Forse il modo in cui lo faccio è sbagliato.
Solo che non lo faccio apposta.
È diventato un automatismo,lo faccio come autodifesa,non me la tiro o mi sento chissà chi ma per evitare d'essere giudicato,sparlato, mi chiudo in me e non parlo con nessuno,dando magari l'impressione di uno che se la tiri.
Questo il problema, ho non so come in questi anni formato attorno a me un guscio di autodifesa che sto cercando di scalfire ma che...è difficile. Ho lavorato bene.
Basta un nulla, un rifiuto un qualsiasi cosa per farmi abassare l'autostima e farmi chiudere in me...e poi una volta che mi chiudo mi è twrribilmente difficile schiudermi
Qualche tempo fa
Frequentavo una ragazza
Stavo sempre con lei
In quel periodo era come se la mia timidezza fosse sparita
Riuscivo a parlare con chiunque senza problemi di sorti senza disagi senza quella semsazione strana di tepore,di caldo,di ansia.
Con lei le.cose nn andarono...troppo diversi caraterialmente e a questi si sommarono una serie lunga di eventi negativi (andava tutto storto), fu sufficiente quanto basta a farmi rimpiombare nella situazione di prima,di chiusura,di timidezza,di solitudine, a farmi stare male.questo purtroppo,sommato al fatto che sono fuori sede, non riesco a concentrarmi
Ed è un guaio perchè ho da dare tre esami e non riesco a concentrarmi,sono spaesato...
E fantastico,tristemente fantastico che il mio canto del cigno,il come.sia riuscito a elimare i disagi della timidezza ecc stando e frequentando una ragazza...
Quando le cose con lei non andarono più, aggiunta alla sfiga anche il.mio.amico che prendeva numeri qua e là con poca fatica...
Come se qualcuno mi avesse staccato la.macchina dell'ossigeno.
Son proprio giù di morale in questo periodo...
Vecchio 26-01-2016, 20:16   #9
Esperto
L'avatar di barrylyndon
 

Ma la tua socialità durante le scuole superiori era la stessa cosa?
Vecchio 26-01-2016, 21:06   #10
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio

Con lei le.cose nn andarono...troppo diversi caraterialmente
Ma non è che sbagli genere di ragazze?

Quote:
Originariamente inviata da artz Visualizza il messaggio
non riesco a concentrarmi
Ed è un guaio perchè ho da dare tre esami e non riesco a concentrarmi,sono spaesato...
Ecco, intanto concentrati su ciò che puoi fare di buono, dai gli esami e pensa a costruire il tuo futuro...questo è l'unico consiglio che posso darti.
Io al momento sono molto più preoccupato per la questione lavoro che per le donne, temo che il mio carattere mi sarà di intralcio anche in quel caso, e allora si che saranno dolori
Vecchio 26-01-2016, 23:33   #11
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon Visualizza il messaggio
Ma la tua socialità durante le scuole superiori era la stessa cosa?
Questa mia incapacità nel relazionarmi con le altre persone non è cosa nuova, non è nata ora, all'università.
è un problema che ho sempre avuto, ho sempre convissuto con esso, ho provato, ho dovuto provare a cambiarlo, i risultati sono stati sì insoddisfacenti ma di certo erano comunque miglio di prima.
Queste difficoltà nel relazionarmi me le porto dalla prima superiore, da ben sei anni a questa parte.
Pensate, a parte questi due anni da fuorisede, le mie amicizie sono soltanto due il resto o conoscenti o proprio zero.
il passaggio liceo università ha solo aggravato le cose, mi ha reso consapevole di questo mio limite e del fatto che se non vi porrò rimedio le cose andran sempre peggiorando.
ed è l'ultima cosa che voglio.
Vecchio 27-01-2016, 00:11   #12
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Però cosa intendi per primo passo?magari hai equivocato tu
guarda ce ne son state diverse.
Forse una attaccò bottone con me perchè le facevo pena, stavo sempre da solo, per pietà anche se ne ho dei dubbi che fosse così ma anche se lo fosse stato il risultato non cambia, perchè lei scappo, non si fece più sentire gradualmente se non un ciao per educazione
le chiesi di uscire, un caffè, rinviò .poi diventò sempre più fredda,iniziò a stare sempre con un altro ragazzo che di certo si poneva meglio di me, tanto di capello.
però con altre di cui i segnali di interesse erano chiari e lampanti
non ambigui
non andammo oltre il gioco di sguardi, non saprei.., non si sentiranno in grado di darmi l'occasione del caffè.
Vecchio 19-02-2016, 20:16   #13
Avanzato
L'avatar di maralgiu
 

Bisognerebbe vederti dal vivo per dire qualcosa di veramente utile. Comunque da quel che dici, direi che hai comportamenti non funzionali al relazionamento, e per comportamento intendo sia quello che si fa, sia quello che si dice. E dato che il comportamento è inevitabilmente anche comunicazione, diciamo che forse comunichi in modo inefficace.
Forse non conosci il senso o il significato di certe forme espressive per cui non ti riesce di rispondere efficacemente o in modo appropriato.
Forse hai una mimica facciale sempre sul serio o sul triste o sull'assente. Forse non ti riesce di guardare in faccia le persone con cui parli. Forse sei privo di gestualità quando comunichi con le persone. Forse parli in modo troppo sintetico o troppo logorroico e magari non fai frasi aperte (che inducono l'altro a rispondere non a monosillabi o a commentare). Forse non cerchi di far capire che stai ascoltando. Forse non "osi", non prendi iniziative. Forse non sorridi mai. Forse sono tutte queste cose messe insieme.
Certamente se te ne stai sempre da solo, anche se non è nelle tue intenzioni, trasmetti il messaggio che sei uno che vuol stare per i fatti propri e quindi, gli altri suppongono che tu non ami interagire con gli altri. Tieni presente che uno che riceve questa impressione, è a sua volta a disagio perché nel momento in cui si relaziona a te, non sa se è ben accetto o se comunichi con lui/lei solo per gentilezza. La cosa può cambiare se ti riesce di trasmettere la sensazione che ti relazioni con piacere, e questo si fa con una mimica facciale sorridente, con lo sguardo rivolto all'altro e magari accompagnando le parole con la gestualità e senza avere una postura dimessa o incurvata. Ma ce l'hai l'abitudine di salutare le persone che conosci? Magari con un sorriso?
Tieni presente che qualunque cosa tu faccia e indipendentemente dalla tua reale intenzione, comunichi qualcosa.
Hai provato con un training di assertività?
Vecchio 19-02-2016, 20:30   #14
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Tutte cose ben note: una caratteristica curiosa ma in fondo attesa dato che siamo tutti diversi è che ci sono 6-7 costanti e problematiche che tornano con parole poco diverse ma ogni volta con una storia differente. Se si facesse una ricerca col mio nick e termini come "invisibile" penso uscirebbero tonnellate di volte in cui l'ho ripetuto, lo ripeto e mi ci angustio. La stessa ricerca col mio nick e il termine "carisma" penso che direbbe più di tante parole. Sono fattori imponderabili credo poco obbedienti a auto-educazione, forza di volontà, eccetera eccetera. Io come spesso ho detto addirittura mi divertivo a tenere conferenze e lezioni; apparentemente non sarei classificabile come sociofobico eppure ogni giorno muoio dentro di me.

Sei un altro dei tanti casi in cui è stato descritto cosa provo e molto di quello che mi accade, con un modo di esprimersi molto migliore di quello che è possibile a me.

Non so se esistono soluzioni; forse già sapere che ci sono tante persone che capiscono perfettamente e provano le stesse cose può, almeno, far sentire meno soli.
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