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Originariamente inviata da Melmoth
Mai fatto. Come funziona? Come nei film ci si mette in cerchio e ci si racconta i cazzi propri?
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A quelli tipo questo che hai descritto (che so tipo alcolisti anonimi che si vede nei film) non ho mai partecipato, solo a due ho partecipato, e uno lo sto seguendo ora.
Secondo me far parlare dei cavoli propri in modo diretto non è una cosa buona, se questa cosa emerge trattando altro è meglio, perché qualcuno può sentirsi pressato e diventa un'altra cosa che allontana e fa scappare via le persone.
A mio avviso usare un argomento di pretesto che introducono le persone che conducono il gruppo per far parlare le persone di sé è la cosa migliore, domande vaghe tipo "cosa ne pensi?" e cose simili, che lasciano libera la persona di dire o non dire quello che desidera e di esprimere quel che vuole sono migliori.
Cose tipo "Com'è andata la settimana cos'hai fatto?" rivolgendosi poi ad ognuno, secondo me sono deleteree per diversi motivi e funzionano poco, le persone si chiudono a riccio o dicono stronzate per far contenti gli operatori.
Secondo me le cose che funzionano meglio per far parlare di sé è scegliere un tema, che può essere che so "la tristezza" e si gira attorno alla cosa in vari modi e il lavoro degli operatori è riuscire a dare stimoli in tal senso.
In base alla mia esperienza è la cosa che funziona di più, saltano fuori esperienze e idee più spontaneamente, poi può essere una terapia espressiva dove si disegna o altro, non è proprio fondamentale, basta che le persone ci vadano davvero perché coltivano questo interesse.
Le chiamano terapie ma io non le chiamerei terapie queste cose, sarebbe più corretto riferirsi a queste cose che so con descrizioni tipo "spazi alternativi di integrazione sociale" perché a rigore non si sta cercando di curare nulla nei soggetti e non si deve e dovrebbe curare proprio nulla secondo me.
In parte funzionano questi gruppi (quando le cose vanno bene) a creare legami, ma non funzionano benissimo secondo me a causa del fatto che devono dimostrare che questi interventi riescono a rieducare le persone.
Perciò ci mettono dentro anche roba discutibile, molto discutibile, gli obiettivi manifesti di questi gruppi spesso sono cose che non condivido. Direte? "Partecipi a un gruppo pur non condividendo gli scopi?" Sì, perché lo sfrutto in questi altri modi collaterali e relazionali che sono comunque presenti.
Quest'ultimo gruppo a cui sto partecipando è un gruppo che in teoria dovrebbe far perseguire degli obiettivi, si chiama INTEGRO, ma in pratica mi sa che quello che funziona di più è proprio quello che salta fuori dall'obiettivo manifesto del gruppo, perché alla fine ho visto che chi perseguiva certi obiettivi l'avrebbe fatto anche da solo, e chi li ha fissati, li ha fissati semplici, e anche qua credo che l'avrebbe fatto probabilmente anche da solo.