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08-11-2019, 21:45
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#1
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 95
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Pensiero del giorno: Quanto vorrei finalmente stare in una casa "normale", tranquilla, invece fin da quando sono nata sono come destinata a non avere nemmeno una casa dove posso dire "Qui ci sto bene, è la mia casa".
Appena nata il padrone di casa è morto (te pareva) e quindi il figlio ci ha detto o la comprate o ve ne andate, quindi sfratto.
Mia madre lavorava ancora ma mio padre, testa di cavolo come sempre, ha ben pensato di andare a trovare casa sui monti, lei si doveva svegliare alle 4 di notte per essere sul lavoro alle 7 (lui invece non lavorava, come sempre, si giustificava con il fatto che doveva badare a me, per poi non fare un cavolo tutto il giorno se non in giro a fare casini vari, al massimo portando me).. alla fine ovviamente non ce l'ha più fatta e l'hanno licenziata, quindi problemi a pagare le bollette, poi non c'era gas, io davo fastidio ai vicini di sotto perché camminavo anche se con le pantofole ecc, un casino, sfrattati anche da lì per morosità. Lui le faceva anche venire i sensi di colpa, dicendole: "Ti interessa più il lavoro che tua figlia", ma lui non poteva lavorare come tutti i genitori normali??
Con l'aiuto di un parroco siamo andati in un'altra casa, sempre quasi in mezzo ai monti ma era veramente fatiscente, tipo quelle case rustiche che cadono a pezzi, andavamo con la stufa a legna, piena di fumo, con insetti, senza luce, un freddo, ogni tanto c'era anche un vecchio che passava e guardava dentro casa, stava proprio lì a fissare e mia madre che usciva di casa e lo rincorreva con la scopa oppure gli chiudeva in faccia le persiane.
Alla fine un altro parroco ci ha messo in un'altra casa, questa finalmente era "buona", ci sono stata dai 5 agli 11 anni. Non era il massimo ma almeno le elementari sono riuscita a farle, ovviamente le cuoche e i vecchi del pensionato vicino si lamentavano dicendo "Eh, il parroco è troppo buono con loro, li lasciano lì, non pagano niente, non lavorano". Insomma non eravamo visti bene nemmeno lì però come casa e quartiere alla fine non era male, ma eravamo sempre visti come gente che non doveva essere lì.
Con la paura che il parroco se ne vada e poi chissà che fine facevamo, i miei hanno preso in affitto un'altra casa, in un posto orribile anche lì, non c'era niente, c'erano però vicini pazzi che ci urlavano di tutto perché avevamo i gatti, sbattevano la porta, il padrone di casa pure ce l'aveva con noi e pagavamo ben 700€, una follia viste anche le condizioni della casa (pioveva acqua dal tetto, non c'era acqua calda, io dovevo lavarmi con l'acqua fredda per andare a scuola). In più c'era anche il fantasma, chiudeva le porte sbattendo pure lui (e che cavolo, pure al fantasma stavamo sulle balle), alla fine sfratto anche lì e in più abbiamo dovuto lasciare anche dei gatti nel gattile, gatti a cui volevo molto bene, visto che erano gli unici con cui potevo stare, i compagni di scuola non ne volevano sapere di me..
Siamo finiti un mese in albergo, se non ce lo pagava il Comune eravamo per strada o io e mia madre in qualche casa famiglia e mio padre per strada (che alla fine a me andava anche bene così, almeno me lo sarei tolto finalmente dai cog***, visto la vita che ci ha fatto fare a me e a mia madre, se lui amava stare per strada che ci rimanesse, non che doveva trascinare anche noi e soprattutto me fin da piccola, non è bella la vita di strada, ogni tanto portava amici suoi (sbandati e senzatetto), soprattutto uno arrivava e controllava che giocattoli avessi e vedeva se potevano venderli, visto che soldi non ce n'erano mai... veramente uno schifo di ambiente, di padre, una m***, almeno l'avesse detto in modo da giustificare, con tatto, invece no arrivava, di me se ne fregava, come ha sempre fatto, l'unica era avere quei pochi spiccioli per le sigarette o chissà altro.. ma andare a lavorare mai eh, per carità.. o forse è evitante anche lui, boh)
Alla fine dai 16 anni mi ritrovo in questa casa, che diciamo non è il massimo di posto e quartiere (periferia, stile Scampia, case popolari) però meglio di quelle di prima. Sono stata "bene" per circa 10 anni, poi il vicino di sotto, una sorta di ciccione basso pazzo e casinista ha messo vicino a noi, abusivamente, una famiglia di 10 e più persone, tutte del peggior stampo, con dispetti, musica alta, urla, si attaccavano alla luce dell'ascensore per avere luce gratis, litigi anche pesanti, sempre a fare casino e rompere cose ecc e per 4/5 anni battaglia anche lì.. alla fine li ho fatti scappare e per una volta in vita mia sono stata soddisfatta di me stessa.. Anche il nonno alla fine ha sloggiato e ora hanno messo la lamiera alla porta, così che nessuno possa più entrarci.
Ora dovrei ricominciare il lavoro in ospedale, 1200€ al mese fissi, lavoro statale, ma dovrò picchiarmi con medici, gran duchi di 'sto cazz, narcisisti, gente che veramente solo a vederla ti viene da picchiarla ecc, ma stavolta devo riuscire a stare tranquilla, forse per trovare una casa "definitiva", dove posso stare tranquilla.. anche per mia madre, non ne può più nemmeno lei di stare qui..
Poi inizieranno a rompere perché non parlo, che non ho amici, che sono brutta, non sono "in linea" con gli standard della società ecc, inizieranno a sparlare, prendere in giro, fare dispetti.. due palle sempre.
Che tormento di vita, non ne posso più.. mi verrebbe da distruggere tutto ma non posso (e non si fa).
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08-11-2019, 21:48
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#2
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Che lavoro fai?
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08-11-2019, 21:58
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#3
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: Bettola
Messaggi: 357
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Ciao, che dire anche io ho passato un inferno con i vicini. Penso che non ci sia di peggio che non poter nemmeno tornare a casa, il luogo che appunto dovrebbe essere tale, per lo stress che ti provoca starci. Sono felice davvero per te, che abbia trovato un lavoro, che io credo non male, alla fine in ospedale ci sono tanti pazienti che hanno bisogno di aiuto e anche se tu facessi la donna delle pulizie, sei davvero d aiuto per loro. Da esterno ti direi di lasciarti spazzare via(non mi ricordo più come si dice) tutte le maldicerie che dicono, e tenerti stretta il lavoro per trovare una a sistemazione. Altrimenti sfruttare l opportunità di lavoro, fare esperienza e nel frattempo guardarti intorno. Se hai bisogno di sfogarti per problemi sul lavoro o con i vicini io sarei davvero felice se mi scrivessi, (, sono etero, e lo faccio solo per parlare senza interessi dietro ma davvero, essendo che ho passato anche io un inferno con i vicini, ti sono più "vicina che mai). Le ril resto solo dell idea che in una situazione come la tua solo i soldi possano davvero darti una mano e con il fatto che lavori sei già a metà dell opera.
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08-11-2019, 22:19
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,368
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Peccato che tu abbia scritto poco sul forum. È un'epopea che avrei seguito appassionatamente.
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08-11-2019, 22:29
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#5
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 95
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Che lavoro fai?
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Amministrativa ma in realtà non lo so, sono una cosa in più.. almeno avessi un ruolo, invece anche per il lavoro devo picchiarmi, finisco sempre in situazioni grottesche.
Non mi mettono al CUP o sportello, per ovvie ragioni (bruttezza ecc), mi mettono quindi a stampare le etichette alle provette, tutto il giorno insieme a 3000 tecnici che fanno comunella tra di loro per prendermi per il cu**, sempre per la bruttezza, timidezza ecc.
Ora dovrei cambiare reparto, chissà dove mi mettono stavolta.. a fare cosa.. e con chi soprattutto.. altri rompiscatole con l'unico pensiero fisso è "questa è bella, questa è brutta, questa è carina ecc".. Come alle medie, uguale, solo che fatto da uomini e donne di 40/50/60 anni è un po' allucinante eh, e fa anche schifo, potrei essere la loro figlia.
Poi comunque ora ho 30 anni ma 40 anni che farò? Sempre con le stesse persone, a fare etichette ogni giorno? Ogni giorno umiliata e che devo isolarmi per forza perché non sono come loro? Con la solita frase, detta ovviamente non direttamente ma in modo velato "Lo Stato assume sempre chi non sa fare niente, per questo certa gente l'hanno messa qui dentro". Detto da medici eh.
Non so se reggo così tanto... più che altro ho paura di finire di fare del male fisico a qualcuno..
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08-11-2019, 22:39
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#6
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 95
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Quote:
Originariamente inviata da Tortina95
Ciao, che dire anche io ho passato un inferno con i vicini. Penso che non ci sia di peggio che non poter nemmeno tornare a casa, il luogo che appunto dovrebbe essere tale, per lo stress che ti provoca starci. Sono felice davvero per te, che abbia trovato un lavoro, che io credo non male, alla fine in ospedale ci sono tanti pazienti che hanno bisogno di aiuto e anche se tu facessi la donna delle pulizie, sei davvero d aiuto per loro. Da esterno ti direi di lasciarti spazzare via(non mi ricordo più come si dice) tutte le maldicerie che dicono, e tenerti stretta il lavoro per trovare una a sistemazione. Altrimenti sfruttare l opportunità di lavoro, fare esperienza e nel frattempo guardarti intorno. Se hai bisogno di sfogarti per problemi sul lavoro o con i vicini io sarei davvero felice se mi scrivessi, (, sono etero, e lo faccio solo per parlare senza interessi dietro ma davvero, essendo che ho passato anche io un inferno con i vicini, ti sono più "vicina che mai). Le ril resto solo dell idea che in una situazione come la tua solo i soldi possano davvero darti una mano e con il fatto che lavori sei già a metà dell opera.
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Esatto, io spesso dovevo uscire di casa per stare un po' tranquilla. E io odio stare fuori casa, ma se nemmeno in casa riuscivo ad avere un po' di tranquillità.. Non pretendo silenzio assoluto ma che cavolo, quelli erano proprio prepotenti, fossero state persone almeno civili. Lasciavano la spazzatura fuori dalla porta e altre robe.
Anche la vicina in mezzo non ne poteva più e stava il più possibile fuori casa.. ma allora per cosa lo pago a fare l'affitto?
Avevo un'ansia allucinante, facevano dispetti in ogni modo..non so quanto ho pianto, volevo veramente buttarmi giù, erano lì che controllavano anche se parlassimo, così da mettere subito musica alta o fare casino. Tremava sempre tutta la casa, non riuscivo nemmeno a sentire cosa dicevano i miei.
Stessa cosa quando ci vedevano arrivare.. per cosa poi non si sa, per rompere le scatole, non c'è altra spiegazione, gente frustrata che se la deve prendere con chi sa che non reagisce.
Però alla fine ho reagito, ho iniziato a dare tanti di quei colpi con la scopa al muro che stava per venire giù tutto. 2 giorni dopo hanno trovato un altro alloggio abusivo.
Il nonno ha litigato con la moglie e hanno divorziato.
Sempre il nonno ha avuto qualche infarto e a inizio di quest'anno hanno sfrattato anche lui.
E giustizia è stata fatta.
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08-11-2019, 22:50
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#7
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: Bettola
Messaggi: 357
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Ti capisco bene debb, magari esistesse il karma., sotto di me abitano dei bambini che correvano fi o alle 11 e la madre puliva rumorosamente agli orari più assurdi. Alla fine mio padre si è incazzato, ha fatto casino e il mio vicino l ha minacciato. siamo andati in tribunali e da allora va meglio. Ma continuano a sporcare, a far dispetti più o meno, tuttavia si può almeno dormire adesso.
Speriamo continui così per entrambe
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08-11-2019, 23:14
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Credo che ci sarebbe chi ammazzerebbe per un posto fisso a 1200euro al mese a stampare etichette...per il resto mi spiace delle tue disavventure spero che con il nuovo lavoro ti potrai sistemare meglio.
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09-11-2019, 01:03
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#9
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Principiante
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 95
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Credo che ci sarebbe chi ammazzerebbe per un posto fisso a 1200euro al mese a stampare etichette...per il resto mi spiace delle tue disavventure spero che con il nuovo lavoro ti potrai sistemare meglio.
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Sì ma dipende in che condizioni umane devi stare. Ero continuamente bersagliata proprio perché vista "privilegiata", in più essendo donna non avevo nemmeno la giustificazione "vabè almeno è bella, simpatica, estroversa".
Pensa ad una fobica, evitante, depressa in queste condizioni.. non dormivo più, vomitavo ogni giorno prima di andare a lavoro, non mangiavo più per il nervoso ecc.
Chi riuscirebbe a stare in un posto del genere a stampare etichette mi sa è un estroversone, che sa insomma far stare a bada gli altri, magari facendosi vedere inattaccabile.
A me dicevano sempre che non facevo nulla, quando invece cercavo di fare quello che potevo, di certo le diagnosi non le potevo fare ma per loro dovevo sempre fare di più..
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09-11-2019, 10:44
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Scusami capisco il tuo disagio,ma penso che queste problematiche le avresti anche in altre posti di lavoro,io rimango dell'idea che è meglio stampare etichette che sollevare tutto il giorno pacchi di 20kg,correre come un pazzo in un magazzino di amazon o stare alla cassa di un macdonald in orario di punta per magari prendere 900euro...quando starai male a lavoro pensa a chi fa questi lavori e stà peggio ti potrebbe aiutare(io almeno faccio così).
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09-11-2019, 12:04
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Quote:
Originariamente inviata da funambolic
posso dire che trovo ributtanti i messaggi in cui, a valle del suo racconto, le si chiede semplicemente che lavoro fa e quelli in cui le si dice che è una privilegiata? con tutto quello che ha passato nella sua vita io sono felice per lei che abbia tregua almeno portando a casa uno stipendio, sia per sé che per la mamma.
debb, tieni duro e non mollare. stai costruendo le basi della tua vita, arriverà anche il momento in cui potrai stare serena tornando a casa.
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Tu sei felice per lei anche io sono felice per lei che finalmente abbia un lavoro che gli consente di ripartire,fa solo un pò strano che invece lei non lo sia di avere questa possibilità che in italia molti si sognano,tutto qua.
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09-11-2019, 12:56
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Magari magari magariii avere una casa tranquilla e normale. Qui c'è sempre un clima di tensione, i miei genitori litigano sempre, perfino a tavola tanto che non riesco neppure a mangiare per l'ansia che ho ogni giorno; a volte è così insostenibile che devo, per forza, andare dai miei nonni per trovare un po' di pace.
Questo è il clima a casa mia.
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09-11-2019, 13:24
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Sono cresciuto in un condominio di quartiere benestante di periferia, molto tranquillo gente super tranquilla.. a tormentare gli altri eravamo noi piccoli che eravamo sempre fuori in cortile.
Quando avevo 12 anni io, mia madre e i miei fratelli siamo andati via lasciando mio padre e siamo andati a vivere dai nonni materni.
Condominio popolare quasi in centro città, ero abituato a girare per le stradine e parchi ma qui c'è solo asfalto e macchine. Giocare in cortile non era il massimo i vicini non volevano e ho cominciato a stare chiuso in casa.
La convivenza coi miei nonni incrina i nostri bei rapporti. Siamo sovraffollati. Mia nonna si ammala di demenza, mia madre di tumore, mio nonno diventa scorbutico. Io lascio la scuola superiore è un periodo molto difficile. Comincio ad alzarmi di notte e dormire di giorno per non vedere nessuno. Mia nonna muore e mio fratello porta la fidanzata a vivere con noi contro il volere di tutti, alla fine mi abituo ma poi succede di nuovo con un'altra fidanzata e quasi una terza volta e tutti dicono basta. Mio nonno muore e si comincia a respirare un po' di più. Mio fratello va via prima convive in centro poi all'estero. Io sono diventato hikikomori, vedo mia sorella poco e con mia madre parlo pochissimo passo tutto il tempo in camera mia quando ne ho ottenuta una per la prima volta a 21 anni. Vivo relativamente una vita tranquilla ma spesso sento la necessità di isolarmi totalmente anche portando le cuffie perennemente. Attualmente non sono più hikikomori, mia sorella si è sposata ed è andata via.. vivo solo con mia madre che assisto perché malata. Ora abitare vicino il centro ha i suoi vantaggi visto che non guido ho tutti i negozi vicini.. l'unico problema è che il quartiere è degradato tantissimo, ho dei vicini criminali che sbraitano tutto il giorno e conducono affari loschi ma tutto sommato non sono mai stato meglio. Mi preoccupa l'idea di un futuro in cui tornerò a vivere con mio padre che sarebbe un incubo.
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09-11-2019, 13:41
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Sono cresciuto in un condominio di quartiere benestante di periferia, molto tranquillo gente super tranquilla.. a tormentare gli altri eravamo noi piccoli che eravamo sempre fuori in cortile.
Quando avevo 12 anni io, mia madre e i miei fratelli siamo andati via lasciando mio padre e siamo andati a vivere dai nonni materni.
Condominio popolare quasi in centro città, ero abituato a girare per le stradine e parchi ma qui c'è solo asfalto e macchine. Giocare in cortile non era il massimo i vicini non volevano e ho cominciato a stare chiuso in casa.
La convivenza coi miei nonni incrina i nostri bei rapporti. Siamo sovraffollati. Mia nonna si ammala di demenza, mia madre di tumore, mio nonno diventa scorbutico. Io lascio la scuola superiore è un periodo molto difficile. Comincio ad alzarmi di notte e dormire di giorno per non vedere nessuno. Mia nonna muore e mio fratello porta la fidanzata a vivere con noi contro il volere di tutti, alla fine mi abituo ma poi succede di nuovo con un'altra fidanzata e quasi una terza volta e tutti dicono basta. Mio nonno muore e si comincia a respirare un po' di più. Mio fratello va via prima convive in centro poi all'estero. Io sono diventato hikikomori, vedo mia sorella poco e con mia madre parlo pochissimo passo tutto il tempo in camera mia quando ne ho ottenuta una per la prima volta a 21 anni. Vivo relativamente una vita tranquilla ma spesso sento la necessità di isolarmi totalmente anche portando le cuffie perennemente. Attualmente non sono più hikikomori, mia sorella si è sposata ed è andata via.. vivo solo con mia madre che assisto perché malata. Ora abitare vicino il centro ha i suoi vantaggi visto che non guido ho tutti i negozi vicini.. l'unico problema è che il quartiere è degradato tantissimo, ho dei vicini criminali che sbraitano tutto il giorno e conducono affari loschi ma tutto sommato non sono mai stato meglio. Mi preoccupa l'idea di un futuro in cui tornerò a vivere con mio padre che sarebbe un incubo.
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Mi dispiace tanto.
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14-12-2019, 01:33
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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Quote:
Originariamente inviata da funambolic
puoi avere il lavoro più facile del mondo ma se ti fanno mobbing diventa un inferno
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Posso confermare personalmente, gli ultimi periodi dell'anno scorso arrivavo a casa talmente snervato che non avevo più energie per fare nient'altro. Poi passa la voglia di uscire, vedere gente e sei sempre stanco e incazzato, dato che inevitabilmente poi tutta quell'ansia te la porti anche a casa.
Sicuramente non è un clima incoraggiante e stimolante
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