Mi è stato fatto notare come il riconoscimento
emotivo da parte delle altre persone è ciò che a tutti gli effetti costruisce la nostra autostima, quanto meno nell'immediato o nel periodo che stiamo vivendo.
Vi spiego la teoria del mio teraputa: poichè ho passato quattro anni della mia vita frequentando una ragazza (si suppone) narcisista, incapace di empatizzare con me e i miei sentimenti, la sicurezza già assente che avevo è caduta a picco portandomi a forti stati di ansia e stress, nonchè il fallimento di molte delle mie imprese (non voglio tuttavia addossare la responsabilità dei miei fallimenti fuori da me, se fallisco è perchè io ho sbagliato).
Riflettendoci mi è parso ragionevole, il riconoscimento della nostra persona e della nostra emotività da parte delle persone che frequentiamo mi pare un tassello fondamentale per avere una buona autostima, o per meglio dire la corrispondenza tra chi siamo, l'immagine che diamo e quel che vogliamo mostrare.
Perchè scrivo questa cosa? Perchè mi ha messo molta ansia. Risolta in questo modo, risulta evidente come sia un cane che si morde la coda.
Per star bene bisogna avere relazioni di "riconoscimento" da parte di persone che riteniamo importanti (in quanto l'autostima è requisito fondamentale per star bene).
Quindi bisogna in generale avere relazioni, cosa non facile per un sociofobico, e per di più trovare qualcuno in grado di sintonizzarsi emotivamente con te. Il che risulta più arduo per una persona la cui autostima non brilla, o che tende a dissimulare.
E niente, dopo questo pensiero ho avuto molta voglio di conoscere molte persone e di mettermi in gioco.
Poi è salita l'ansia. E' un domino, ed è difficile.
Ed eccomi qua a raccontarvi perchè sono angosciato.