Autostima, ansia e fobiasociale.
Mi è stato fatto notare come il riconoscimento emotivo da parte delle altre persone è ciò che a tutti gli effetti costruisce la nostra autostima, quanto meno nell'immediato o nel periodo che stiamo vivendo.
Vi spiego la teoria del mio teraputa: poichè ho passato quattro anni della mia vita frequentando una ragazza (si suppone) narcisista, incapace di empatizzare con me e i miei sentimenti, la sicurezza già assente che avevo è caduta a picco portandomi a forti stati di ansia e stress, nonchè il fallimento di molte delle mie imprese (non voglio tuttavia addossare la responsabilità dei miei fallimenti fuori da me, se fallisco è perchè io ho sbagliato). Riflettendoci mi è parso ragionevole, il riconoscimento della nostra persona e della nostra emotività da parte delle persone che frequentiamo mi pare un tassello fondamentale per avere una buona autostima, o per meglio dire la corrispondenza tra chi siamo, l'immagine che diamo e quel che vogliamo mostrare. Perchè scrivo questa cosa? Perchè mi ha messo molta ansia. Risolta in questo modo, risulta evidente come sia un cane che si morde la coda. Per star bene bisogna avere relazioni di "riconoscimento" da parte di persone che riteniamo importanti (in quanto l'autostima è requisito fondamentale per star bene). Quindi bisogna in generale avere relazioni, cosa non facile per un sociofobico, e per di più trovare qualcuno in grado di sintonizzarsi emotivamente con te. Il che risulta più arduo per una persona la cui autostima non brilla, o che tende a dissimulare. E niente, dopo questo pensiero ho avuto molta voglio di conoscere molte persone e di mettermi in gioco. Poi è salita l'ansia. E' un domino, ed è difficile. Ed eccomi qua a raccontarvi perchè sono angosciato. |
Mettersi in gioco spaventa perché implica la possibilità di perdere
Bisogna convincersi che perdere è meno grave che non giocare |
Re: Autostima, ansia e fobiasociale.
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Il problema è che lo penso e lo comprendo cognitivamente, emotivamente invece... |
Re: Autostima, ansia e fobiasociale.
Ti capisco..prima di questa ragazza avevi avuto altre esperienze? Se posso eh
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Ci si prova... |
A volte si rischia di venire fraintesi o non "riconosciuti" perchè si adottano atteggiamenti cosiddetti "disfunzionali" oppure non siamo consapevoli di cosa suscitiamo negli altri. La prima cosa che si scopre mettendosi in gioco sono i limiti e le impressioni anche negative che gli altri si fanno di noi.
L'interazione sociale ti aiuta semmai a prendere coscienza del modo in cui vengono interpretati i tuoi comportamenti e in teoria questo è utile perchè puoi provare a modificarli... ma é anche frustrante perchè rischia di farti crollare la poca autostima che hai :( |
Re: Autostima, ansia e fobiasociale.
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Se non si scommette nulla, non si investono risorse e non si ha nulla da perdere è vero, conviene giocare visto che non si perderebbe nulla, altrimenti il discorso non regge. Se si investono risorse in certi affari e gli affari non vanno mai in porto, conviene non investire proprio queste risorse in questi affari. In pratica in generale non è vero che conviene sempre giocare, dipende dai giochi come son fatti. Probabilmente delle volte i conti li si fa bene, si investono energie e risorse in certe relazioni e non si ha un ritorno, a lungo andare se questo ritorno non c'è le risorse poi magari conviene tenersele ed usarle per fare altro, altrimenti si perde in ogni contesto. |
Re: Autostima, ansia e fobiasociale.
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Stiamo parlando di relazioni sociali, non di giocarsi la casa al lotto
Non avere relazioni è una situazione grave, e penso che qui dentro si sia tutti d’accordo, da cui bisogna sforzarsi di uscire. A volte non si capisce la gravità della situazione perché ci si è abituati e sembra che un rifiuto (anche da parte di un amico) possa essere più grave che star da soli |
Re: Autostima, ansia e fobiasociale.
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Re: Autostima, ansia e fobiasociale.
Penso che il metodo migliore per affrontare le situazioni sia provare, sbagliare e riprovare.
Questo per dire che non provare proprio non ti da le informazioni necessarie per riprovare nuovamente forte degli errori passati. Nelle relazioni la cosa più grave che possa accadere è che l'autostima venga inficiata a causa di un rapporto di mancata comprensione (sto togliendo casi limite di violenze e altre brutte cose, ovviamente). Cosa che a tutti gli effetti è grave, ma che fa da contraltare all'arrichimento personale che porta un rapporto appagante. Il gioco vale la candela? Come ho scritto penso sia un cane che si morde la coda, quindi mi verrebbe da dire che per qualcuno possa servire un po' di preparazione in più per rendere i possibili benefici più delle perdite, per altri (i normaloni?) potrebbe essere una condizione già più semplice, in quanto un' autostima sana subisce meno certi scossoni. Il fatto è che la situazione, non provando e sbagliando, non cambia...quindi prima o poi qualcosa si deve fare. Il dramma è rendersi conto come ogni crescita passa per forza da una relazione, e notare di avere un piccolo problema di sociofobia :ridacchiare: |
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