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02-01-2015, 16:35
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Cmq è un discorso senza via d'uscita perchè potresti dirmi che la prima ondata di "repressione emozionale" è stata un risposta di difesa ad un "eccesso di emozionalità"...
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Potrei risponderti questo e molto altro, ma cose probabilmente così "soggettive" che come hai giustamente detto non arriveremmo da nessuna parte.
Quote:
ma per me il problema principale rimane l'eccesso di controllo, mai sentito di gente che sta male perchè si sfoga...
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Non quando quello sfogo mostra a te e a chi "assiste alla scena" un "te stesso" o "una parte di te" che non avevi motivo/bisogno/volontà di "tirare fuori".
Il controllo è anche il potere di gestire le cosiddette "parti di sè stessi".
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02-01-2015, 16:59
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Potrei risponderti questo e molto altro, ma cose probabilmente così "soggettive" che come hai giustamente detto non arriveremmo da nessuna parte.
Non quando quello sfogo mostra a te e a chi "assiste alla scena" un "te stesso" o "una parte di te" che non avevi motivo/bisogno/volontà di "tirare fuori".
Il controllo è anche il potere di gestire le cosiddette "parti di sè stessi".
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Hai centrato un ottimo punto, chi lo decide quale parte di te va tirata fuori e quando e perchè?tu?
se non le tiri fuori come fai a conoscerle e ad affrontarle?
ci sono aspetti di noi che non ci piacciono, ma non per questo non esistono.
per evitare fraintendimenti non sto dicendo che si dovrebbe sempre agire d'impulso, in modo istintivo, senza filtri ecc ma che certi aspetti vanno accettati e vissuti, per poi poterci lavorare sopra, ma se uno si fascia sempre la testa prima di romperla rischia di fare ancora più danni.
"la ragione è un pesce che crede di contenere in sè il mare" diceva qualcuno
ps:come giustamente hai detto poi la cosa diventa troppo soggettiva perchè io ad esempio ho vissuto come più problematico il controllo delle emozioni/apatia mentre magari per te è più problematica la potenza delle tue emozioni, non so.. in ogni caso c'è uno squilibrio a favore dell'uno o dell'altra
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Ultima modifica di DownwardSpiral2; 02-01-2015 a 17:01.
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02-01-2015, 20:12
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#23
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
è proprio la repressione di emozioni e sentimenti che poi porta alla loro esasperazione
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Questo lo penso anch'io.
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02-01-2015, 20:15
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 995
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Penso ci sia differenza tra "controllarsi" e "limitarsi".
Se fai tutte queste cose perchè pienamente cosciente consapevole e volente, non c'è nulla di male anzi, tanto di guadagnato.
Se le fai invece come "limite autoimposto", c'è meno di buono.
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E' un buon 50 e 50 direi.
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02-01-2015, 20:19
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#25
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Non quando quello sfogo mostra a te e a chi "assiste alla scena" un "te stesso" o "una parte di te" che non avevi motivo/bisogno/volontà di "tirare fuori".
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Ci sarebbe da chiedersi perché si arrivi ad avere degli agiti ("sfoghi") chiaramente improduttivi e se siano veramente parte di noi o "altro"...
Controllo ed equilibrio non sono la stessa cosa, almeno io che problemi con il bisogno di controllo ne ho fin troppi sono arrivata a questa conclusione.
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05-03-2015, 04:45
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#26
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Se ho mai confessato ai miei genitori di avere paura di qualcosa non lo ricordo.
Sono convinta, inizialmente solo a livello inconscio, ormai anche razionalmente, che i miei genitori non siano, né siano mai stati, in grado di gestire l'angoscia che i miei sentimenti suscitano da sempre in loro quindi li ho nascosti così bene e da così tanto tempo che non li ritrovo. Tutte le volte in cui ho tentato di esprimere in loro presenza come io mi sentissi ho percepito una fortissima ansia da parte loro che si traduceva in frasi fatte o aggressioni verbali atte a giustificare colpe che si autoimputavano, colpe spesso inesistenti, il che rendeva sterile ed estremamente doloroso il mio tentativo. È ancora così, tranne rarissime occasioni di brevissima durata, qualche minuto, in cui riescono a focalizzare alcune loro problematiche ma come ci si ricollega alle mie si riproietta sempre la stessa scena del medesimo film.
Ergo esprimere le mie paure "è una pessima idea e porta solo altro dolore".
Riesco a parlare delle mie emozioni solo dopo "aver razionalizzato". Se ho un problema non lo racconto a nessuno finchè non ne sono venuta a capo, è già molto per me riuscire a dire "ho un problema ma non voglio parlarne" nel momento in cui ce l'ho. Se soffro emotivamente non voglio nemmeno accennarne, se soffro per qualcuno inizialmente mi rifiuto di ammetterlo anche con me stessa, quando "mi passa" forse riesco ad ammetterlo con la mia psicoanalista e forse forse ma di rado, dopo mooolto tempo con pochissimi amici intimi.
Ad un certo punto, non so quando, in qualche parte recondita di me, è stato marchiato a fuoco "meglio rabbiosa che paurosa, la paura è qualcosa di cui vergognarsi".
Sono solo riuscita ad imparare a sfogare la rabbia senza danneggiare me o altri, a controllarla per non finire in guai peggiori (non sempre mi riesce, ancora oggi). Solo nel lutto sono riuscita ad andare oltre la rabbia e sentire tutto quello che c'è sotto, in ultimo, il dolore puro.
Non sono nemmeno sicura di sapere cosa significhi realmente avere paura, non sono certa di sapere cosa si provi, ricordo solo in maniera molto vaga di averne avuta e di non aver neppure ipotizzato di parlarne ai mie genitori. In compenso soffro di ansia ed ho delle fobie (di cui mi vergogno perché mi sembrano ridicole proprio perché non ho paura di molte delle cose che spaventano la maggior parte delle persone) che possono scatenare in me non proprio attacchi di panico ma un principio di essi. Qualche attacco di panico "come si deve" l'ho avuto ma pochi e scollegati da situazioni ansiogene, addirittura in momenti di relax ma inseriti in periodi di fortissimo stress psicofisico.
Mi sono trovata in situazioni oggettivamente rischiose ma non ricordo di aver mai aperto la bocca per gridare "aiuto", non ci ho proprio pensato, non avevo paura.
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Ultima modifica di rosadiserra; 05-03-2015 a 05:10.
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05-03-2015, 10:19
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#27
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: zona cagliari
Messaggi: 1,506
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essendo timido non mi lascio andare a grandi abbracci, e quindi non faccio trasparire il mio affetto per una persona questo sopratutto in famiglia,solo a mia nonna la riempio di abbracci poi si torna sempre li le donne,ho ricordi vaghi dello mio sprigionare le mie emozioni con una donna e passato molto tempo,e la mia timidezza non mi aiuta, ma io la vivo bene e sono sicuro che una donna genuina vera,semplice, che mi capisca,la trovero'
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05-03-2015, 13:34
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#28
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Le emozioni represse mi divorano da dentro
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Ultima modifica di barclay; 05-03-2015 a 13:40.
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05-03-2015, 14:34
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#29
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 145
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E' un tema su cui non riesco a prendere una posizione netta a riguardo.. mi rendo conto che, idealmente, condividere le proprie emozioni sia fondamentale per contenerle.. ma spesso capita che le persone a cui ci si rivolge per confidarsi non siano in grado di rassicurarci, e che vengano terrorizzati dalle nostre stesse paure, accrescendo lo sconforto in noi e in loro.. per cui, mi chiedo, in questi casi come si fa?..
Così cerco di esternare le mie preoccupazioni quando credo di essere sicura che l'altra persona possa rassicurarmi e che possa sopportare il carico della mia emozione.. però allo stesso tempo, facendo così, capita che, spesso, molte emozioni le tengo per me, e l'ansia sale alle stelle.
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05-03-2015, 14:45
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#30
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 993
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In generale, a mio parere, è opportuno sfogare le proprie emozioni quando abbiamo un'elevata confidenza e un rapporto solido con una persona e inoltre sappiamo che lui o lei ci ascolterà e ci darà buoni consigli.
In generale è meglio evitare di sfogare emozioni negative con persone che in un determinato momento sono suggestionabili, che hanno poca stima di noi o con cui non siamo molto in confidenza, perché potrebbero stare male, rimproverarci di qualcosa oppure non dare abbastanza peso alle nostre parole rispettivamente.
Inoltre, diverse persone ci danno consigli per cose diverse, quindi è sempre opportuno capire in cosa ci può aiutare qualcuno
Ed è opportuno, di nuovo, porre i nostri problemi senza mettere troppa agitazione; un'esposizione tranquilla e chiara è la migliore.
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Ultima modifica di cancellato15306; 05-03-2015 a 14:49.
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05-03-2015, 17:05
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#31
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da Alessandra
E' un tema su cui non riesco a prendere una posizione netta a riguardo.. mi rendo conto che, idealmente, condividere le proprie emozioni sia fondamentale per contenerle.. ma spesso capita che le persone a cui ci si rivolge per confidarsi non siano in grado di rassicurarci, e che vengano terrorizzati dalle nostre stesse paure, accrescendo lo sconforto in noi e in loro.. per cui, mi chiedo, in questi casi come si fa?..
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Sono arrivata più o meno alla tua conclusione, razionalmente poi in pratica è un altro paio di maniche , l'unica possibilità è trovare persone che possano condividere con noi le nostre emozioni senza averne timore, persone diverse per problematiche diverse, poi certo, non sempre si ha a disposizione queste persone nel momento in cui vorremmo confidarci e quindi dobbiamo affrontare le nostre difficoltà da soli ma questo mi sembra anche giusto, affrontare le proprie emozioni ed imparare a conviverci non significa avere sempre una stampella disponibile.
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05-03-2015, 21:44
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#32
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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Quote:
Originariamente inviata da rds
... Riesco a parlare delle mie emozioni solo dopo "aver razionalizzato". ... Ad un certo punto, non so quando, in qualche parte recondita di me, è stato marchiato a fuoco "meglio rabbiosa che paurosa, la paura è qualcosa di cui vergognarsi". ... Mi sono trovata in situazioni oggettivamente rischiose ma non ricordo di aver mai aperto la bocca per gridare "aiuto", non ci ho proprio pensato, non avevo paura.
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E' come se le avessi scritte io quelle parole...
Fatico pure a riconoscere e dare un nome a quelle emozioni, come un automa.
Quote:
Originariamente inviata da Blutarski
Ti capisco al 100%, ci penso tutti i giorni e, dio, quanto mi manca
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Se anche tu hai tentato di sopprimere quel fanciullino pascoliano prima del tempo, immagino che tu la stia pagando cara.
Quote:
Originariamente inviata da Alessandra
... spesso capita che le persone a cui ci si rivolge per confidarsi non siano in grado di rassicurarci, e che vengano terrorizzati dalle nostre stesse paure, accrescendo lo sconforto in noi e in loro.. per cui, mi chiedo, in questi casi come si fa? ...
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E se fosse solo una nostra impressione?
E se gli altri fossero, invece, in grado di sopportare un fardello così?
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05-03-2015, 22:50
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#33
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 145
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Nel post precendente non l'ho specificato ma volevo far rientrare nel mio discorso solo alcune persone, particolarmente fragili e vulverabili.. Estendendo il discorso, credo anche io che possano esserci potenzialmente diverse persone in grado di rassicurarci
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Ultima modifica di Alessandra; 05-03-2015 a 22:57.
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05-03-2015, 23:05
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,428
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io lo faccio solo sul forum... quelle poche volte che mi capita in casa non è piacevole ne per me ne per gli altri...
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05-03-2015, 23:15
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#35
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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Quote:
Originariamente inviata da Alessandra
Nel post precendente non l'ho specificato ma volevo far rientrare nel mio discorso solo alcune persone, particolarmente fragili e vulverabili.. Estendendo il discorso, credo anche io che possano esserci potenzialmente diverse persone in grado di rassicurarci
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Lo avevo intuito, sì. Solo di recente ho constatato l'esistenza di persone in grado di ascoltarmi dal vivo, ma avrei potuto aprirmi molto tempo prima conoscendole da anni. Se non siamo noi i primi a sentirci pronti per fare questo passo nel ricercare ed abbassare questi muri con gli altri, non c'è molto da fare.
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06-03-2015, 01:02
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#36
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: fuori Cagliari
Messaggi: 632
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io ho sempre avuto un certo autocontrollo, ma tante emozioni represse, delle volte le ho trasformate in qualcosa di buono, altre volte in cose che mi hanno eroso e hanno contribuito a portarmi alla situazione di oggi.
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06-03-2015, 01:14
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#37
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,268
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Ho impiegato gli ultimi quattro anni ad avere autocontrollo e a reprimere le cose, come uscirne?
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06-03-2015, 11:40
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#38
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 94
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Oh, mi rispecchio perfettamente nell'articolo linkato nel primo post. Sono stata molto brava a reprimere le mie paure fin da piccolissima...e a nove anni, ricordo, avevo preso a strapparmi tutte le ciglia... e spesso dico/penso ancora adesso che 'non ho bisogno di nessuno!' lo dico anche a mio marito, perché sono così schifosamente orgogliosa
Sfogo la mia emotività nella scrittura. Quando scrivo posso riversare i miei sentimenti nei personaggi delle mie storie, è un po' come essere un'attrice, se divento qualcun altro riesco ad aprirmi.
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06-03-2015, 12:13
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#39
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Io sinceramente non so se ho delle emozioni represse.
Rabbia nei confronti di qualcuno? non credo...
Non so, a volte mi incaxxo come una bestia quando guardo la tv (dalla politica al calcio) e mi metto a borbottare da solo però penso che in quei casi la mia rabbia sia diretta verso quelle cose, non sia una valvola di sfogo per altre emozioni represse.
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