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Vecchio 02-01-2025, 23:59   #1
Esperto
L'avatar di cosechenonho
 

Ottimisti, realisti o pessimisti? Come vi definireste? Quale delle tre opzioni è la migliore?
Ringraziamenti da
Maffo (03-01-2025)
Vecchio 03-01-2025, 00:14   #2
Banned
 

Realista/pessimista
Vorrei essere un po' più positivo ma non ci riesco..ogni anno che passa è sempre peggio del precedente e se accade qualcosa è sempre negativa...
Vecchio 03-01-2025, 00:29   #3
Esperto
L'avatar di Lost75
 

A periodi ottimista, a periodi realista, a periodi pessimista
Vecchio 03-01-2025, 06:07   #4
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

Limitandomi alle 3 opzioni offerte, potrei dire che nel Macro sono pessimista mentre nel Micro sto cercando di essere appagato di quel che ho e di quello che potrei avere.
Vecchio 03-01-2025, 10:23   #5
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Vorrei avere il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà, ma col primo ci riesco benissimo, mentre col secondo ho sin troppi problemi.
Vecchio 03-01-2025, 10:36   #6
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

mi considero realista. E ciò applicato alla mia situazione significa avere una visione delle cose disastrosa ahah.
Vecchio 03-01-2025, 10:55   #7
Esperto
L'avatar di Hassell
 

Realista.
Vecchio 03-01-2025, 11:06   #8
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Sempre stato stupidamente ottimista verso il futuro e sempre sarò
Vecchio 03-01-2025, 15:59   #9
Avanzato
L'avatar di Melmoth
 

Pessimista co(s)mico
Ringraziamenti da
Brutton (06-01-2025)
Vecchio 03-01-2025, 16:03   #10
Esperto
L'avatar di Trinacria
 

Direi che le prendo tutte e tre in base al periodo. Prevalentemente realista, non faccio una tragedia di tutto ma non vedo nemmeno tutto rose e fiori.
Cerco di essere più ottimista che posso ma purtroppo non sempre ci riesco e a volte cado nel pessimismo cosmico.
Ringraziamenti da
Mollusco (03-01-2025)
Vecchio 03-01-2025, 18:46   #11
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

dipende dalla fase del disturbo bipolare
Ringraziamenti da
Brutton (06-01-2025)
Vecchio 05-01-2025, 00:46   #12
Intermedio
 

cerco di farmi vedere realista/ottimista con gli altri,, ma in realtà sono pessimista di natura e non riesco ad essere una persona che si fida degli altri.
Vecchio 12-03-2025, 18:47   #13
Esperto
 

Pragmatico/realista...
Vecchio 12-03-2025, 21:08   #14
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Sono realista. Mi aspetto che la vita sia un'esperienza perlopiù frustrante, zeppa di controsensi e di questioni irrisolte. La verità è che non se ne esce vivi, a meno che non si creda nella reincarnazione, ma anche lì, chissà in cosa ti reincarni. Belen? Un cliente del paradiso della brugola? Un quokka? Un moscerino della frutta? Boh.
Certo, ogni tanto mi chiedo se non sarei più serena credendo negli unicorni, ma poi mi ricordo che anche gli unicorni avrebbero problemi esistenziali. Tipo, dormire con un corno gigante che ti spunta dalla fronte e non trovare mai la posizione giusta. Porelli, che dolor'.
Che poi.
Pessimisti, ottimisti, ottimisti.. alla fine bisogna comunque pagare le tasse. E per questo tema non c'è illusione che tenga.

Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 12-03-2025 a 21:14.
Vecchio 12-03-2025, 21:53   #15
Esperto
 

Realista.
Tendente all'ottimismo ma non mi è convenuto, era meglio esserlo di meno.
Vecchio 13-03-2025, 07:00   #16
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da cosechenonho Visualizza il messaggio
Ottimisti, realisti o pessimisti? Come vi definireste? Quale delle tre opzioni è la migliore?
Migliori per fare cosa? Queste attitudini valutano a monte la vita cos è, sono queste che danno delle finalità o meno, non è che abbiamo delle finalità senza queste attitudini.
Se sei ottimista la vita è bella e non ha difetti a monte, se sei pessimista ce li ha e come.
Sono sistemi valutativi e non sistemi per far qualcosa.
Non sono mezzi, definiscono valori, sonno atteggiamenti finalistici. I valori non servono a fare qualcosa danno un peso positivo o negativo alle possibili direzioni.
La domanda per me è in parte insensata in generale.

Il realismo è una cosa a parte e non c entra nulla con queste due categorie, si può essere realisti e ottimisti o realisti e pessimisti.

Il realismo descrive come le cose sono, il pessimismo o l ottimismo invece le valuta.

L'atteggiamento valutativo è pessimista quando il peso negativo è maggiore, ma non è una cosa che serve a fare qualcosa è il sistema che ogni individuo adotta. Non è funzionale a qualcosa. Facciamo un esempio due tizi hanno grosso modo la stessa moglie ma uno dei due ne preferirebbe un altra mentre il secondo si accontenta ed è soddisfatto.
Il primo ha un atteggiamento più pessimista rispetto al secondo ma descrivono magari la stessa situazione occhio e croce.
Non so se si possono definire i poli estremi di questi modi di valutare.
Più ti sta bene tutto e più valuti positivamente tutto più sei ottimista più valuti negativamente più sei pessimista, ma non si può mica vedere chi ha ragione, ha ragione rispetto a cosa?
Ci sono differenze sicuramente, l ottimista estremo potrebbe essere felice subito senza dover fare niente, qualsiasi sia la situazione in cui versa se la valuta positivamente sarebbe in automatico felice e gioioso.
Ma questo è, cosa è meglio? Anche l atteggiamento riguardo alla sopravvivenza cambia l ottimista estremo sarebbe felice comunque pure se non sopravvive e gli dicono che dopodomani deve morire, il pessimista magari no.
Il bicchiere che osservano è lo stesso ma valutano la situazione diversamente.
Che uno valuta la sopravvivenza come una cosa positiva già deve usare un sistema valutativo, in sé niente ha valore. Anche il sistema per valutare quale dei due atteggiamenti è migliore è inquinato a monte dall atteggiamento valutativo stesso, è una cosa circolare e potrebbe portare a paradossi. Devo pensare un attimo a certe cose, perché i sistemi valutativi vertono su delle cose non sui sistemi valutativi stessi e non sono sicuro che questa cosa si può fare. Al più si può vedere però quali sistemi valutativi sono coerenti, però anche qua, la coerenza diventerebbe una cosa preferibile o meno sempre in base a qualche sistema che la valuta. Se uno pensa "è migliore perché è coerente" già sta valutando.
Ci potrebbe essere un terzo atteggiamento che non valuta nulla, si resterebbe praticamente impassibili qualsiasi cosa accada. Che poi forse su molte cose si è neutri davvero, a uno non gliene frega un accidenti.
Il sistema che adotto io comunque mi sa che non dice sia migliore o peggiore un sistema, dice che è migliore il mio. In pratica degli altri sistemi non me ne frega un accidenti stanno dietro al mio, il mio non so di preciso quanto sia ottimista o pessimista rispetto ad altri.

Secondo me per questo sono refrattario al cambiamento dei valori e non valuto positivamente il cambiamento dei valori e nemmeno l adattamento.
È una cosa positiva per altri, non per me, per questo quando son costretto ad adattarmi, anche se riesco, sono infelice.
E non valuto nemmeno positivamente la coerenza e l assenza di conflitti del sistema di valori con altri sistemi di regole ottenuta a discapito del sistema di valori stesso tramite un suo accomodamento.
Ho un modo di valutare che si discosta dalla norma in modo piuttosto drastico, per questo capita che quando parlo con altri nom ci capiamo a monte, per loro è scontato che sia meglio ottenere una forma di assenza di conflitti in ogni caso, per me no.

Una pace ingiusta ottenuta dovendo rinunciare a tanto, è peggiore di una guerra infinita.

Mi trovo agli antipodi con certi atteggiamenti valutativi diffusi e con questo mi ricollego al concetto di comprensione di cui ho parlato altrove.

Che poi non sono atteggiamenti assoluti, un atteggiamento valutativo A è più pessimista rispetto ad un altro B, ma magari più ottimista rispetto ad un terzo C.

Ultima modifica di XL; 13-03-2025 a 12:26.
Vecchio 13-03-2025, 16:01   #17
Esperto
L'avatar di juan
 

Io dico realista, ma gli altri dicono pessimista.
Vecchio 13-03-2025, 21:40   #18
Esperto
L'avatar di cosechenonho
 

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio

Una pace ingiusta ottenuta dovendo rinunciare a tanto, è peggiore di una guerra infinita.
Perché sarebbe ingiusta? Che significa pace ingiusta? Che la guerra è giusta? Che i conti non finiscono mai di essere saldati? Oh Signur
Vecchio 13-03-2025, 22:15   #19
Esperto
 

Mi considero pessimo
Vecchio 14-03-2025, 10:16   #20
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da cosechenonho Visualizza il messaggio
Perché sarebbe ingiusta? Che significa pace ingiusta? Che la guerra è giusta? Che i conti non finiscono mai di essere saldati? Oh Signur
Che i negoziati possibili non stanno bene e quindi resta solo il conflitto, questo significa.
Ingiusta per me ovviamente, poi un altro può pure dire che va bene, il punto è che se a me non va bene, non va bene. Mi sembra chiaro.
Facciamo un altro esempio. Ci sono due tizi, uno che vende, l'altro che compra, cercano di mettersi d'accordo, facendo proposte e controproposte, ma l'accordo non si trova, il tizio comprerebbe solo ad un prezzo che l'altro tizio non è disposto a concedere.

Ma com'è che per voi è tanto difficile da capire questa cosa?

Il prezzo corretto per il tizio che compra non è corretto per il tizio che vende, e c'è un conflitto.

In altri casi in pratica succede che qualcuno ti rompe le balle con un certo comportamento, e gli si chiede "ma per non rompere le balle che ti devo dare? Che devo fare?" e il tizio fa delle richieste, chi risponde non è disposto a concendere queste cose e la rottura di coglioni resta perenne perché anche il tizio è insoddisfatto dalla controproposta, perché mai dovrebbe risolversi?

A meno che non lo stermini il tizio e quindi riesci a sopraffarlo, o viceversa non è lui a sopraffare te definitivamente, il conflitto resta. La pace giusta è una pace ottenuta dove sono soddisfatte entrambe le parti in conflitto.

Diciamo che anche a livello commericale ho un'idea simile, un affare rende felice sia chi acquista che chi vende.

Certi affari invece capita che sono un'inculatura o per chi vende o per chi acquista, in che casi succedono cose simili? Quando si è alle strette e si hanno pochi elementi per negoziare, porta a malcontenti vari.

Per me è falso che è sempre possibile accordarsi con soddisfazione, preferisco mantenere il conflitto piuttosto che accontentarmi di un affare che reputo insoddisfacente.

A voi piace la pace a tutti i costi? A me no.

La pace mi sta bene solo se per me è davvero un buon affare, se no, al diavolo, la pace e l'accordo non sono beni assoluti e supremi. In Amleto ad esempio muoiono tutti, ma è l'esito migliore per una situazione di merda che si è andata a creare dove tutte le alternative sono peggiori ed ingiuste.

Secondo un certo modo di ragionare è più giusto far fuori tutti che inculare uno solo che deve starci all'inculatura. E io ragiono così. Non sono a favore della non distruzione a tutti i costi.

L'assenza di conflitti mi sta bene solo a certe condizioni, non sempre, ripeto l'assenza di conflitti non è un bene assoluto ci sono situazioni peggiori.

Ultima modifica di XL; 14-03-2025 a 10:55.
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