|
|
16-05-2008, 16:35
|
#21
|
Principiante
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 63
|
A me invece penso sia successo questo... il disagio fortissimo e la fatica che ho provato nel reagire a un ingiustizia o a una prevaricazione (a volte non ho reagito è vero ma è stato secondario nella mia esperienza) , hanno comunque intaccato profondamente quello che sono perchè ho rifiutato per tantissimo tempo le reazioni del mio corpo.
Raggiunti livelli pesi ho iniziato a essere più accondiscendente e alla fine più giusto con me stesso, in linea del resto con la buona opinione che ho di me: se costa fatica o risulta difficile qualcosa la vedo più come una difficoltà e non come una colpa :?
Spero di mettermi definitivamente d'accordo con me stesso 8)
|
|
16-05-2008, 18:47
|
#22
|
Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
|
..
|
|
16-05-2008, 21:24
|
#23
|
Principiante
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 63
|
Volevo dire questo: mi sono spesso forzato a reagire a ingiustizie e piccoli soprusi in nome di un comportamento che reputavo ideale, ma nel farlo magari mi scoprivo a sudare freddo, mi sembrava di parlare con una voce non mia, e di muovermi in modo ridicolo, sentivo gli occhi 'bassi'...
Il brutto è stato che ho iniziato a dirmi, anche se sembra deficiente: io ho il carattere giusto ma sono intrappolato in un corpo che non risponde a tono, la mia mente e il mio corpo sono 2 cose completamente separate e così via.
In questo senso 'ho rifiutato per troppo tempo le reazioni del mio corpo'.
Adesso accetto ben volentieri di non essere una macchina e non penso più che avere difficoltà significhi non essere forte o faccia di me o degli altri persone peggiori di chi non le ha, anzi spesso è il contrario... :roll:
'Intaccato quello che sono' cmq non era l'espressione giusta perchè non è che sono mai stato un monolito e menomale... volevo dire che sono stati eventi che mi hanno profondamente cambiato per come li ho vissuti (e 'rielaborati') nel corso della mia vita...
ecco così va meglio :? :wink:
|
|
16-05-2008, 22:46
|
#24
|
Principiante
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 63
|
Quote:
Originariamente inviata da tsevrah
Quote:
Originariamente inviata da Assorto
Scusate, sono usciti l'11 ed il 78 ?
|
No , perchè sono diventati fobici pure loro (a forza di stare a sentire tutte queste chiacchiere) .
|
Che stronz.. :lol: bravi 8)
|
|
17-05-2008, 04:06
|
#25
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
|
Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Non mi schiero ne dall'una ne dall'altra parte,ti ribadisco che è un discorso troppo generalizzato...A mio parere è la visione di se stessi che cambia.....Se io fossi una persona timida che soffre perchè ho un limite a socializzare e dall'altra parte ci fosse qualcuno che s'approfitta di ciò...insultandomi...o emarginandomi...A questo punto sono assolutamente concorde con te nell asserire che sto subendo un ingiustizia...e che di certo non è giusto deridere di chi sfortunatamente possiede un "handicap".....Diversa è stata la mia situazione...In passato io HO SCELTO e sottolineo ho scelto di vivere una vita un pò fuori dagli schemi...,che mi ha comunque portato a far parte di quella fetta di persone che vengono emarginate o derise per strada...,ma non ho mai percepito una sensazione di ingiustizia nei mie riguardi..probabilmente perchè stando bene con me stessa e con la scelta che feci....non m'importava del giudizio altrui...e tanto meno di esser emarginata solo perchè scelsi di "vestire panni" diversi da quelli della maggior parte delle persone...Poi ovviamente se vogliam parlare dell ingiustizie nel senso più ampio del termine,ognuno di noi...chi più chi meno,le subisce....(spero di nn essermi espressa male anche questa volta..e che tu capisca che il mio non voleva esser un attacco al popolo dei timidi,poi di certo avrai un opinione contraria alla mia...ma ben venga)
|
Io comunque intendevo trascendere queste speculazioni, e portare l'attenzione a un fatto: vogliono continuare a diffondere la morale secondo cui, chi ha la fobia sociale, debba risolvere da solo, e solo lui, il suo problema, mentre gli altri, al massimo, si sentono in dovere morale di dargli solidarietà.
Invece, secondo me, e secondo un punto di vista moralmente più giusto, i normali devono sentirsi in dovere di capire i fobici sociali, di smetterla di considerarli asociali, o compagnia non interessanti.
Come i membri di una famiglia si aiutano tra di loro, così dovrebbe essere per le persone socialfobiche e estroverse, invece di pensare ognuno al proprio comodo.
|
|
17-05-2008, 09:20
|
#26
|
Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
|
...
|
|
20-05-2008, 20:41
|
#27
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
|
Quote:
Originariamente inviata da animaSola
sul fatto che i "normali" debbano sentirsi in dovere di capire i sociofobici...sn un attimino in disaccordo...,al massimo ci si può venire incontro...cercando di rispettarsi l'uno con l'altro,e aiutandosi quando è possibile farlo (anche perchè se si è diversi,di certo non è così facile comprendersi)...
|
Quando dico che gli altri dovrebbero sentirsi in dovere di capire un socialfobico intendo dire semplicemente che devono essere preparati a gestire questa eventuale situazione.
Questa non è una richiesta assurda, utopistica, viene sentita come un sacrificio solo da chi è abituato a pensare ai suoi diritti e poco ai suoi doveri, allora sì che è un sacrificio.
|
|
20-05-2008, 22:43
|
#28
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
|
Quote:
Originariamente inviata da animaSola2
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Quando dico che gli altri dovrebbero sentirsi in dovere di capire un socialfobico intendo dire semplicemente che devono essere preparati a gestire questa eventuale situazione.
|
Il problema è questo hurryno...cè poca informazione...quindi è normale che le persone si trovino impreparate di fronte a situazioni a loro sconosciute....Prendiamo me come esempio...,prima di ritrovarmi su questo forum ...non ero a conoscenza che esistesse questa problematica...quindi se per caso anni fà mi sarei ritrovata di fronte una persona che soffriva di fobiasociale..non avrei saputo riconoscerla..
Non sono situazioni facili da gestire,perchè se da una parte una persona timida ha un limite nel comunicare col mondo..dall altra ogni persona è abbastanza presa dalle proprie problematiche che spesso non nota quelle altrui...
|
Sì ma adesso, grazie a internet e i forum, l'informazione può passare più facilmente e avere effetti concreti.
I forum infatti inducono anche le persone più egocentriche ad adottare nuovi punti di vista, a ascoltare nuove informazioni, rifletterci sopra, e modificare il proprio atteggiamento.
All'inizio questo meccanismo viene indotto da stimoli passivi, come l'effetto-dipendenza da internet, che li costringe a leggere informazioni che istintivamente neanche colpirebbero la loro attenzione, poi, a forza di rielaborare queste informazioni, cominciano a rifletterci su e relazionarsi in modo diverso con la vita sociale.
Se per esempio su un forum si conosce uno che ha la fobia sociale, che informa il forum su cosa sia, tutti i partecipanti del forum, se hanno capito le argomentazioni del socialfobico (e se il socialfobico le ha spiegate bene, in modo non ambiguo), quelle persone, nella vita reale, saranno preparate ad affrontare una socializzazione con un socialfobico.
Non solo, ma se, quelle persone, incontrassero nella vita reale dei loro amici che non sanno cos'è la fobia sociale e interpretano male la condizione di chi ne è affetto, provvederanno probabilmente a informare questi loro amici del giusto modo di interpretarla, secondo quanto hanno imparato sul forum, e così, a macchia d'olio, grazie alla comunicazione sul forum è possibile divulgare con un effetto a catena quelle informazioni che, in condizioni normali, non passerebbero.
|
|
21-05-2008, 00:27
|
#29
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
|
Quote:
Originariamente inviata da animaSola3
Discorso che non fà una piega...., ma purtroppo anche se l'informazione tramite internet si è di certo evoluta,il problema continuerà a sussistere...Esco un attimo fuori tema per farti un esempio...,Noi tutti oramai sappiamo che alcol e droghe possono generare patologie psicologiche e fisiche...,ma pur essendone a conoscenza moltissime persone continuano a farne uso...Questo per dirti che esistono moltissimi esseri umani che se ne fregano altamente di se stessi...e tanto meno degli altri.....e per quanto si tenti di divulgare il piu possibile "un messaggio" che può esser di interesse pubblico...,vige sempre quell immensa non curanza dei problemi altrui...finchè essi non arriveranno al punto di toccarci in prima persona...
Sarebbe bello se ...tutti adottassero l'atteggiamento che prevenire è meglio che curare..ma oramai si sono accumulati talmente tanti problemi...che uno a fatica riesce a sbrogliare i suoi....
scusa forse sn andata fuori tema...ma stasera sn un pò stanca :wink:
|
Questo discorso sta in piedi finchè non ci si sente membri di una società, finchè si ha la sensazione che la soluzione debba venire dall'esterno e che debba essere necessariamente già pronta e operativa, anzichè graduale, nascente dal basso, dall'azione del singolo individuo, che inizialmente può anche rappresentare una minoranza e, apparentemente, non avere effetto.
|
|
|
|
|