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ma questo lo fanno con tutti, mica solo con i timidi
c'è il bravo collega e il cattivo collega ma spesso la colpa è dell'ambiente, dove c'è competitività e poche risorse insufficienti per tutti |
Quoto Calimero.....sopratutto lo fanno con chi non si sa difendere o sopporta tutto passivamente, per questo dico sempre che si deve reagire e rispondere, per non passare per stupido....ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare :lol: :lol: :lol:
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La vita genera stress.E' un dato di fatto.Se pensi che andrai al lavoro sempre in perfetto stato te lo puoi scordare.Non siamo macchine.
Le ansie le hanno tutti.La voglia di primeggiare puoi averla anche tu perche' non vuoi essere da meno rispetto agli altri. Tu puoi essere timido ma puoi farti rispettare.Se non ci riesci il problema non è la timidezza è l'autostima. |
Per me la state affrontando in maniera sbagliata, secondo me invece basta avere un po' di autoironia ed avere sempre uno spirito collaborativo, non rompere i coglioni se si può, e sopratutto chiudere un occhio e coprire gli sbagli degli altri. Allora quando toccherà a noi di sbagliare ci renderanno il favore. Take it easy.
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uguale ad animaSola...ok da oggi non post più miei penseri mi limito a quotare animaSola :lol:
come lei...sto quieto nel mio angolino, quando mi gira la rotellina ti faccio un sorriso, ti do un abbraccio, faccio un paio di battute e mai nessuno è venuto a dirmi "a" (o almeno chi l'ha fatto sicuramente non è uscito meglio di me). Se mi si fanno notare le cose con gentilezze e garbo (insomma con quella curiosità/gentilezza di chi vuole capire/sapere e non attaccare/intimidirti) so pronto anche ad abbassare la testa (e a seconda del momento rispondere più o meno apertamente), se invece l'intento è il secondo (e la differenza la si percepisce al volo) il pericolo è solo di chi sta davanti. alla fin fine ha ragione uahlim...anche se sei timido, ma hai quella vocina che ti dice "mai chi si crede di essere sto qui" un minimo di rispetto te lo porterrano volenti o nolenti tutti/e |
io ero senz'altro cosi a scuola....fino al 1 superiore almeno....
a un certo punto ti scatta (almeno a me e' scattata) una molla...ti rompi il cazzo e inizi a farti rispettare |
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Esser menefreghisti..non vuol comunque dire...mancare di sensibilità o di altruismo....semplicemente bisogna avere anche un pò d'amor proprio....la vita volenti o nolenti già induce a privarsi di molte cose....ma La dignità...è un valore fondamentale che ogni essere umano deve possedere....
ps:hurry...da quanto tempo fai uso di stupefacenti?:P |
Mah, l'amor proprio non può essere vissuto come menefreghismo, quando è così c'è qualcosa di perverso che somiglia, ma non è amor proprio ... è un amor proprio improprio, e prima o poi, ne prendi consapevolezza (scusa il gioco di parole).
Se non capisci cosa intendo prendila pure come un discorso nosense :) |
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Temo che ti devi accontentare... già per comunicarti il messaggio a metà ho dovuto tradire me stesso, per fortuna non l'hai capito :D PS: il senso del nonsense non è dire cose sensa senso, ma dire cose che non possono essere comunicate :roll: |
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Volevo dire che il menefreghismo non può essere la soluzione definitiva, sebbene inizialmente possa sembrare soddisfacente. Infatti, per quanto me ne possa fregare degli altri, la vita mi porterà a continui episodi in cui subirò rotture da parte degli altri, e la strategia di fregarsene non può funzionare a lungo... |
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La mia coscienza sociale è ancora immatura, perchè dovrebbe trascendere il bisogno egoistico di dare un esempio, ma comunque sta nascendo, mi sforzo di maturarla! |
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Per me è più grave permettere l'ingiustizia che commetterla. Chi commette l'ingiustizia lancia solo i semi dell'ingiustizia, chi la permette invece gli da' il terreno fertile, quindi il maggior responsabile dell'ingiustizia è chi la permette, non chi la commette. Questo è il processo istintivo che ho provato a razionalizzare per spiegartelo! |
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E' proprio il riflettere sul grado di gravità dell'attacco che mi porta a reagire. Dal punto di vista più immediato, può sembrare che quell'attacco non sia grave, ma se, come dici tu, ci si riflette a fondo, si arriva alla conclusione che l'emarginazione sociale che subisco e che subiscono quelli che hanno la fobia sociale, è causata proprio da quel genere di attacco moltiplicato per la maggior parte degli individui. Sul piano individuale, non mi reca nessun danno, ma salendo di livello analitico, chi mi sta trattando in quel modo è responsabile della mia emarginazione, perchè sul piano simbolico rappresenta proprio la categoria di persone che ostacola la mia integrazione sociale. Ecco perchè, proprio il riflettere sull'atto, mi porta alla reazione opposta a quella che mi hai detto. |
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