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18-11-2014, 23:43
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Oggi un mio compagno di classe con cui ogni tanto mi capita di parlare, mi ha raccontato che un nostro compagno ha detto la seguente frase quando io ero assente, riferita a me "quello è il classico tipo che se ti vede in strada non ti dà nemmeno un passaggio e si gira dall'altra parte". Ho fatto finta di non essere toccato dalla cosa, ma in realtà mi sono sentito offeso da questo giudizio superficiale, ma soprattutto perché il fatto che io non parlo quasi mai è stato visto erroneamente come una sorta di atteggiamento di superiorità, della serie "non parlo con voi perché siete inferiori a me". Non avevo mai considerato questa eventualità sinceramente... non avrei mai immaginato che sarei potuto essere visto in questa maniera.
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18-11-2014, 23:51
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 791
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
"non parlo con voi perché siete inferiori a me"
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E questo che mi fa arrabiare, la gente pensa che noi non parliamo perche' cela tiriamo, ma non e cosi!
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18-11-2014, 23:55
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#3
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Intermedio
Qui dal: Sep 2014
Messaggi: 252
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Succede spessissimo, la chiusura e l'introversione vengono sempre scambiate per maleducazione e quant'altro. A me capita frequentemente...
Dall'esterno in effetti è molto difficile decifrare certi atteggiamenti, pensandoci un attimo.
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19-11-2014, 00:03
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo19
E questo che mi fa arrabiare, la gente pensa che noi non parliamo perche' cela tiriamo, ma non e cosi!
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Appunto, non sanno che anche a noi una volta tanto piacerebbe essere spontanei e naturali come loro, o poter dire la nostra senza timore.
Quote:
Originariamente inviata da Alienata
Succede spessissimo, la chiusura e l'introversione vengono sempre scambiate per maleducazione e quant'altro. A me capita frequentemente...
Dall'esterno in effetti è molto difficile decifrare certi atteggiamenti, pensandoci un attimo.
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In effetti... loro non avendo alcuna difficoltà a parlare non arrivano a comprendere che per altre persone invece potrebbe essere difficile.
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19-11-2014, 00:09
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo19
E questo che mi fa arrabiare, la gente pensa che noi non parliamo perche' cela tiriamo, ma non e cosi!
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Ti può fare incazzare quanto ti pare, ma questo è l'atteggiamento che viene trasmesso dalla asocialità di un fobico. Non puoi cambiarlo. Non puoi modificare le sensazioni, il fatto che "a pelle", dai quell'impressione lì.
Non serve a nulla incazzarsi sulla superficialità di quel pensiero. Ignoriamolo al 100% oppure agiamo per migliorare.
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19-11-2014, 00:15
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 791
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ti può fare incazzare quanto ti pare, ma questo è l'atteggiamento che viene trasmesso dalla asocialità di un fobico. Non puoi cambiarlo. Non puoi modificare le sensazioni, il fatto che "a pelle", dai quell'impressione lì.
Non serve a nulla incazzarsi sulla superficialità di quel pensiero. Ignoriamolo al 100% oppure agiamo per migliorare.
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Già
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20-11-2014, 12:12
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ti può fare incazzare quanto ti pare, ma questo è l'atteggiamento che viene trasmesso dalla asocialità di un fobico. Non puoi cambiarlo. Non puoi modificare le sensazioni, il fatto che "a pelle", dai quell'impressione lì.
Non serve a nulla incazzarsi sulla superficialità di quel pensiero. Ignoriamolo al 100% oppure agiamo per migliorare.
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Però, se è il fobico a giudicare superficialmente, puntualmente giù prediche e predicozzi sui fobici che non vogliono essere giudicati ma sono i primi a giudicare... se lo fanno gli altri invece no problem
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20-11-2014, 13:06
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Evidentemente si è sentito rifiutato da te e ciò gli ha provocato irritazione.
Mi sembra un dato su di lui invece che sulla tua asocialità.
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20-11-2014, 13:48
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Si, capita spesso.
A me dicono che sono snob.
Ma a dire il vero non mi dispiace, preferisco passare per stronza snob che per problematica, complessata, timida, insicura.
Non siamo "trasparenti", non si vede ciò che abbiamo dentro e, a meno di non trovarci davanti una persona particolarmente empatica o uno psicologo, è difficile che la gente veda che abbiamo qualche problema di relazione. Me lo spiegava la mia psic proprio perchè io ho paura di passare per inetta/incapace il più delle volte.
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20-11-2014, 14:26
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Però, se è il fobico a giudicare superficialmente, puntualmente giù prediche e predicozzi sui fobici che non vogliono essere giudicati ma sono i primi a giudicare... se lo fanno gli altri invece no problem
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Se questo fosse un forum per estroversi, direi le stesse cose anche all'estro di turno.
Con quello che mi hai scritto dimostri, come nei thread sulle donne, la tua propensione a "desiderare il controllo sugli altri", cioè vorresti che gli altri agissero come tu vorresti che agissero.
Ma nessuno può esercitare tale controllo sugli altri, sull'esterno, si può agire solo su se stessi. Per questo, se un utente o una persona mia amica [sia essa fobica o super socievole] mette in campo un comportamento che ha degli effetti negativi sulla sua vita, gli suggerisco di cambiarlo [se entriamo in argomento]. Con questo non dico che chi nel mondo fa lo stesso vada bene, ma non abbiamo controllo su ciò.
Giudicare è un comportamento che hanno molte persone, chi in modo minore chi in modo più pesante. In quest'ultimo caso, lo trovo limitante alla vita del soggetto. Ognuno poi è libero di continuare a giudicare.
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20-11-2014, 15:05
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Leggendo quello che scrivi mi ricordi molto mio cugino, il che probabilmente mi facilita nel riuscire a "capirti", in fondo there are only so many tipi di persone, se due persone si assomigliano in molti tratti è molto probabile che le questioni di fondo siano le stesse.
Per questo non necessariamente servono 20 anni di studi per capire gli altri o fare gli psicologi, magari basta capire questo singolo concetto e se si riesce a capire qualche persona le si capiscono quasi tutte.
Leggendoti rintraccio questioni emotive (naturalmente molto più moderate) simili a quelle di Elliot Rodger, un ragazzo che ha fatto una strage quest'anno.
Mi sembra ci sia di fondo un certo narcisismo ancora inconsapevole, sicuramente ci sono tanti pensieri "paranoici" che tendono a colpevolizzare e svalutare gli altri. L'altro è tenuto debitamente a distanza, magari attraverso un giudizio netto ("beceri" o "cattivi"). La realtà stessa viene tenuta, in parte, a distanza attraverso un rifugio parzialmente autistico nei propri pensieri, da cui poi diventa anche doloroso uscire per riprendere contatto con una realtà che a quel punto è percepita come grottesca/insultante (da qui lo stare a letto a pensare al futuro che appare fallimentare e insopportabile).
[pensieri in libertà mod on]
La causa, parlando sommariamente (anche perché i dettagli non li
so ), potrebbe essere una madre molto poco accogliente che genera un senso di se estremamente fragile nel figlio, da qui il bisogno imprecindibile di trovare un partner a cui volere bene e che ci voglia bene come "collante" del proprio senso di se per sentire di avere un valore, un senso. Non a caso sia mio cugino sia tu avete una certa propensione verso le donne più grandi, come se ci fosse un ricercare di nuovo un'altra relazione figlio-madre, forse perché l'autostima per colpa della madre è così scarsa che passare ad una relazione ragazzo-ragazza è impossibile.
[pensieri in libertà mod off]
Mi spiace se sono andato off-topic, ma dietro il "cinismo" o "egoismo" c'è sempre naturalmente tutta una serie di questioni che non avrebbe senso trattare separatamente e sopratutto non vorrei aver urtato la tua sensibilità.
Anche se magari sei più robusto di quanto mi sembri, probabilmente anch'io come te ho il timore di apparire ostile e così immagino che anche una minima critica o appunto fatto all'altro possa dare esiti "catastrofici", perchè immagino l'altro come estremamente fragile (e probabilmente sia io che te abbiamo avuto in effetti dei genitori estremamente fragili che non potevano reggere qualsiasi tipo di rabbia o confronto (proprio come te con le critiche dei tuoi compagni e con i loro scherzi che forse non sono così sadicissimi, ma vengono solo percepiti come tali), la sfida è quella di capire che gli altri non sono come i nostri genitori).
Si potrebbe anche riassumere il tutto, con una buona approssimazione, con il personaggio ossessivo di Verdone in viaggi di nozze.
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Sei partito proprio convinto, non solo in questo post ma pure in un altro, e mi è scappato da ridere perché sembri sicurissimo di quello che dici xD mia madre è tutto fuorché accogliente. Voglio dire, tra noi non ci sono abbracci o cose così, però è molto comprensiva e paziente, conosce alcuni miei problemi e ogni tanto glieli racconto anche, quindi un buon rapporto con mia madre non mi manca. Poi sul fatto della propensione alle donne più grandi hai sbagliato alla grande, o forse hai centrato a metà. Una volta mi sono innamorato di una ragazza più grande di me, ma era la prima volta in cui mi ero innamorato, e non mi ero innamorato perché era più grande di me ma perché era proprio la prima ragazza con cui ho interagito così tanto. Poi quando è passata quella cotta sono tornato ai miei soliti gusti, ovvero le ragazze più piccole di me. Lei era un'eccezione, di solito ho proprio paura delle ragazze più grandi, mi sento sopraffatto da loro e di sicuro non riuscirei mai ad averci una relazione, specialmente una relazione tenera (visto che solitamente le ragazze grandi hanno bisogno di cose molto più concrete rispetto ad un rapporto con una ragazza più piccola e inesperta) collegandomi all'altro post che hai commentato.Poi per come parli tu sembra che se uno ha una buona relazione con la madre allora non ha bisogno di una ragazza, visto che ha già l'amore della propria madre. Ora stiamo andando un pò fuori dall'argomento di questo post, ma ho voluto rispondere un pò a tutto ciò che hai scritto. Per la parte finale invece ti dico che hai ragione, ma sempre a metà perché concordo con te su quella parte sulla fragilità, ma ti basi troppo sui genitori. I miei genitori sono tutto fuorché fragili, anzi, non si arrendono mai a differenza mia, e solitamente sono persone che lasciano trasparire poco le loro debolezze. Ora per favore basta con questo cugino ahaha
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Ultima modifica di Onizuka; 20-11-2014 a 15:07.
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20-11-2014, 15:11
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Se questo fosse un forum per estroversi, direi le stesse cose anche all'estro di turno.
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Nessuno ti vieta di farlo anche qui, salvo le tue personali preferenze.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Con quello che mi hai scritto dimostri, come nei thread sulle donne, la tua propensione a "desiderare il controllo sugli altri", cioè vorresti che gli altri agissero come tu vorresti che agissero.
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Ho sempre e più volte detto che la libertà degli altri di fare quello che vogliono è pari alla mia libertà di criticare le loro azioni. A me pare che il desiderio di controllo ce l'abbia chi non vorrebbe sentirsi criticato o non vorrebbe leggere affermazioni sgradite.
Per non parlare di chi propone agli altri le alternative del tipo: "O fai così e ti adegui o ti attacchi, inutile che ti lamenti", N volte lette su questo forum: quello non è "desiderio di controllo"?
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ma nessuno può esercitare tale controllo sugli altri, sull'esterno, si può agire solo su se stessi. Per questo, se un utente o una persona mia amica [sia essa fobica o super socievole] mette in campo un comportamento che ha degli effetti negativi sulla sua vita, gli suggerisco di cambiarlo [se entriamo in argomento]. Con questo non dico che chi nel mondo fa lo stesso vada bene, ma non abbiamo controllo su ciò.
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Non hai controllo sul comportamento di un utente di questo forum o di una persona tua amica, però a costoro suggerisci di cambiarlo, se ne ravvisi degli effetti negativi (se io critico il comportamento di una persona è desiderio di controllo, se tu "suggerisci" dei cambiamenti invece non lo è?)
A parità di effetti negativi, invece, sul comportamento di altre persone non dici nulla.
Non vedo perché fare questa distinzione.
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20-11-2014, 16:14
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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No vabbè, Joseph, io ti leggerei per ore, giuro non lo dico in maniera offensiva, sia chiaro, ma è fantastico, mi ci sono perso dentro i tuoi ragionamenti! Assomigliano tanto ai miei sproloqui mentali che solitamente cerco di evitare sul forum! Che dire, non voglio cercare di sopraffarti, però secondo me hai ragione su altre questioni e un pò meno su altre
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20-11-2014, 16:16
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#14
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
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Capita anche a me, l'estroverso non capisce il bisogno dell'introverso di prendersi del tempo e degli spazi per se e lo ritiene egoista e "cattivo" perché secondo la loro visione della vita chi non ama condividere più tempo e più cose possibili con l'altro è una persona cinica e fredda, siccome spesso noi introversi siamo ritirati e solitari appaiamo come persone che non vogliono o non hanno nulla da condividere. Invece l'introverso dentro di se ha un mondo di emozioni e sentimenti profondi, seppur spesso celati al resto del mondo, e una intensa volontà di condividerli, che magari molti estroversi non hanno
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20-11-2014, 16:58
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#15
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Originariamente inviata da Stefania90
Capita anche a me, l'estroverso non capisce il bisogno dell'introverso di prendersi del tempo e degli spazi per se e lo ritiene egoista e "cattivo" perché secondo la loro visione della vita chi non ama condividere più tempo e più cose possibili con l'altro è una persona cinica e fredda, siccome spesso noi introversi siamo ritirati e solitari appaiamo come persone che non vogliono o non hanno nulla da condividere. Invece l'introverso dentro di se ha un mondo di emozioni e sentimenti profondi, seppur spesso celati al resto del mondo, e una intensa volontà di condividerli, che magari molti estroversi non hanno
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Hai scritto proprio ciò che penso io E' una cosa che ripeto da sempre, gli introversi in realtà hanno molto più da dire degli estroversi, e soprattutto ciò che hanno da dire è molto più importante, molto più intenso... è solo che abbiamo bisogno di tempo, e di delicatezza
Joseph, grazie, tu invece mi sembra che sei bravissimo a lanciare accuse o tracciare profili psicologici basati su mere supposizioni, o ancora, delle frecciatine. Con me queste cose però non attaccano e non mi va di perdere tempo in litigi e conflitti, nè mi va di avviarli, quindi fermiamoci qui
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20-11-2014, 17:19
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka
Oggi un mio compagno di classe con cui ogni tanto mi capita di parlare, mi ha raccontato che un nostro compagno ha detto la seguente frase quando io ero assente, riferita a me "quello è il classico tipo che se ti vede in strada non ti dà nemmeno un passaggio e si gira dall'altra parte". Ho fatto finta di non essere toccato dalla cosa, ma in realtà mi sono sentito offeso da questo giudizio superficiale
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E' facile, poco impegnativo e veloce dare un giudizio superficiale... è per questo che ce ne sono ad ogni angolo di strada. Non dico che sempre ci sia malizia dietro, dico che i punti di sfogo si possono trovare, se uno vuole proprio sfogarsi, quasi immediatamente. L'ipercritica è comoda e funziona come uno sbuffo di frustrazione... in qualche modo rilassa.
Ovviamente non è giustificabile... tant'è...
Mia madre quando cammina è totalmente isolata nei suoi pensieri, puoi salutarla, ma lei tira dritto. Molti pensano che sia un'emerita stron*a per questa cosa... magari lo penserei pure io se non la conoscessi. Ma prima di arrivare a un giudizio simile, sarebbe bene... conoscerla. Mh? E questo richiede impegno. Non è detto che lo si abbia né che ci si interessi ad averlo.
Okay, è un esempio estremo, quello di mia mamma che trotterella fusa per la via; però rende l'idea di come certi comportamenti innati e inoffensivi possano trovare delle facili etichette.
Cosa puoi farci in merito? Beh, difficile cambiarsi, molto. Impossibile cambiare il modo immediato di etichettare che alcune persone hanno.
Resta te stesso. Mia madre perse tante amiche... altre le domandarono, risentite, il motivo del suo comportamento. Lei spiegò con attenzione e stupore. Loro capirono perché di base c'era il tentativo di comprendere. Il problema si risolse, ma mia madre continuò a camminare fusa per le vie... lo fa anche adesso. E la considerano ancora una stro*za
Sii forte e sappi che se lo ti viene fatto notare quando sei assente, è probabile questo interesse a comprenderti, da parte di chi ti ha detto certe cose, non esiste.
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20-11-2014, 17:38
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Il mio buon amico baffuto che mi seguì dai 14 ai 17 anni, facendosi pagare una cosa come 90.000 lire ogni quarantacinque minuti e intossicandomi delle sue Marlboro rosse (ne fumava sempre e solo metà per volta, a raffica, ovviamente, la metà finale la buttava assieme alla cenere...) fra le pochissime cose che mi disse come psicoterapeuta, accennò al fatto che ero la persona più cinica che avesse mai incontrato nella sua carriera. Lo disse con stupore, rammento. La cosa mi rese particolarmente fiero. Oh si.
Il perché era stato, se ricordo bene, il fatto che avessi detto che non me ne fregava niente dei miei, che potevano anche accopparsi... eheh... o altro, è passata mezza vita.
E l'assurdo è che me ricordo di lui con tanto affetto. Mi manca, l'idiota. Questo non so... forse fa di me un imbecille cinico, allora.
Il cinismo non mi è stato più appiccicato come etichetta. Beh si, mi è stato appiccicato molto altro : )
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20-11-2014, 17:45
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#18
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,331
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Però, se è il fobico a giudicare superficialmente, puntualmente giù prediche e predicozzi sui fobici che non vogliono essere giudicati ma sono i primi a giudicare...
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... Che sono vittime del pensiero disfunzionale mentre per gli altri è tutto chiarissimo...
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20-11-2014, 18:39
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Ti può fare incazzare quanto ti pare, ma questo è l'atteggiamento che viene trasmesso dalla asocialità di un fobico. Non puoi cambiarlo. Non puoi modificare le sensazioni, il fatto che "a pelle", dai quell'impressione lì.
Non serve a nulla incazzarsi sulla superficialità di quel pensiero. Ignoriamolo al 100% oppure agiamo per migliorare.
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il problema è lo sputtanamento..
ognuno può avere tutte le sensazioni che vuole
però perche infangare il nome di una persona se manco si conosce la verità ?
poi scommetto che tanti fobici o disagiati trasmettono il disagio.. e a sto punto perche certi normaloni se devono dire qualcuna non dicono ciò ? e anzicche dire "xx se la tira, ergo è una merda" potrebbero dire "xx sembra che se la tira ma in lui percepisco un certo disagio.." e cose cosi
dai kody, per una volta abbi almeno la consapevolezza che anche i normaloni possono far schifo, essere superficiali e sbagliare. prendere atto di ciò può dare un senso ad un fobico perche checche tu ne dica, un fobico sincero non si sente superiore ma al contrario si sente inferiore
io in classe (ma in generale anche fuori dalla classe) venivo moooooolto sputtanato (pure i prof se ne rendevano conto e mi dicevano la famosa e verissima frase di dante "non ti curar di loro ma guarda e passa") e discusso perche evitavo i più estroversoni giudicanti e cercavo i più fobicoidi..
capace che per loro "me la tiravo", mi "sentivo superiore" e sai che ti dico ?
SI, mi sentivo e mi sento superiore a gente che ti sputtana e te ne dice di tutti i colori alle tue spalle magari perche non riesce a convivere con la paura di non essere interessante per qualcuno
fa capire quanto sia poca
alla fine gli intelligenti non si facevano tanto influenzare, gli idioti si però. e io con gli idioti non voglio averci nulla a che fare
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Ultima modifica di Ansiaboy; 20-11-2014 a 19:20.
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20-11-2014, 18:54
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Si, capita spesso.
A me dicono che sono snob.
Ma a dire il vero non mi dispiace, preferisco passare per stronza snob che per problematica, complessata, timida, insicura.
Non siamo "trasparenti", non si vede ciò che abbiamo dentro e, a meno di non trovarci davanti una persona particolarmente empatica o uno psicologo, è difficile che la gente veda che abbiamo qualche problema di relazione. Me lo spiegava la mia psic proprio perchè io ho paura di passare per inetta/incapace il più delle volte.
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ahah verissimo e concordo anche io
anche io preferisco passare per snob che per insicuro e complessato..
forse a pensarci bene.. magari assumiamo atteggiamenti da snob proprio per non essere percepiti come insicuri e complessati..
però, parlando per me almeno, se sono insicuro non è quasi mai solo colpa mia.. anche'altro ha degli atteggiamenti che mi causano disagio e quindi ahimé.. si merita il mio "snobbismo"
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