Wolf5

Ciao a tutti, a volte mi ritrovo a dover rifiutare l invito di uscire da parte di un'amica a causa dell'ansia, e magari ad inventare delle scuse. C è qualcuno che si trova in questa stessa situazione? Come vi comportate?

Darby Crash

sì, mi è capitato. una soluzione può essere sceglierti delle persone con cui entrare più in confidenza e poi aprirti con loro così da avere meno ansia al pensiero di passarci del tempo

Masterplan92

Una volta si..poi ho decisamente di selezionare ossessivamente le persone con cui uscire..e usare un atteggiamento molto menefreghista..quasi troppo

Wolf5

In realtà è una persona che conosco da tanti anni, anche se ultimamente si parla solo di lei e delle sue cose, e raramente mi viene chiesto come sto ecc. poi essendo già chiusa di mio non parlo mai delle mie cose e mi limito ad ascoltare i suoi problemi

JasonB

Sforzati ed esci!
Io ho fatto come te e poi gli inviti non arrivavano più, gli altri si sn fatti na vita e io sono rimasto fermo... reagisci, sei ancora in tempo!

Delta80

Da giovane mi capitava , rinunciare per l’ansia e l’evitamento di uscire anche quando lo avrei desiderato di farlo , poi chiaramente con il tempo la cosa si è cronicizzata e mi sono completamente isolato , dovresti provare ad uscire

Wolf5

Già succede che gli inviti non arrivano

Ezp97

Magari capitasse a me...ci andrei di corsa

Wolf5

Capisco, mi è capitata una cosa del genere durante la quarantena, non riuscivo a stare in una camera con qualche altro familiare a parte mia sorella, ne tanto meno a mangiare a tavola con gli altri

JasonB

Wolf, hai mai pensato fi sottoporti a psicoterapia? Magari seguita anche da un/a psichiatra che ti possa prescrivere qualche farmaco per aiutarti.

TenenteDan

100 % d'accordo.
Tra qualche anno lo rimpiangerai finché scampi

Ezp97

Dai ascolto ad obsession, gli anni passano molto in fretta e poi sono cazzi acidi.

SisifoFelice

Non trascurare le relazioni sociali. Senza necessariamente aspettarti chissà cosa dalla singola uscita, dal singolo amico. Fallo perché sono anche le relazioni sociali che ti tengono con i piedi per terra, e ti danno una mano a conservare una certa apertura di atteggiamento. Altrimenti, l'altra strada sarà l'isolamento, la chiusura, a seguire la tua mente 24/7: la solitudine è una compagnia ostica, e noi nasciamo e moriamo animali sociali, non c'è nulla da fare.
Se stessero davvero tutti bene soli con se stessi, come si sente sempre dire, non esisterebbero forum e social network. L'eremità è un'eccezione, non è una regola. Se fai la vita dell'eremità e non lo sei, ti metterai nei casini sul serio.

Ben Sahar

Si, è normale l'evitamento quando si soffre d'ansia sociale. Bisogna però stare attenti a non farlo troppo spesso per due motivi: uno è che, ad ogni evitamento, la paura di uscire aumenta sempre di più e diventa sempre più inaffrontabile, l'altro è che si rischia che poi non ti chiami più nessuno. E' successo anche a me.

Masterplan92

Tutto assolutamente vero..
Soprattutto la parte in neretto

Wolf5

deludere le aspettative degli altri è una delle più frequenti cause dell'ansia, anche se a volte non lo pensiamo in modo diretto

Athanor

Rifiutare gli inviti adducendo motivi banali genera scontento in entrambe le parti, la considerazione delle persone non si ferma con il nostro evitamento, se ci tieni anche solo un po' alla vostra amicizia, sforzati perché allentando troppo un rapporto lo si rende irrecuperabile.
Se è troppo concentrata su di sé, cerca qualche argomento che le piaccia e che ti permetta di esprimere opinioni.

Onizuka

Devi provare e riprovare, sicuramente entro qualche uscita non avrai più questa ansia (mi è capitato in passato). Concordo con chi dice di farlo, meglio non perdere questi treni che potrebbero non passare più, anche se i contro possono sembrare più dei pro a volte ci si può sorprendere di come ci si possa sbagliare.

Ezp97

La paura di uscire per uno che non lo fa mai o lo ha fatto poco è totalmente normale, devi sforzarti e vedrai che poi ti verrà naturale e sarai contento di uscire.

Rainha

Ciao!
Dici che ti capita "a volte": sai indicare da cosa dipende?
Io nel tempo sono riuscita a individuare le situazioni che mi creano disagio e se ricevo un invito che so rientrare in quei parametri rifiuto spiegando chiaramente il perché. Nello spiegare ammetto senza vergogna le mie difficoltà e metto in luce che si tratta di un problema mio e che non pretendo che gli altri si adeguino.
Così facendo ho notato che gli altri non si sentono sotto giudizio né rifiutati e hanno rispetto della mia posizione.
Alla fine sarebbe come chiedere a un vegetariano di partecipare a una grigliata in cui è prevista solo carne: se la gente è in grado di capire e accettare un rifiuto in questo caso, fidati che è in grado di capire e accettare anche motivazioni meno comuni.
Tutto sta però nel modo in cui tu stessa vivi il tuo rifiuto: ne sei convinta o tu stessa lo subisci? Per questo ti chiedevo cos'è che ti genera ansia quelle volte di cui parli