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06-05-2021, 20:23
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee
Ma io spero che non sia davvero così dai. Sarebbe un giudizio troppo superficiale scartare un tizio solo perchè vive con i suoi. Come è stato ribadito più volte, i motivi per cui uno fa questa scelta possono essere molteplici. Magari avrà risparmiato più soldi per un eventuale acquisto di una casa di quanto non abbia fatto chi invece si è sempre dovuto far carico dell'affitto e spese varie.
Ed uno che vive con i suoi non è detto che sia automaticamente meno autonomo o inabile nelle faccende di casa.
Così come chi vive da solo non è detto che sia più maturo, magari vive si da solo, ma poi ha la madre che va ogni giorno a casa a fargli i servizi, oppure vive in una casa di proprietà ereditata dai genitori, etc. etc..
Ribadisco, salvo casi eccezionali, l'andare via di casa comporta solo un esborso economico a svantaggio delle proprie finanze.
A sto punto dobbiamo essere razionali: abitare da soli è un passo necessario (ma non sufficiente) per trovare una ragazza? Quindi per trovare una ragazza dovrei fami carico di una spesa di 500 euro mensili? Con quei soldi sapete quanto sesso mercenario potete fare?
Ok, andare a prostitute è diverso dall'avere una ragazza genuinamente attratta da voi, ma vale davvero la pena essere desiderati da una persona attratta da voi per motivi così futili e superficiali, la stessa che vi avrebbe scartato se aveste vissuto con i genitori? In fondo in fondo, assecondare queste assurde dinamiche spendendo soldi su soldi solo per apparire più attraenti agli occhi delel ragazze, non vi farebbe sentire ugualmente dei falliti?
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Io non parlo a nome mio, ma credo che dalla parte di la, l'uomo che non vive da solo viene visto come sfigato, non indipendente, privo di iniziative, fermo, e si sa che queste cose le guardano eccome, purtroppo.
Per quanto riguarda me, se anche vado a vivere da solo, la mia condizione di emarginato sociale non cambia, e come dici tu, il gioco di trovarsi addosso 600 euro al mese vale la candela? Potrebbe valere per chi ci sguazza in situazioni sociali, relazioni eccetera, ma uno da solo, è da solo ovunque, o a casa dei suoi o in casa da solo, è da solo rispetto alla società
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06-05-2021, 20:31
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee
Ma io spero che non sia davvero così dai. Sarebbe un giudizio troppo superficiale scartare un tizio solo perchè vive con i suoi. Come è stato ribadito più volte, i motivi per cui uno fa questa scelta possono essere molteplici. Magari avrà risparmiato più soldi per un eventuale acquisto di una casa di quanto non abbia fatto chi invece si è sempre dovuto far carico dell'affitto e spese varie.
Ed uno che vive con i suoi non è detto che sia automaticamente meno autonomo o inabile nelle faccende di casa.
Così come chi vive da solo non è detto che sia più maturo, magari vive si da solo, ma poi ha la madre che va ogni giorno a casa a fargli i servizi, oppure vive in una casa di proprietà ereditata dai genitori, etc. etc..
Ribadisco, salvo casi eccezionali, l'andare via di casa comporta solo un esborso economico a svantaggio delle proprie finanze.
A sto punto dobbiamo essere razionali: abitare da soli è un passo necessario (ma non sufficiente) per trovare una ragazza? Quindi per trovare una ragazza dovrei fami carico di una spesa di 500 euro mensili? Con quei soldi sapete quanto sesso mercenario potete fare?
Ok, andare a prostitute è diverso dall'avere una ragazza genuinamente attratta da voi, ma vale davvero la pena essere desiderati da una persona attratta da voi per motivi così futili e superficiali, la stessa che vi avrebbe scartato se aveste vissuto con i genitori? In fondo in fondo, assecondare queste assurde dinamiche spendendo soldi su soldi solo per apparire più attraenti agli occhi delel ragazze, non vi farebbe sentire ugualmente dei falliti?
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Hai fatto un discorso logico, infatti non è un passo che bisognerebbe fare per trovare una ragazza.
Oltretutto non è nemmeno garantito che vivendo da soli si cucchi di più, è solo un malus in meno, vieni percepito come più "normale", non certo come un uomo con cui sistemarsi.
Detto questo, le motivazioni devono essere profonde e rivolte all'interno. Io onestamente sto meditando di fare questo passo a 32 anni, per poter vivere la mia vita al 100%.
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06-05-2021, 20:33
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#23
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 1,134
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Bisogna vedere per che problema ti sei presentato.
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Problemi di autostima, solitudine (no amici, no ragazza, etc..) e reclusione.
Direi che il vivere con i miei è l'ultimo dei problemi
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06-05-2021, 21:17
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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Tralasciando il discorso economico (ovviamente non perché sia poco importante, semplicemente non mi piace fare i conti in tasca alle persone) credo che male non faccia, ma che allo stesso tempo non sia un qualcosa di ''risolutivo'' per i propri problemi....
Io è da dieci anni che abito da solo ma sono un disadattato uguale.
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06-05-2021, 21:43
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 536
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Da quando ho avuto il contratto ad indeterminato ammetto che un po' il pensiero mi è venuto ma, al di la che in questo momento è complicato, non credo sarebbe risolutivo per me, quindi non lo considero un passo fondamentale.
Tra l'altro so già fare tutte le attività domestiche, quindi non credo l'autostima ne risentirebbe più di tanto.
Si, forse il discorso ragazze potrebbe essere incentivante, però un amico che abitava coi genitori ha trovato la morosa giusto 4/5 mesi fa, e inoltre andando a vivere da solo il costo dell'affitto (o mutuo) dovrei scalarlo dalle possibilità di spesa da investire per conoscere una ragazza, il che non sarebbe un bene.
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06-05-2021, 21:43
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Ad una certa età conviene, se non altro la cosa mi fa sentire meno sociopatico anche perché non mi devo confrontare tutti i giorni con i miei che me lo fanno percepire anche se non me lo dicono
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06-05-2021, 21:48
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Avalon
Messaggi: 782
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Se non avessi un lavoro super precario andrei subito a vivere da sola ,l aria che si respira qui a casa mia è tossica . Sicuramente non risolverei i miei problemi mentali ,per quelli non credo ci sia una soluzione ,me ne frego anche di quello che pensa la società ,lo farei per me stessa non per una pressione esterna .
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06-05-2021, 22:44
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Dipende da tanti fattori, e ognuno avrà i suoi motivi.
Io sentivo proprio una necessità viscerale di farlo, di andare. Poi una volta fatto ti rendi conto che non è cambia chissà cosa.. anche se ho imparato a fare tante cose che non sapevo fare, anche perché io a casa facevo quasi zero, e per me è importante imparare ad essere indipendente, visto che un giorno rimarrò solo.
Non è che con le donne e per la società in generale assumi più valore se vivi da solo, non cambia assolutamente nulla. sono altre le cose che contano.
Ovviamente poi per un'estroverso che vivendo da solo si porta a casa un sacco di donne e di amici è un grosso vantaggio vivere da solo, per un'emarginato sociale cambia poco..
Però se ultimamente sono maturato un po' nel rapporto col prossimo è anche perché sono riuscito a slegarmi da un certo modo di fare della mia famiglia, che sono bravissime persone, ma finché stavo con loro non sarei mai maturato.
Alla fine dei conti.. lo rifarei? SI.
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06-05-2021, 22:54
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Per chi non ha problemi a trovare donne e partner e vive ancora coi suoi genitori può risultare fastidioso, perché se dici a una donna vivo coi miei ti ride in faccia e sparisce, anche perché dove la porti? A letto in casa dei genitori?
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No, permettetemi di dissentire. Se piaci piaci anche se vivi con genitori, nonni e zii, se non piaci puoi avere anche casa, macchina, lavoro fisso, etc. sarai sempre invisibile.
Alla donna non interessa la casa per farsi la scopatina da fidanzati, è molto più lungimirante.
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06-05-2021, 23:20
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#30
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Principiante
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 35
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Concordo pienamente se piaci puoi anche vivere con tutta la famiglia , aggiungo che la fobia sociale non deriva sempre e per forza dalla famiglia di origine , molto spesso questi consigli generalizzati da parte degli psicologi sono del tutto fuorvianti
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07-05-2021, 00:16
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#31
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Allontanarsi dai genitori è un passo fondamentale.
Io comunque non mi sento di dire che questo passo l'ho fatto, anche se fisicamente vivo da solo ne sono ancora in buona parte dipendente. Inoltre alcune questioni pratiche le ho potuto aggirare, ad esempio non mi occupo io delle bollette perché sono già incluse nel prezzo dell'affitto.
Andare a vivere da soli, o con altri, non è di per sé risolutivo ma ti spinge a muoverti in una direzione che quella è che un adulto avrebbe già dovuto considerare da prima, per la propria maturazione principalmente (in realtà io preferirei parlare di evoluzione, perché il concetto di maturazione / maturità mi sta un po' sulle scatole). Come detto, la mia è una situazione a metà, non ne sono uscito molto dalla dipendenza dalle figure genitoriali, sono ancora un evitante, insicuro, disadattato sociale, ma se non mi fossi minimamente allontanato e fossi rimasto costantemente nel nucleo famigliare sarei stato peggio. Non è stata la pressione sociale ma la paura per la mia già compromessa salute mentale a farmi cercare un affitto altrove.
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Ultima modifica di alien boy; 07-05-2021 a 00:20.
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07-05-2021, 06:12
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee
Problemi di autostima, solitudine (no amici, no ragazza, etc..) e reclusione.
Direi che il vivere con i miei è l'ultimo dei problemi
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Anche te hai riconosciuto che allontanarsi dai genitori aiuterebbe a emanciparsi sotto certi aspetti. Quindi ti aiuterebbe in parte a risolverti dai tuoi problemi.
Quindi sarebbe meglio per te allontanarti dai tuoi per andare verso la direzione per la quale poi sei andato dal terapeuta. Cioè cercare di risolvere i tuoi problemi. Percio penso che il non buono del terapeuta significa semplicemente che non ti aiuta lo stare con i tuoi date le tue problematiche. E non significa che allontanarti da loro risolverebbe tutti i tuoi problemi, ma sicuramente sarebbe un elemento fondamentale per aiutarti a risolverli.
Tutte le altre considerazioni che ho letto sono solo ornamenti, non servono a nulla, è roba per allenare un po i polpastrelli, ma il tuo obiettivo è allenare i polpastrelli o risolverti i problemi?
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07-05-2021, 08:26
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#33
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Avanzato
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Salerno
Messaggi: 414
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Andare a vivere da solo è fondamentale per maturare, io purtroppo per motivi economici sono stata costretta a ritornare a vivere con i miei. È da quasi un anno che non lavoro ma sto facendo un corso per diventare operatore socio sanitario. La mancanza di indipendenza mi sta distruggendo. Ho 38 anni.
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
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07-05-2021, 09:28
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#34
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,745
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Quella di andare a vivere da soli è una cosa che bisogna fare per se stessi, non per gli altri. Io sono andata a vivere da sola perchè ho iniziato a lavorare in un'altra città (quindi era necessario) ma lo avrei fatto lo stesso anche se fossi rimasta nella mia città. A un certo punto, per quanto mi trovassi bene a stare con i miei, ho sentito proprio l'esigenza di andarmene, di essere indipendente, di aver i miei spazi e di iniziare la mia vita per conto mio.
Per quanto riguarda il discorso ragazze, per me il problema di stare con un ragazzo che vive con i suoi sarebbe l'imbarazzo di andare a casa sua. Se mi vuole invitare a cena a casa saremmo io, lui, mamma e papà? e se poi vogliamo scopare starei con l'ansia della mamma nell'altra stanza che possa sentire. Non rimarrei neanche mai a dormire lì per non ritrovarmi i genitori davanti l'indomani mattina. Quindi se mi dovessi fidanzare con uno che vive con i suoi la cosa potrebbe funzionare se non mi portasse mai a casa sua.
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07-05-2021, 09:34
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#35
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Quella di andare a vivere da soli è una cosa che bisogna fare per se stessi, non per gli altri. Io sono andata a vivere da sola perchè ho iniziato a lavorare in un'altra città (quindi era necessario) ma lo avrei fatto lo stesso anche se fossi rimasta nella mia città. A un certo punto, per quanto mi trovassi bene a stare con i miei, ho sentito proprio l'esigenza di andarmene, di essere indipendente, di aver i miei spazi e di iniziare la mia vita per conto mio.
Per quanto riguarda il discorso ragazze, per me il problema di stare con un ragazzo che vive con i suoi sarebbe l'imbarazzo di andare a casa sua. Se mi vuole invitare a cena a casa saremmo io, lui, mamma e papà? e se poi vogliamo scopare starei con l'ansia della mamma nell'altra stanza che possa sentire. Non rimarrei neanche mai a dormire lì per non ritrovarmi i genitori davanti l'indomani mattina. Quindi se mi dovessi fidanzare con uno che vive con i suoi la cosa potrebbe funzionare se non mi portasse mai a casa sua.
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E rispondi sinceramente, oltre a quello che hai detto, non pensi anche, dentro di te, che uno che vive ancora coi genitori sia uno sfigato, uno che non è indipendente, sveglio e queste cose fanno pendere sul negativo il giudizio su di lui?
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07-05-2021, 09:45
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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In linea generale direi di si, soprattutto se si vive in tanti in spazi ristretti, senza un minimo di privacy. Detto questo dipende da tanti fattori, se uno sta bene ancora a casa, spendere 500 euro al mese, tolti da uno stipendio magari risicato già di suo, per finire in qualche stamberga vista parco con prostitute e tossici non è il massimo.
Ricordiamo inoltre che molti "emancipati" continuano a ricevere la "paghetta" dai genitori per pagarsi affitto e altro, quindi sono indipendenti solo di facciata.
Dal punto di vista invece sentimentale non so quanto cambi, se piacevi poco prima non sarà un bilocale in periferia a cambiare molto le cose; se vivi coi tuoi sei un eterno Peter pan, se vivi in una stamberga uno senza prospettive.
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07-05-2021, 09:53
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#37
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,413
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è un passo fondamentale? credo di si ma non è può essere tutto nero o bianco, al giorno d'oggi impegnarsi per un affitto o un mutuo senza un indeterminato e magari in una città pure cara è economicamente parlando senza senso, al giorno d'oggi anche chi prende 1300 netti al mese deve stare attento a cosa spende
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07-05-2021, 10:01
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#38
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Per andare a convivere con il partner oppure se si trova lavoro lontano dalla propria citta non solo ha senso ma è necessario.
Se si è single con il lavoro sotto casa non ne vedo la necessità, soprattutto se non si vive a sbafo e ci si paga tutta da soli contribuendo alle spese generali.
Il senso per l'appunto è che si ha un pessimo rapporto con i genitori, quindi niente di buono.
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07-05-2021, 10:13
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#39
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Banned
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 1,134
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Anche te hai riconosciuto che allontanarsi dai genitori aiuterebbe a emanciparsi sotto certi aspetti. Quindi ti aiuterebbe in parte a risolverti dai tuoi problemi.
Quindi sarebbe meglio per te allontanarti dai tuoi per andare verso la direzione per la quale poi sei andato dal terapeuta. Cioè cercare di risolvere i tuoi problemi. Percio penso che il non buono del terapeuta significa semplicemente che non ti aiuta lo stare con i tuoi date le tue problematiche. E non significa che allontanarti da loro risolverebbe tutti i tuoi problemi, ma sicuramente sarebbe un elemento fondamentale per aiutarti a risolverli.
Tutte le altre considerazioni che ho letto sono solo ornamenti, non servono a nulla, è roba per allenare un po i polpastrelli, ma il tuo obiettivo è allenare i polpastrelli o risolverti i problemi?
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Ritrovarsi con 500 euro al mese in più sul conto é un allenare i polpastrelli?
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07-05-2021, 12:57
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#40
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
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Ci sono troppe variabili in gioco, la situazione personale ecc...
Tema scottante su cui avevo aperto un thread anch'io tempo fa, e la penso più o meno come te.
Personalmente già è una fortuna che abbia trovato lavoro e devo vedere come proseguirà. Molto probabilmente lo stipendio sarà basso, ma per me è già molto avere un entrata considerando la mia situazione.
I disagi psicologici su questo aspetto c'entrano fino ad un certo punto, su queste cose uno si fa anche due conti e vede cosa conviene fare nella propria situazione:
-situazione lavorativa precaria/stipendio basso
-casa di proprietà, figlio unico e con un buon rapporto coi genitori, nonostante i miei non mi possano aiutare granché economicamente.
Sfido chiunque nella mia condizione considerando tutte le variabili del caso a farsi bene i conti e vedere cosa conviene fare (sono iscritto qui dentro quindi è ovvio che socialmente non me la cavo tanto bene).
Quindi faccio i passi a seconda delle mie gambe, non piacerà a qualcuno e sarà visto male ma non so cosa farci.
Dalla mia angolazione vedo più coerente rimanere con i miei piuttosto di fare passi avventati e magari chiedere soldi a loro per farmi aiutare ad abitare per conto mio.
Che poi il concetto di responsabilità nel pagare le bollette mi suona parecchio strano, cioè non è che uno è più responsabile perché deve pagare le bollette ogni mese, se i soldi sono già pochi è una rogna in più in determinate condizioni trovo più responsabile non farli proprio certi passi invece.
Chiaramente come spesso accade vedo le cose in maniera diametralmente opposta a quella di altri, ma è appunto una visione che si ha in funzione della propria situazione, credo che ognuno fa storia a sé.
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Ultima modifica di Nightlights; 07-05-2021 a 13:24.
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