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Vecchio 24-02-2022, 19:35   #1
Avanzato
 

ultimamente sto rifiutando tutti gli inviti a uscire perchè poi so che una volta che sono in mezzo alla gente poi mi chiedono che lavoro faccio. e ogni volta che dico "adesso sono disoccupata" poi mi domandano "E prima che lavoro facevi? da quanto tempo cerchi lavoro?". a ottobre sono uscita con un'amica e mi ha presentato un suo amico e la prima cosa che mi ha chiesto dopo che ci siamo presentati è stata quella... ci sono mille domande da fare a una persona, non capisco perchè proprio quella, il punto è che è stata proprio la prima domanda che mi ha fatto...cioè almeno aspetta un po'. comunque ogni volta mi sale il panico perchè non so cosa dire...mi vergogno a dire che in 26 anni non ho mai lavorato (fino ai 23 anni ho studiato, mi sono laureata), la gente poi fa delle facce sconvolte e ti fanno sentire in colpa. Non ho mai lavorato a causa di ansia, fobia sociale, depressione e 1000 insicurezze (qua è in parte anche colpa di mia madre perchè ad esempio quando le dico che vorrei propormi per qualche lavoro mi dice "eh ma tu non hai mai fatto quella mansione, eh ma potresti andare in panico, eh ma non so se sei in grado di farlo"....e parlo di lavori semplici....io già sono insicura e lei non fa altro che amplificare le mie insicurezze). poi in passato a scuola sono stata vittima di bullismo e ho il terrore che nel mondo del lavoro possa succedere ancora. comunque pensate che ho smesso anche di andare a fare la spesa nel mini supermercato vicino a casa mia perchè ogni volta la cassiera (la conosco) mi chiedeva se avevo trovato lavoro (ma non perchè volesse aiutarmi nella ricerca del lavoro, lo chiedeva solo per farsi i fatti miei). inoltre ogni volta che esco di casa ho paura di incontrare qualche conoscente che mi chiede che cosa sto facendo nella vita, infatti se vedo qualcuno che conosco mi dileguo...e se mi vede e mi saluta faccio la schiva.
comunque anche a voi succede di evitare interazioni sociali per evitare di parlare dell'argomento lavoro?
Ringraziamenti da
Teach83 (24-02-2022), thevenin (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 20:02   #2
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Originariamente inviata da Lovecraft Visualizza il messaggio
ultimamente sto rifiutando tutti gli inviti a uscire perchè poi so che una volta che sono in mezzo alla gente poi mi chiedono che lavoro faccio. e ogni volta che dico "adesso sono disoccupata" poi mi domandano "E prima che lavoro facevi? da quanto tempo cerchi lavoro?". a ottobre sono uscita con un'amica e mi ha presentato un suo amico e la prima cosa che mi ha chiesto dopo che ci siamo presentati è stata quella... ci sono mille domande da fare a una persona, non capisco perchè proprio quella, il punto è che è stata proprio la prima domanda che mi ha fatto...cioè almeno aspetta un po'. comunque ogni volta mi sale il panico perchè non so cosa dire...mi vergogno a dire che in 26 anni non ho mai lavorato (fino ai 23 anni ho studiato, mi sono laureata), la gente poi fa delle facce sconvolte e ti fanno sentire in colpa. Non ho mai lavorato a causa di ansia, fobia sociale, depressione e 1000 insicurezze (qua è in parte anche colpa di mia madre perchè ad esempio quando le dico che vorrei propormi per qualche lavoro mi dice "eh ma tu non hai mai fatto quella mansione, eh ma potresti andare in panico, eh ma non so se sei in grado di farlo"....e parlo di lavori semplici....io già sono insicura e lei non fa altro che amplificare le mie insicurezze). poi in passato a scuola sono stata vittima di bullismo e ho il terrore che nel mondo del lavoro possa succedere ancora. comunque pensate che ho smesso anche di andare a fare la spesa nel mini supermercato vicino a casa mia perchè ogni volta la cassiera (la conosco) mi chiedeva se avevo trovato lavoro (ma non perchè volesse aiutarmi nella ricerca del lavoro, lo chiedeva solo per farsi i fatti miei). inoltre ogni volta che esco di casa ho paura di incontrare qualche conoscente che mi chiede che cosa sto facendo nella vita, infatti se vedo qualcuno che conosco mi dileguo...e se mi vede e mi saluta faccio la schiva.
comunque anche a voi succede di evitare interazioni sociali per evitare di parlare dell'argomento lavoro?
Io anche se ho un lavoro evito le interazioni sociali, mi sento sempre fuori posto e conducendo una vita piatta non avrei molte cose interessanti di cui parlare.
Probabile che sia questo che abbia scaturito il mio disturbo evitante eh già...

Comunque mi stanno sulle palle le persone che appena ti conoscono ti chiedono che lavoro fai
Ringraziamenti da
Lovecraft (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 20:09   #3
Esperto
 

Si io ormai evito tutti, sono stato ridicolizzato perchè sono disoccupato a 24 anni e senza diploma, ho evitato tutta una vita posso evitare anche l'unico amico che avevo (compagno di birre), dal 2021 sono entrato in depressione per il lavoro (oltre a tutto quello che ho passato), mi sono sentito un pesce fuor d'acqua, fino ai 21-22 potevo dire cazzate tipo "sto cercando" oppure "sisi tra qualche mese inizio un corso", la verità è che mi cago sotto di interfacciarmi con le persone, per farti capire, per me è una vergogna immensa essere senza lavoro e vivere con mia nonna, sensi di colpa a mille e vengo pure giudicato dai miei zii.
Ringraziamenti da
Varano (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 20:09   #4
Esperto
L'avatar di sparatemi
 

intanto trovare lavoro al giorno d'oggi non è facile, ma a quanto pare la società non lo capisce perchè se dici che non lavori da tempo è perchè non vuoi fare un cazzo, la soluzione? come per chi non ha mai avuto relazioni, mentire. Lavoretti saltuari a nero e così sono tutti più contenti
Ringraziamenti da
Lovecraft (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 20:24   #5
Principiante
L'avatar di fedex1
 

Dunque, io ho finito le superiori a 18 e ho fatto l'uni per 5 mesi tipo e poi ho lasciato perché ho visto che era una roba per sapientoni.
Quindi avevo 19 anni e dovevo cercare lavoro, solo che non mi è mai andato giù il fatto di lavorare 9 ore al giorno per 5 giorni tutte le settimane, o anche il fatto di lavorare per qualcun altro facendo qualcosa che non ti piace.
I lavori "ufficiali" (poi ti dico cosa vuol dire) che ho fatto sono stati 2: 5 giorni alle poste per timbrare con l'affrancatrice o roba del genere, inutile dire che era uno schifo, l'ho provato solo perché era 5 ore al giorno invece di 8. Il secondo lavoro è stato uno stage in un Caf come centralinista tecnico e tecnico informatico dell'azienda per 6 mesi, questo 8 ore al giorno per 500 euro al mese, l'ho fatto contro volontà, volevo mollare il primo mese ma i miei mi hanno, non costretto, ma mi hanno suggerito di arrivare ai 6 mesi e poi magari mi sarebbe piaciuto col tempo. Col cazzo, sempre peggio vedevo l'orologio ogni 1 minuti.

Ora questo sono i lavori ufficiali, ma io di fatto ho iniziato a lavorare in proprio appena "finita" l'università a 19 anni, come compositore digitale di colonne sonore. Se vuoi sapere di più ho raccontato nella sezione diari personali. Vabbè per farla breve, questo mio lavoro non lo vedevano come lavoro ma piu come hobby perché nei primi mesi guadagnavo tipo 200 euro al mese massimo e quindi ovviamente i miei che dicono che non è un vero lavoro, che devo cercare un lavoro, che devo riprendere l'uni.. Anche gli amici che dicono che è meglio che lascio perdere.

Ovviamente capisco che lo dicevano in buona prospettiva per non illudermi, ma avevo deciso di continuare lo stesso il percorso, non veniva considerato un lavoro anche perché non ci lavoravo 8 ore al giorno, forse 8 a settimana e in più tutto in nero senza p.iva

Ora ho 24 anni e sono felice di dire che quello è il mio attuale lavoro con p.iva in proprio e non mi rompono più il cazzo per fortuna col cercarmi un lavoro, anche se ci lavoro tipo 5 ore a settimana ma siccome prendo più di 1700 euro/mese allora i miei sono contenti così. Sarebbe da valutare l'efficienza nel lavoro anziché il fatto di lavorare duramente secondo me, però vabbè.

Tutto questo per dire, che quando mi chiedevano che lavoro facevo, io i primi 2 anni non potevo dire di fare quel lavoro, quindi dicevo niente o che stavo cercando. Ho provato a dire che facevo quello ma veniva sempre visto come un hobby e mi consigliavano posti in cui potevano inviare cv lasciando perdere quello che dicevo.
Devo dire che a me non pesava quasi per niente dire che non facevo nulla, in pratica venivo considerato un neet agli occhi della società, perché bene o male il fatto "che lavoro fai" in un gruppo di amici dura i primi 5 minuti che ti vedi e sopratutto se non ti vedi da tanto, sennò non te lo chiedono mai. Piuttosto era preoccupante e secondo me peggio di neet chi diceva fieremente di lavorare più di 10 ore al giorno perché era chef tipo. Fortunatamente a me non mi ha mai "pressato" nessuno di dover trovare un lavoro il più presto possibile o sarei stato cacciato di casa, quindi ho avuto questa fortuna.

Quello che ti consiglio è di non dar peso troppo a questo comune scambio di chiedete che lavoro si fa in un gruppo di amici o conoscenti, perché viene usato spesso per iniziare una discussione e rompere il ghiaccio o prendere spunti di argomenti su cui parlare. Cioè non sentirti inferiore se dici niente, sentiti superiore a chi dice di lavorare troppo (intendo anche chi dice il tradizionale 8 ore al giorno). Che una vita quelli non ce l'hanno e manco sanno cosa sia una vita.
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Varano (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 20:28   #6
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Io anche se ho un lavoro evito le interazioni sociali, mi sento sempre fuori posto e conducendo una vita piatta non avrei molte cose interessanti di cui parlare.
Probabile che sia questo che abbia scaturito il mio disturbo evitante eh già...

Comunque mi stanno sulle palle le persone che appena ti conoscono ti chiedono che lavoro fai

Ti giuro anche io non le sopporto. Cioè quella è una domanda da fare dopo,ma farla subito è da maleducati. Una volta ero al bar con amici e con loro c'era una ragazza nuova, allora le do la mano e mi presento..e lei mi risponde "piacere marta, che lavoro fai?" Non ho nemmeno fatto in tempo a sedermi.
Un'altra volta ero da una parrucchiera da cui non ero mai stata, e come mi siedo sulla poltrona mi chiede che lavoro faccio. Cioè ti conosco da 1 minuto e mi chiedi subito del lavoro.
Mi scazza perché poi loro in base al lavoro che fai si fanno una determinata idea su di te e poi anche perché con quella domanda vogliono capire il tuo stato socio economico
Vecchio 24-02-2022, 20:28   #7
Banned
 

Quella è veramente la domanda peggiore che ti fa la gente, altro che le esperienze passate. La prima cosa che ti chiedono: di che ti occupi? E non puoi sviare. Io rispondo con quel che faccio nel tempo libero, ma la gente insiste poi, vuole proprio sapere che lavoro fai. Assurdo, semplicemente assurdo.
Mi dispiace, guarda. A me sta domanda mi fa andare ai matti, non per vergogna o che, ma perché è veramente assurdo che ci sia sto interesse morboso per il lavoro, con tutto quello che compone una persona il lavoro è proprio una roba marginale e senza senso.

Cmq alla domanda ultimamente rispondo con una mezza bugia.

Ultima modifica di cancellato22544; 24-02-2022 a 21:06.
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Lovecraft (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 20:33   #8
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intanto trovare lavoro al giorno d'oggi non è facile, ma a quanto pare la società non lo capisce perchè se dici che non lavori da tempo è perchè non vuoi fare un cazzo, la soluzione? come per chi non ha mai avuto relazioni, mentire. Lavoretti saltuari a nero e così sono tutti più contenti
Infatti anche io ho iniziato a mentire, anche se odio dire bugie. Prima dicevo la verità ma venivo guardata come un alieno...addirittura una volta uno mi ha insultata perché sono neet. Siccome mi sono stufata ho da poco iniziato a dire che ogni tanto faccio ripetizioni, la baby sitter...e che fino a qualche mese fa facevo uno stage.
Vecchio 24-02-2022, 20:51   #9
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Infatti anche io ho iniziato a mentire, anche se odio dire bugie. Prima dicevo la verità ma venivo guardata come un alieno...addirittura una volta uno mi ha insultata perché sono neet. Siccome mi sono stufata ho da poco iniziato a dire che ogni tanto faccio ripetizioni, la baby sitter...e che fino a qualche mese fa facevo uno stage.
Se odi dire bugie, vuol dire che è meglio che non le dici per te. La gente parla di che lavoro fai perché è letteralmente ciò che fanno per l'80% del tempo della loro esistenza e quindi per loro è la cosa più importante, anche per questo si inizia con questa domanda. Non farti pesare troppo le occhiatacce, ecc..
Io poi non so cosa fai da neet, come riempi la tua giornata intendo, tipo se ti piace scrivere un libro puoi anche dire quello, alla fine dovresti sentirti libera di dire ciò che fai nel tuo tempo.
Se poi a te pesa il fatto che non hai un lavoro e ti senti una nullità se non lo hai, sappi che starai parecchio peggio lavorando che da neet. E poi per cosa, solo per dire in quei 5 minuti "si io faccio questo lavoro.... Si si guadagna bene.... No non è un problema che mi occupa la mia intera esistenza"

E poi non ha nessuna rilevanza il che lavoro fai, visto che il 99% fa quel lavoro perché ha trovato quello e lo fa solo perché gli servono i soldi per sopravvivere

Ultima modifica di fedex1; 24-02-2022 a 20:53.
Vecchio 24-02-2022, 21:00   #10
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Se odi dire bugie, vuol dire che è meglio che non le dici per te. La gente parla di che lavoro fai perché è letteralmente ciò che fanno per l'80% del tempo della loro esistenza e quindi per loro è la cosa più importante, anche per questo si inizia con questa domanda. Non farti pesare troppo le occhiatacce, ecc..
Io poi non so cosa fai da neet, come riempi la tua giornata intendo, tipo se ti piace scrivere un libro puoi anche dire quello, alla fine dovresti sentirti libera di dire ciò che fai nel tuo tempo.
Se poi a te pesa il fatto che non hai un lavoro e ti senti una nullità se non lo hai, sappi che starai parecchio peggio lavorando che da neet. E poi per cosa, solo per dire in quei 5 minuti "si io faccio questo lavoro.... Si si guadagna bene.... No non è un problema che mi occupa la mia intera esistenza"

E poi non ha nessuna rilevanza il che lavoro fai, visto che il 99% fa quel lavoro perché ha trovato quello e lo fa solo perché gli servono i soldi per sopravvivere

la gente fa quella domanda perchè vuole capire il tuo status socio-economico e perchè in base al lavoro che fai poi si fa un'idea su di te, non perchè occupa l'80% delle loro giornate.
quello che mi scazza è che ci sono 1000 domande da fare a una persona, tipo che musica ti piace, che film guardi, se ti piace leggere...ma la gente si ostina a fare sempre la domanda sul lavoro. se mi chiedessero di musica e film parlerei per ore.
comunque ho avuto un periodo in cui stavo scrivendo delle poesie e quando la gente mi chiedeva del lavoro io rispondevo che stavo lavorando a delle poesie..e loro mi ridevano in faccia.
io non mi sento una nullità perchè non lavoro, ma mi urta che gli altri vogliano farmi sentire zero....cioè mi sento i loro giudizi addosso e mi da fastidio essere criticata perchè non lavoro.

comunque per la maggior parte della gente il lavoro che fai ha rilevanza perchè in base al lavoro che fai poi si fanno una determinata idea su di te
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cancellato22544 (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 21:03   #11
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Originariamente inviata da fedex1 Visualizza il messaggio
Dunque, io ho finito le superiori a 18 e ho fatto l'uni per 5 mesi tipo e poi ho lasciato perché ho visto che era una roba per sapientoni.
Quindi avevo 19 anni e dovevo cercare lavoro, solo che non mi è mai andato giù il fatto di lavorare 9 ore al giorno per 5 giorni tutte le settimane, o anche il fatto di lavorare per qualcun altro facendo qualcosa che non ti piace.
I lavori "ufficiali" (poi ti dico cosa vuol dire) che ho fatto sono stati 2: 5 giorni alle poste per timbrare con l'affrancatrice o roba del genere, inutile dire che era uno schifo, l'ho provato solo perché era 5 ore al giorno invece di 8. Il secondo lavoro è stato uno stage in un Caf come centralinista tecnico e tecnico informatico dell'azienda per 6 mesi, questo 8 ore al giorno per 500 euro al mese, l'ho fatto contro volontà, volevo mollare il primo mese ma i miei mi hanno, non costretto, ma mi hanno suggerito di arrivare ai 6 mesi e poi magari mi sarebbe piaciuto col tempo. Col cazzo, sempre peggio vedevo l'orologio ogni 1 minuti.

Ora questo sono i lavori ufficiali, ma io di fatto ho iniziato a lavorare in proprio appena "finita" l'università a 19 anni, come compositore digitale di colonne sonore. Se vuoi sapere di più ho raccontato nella sezione diari personali. Vabbè per farla breve, questo mio lavoro non lo vedevano come lavoro ma piu come hobby perché nei primi mesi guadagnavo tipo 200 euro al mese massimo e quindi ovviamente i miei che dicono che non è un vero lavoro, che devo cercare un lavoro, che devo riprendere l'uni.. Anche gli amici che dicono che è meglio che lascio perdere.

Ovviamente capisco che lo dicevano in buona prospettiva per non illudermi, ma avevo deciso di continuare lo stesso il percorso, non veniva considerato un lavoro anche perché non ci lavoravo 8 ore al giorno, forse 8 a settimana e in più tutto in nero senza p.iva

Ora ho 24 anni e sono felice di dire che quello è il mio attuale lavoro con p.iva in proprio e non mi rompono più il cazzo per fortuna col cercarmi un lavoro, anche se ci lavoro tipo 5 ore a settimana ma siccome prendo più di 1700 euro/mese allora i miei sono contenti così. Sarebbe da valutare l'efficienza nel lavoro anziché il fatto di lavorare duramente secondo me, però vabbè.

Tutto questo per dire, che quando mi chiedevano che lavoro facevo, io i primi 2 anni non potevo dire di fare quel lavoro, quindi dicevo niente o che stavo cercando. Ho provato a dire che facevo quello ma veniva sempre visto come un hobby e mi consigliavano posti in cui potevano inviare cv lasciando perdere quello che dicevo.
Devo dire che a me non pesava quasi per niente dire che non facevo nulla, in pratica venivo considerato un neet agli occhi della società, perché bene o male il fatto "che lavoro fai" in un gruppo di amici dura i primi 5 minuti che ti vedi e sopratutto se non ti vedi da tanto, sennò non te lo chiedono mai. Piuttosto era preoccupante e secondo me peggio di neet chi diceva fieremente di lavorare più di 10 ore al giorno perché era chef tipo. Fortunatamente a me non mi ha mai "pressato" nessuno di dover trovare un lavoro il più presto possibile o sarei stato cacciato di casa, quindi ho avuto questa fortuna.

Quello che ti consiglio è di non dar peso troppo a questo comune scambio di chiedete che lavoro si fa in un gruppo di amici o conoscenti, perché viene usato spesso per iniziare una discussione e rompere il ghiaccio o prendere spunti di argomenti su cui parlare. Cioè non sentirti inferiore se dici niente, sentiti superiore a chi dice di lavorare troppo (intendo anche chi dice il tradizionale 8 ore al giorno). Che una vita quelli non ce l'hanno e manco sanno cosa sia una vita.
Io sono il primo a pensare che stia buttando al cesso la mia vita, solo lavoro e di altro non riesco a costruire nulla e infatti non ne vado fiero.
La parte divertente è quando sento colleghi che vogliono lavorare anche di sabato e se tu non vuoi ti guardano come un alieno.
Vecchio 24-02-2022, 21:03   #12
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Per una buona parte delle persone tu sei il lavoro che fai.
Vecchio 24-02-2022, 21:06   #13
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Originariamente inviata da Ortica Visualizza il messaggio
Quella è veramente la domanda peggiore che ti fa la gente, altro che le esperienze passate. La prima cosa chs ti chiedono: di che ti occupi? E non puoi sviare. Io rispondo con quel che faccio nel remoto libero, ma la gente insiste poi, vuole proprio sapere che lavoro fai. Assurdo, semplicemente assurdo.
Mi dispiace, guarda. A me sta domanda mi fa andare si matti, non per vergogna o che, ma perché è veramente assurdo che ci sia sto interesse morboso per il lavoro, con tutto quello che compone una persona il lavoro è proprio una roba marginale e senza senso.

Cmq alla domanda ultimamente rispondo con una mezza bugia.
ma infatti, cioè la loro è proprio una curiosità morbosa...anche io ogni volta che svio poi loro insistono perchè vogliono a tutti costi sapere che lavoro faccio, ti fanno proprio capire che è una curiosità morbosa. perchè non mi chiedono che musica mi piace, che film guardo, oppure dei miei hobby? sarebbero domande più interessanti e che dicono molto della propria personalità.
Una volta ero al bar con amici e con loro c'era una ragazza nuova, allora le do la mano e mi presento..e lei mi risponde "piacere marta, che lavoro fai?" Non ho nemmeno fatto in tempo a sedermi.
Un'altra volta ero da una parrucchiera da cui non ero mai stata, e come mi siedo sulla poltrona mi chiede che lavoro faccio. Cioè ti conosco da 1 minuto e mi chiedi subito del lavoro.
Mi scazza perché poi loro in base al lavoro che fai si fanno una determinata idea su di te e poi anche perché con quella domanda vogliono capire il tuo stato socio economico

comunque anche io ho iniziato a dire una mezza bugia...le gente non si merita la mia verità
Vecchio 24-02-2022, 21:09   #14
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Originariamente inviata da Lovecraft Visualizza il messaggio
la gente fa quella domanda perchè vuole capire il tuo status socio-economico e perchè in base al lavoro che fai poi si fa un'idea su di te, non perchè occupa l'80% delle loro giornate.
quello che mi scazza è che ci sono 1000 domande da fare a una persona, tipo che musica ti piace, che film guardi, se ti piace leggere...ma la gente si ostina a fare sempre la domanda sul lavoro. se mi chiedessero di musica e film parlerei per ore.
comunque ho avuto un periodo in cui stavo scrivendo delle poesie e quando la gente mi chiedeva del lavoro io rispondevo che stavo lavorando a delle poesie..e loro mi ridevano in faccia.
io non mi sento una nullità perchè non lavoro, ma mi urta che gli altri vogliano farmi sentire zero....cioè mi sento i loro giudizi addosso e mi da fastidio essere criticata perchè non lavoro.

comunque per la maggior parte della gente il lavoro che fai ha rilevanza perchè in base al lavoro che fai poi si fanno una determinata idea su di te
E vero anche quello che dici tu sul fstto che si fanno un opinione su di te, però credimi se ti dico che lo fanno anche perché è ciò che gli occupa di più la giornata e quindi avrebbero tanto da dire sul proprio lavoro.
Apparte il fstto che non probabilmente non saprebbero rispondere se gli fai domande tipo che musica ascolti, film, libri, ecc. perché appunto non avrebbero tempo per quello e quindi o non vengono fatte o vengono fatte dopo, e specialmente in un gruppo di discussione tra introversi, in particolare se infj, infp, intj, intp perché sono quel tipo di categoria su cui ricadono questi interessi solitamente.
Gli estroversi o xSxx type gli piace parlare di cose di attualità ed esperienze nella realtà di tutti i giorni.
Vecchio 24-02-2022, 21:16   #15
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Originariamente inviata da Martyrlucarius Visualizza il messaggio
Io sono il primo a pensare che stia buttando al cesso la mia vita, solo lavoro e di altro non riesco a costruire nulla e infatti non ne vado fiero.
La parte divertente è quando sento colleghi che vogliono lavorare anche di sabato e se tu non vuoi ti guardano come un alieno.
Io poi non vorrei che passasse il messaggio che sto a offendere la gente che lavora, non voglio offendere nessuno. Quello che dico è semplicemente un concetto di difesa in contrasto agli attacchi di chi si "vanta" che lavora parecchie ore al giorno e quindi si sente il migliore.
Invece bisognerebbe prendere semplicemente atto che si lavora perché si è obbligati perché viviamo in una società basata sul consumismo e capitalistica e ti servono i soldi per sopravvivere, poi ci sta che se uno fa il lavoro che gli piace ne va fiero ma non bisogna mai usarlo come arma per denigrare l'altro, perché ognuno ha le sue lacune in qualcosa.
Quelli che dici tu che vogliono lavorare di sabato perché fanno la parte di quello che gli piace servire l'azienda e essere sempre disponibile e ti guardano male se non lo fai anche tu sono NPC

Ultima modifica di fedex1; 24-02-2022 a 21:21.
Vecchio 24-02-2022, 21:21   #16
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Originariamente inviata da edward00767 Visualizza il messaggio
Si io ormai evito tutti, sono stato ridicolizzato perchè sono disoccupato a 24 anni e senza diploma, ho evitato tutta una vita posso evitare anche l'unico amico che avevo (compagno di birre), dal 2021 sono entrato in depressione per il lavoro (oltre a tutto quello che ho passato), mi sono sentito un pesce fuor d'acqua, fino ai 21-22 potevo dire cazzate tipo "sto cercando" oppure "sisi tra qualche mese inizio un corso", la verità è che mi cago sotto di interfacciarmi con le persone, per farti capire, per me è una vergogna immensa essere senza lavoro e vivere con mia nonna, sensi di colpa a mille e vengo pure giudicato dai miei zii.
ti capisco. fino ai 24 anni potevo anche io dire "cazzate tipo sto cercandoo oppure sisi tra qualche mese inizio un corso"...siccome mi sono laureata a 23 anni allora può starci che fino a un anno dalla laurea sia disoccupata, ma adesso sono passati 3 anni dalla laurea e quindi non posso più dire quelle cose. pure io ho paura a stare in mezzo alla gente e ho paura di dover subire di nuovo il bullismo che ho passato a scuola. anche perchè la gente percepisce la mia paura...ti faccio un esempio. L'altro giorno dovevo chiamare per prenotare una visita medica e io ho ansia a parlare al telefono...di conseguenza per telefono ho un tono timido spaventato...mi risponde l'impiegata dicendomi che la prima visita disponibile era fra 6 mesi (nonostante sulla ricetta avessi la priorità sulla B, che vuol dire visita entro 10 giorni)...le dico che lascio stare, metto giù il cellulare e dico a mia madre che non ho prenotato perchè la prima data è fra 6 mesi...mia madre sconvolta dice che non è normale e allora 15 minuti dopo chiama lei che ha un tono molto sicuro di sè ...e indovina un po'? le danno l'appuntamento fra 8 giorni. cioè mi sento proprio inadatta a trattare con la gente, se ti vedono timida ti sbranano.
Ringraziamenti da
edward00767 (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 21:27   #17
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Originariamente inviata da fedex1 Visualizza il messaggio
E vero anche quello che dici tu sul fstto che si fanno un opinione su di te, però credimi se ti dico che lo fanno anche perché è ciò che gli occupa di più la giornata e quindi avrebbero tanto da dire sul proprio lavoro.
Apparte il fstto che non probabilmente non saprebbero rispondere se gli fai domande tipo che musica ascolti, film, libri, ecc. perché appunto non avrebbero tempo per quello e quindi o non vengono fatte o vengono fatte dopo, e specialmente in un gruppo di discussione tra introversi, in particolare se infj, infp, intj, intp perché sono quel tipo di categoria su cui ricadono questi interessi solitamente.
Gli estroversi o xSxx type gli piace parlare di cose di attualità ed esperienze nella realtà di tutti i giorni.
infatti io sono infp ahhahahha
non mi sono mai piaciuti gli estroversi.
comunque non è vero che hanno tanto da dire del loro lavoro perchè quando mi dicono che lavoro fanno poi non aggiungono altro...cioè dicono solo qual è la loro professione. e riguardo il discorso che non hanno tempo: per i libri posso capire perchè sono impegnativi ma la musica tutti l'ascoltano...oppure tanti mentre vanno a lavoro ascoltano musica durante il tragitto...o comunque anche riguardo i film, lo si trova sempre del tempo per un film ogni tanto...soprattutto nei periodi in cui c'è stato il lockdown.
e comunque parto dal presupposto che una persona che sa parlare solo di lavoro e non sa nulla di musica, film e cose simili deve essere una persona vuota interiormente. appunto sono talmente vuoti che devono riempire le loro giornate lavorando il più possibile.
Vecchio 24-02-2022, 21:28   #18
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Originariamente inviata da fedex1 Visualizza il messaggio
Io poi non vorrei che passasse il messaggio che sto a offendere la gente che lavora, non voglio offendere nessuno. Quello che dico è semplicemente un concetto di difesa in contrasto agli attacchi di chi si "vanta" che lavora parecchie ore al giorno e quindi si sente il migliore.
Invece bisognerebbe prendere semplicemente atto che si lavora perché si è obbligati perché viviamo in una società basata sul consumismo e capitalistica e ti servono i soldi per sopravvivere, poi ci sta che se uno fa il lavoro che gli piace ne va fiero ma non bisogna mai usarlo come arma per denigrare l'altro, perché ognuno ha le sue lacune in qualcosa.
Quelli che dici tu che vogliono lavorare di sabato perché fanno la parte di quello che gli piace servire l'azienda e essere sempre disponibile e ti guardano male se non lo fai anche tu sono NPC
quoto in pieno
Vecchio 24-02-2022, 21:30   #19
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Io sono il primo a pensare che stia buttando al cesso la mia vita, solo lavoro e di altro non riesco a costruire nulla e infatti non ne vado fiero.
La parte divertente è quando sento colleghi che vogliono lavorare anche di sabato e se tu non vuoi ti guardano come un alieno.
quelli che fanno così sono ridicoli...cioè se vogliono lavorare sempre che lo facciano pure ma che non vadano a denigrare chi dopo aver lavorato dal lunedì al venerdì vuole godersi un po' di relax e dedicarsi a degli hobby...ma loro sono talmente vuoti che di hobby non ne hanno e quindi devono riempire le loro giornate lavorando il più possibile.
Ringraziamenti da
Martyrlucarius (24-02-2022)
Vecchio 24-02-2022, 21:32   #20
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Originariamente inviata da JR_Reloaded Visualizza il messaggio
No, non costituisce assolutamente motivo di imbarazzo per me dire che non lavoro, questo perchè tendenzialmente non mi importa del giudizio delle persone, quando io interagisco con qualcuno sono pure capace di raccontargli tutte le mie disgrazie nel giro di mezz'ora (se sono in vena ovviamente) questo perchè non "idealizzo" le altre persone, per me sono esseri umani come me, che vanno al bagno, emettono flatulenze, puzzano se non si lavano, avranno le loro disgrazie anche loro sicuramente, quindi non mi sento a disagio a mostrare le mie debolezze agli altri perchè so che anche loro ne hanno, nascoste perchè si vergogneranno a palesarle (a differenza mia), ma ne hanno. Siccome io non idealizzo le persone non sento la necessità di fare bella figura con loro, neanche se venisse il presidente del consiglio, non me ne può fregar di meno, forse questo è un problema in questa società però io sono così e non posso farci niente.
anche io mostro le mie debolezze in pubblico e non me ne vergogno. ma mi urta essere giudicata per questa cosa del lavoro, cioè proprio perchè appunto gli altri non sono divinità mi chiedo "ma come si permettono di criticare me?". non idealizzo le persone...anzi, il contrario.
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