Hassell

Come da titolo.
In particolare proprio stasera sono stato testimone di due situazioni: due persone che conosco con capacità sociali molto elevate (amicizie, relazioni, stima riconosciuta ecc), mi hanno detto che una ha lasciato il lavoro causa esaurimento, l'altra idem, per via degli attacchi di panico.
Strano, ma quindi evidentemente si tratta di patologie che colpiscono chiunque.
Che ne pensate?

Angus

Ma gente normale in che senso, scusa?

Hassell

Intendo non fobica/evitante.

Blue Sky

La fobia o l'ansia sociale non sono certo le uniche situazioni in cui persone hanno esaurimenti o attacchi di panico.
E non sono normali per il solo fatto di non avere problemi di fobia sociale.

Non dico che sia la tua opinione, ma la fobia sociale non è l'unico problema psicologico che si possa avere.

Hassell

Ho aperto questo thread perché proprio stasera a una festa di paese ho parlato con due persone che mi hanno detto di aver lasciato il lavoro per i motivi esposti
Mi ha molto scioccato la cosa, perché si tratta di due persone molto aperte e socievoli, in particolare una davvero estroversa

Teal

L’estroversione può essere una maschera e la socialità un rifugio, se non addirittura una via di fuga. C’é anche chi crolla quando deve fare i conti con sé stesso, o con la solitudine.
Comunque difficilmente si tratta di condizioni o stati assoluti e definitivi, stiamo quasi tutti un po’ sulle montagne russe.

Xchénnpossoreg?

Non sono fobica/evitante eppure conosco gli attacchi di panico. Ala fine sono una risposta allo stress.. e lo stress può colpire tutti per vari motivi.

Maffo

Certo, noi fobici stiamo male per una serie di motivi, ma chi è molto estroverso sta male per altri motivi.
Insomma l'estroversione non è solo un pregio, come lo vediamo noi, ogni tanto si sente parlare di gente che a quarant'anni ha una crisi molla lavoro e famiglia e decide di diventare maestro di yoga.

La cosa migliore sarebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, ma non sempre è facile.

pokorny

Che è del tutto "ovvio"; conosco due eccezioni, forse tre ma fanno un lavoro molto particolare (piacerebbero a chi apprezza il mondo al oirartnoc). Lessi una volta una frase in un forum di psicologia: non esiste essere umano che sia privo di un certo tratto caratteriale, nello specifico la difficoltà di interagire. La differenza con il disturbo mentale associato è che in un caso non è invalidante, nell'altro lo è, quindi è una semplice differenza di grado e di peso.

Sono sicuro che anche il professore con cui ho lavorato tanti anni fa (alfismo mostruoso, centinaia di pubblicazioni, capace di coordinare cantieri e il dipartimento della materia che insegna) ha i suoi bravi attacchi di ansia, e quando ha dovuto fare gli esami ha provato le stesse cose che prova chiunque. Però le sensazioni negative sono state, sono, controbilanciate dall'assertività, preparazione, eloquio, eccetera.

Negli sfigati come me avviene il contrario. A un'incapacità oggettiva di ricoprire certi ruoli si somma la percezione forte dell'ansia, del "cosa diranno di me" e così via, e mi blocco. Poi si innesca il perverso circolo vizioso della perdita di autostima quindi per non ripetere l'esperienza "forte" di ansia e timore, uno si nasconde e poi alcuni come me si ritrovano qui sul forum.

Il tutto in un passare dal bianco al nero impercettibilmente, con km di grigio in mezzo con le relative gradazioni. E' una zona così larga che non sappiamo mai quando è "quasi bianco" o "quasi nero", ci si ritrova in mezzo e basta. Quando un normale tratto caratteriale condiviso da tutti gli esseri umani diventa invalidante? Chiaramente conta il caso singolo, la sua storia e la personale capacità di gestire il problema.

"Anche i normaloidi piangono" (chi riconosce la parafrasi?) solo che il normaloide dopo breve tempo si getta tutto alle spalle e magari diventa più forte di prima. Altri, tra i quali io, è come se possedessero un sacchetto con le cose positive, e che ogni volta che si prova uno stress, dal sacchetto venga bruciato qualcosa che poi non viene mai rimpiazzato.

anahí

A volte non ci si accorge della vulnerabilita' altrui quando assume altre forme rispetto alla nostra. E la persona "ben inserita" potrebbe soffrire molto, ma non sentire di poterlo esprimere (ed essere ben inserita proprio per questo non esprimerlo)

claire

Come si fa a pensare che solo i fobici ed evitanti hanno problemi psicologici e psichiatrici? Se si hanno poche conoscenze nella vita reale basta guardare i dati. Bisogna essere molto fuori dal mondo per pensare che tutti i problemi di testa appartengano a chi é iscritto a fs, o siano appannaggio di chi ha un temperamento timido e quel tipo di carattere. Ci sono superstar che si suicidano. Ho conosciuto di persona molte persone con problemi di ansia, depressione, panico, esaurimento o altri disturbi psicologici, i timidi sono una piccola parte, e per lo più quelli che conosco nel virtuale.

lone 73

A loro è permesso averli perchè hanno un background da persone normali,a noi no.

claire

Chi te lo vieta?

Daytona

Se ho capito bene la questione posta, credo sia perfettamente normale.
È solo qui che si usa fobico, sfigato e brutto come sinonimi, in ambiente sanitario ci si basa sui sintomi e la collocazione nella societá serve per inquadrare meglio il soggetto. Sono malattie e al di lá dei fattori predisponenti, possono colpire tutti

claire

Ma quelli che qui pensano di avere i problemi peggiori di tutti, se lo sono mai fatto un giro da uno psichiatra, in un csm, capisco che dallo psicologo c'è il segreto e magari gli altri pazienti non li vedi mai, ma diosanto. Come si fa a pensare che sono solo i fobici? Fobici che stanno peggio di tutti , fobici autodefiniti e che però, magari, dal dottore o dallo specialista non hanno mai messo piede. E che quindi si vede che riescono a farcela senza in qualche modo, a differenza di tanti "estroversi normaloidi " che sono costretti a curarsi da una vita, dai dottori non nei gruppi telegram.

CamillePreakers

io ho passato 3 mesi ricoverata in spdc. la maggior parte delle persone non erano fobiche nè evitanti. ho conosciuto persone che a 13 anni avevano già tentato il suicidio, in un caso buttandosi dal 4 piano di un palazzo. probabilmente si tende a pensare che la propria sofferenza sia la peggiore o sia causata esclusivamente dall'isolamento sociale...che comunque non aiuta.
sono malattie che possono colpire chiunque.

Svalvolato

Certi posti di lavoro porterebbero all'esaurimento chiunque.

Non conosco i due casi nel dettaglio ma il burnout lavorativo è sempre più diffuso.

claire

Una delle persone più estroverse e socievoli che conosco, senza fobie di sorta, di quelle che fanno amicizia con tutti, dal vicino di casa al collega appena conosciuto, entra ed esce dalla psichiatria da più di 20 anni. É stata tutta l'estate a letto, non l'hanno nemmeno ricoverata stavolta. E non è una "pazza" rincoglionita con la bava alla bocca, é una persona normalissima, con una malattia cronica che si chiama depressione. Non ha mai tentato il suicidio e ama la vita. Appena si è sentita un po' meglio ed ha potuto lavarsi e sistemarsi, é tornata ad uscire.
No quote.

vikingo

..le menate mentali gli hanno divorato il cervello..parlando con donne più inserite nella società ho capito che il vikingo di oggi non potrebbe mai stare con una donna che si definisce perdente..anni fa si oggi no..ho fatto un altro percorso...voglio una donna che danzi come un dervi scio che lieviti..che irradi che emani una cacchio di vitalita

Nightlights

Io ho distimia (diagnosticata), ho avuto un esaurimento e pure degli attacchi di panico, eppure non ho fobia sociale.