bunker

la mia psicologa ripete ogni volta che nel gruppo non dobbiamo frequentarci per non creare situazioni in cui uno sa cose e l'altro no

ed è una cosa e ha senso


ma dice anche di non frequentare persone sofferenti perchè potrebbe coinvolgerci nelle sue sofferenze, che già non sappiamo gestire le nostre



vedo già il linciamento della mia psicologa ma voi che ne pensate?


edit... lo dice in riferimento al gruppo e alle frequentazioni di una del gruppo con un tossicomane e di un'altra con un anziano sdentato propenso al suicidio...
e sopratutto in riferimento alla comunità che si trova dove facciamo le sedute, dove alcuni son stati ricoverati... in poche parole dice che una volta usciti bisogna lasciare lì le amicizie...

Nick

Penso che ha ragione, ma penso pure che le amicizie non si scelgono.

bunker

come l'amore...

ma una ragazza che ama uno che la tratta come schiava? effettivamente è una frequentazione tra due persone problematiche

Altamekz

Che ha ragione, ma piuttosto aggiungerei anche che è meglio non fare affidamento su altre persone per risolvere la propria situazione.

E' molto facile trovare una facile appigglio con le persone che soffrono.

lauretum

sono certo che ha ragione, dovresti seguire le sue direttive, il che implicherebbe anche lasciare questo forum per frequentare ambienti più sani.

non ho capito la faccenda del gruppo, se ti va di dirlo. cioè tu vai da lei, e conosci altre persone che ci vanno?

bunker

ma se la vedessimo nel nostro caso? cioè gli altri non dovrebbero frequentarci?

lauretum

ah beh, non sembra certo un rapporto sano

Altamekz

Ma dipende dal livello di intimità, puoi frequentare diverse persone a diversi livelli di coinvolgimento, la tua psi si riferisce ad un coinvolgimento profondo ( amicizia amore che sia )

bunker

siamo un gruppo di 8-9 persone che si ritrovano una volta alla settimana per un'ora e mezza a parlare delle proprie storie, praticamente la psicologa gestisce gli interventi, fa domande e gli altri possono interagire sia con gli altri che con la psicologa...

a volte capita di non dire nulla a volte parli solo te con gli altri che "indirizzano" la tua confessione con le loro riflessioni/domande

Kitsune

Ha ragione nel senso che esistono tante tipologie di problemi, tanti se mescolati innescano reazioni esplosive e solo più raramente avviene il contrario.

bunker

effettivamente bisogna stabilire questo livello e non è facile

freak

Io sono favorevole a questo tipo di amicizia.
Io sto male e voglio aiutare chi sta male come me o peggio di me. Anzi peggio è ancora meglio.
Io sono una mosca bianca: la gente vuole sempre stare con chi sta meglio, la gente si intristisce quando vede chi sta peggio. A me la vicinanza con persone che stanno peggio di me mi aiuta, ad una condizione: che non vogliano approfittare, chiedendomi ad esempio un euro.
Mi succedeva con i barboni ed anche a volte in manicomio.

lauretum

ah come quelle cose che si vedono nei film. complimenti, mi viene ansia solo a pensarci

bunker

so di non essere giudicato e mi sento a mio agio io invece...


comunque mi ci son ritrovato senza rendermene conto quasi

Nick

c'è da dire che io riesco ad avere rapporti umani solo con persone sofferenti psicologicamente. Sono normalofobico a quanto pare.

Rasko

il fatto è che parlare e parlare e parlare aiuta, ma alla fine bisogna agire altrimenti c'è il rischio di una sterile autocommiserazione o commiserazione reciproca che non porta alcun cambiamento concreto

Novak

Mi sembra un sistema interessante di affrontare i propri problemi, alternativo alle solite sedute con lo psicologo in situazioni di 1 vs 1 xD
Devo dire che mi incuriosisce molto.

Comunque ho avuto amicizie (non strettissime, debbo specificare) con persone con problemi simili o più gravi dei miei, e devo dire che male non mi hanno fatto, anzi. Non che si sia risolto chissà cosa, nè per me nè per loro, però sono state amicizie più tranquille e meno ansiogene rispetto al solito, e non mi pare che nessuno si sia approfittato dell'altro.

maury25

Penso che una persona debba scegliere per sè e che la psicologa per quanto preparata non debba interferire su queste cose.

Martello

Ha ragione, io ho frequentato per amicizia e pure per storielle delle persone sofferenti, ti dico è il sogno di tutti condividere le sofferenze ma spesso esse invece che diventare motivo di ''mal comune mezzo gaudio'' nella pratica concreta diventa un qualcosa che schiaccia il rapporto e lo soffoca tra le sofferenze stesse, che poi un rapporto non è fatto di sofferenze, ma è fatto spesso di esperienze comuni e cose fatte insieme dal momento che ci si conosce e poi forse anche di ricordi condivisi e sensazioni sul passato condivise, ma non come ragione sociale principale ecco.

lizbon

io penso che la psicologa abbia ragione ma che se poi mi trovassi in una situazione del genere non so se riuscirei a seguire le sue direttive.