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Vecchio 03-01-2013, 21:18   #1
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Ciao!
Ho una domanda alla quale spero mi risponda (anche) qualcuno che dalla depressione si consideri sostanzialmente uscito: come avete fatto a trovare la forza per reagire ed applicarvi nelle attività quotidiane? Ultimamente mi sento così inerte...in particolare fatico moltissimo a concentrarmi in attività di tipo intellettuale.
Grazie mille fin d'ora.
Vecchio 03-01-2013, 21:52   #2
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Ci son periodi in cui tutto quello che puoi fare è inutile e conviene lasciarsi trascinare dalla corrente verso zone più favorevoli.... inutile agitarsi oltre il necessario in mezzo alla tempesta, ottieni solo il risultato di stancarti ancora di più.
In quei periodi, quello che ci vuole, è che le cose girino un po' meglio...^^ perchè tu puoi metterci tutta la buona volonta che vuoi però su alcune cose non si può far niente altro che aspettare un miglioramento che viene dall'esterno, uno spiraglio di luce.
E lì devi solo aspettare di uscirne. Chiaramente muovendoti anche tu, non dico che si debba essere statici.
Però spesso è inutile strafare perchè tanto non dipende da noi. Ci son periodi in cui "non ce n'è". E quando non ce n'è non ce n'è.
E altri in cui ti risollevi. Io ad esempio adesso sto abbastanza bene, mi è passata quasi totalmente l'ansia e son tornato ad aver voglia di fare attività che prima non riuscivo più a fare. Non dico che non potrei avere ricadute ma comunque va bene.
Si dice tanto di reagire... di fare.. qua e là.. però sinceramente... si si... essere statici non va bene.
Però... a me non pare che siamo sempre così -direttamente fautori- del nostro destino. Nel senso che a volte le cose mi girano meglio senza che io abbia fatto una beneamata cèppazza di niente. Quindi non ci diciamo balle...il cambiamento NON può avvenire SOLO da noi.
Ci devono essere un po' le condizioni favorevoli. Con questo voglio dire che se uno è depresso.. è perchè qualcosa nella sua vita non va ed è da risolvere. Qualcosa di ben concreto e reale. Mica pare mentali ( con tutto il dovuto rispetto per chi ne ha) .
E finchè non lo cambi.. resti depresso^^
Invece quando c'è qualcosa che non va, si tende sempre a puntare il dito sull'individuo stesso, a psico-analizzarlo..... ma cavoli, scommettiamo che se ti chiudo in uno sgabuzzino al buio e tutti i giorni ti torturo, puoi avere la mente più forte e propositiva che vuoi ma entri lo stesso in depressione?
A volte non siamo noi che dobbiam cambiare.. è il contesto.

Ultima modifica di Halastor; 03-01-2013 a 21:56.
Vecchio 03-01-2013, 22:01   #3
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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
ma cavoli, scommettiamo che se ti chiudo in uno sgabuzzino al buio e tutti i giorni ti torturo, puoi avere la mente più forte e propositiva che vuoi ma entri lo stesso in depressione?
A volte non siamo noi che dobbiam cambiare.. è il contesto.
M'ha fatto ridere come hai impostato la frase , ma hai descritto la mia situazione. Sto male perchè sono in un contesto a dir poco schifoso.
Vecchio 03-01-2013, 22:08   #4
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Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Ognuno ha i suoi demoni, ognuno ha le sue battaglie che combatte a suo modo... modo che al 99% dei casi è adatto solo al diretto interessato...
Alla tua domanda generica e banale (senza offesa eh) posso solo ricambiare con una risposta altrettanto banale: fatti forza, tutti noi abbiamo delle giornate no!
La mia domanda generica e banale senza offesa eh è stata ispirata da questo video in cui mi sono imbattuta per caso poco fa, mentre vagavo oziosamente su youtube :
Vecchio 03-01-2013, 22:22   #5
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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Ci son periodi in cui tutto quello che puoi fare è inutile e conviene lasciarsi trascinare dalla corrente verso zone più favorevoli.... inutile agitarsi oltre il necessario in mezzo alla tempesta, ottieni solo il risultato di stancarti ancora di più.
In quei periodi, quello che ci vuole, è che le cose girino un po' meglio...^^ perchè tu puoi metterci tutta la buona volonta che vuoi però su alcune cose non si può far niente altro che aspettare un miglioramento che viene dall'esterno, uno spiraglio di luce.
E lì devi solo aspettare di uscirne. Chiaramente muovendoti anche tu, non dico che si debba essere statici.
Però spesso è inutile strafare perchè tanto non dipende da noi. Ci son periodi in cui "non ce n'è". E quando non ce n'è non ce n'è.
E altri in cui ti risollevi. Io ad esempio adesso sto abbastanza bene, mi è passata quasi totalmente l'ansia e son tornato ad aver voglia di fare attività che prima non riuscivo più a fare. Non dico che non potrei avere ricadute ma comunque va bene.
Si dice tanto di reagire... di fare.. qua e là.. però sinceramente... si si... essere statici non va bene.
Però... a me non pare che siamo sempre così -direttamente fautori- del nostro destino. Nel senso che a volte le cose mi girano meglio senza che io abbia fatto una beneamata cèppazza di niente. Quindi non ci diciamo balle...il cambiamento NON può avvenire SOLO da noi.
Ci devono essere un po' le condizioni favorevoli. Con questo voglio dire che se uno è depresso.. è perchè qualcosa nella sua vita non va ed è da risolvere. Qualcosa di ben concreto e reale. Mica pare mentali ( con tutto il dovuto rispetto per chi ne ha) .
E finchè non lo cambi.. resti depresso^^
Invece quando c'è qualcosa che non va, si tende sempre a puntare il dito sull'individuo stesso, a psico-analizzarlo..... ma cavoli, scommettiamo che se ti chiudo in uno sgabuzzino al buio e tutti i giorni ti torturo, puoi avere la mente più forte e propositiva che vuoi ma entri lo stesso in depressione?
A volte non siamo noi che dobbiam cambiare.. è il contesto.

Grazie. Mi complimento per la tua ritrovata energia e per la capacità argomentativa Spero di recuperare anch'io, un po' alla volta, il desiderio di comunicare.
Vecchio 04-01-2013, 11:17   #6
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La mia strada è stata la depersonalizzazione e l'identificazione nell'azione, la meditazione attiva all'interno dell'azione, ovvero concentrare il pensiero sull'azione in modo tale da esserne assorbiti e diventare l'azione. (cfr. karma yoga)
E molta attività fisica, specialmente la corsa (che ben si concilia col discorso meditativo).
Per arrivarci serve tuttavia uno sforzo fattivo.
Vecchio 04-01-2013, 14:36   #7
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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Mi ricordo che le difficoltà di concentrazione mi avevano fatto desistere da molte attività, prima tra tutte quella universitaria.
Devo dire che a me ha aiutato prendere degli antidepressivi, non tanto per il loro effetto positivo sulla mia serotonina quanto per il fatto che essi avevano accentuato il mio stato semi-vegetativo e non avevo nessuna intenzione di rimanere così. Avevo così smesso all'improvviso, ma non avrei dovuto senza il parere del medico e ne ho subito tutte le conseguenze...
Del resto, la depressione è anche un po' una pausa, una specie di letargo: presto o tardi, la primavera deve tornare!
Mi hanno aiutato molto i pensieri giusti, quelli positivi, grazie ai quali sono riuscita a vedere la realtà con occhi diversi , a comportarmi di conseguenza e a non disperarmi su un momento di difficoltà...
Diciamo che ho temporeggiato pazientemente, ma avevo già un'idea dei miei obiettivi. Probabilmente da quella depressione ne sto uscendo ancora oggi e, in un certo senso, non finirò mai di uscirne..
Infatti il mio consiglio è questo....se vedi che non ce la fai, non flagellarti...temporeggia e raccogli le energie. Aspetta il momento propizio, del resto sono tempi bui. Gennaio è un mese buio, pieno di produttività forzata e di aspettative e tutti usciamo un po' frastornati da queste festività...meglio non esporsi più di tanto, secondo me.
Secondo alcuni studi, l'inverno è un periodo in cui anche noi esseri umani andiamo un po' in "letargo" e i ritmi rallentano, ma lo stress di questa società "iperproduttivista" ce lo impedisce.
In bocca al lupo per tutte le tue sfide
Grazie mille, Cara... In effetti quello che mi fa più soffrire, oggi come oggi, non sono le difficoltà relazionali in sè, ma il loro effetto sul lungo termine, cioè appunto questa cappa pesante contro la quale cerco di combattere, ma che spesso, ancora troppo spesso riesce ad avere la meglio. E questo è il motivo per cui, anche se iscritta a questo forum da diversi anni, ora che comincio a vederlo come uno strumento che, utilizzato bene, può anche essere d'aiuto e risultare virtuoso (in passato, forse perchè non mi ci ero addentrata così in profondità, mi soffermavo sull'aspetto piuttosto autoreferenziale di alcuni scambi, di alcune discussioni, rimanendone perplessa), non partecipo molto attivamente ... Soprattutto, ammiro l'intenzione generosa di chi, come te, risponda a messaggi in bottiglia come il mio, così, semplicemente per cercare di essere di sostegno a un'altra persona, in modo del tutto disinteressato...
Mi rispecchio molto in quello che dici riguardo alla stagione invernale e ai suoi effetti letargici sui nostri ritmi biologici...Di recente ho realizzato che col passare degli anni questa cosa va assolutamente accentuandosi in me...a volte mi sembra di vivere 3 mesi all'anno e mi scopro a domandarmi sempre più spesso dove possa emigrare!!!
In bocca al lupo anche a te, grandissimo abbraccio!
Vecchio 04-01-2013, 14:57   #8
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
La mia strada è stata la depersonalizzazione e l'identificazione nell'azione, la meditazione attiva all'interno dell'azione, ovvero concentrare il pensiero sull'azione in modo tale da esserne assorbiti e diventare l'azione. (cfr. karma yoga)
E molta attività fisica, specialmente la corsa (che ben si concilia col discorso meditativo).
Per arrivarci serve tuttavia uno sforzo fattivo.
Ti ringrazio! Davvero interessante, in particolare mi colpisce l'aspetto della depersonalizzazione e identificazione nell'azione... credo mi possa essere proprio d'aiuto acquisire una maggiore consapevolezza di certi meccanismi... In effetti era mia intenzione iscrivermi nelle prossime settimane a un corso di yoga...potrei provare a fare una ricerca più mirata e ad approfondire in particolare questa dimensione del Karma Yoga
Ancora grazie!
Vecchio 04-01-2013, 15:00   #9
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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Ci son periodi in cui tutto quello che puoi fare è inutile e conviene lasciarsi trascinare dalla corrente verso zone più favorevoli.... inutile agitarsi oltre il necessario in mezzo alla tempesta, ottieni solo il risultato di stancarti ancora di più.
In quei periodi, quello che ci vuole, è che le cose girino un po' meglio...^^ perchè tu puoi metterci tutta la buona volonta che vuoi però su alcune cose non si può far niente altro che aspettare un miglioramento che viene dall'esterno, uno spiraglio di luce.
E lì devi solo aspettare di uscirne. Chiaramente muovendoti anche tu, non dico che si debba essere statici.
Però spesso è inutile strafare perchè tanto non dipende da noi. Ci son periodi in cui "non ce n'è". E quando non ce n'è non ce n'è.
E altri in cui ti risollevi. Io ad esempio adesso sto abbastanza bene, mi è passata quasi totalmente l'ansia e son tornato ad aver voglia di fare attività che prima non riuscivo più a fare. Non dico che non potrei avere ricadute ma comunque va bene.
Si dice tanto di reagire... di fare.. qua e là.. però sinceramente... si si... essere statici non va bene.
Però... a me non pare che siamo sempre così -direttamente fautori- del nostro destino. Nel senso che a volte le cose mi girano meglio senza che io abbia fatto una beneamata cèppazza di niente. Quindi non ci diciamo balle...il cambiamento NON può avvenire SOLO da noi.
Ci devono essere un po' le condizioni favorevoli. Con questo voglio dire che se uno è depresso.. è perchè qualcosa nella sua vita non va ed è da risolvere. Qualcosa di ben concreto e reale. Mica pare mentali ( con tutto il dovuto rispetto per chi ne ha) .
E finchè non lo cambi.. resti depresso^^
Invece quando c'è qualcosa che non va, si tende sempre a puntare il dito sull'individuo stesso, a psico-analizzarlo..... ma cavoli, scommettiamo che se ti chiudo in uno sgabuzzino al buio e tutti i giorni ti torturo, puoi avere la mente più forte e propositiva che vuoi ma entri lo stesso in depressione?
A volte non siamo noi che dobbiam cambiare.. è il contesto.
Mha io ultimamente ho imparato che se aspetto cambiamenti esterni rimango fregato sempre.Sarò sfigato io,però mi è sempre andata così e mi sto adattando ad agire sempre
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