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alla fine di una giornata "non molto produttiva"
Ciao!
Ho una domanda alla quale spero mi risponda (anche) qualcuno che dalla depressione si consideri sostanzialmente uscito: come avete fatto a trovare la forza per reagire ed applicarvi nelle attività quotidiane? Ultimamente mi sento così inerte...in particolare fatico moltissimo a concentrarmi in attività di tipo intellettuale. Grazie mille fin d'ora. |
Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
Ci son periodi in cui tutto quello che puoi fare è inutile e conviene lasciarsi trascinare dalla corrente verso zone più favorevoli.... inutile agitarsi oltre il necessario in mezzo alla tempesta, ottieni solo il risultato di stancarti ancora di più.
In quei periodi, quello che ci vuole, è che le cose girino un po' meglio...^^ perchè tu puoi metterci tutta la buona volonta che vuoi però su alcune cose non si può far niente altro che aspettare un miglioramento che viene dall'esterno, uno spiraglio di luce. E lì devi solo aspettare di uscirne. Chiaramente muovendoti anche tu, non dico che si debba essere statici. Però spesso è inutile strafare perchè tanto non dipende da noi. Ci son periodi in cui "non ce n'è". E quando non ce n'è non ce n'è. E altri in cui ti risollevi. Io ad esempio adesso sto abbastanza bene, mi è passata quasi totalmente l'ansia e son tornato ad aver voglia di fare attività che prima non riuscivo più a fare. Non dico che non potrei avere ricadute ma comunque va bene. Si dice tanto di reagire... di fare.. qua e là.. però sinceramente... si si... essere statici non va bene. Però... a me non pare che siamo sempre così -direttamente fautori- del nostro destino. Nel senso che a volte le cose mi girano meglio senza che io abbia fatto una beneamata cèppazza di niente. Quindi non ci diciamo balle...il cambiamento NON può avvenire SOLO da noi. Ci devono essere un po' le condizioni favorevoli. Con questo voglio dire che se uno è depresso.. è perchè qualcosa nella sua vita non va ed è da risolvere. Qualcosa di ben concreto e reale. Mica pare mentali ( con tutto il dovuto rispetto per chi ne ha) . E finchè non lo cambi.. resti depresso^^ Invece quando c'è qualcosa che non va, si tende sempre a puntare il dito sull'individuo stesso, a psico-analizzarlo..... ma cavoli, scommettiamo che se ti chiudo in uno sgabuzzino al buio e tutti i giorni ti torturo, puoi avere la mente più forte e propositiva che vuoi ma entri lo stesso in depressione? :D A volte non siamo noi che dobbiam cambiare.. è il contesto. |
Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
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Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
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Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
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Grazie. Mi complimento per la tua ritrovata energia e per la capacità argomentativa:) Spero di recuperare anch'io, un po' alla volta, il desiderio di comunicare. |
Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
La mia strada è stata la depersonalizzazione e l'identificazione nell'azione, la meditazione attiva all'interno dell'azione, ovvero concentrare il pensiero sull'azione in modo tale da esserne assorbiti e diventare l'azione. (cfr. karma yoga)
E molta attività fisica, specialmente la corsa (che ben si concilia col discorso meditativo). Per arrivarci serve tuttavia uno sforzo fattivo. |
Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
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Mi rispecchio molto in quello che dici riguardo alla stagione invernale e ai suoi effetti letargici sui nostri ritmi biologici...Di recente ho realizzato che col passare degli anni questa cosa va assolutamente accentuandosi in me...a volte mi sembra di vivere 3 mesi all'anno :mrgreen:e mi scopro a domandarmi sempre più spesso dove possa emigrare:D!!! In bocca al lupo anche a te, grandissimo abbraccio! |
Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
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Ancora grazie! |
Re: alla fine di una giornata "non molto produttiva"
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