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30-12-2013, 23:14
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#21
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
Mmmm... Secondo me no. Se a una persona non piace Ravel, come può esprimersi positivamente su una sua composizione?
Secondo me anche le composizioni di un genio come Mozart sono soggette al gusto personale, anche se riescono a mettere d'accordo più persone.
Ovviamente è la mia opinione.
Davvero Chopin, te che dici?
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Infatti non sono sicuro, però non mi farei caso che certa musica tocchi un po' delle corde che nella stragrande maggioranza dei casi la identifichino come valida.
Potrebbe essere un discorso tencico, come di sensisbilità dell'artista, con basi oggettive e identificabili, sempre in generale, non può mai valere per tutti quanti ovviamente.
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31-12-2013, 00:08
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Si, mi trovi d'accordo, pur non essendo esperto parliamoci chiaro, è del tutto evidente che shakespeare sarà letto in eterno ed è un grande (lasciamo perdere che probabilmente non era un solo autore, etc...), kafka anche è un grande o pirandello, ma logicamente vengono dopo e il loro peso è proporzianato al tempo storico in cui restano "immortali", difficilmente un contemporaneo, per quanto stimato, raggiunge quel livello di percezione, la morte è necessaria (per l'eternità), per forza.
Non c'è dubbio che Hendrix resterà immortale, perchè piaccia o non piaccia, dopo di lui lo hanno copiato tutti, Clapton incluso, per loro ammissione.
E' del tutto evidente che però non c'è lo stesso peso storico per Hendirx o Mozart o Bach perchè è minore il tempo in cui si percepisce la loro musica.
Per quanto riguarda lo stile è da notare che in ogni tempo lo stile è contemporaneo al gusto percepito dal momento, e solo parzialmente si discosta da questo con una particolare sensibilità o innovazione, è diffcile paragonare impunemente stili diversi ed epoche diverse, quasi ingiusto e incoerente.
Come posso paragonare Michelangelo a Piccasso?
E' probabilmente metodologicamente scorreto, del resto, tutti sanno che Picasso aveva la mano di Michelangelo, non è che non l'avesse, purtuttavia, l'evoluzione storica della cultura pittorica dopo Chezanne, inevitabilemnte si avvicinava a una qualche forma di cubismo nel senso indicato da Picasso stesso, piaccia o non piaccia.
Va detto che il linguaggio cambia a volte per motivi storici di contingenza: l'introduzione delle fotografia ha ovviamente cambiato il ruolo del pittore, così come lo ha cambiato la storia della religione e le scissioni in occidente, facendo perdere sia il ruolo di ritrattista che di mecenate al servizio della pittura sacra.
La pittura solo allora, giustamente, e forse anche per liberarsi di una perfezione sostanzialmente irraggiungibile del rinascimento, con artisti sempre più emarginati e senza quel ruolo sociale di mestieranti e operai che avevano sempre avuto, rincorre nuovi orizzonti che dall'impressionismo si spostano all'espressionismo e poi all'astrattismo e all'arte concettuale, etc.. etc..
Non è possbile disgiungere la storia culturale e la sensibilià del proprio tempo dalle opere d'arte e dalle correnti di pensiero, tanto che diventa irrealistico parlare di qualcosa di superiore ad altro, laddove in ogni epoca (persino in quelle primitive), l'arte ha una funziona sociale ben precisa, che sia di sacralità, o di critica, o di intrattenimento, che è imprescindibile dal contesto e pertanto totalmente funzionale a questo, l'arte non è fuori dal proprio tempo o non lo è in linea di massima e pertanto non dovrebbe essere eterna per certi versi, ma del resto lo è, è questo è un paradosso che la rende semplicemente incredibile.
Forse Chopin intendeva sostenere che oggi c'è molta più musica commerciale e di basso valore, cosa molto probabile (anche per via della comunicazione di massa e il target esteso a cui è rivolta), anche se è altrettanto vero che la musica non valida del passato è semplicemnte stata dimenticata come è logico che sia.
Pertanto quelle opere che rimangono trattegigate, e ancora oggi si eseguono, sono, in un certo senso, il top del passato.
Anche se probabilmente c'è un fondo di verità in ciò che sostiene, poichè in certi precisi momenti, la musica ha raggiunto vette incredibili di vero e proprio linguaggio divinatorio e comunicazione ed espressione di profondi ideli umanistici e cristiani, ritengo che anche oggi accada lo stesso in alcune composizioni sebbene su un piano diverso e meno spirituale.
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31-12-2013, 00:21
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#23
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,368
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Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso
Per chi ascolta solo o prevalentemente musica classica: vi siete mai sentiti a disagio, soprattutto nell'età adolescenziale/prima giovinezza, per i vostri gusti musicali?
In un mondo in cui solo la musica moderna -rock, pop, metal, tecno, commerciale, leggera ecc- è roba da giovani, mentre la musica classica è considerata musica da vecchi (io me lo sono sentito dire, a 25 anni da una mia coetanea), non avete mai avuto la sensazione di essere giudicati, compatiti, o comunque considerati degli sfigati per il fatto che facevate una cosa da vecchi? O perché non ascoltavate la musica che ascoltavano tutti, l'unica da ascoltare a quell'età?
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Indubbiamente. Nel migliore dei casi, quando capita di doverlo "confessare", riesco a leggere ogni singola domanda che passa per la mente del povero sventurato (o ricco benpensante) che mi si pone davanti in quel momento.
Rare volte sono apprezzato e talvolta persino ben visto da chi ha qualche anno più di me (è capitato di trovarmi in sintonia con qualcuno), ma certo mi sento molto a disagio con i miei coetanei o con i più giovani. Anche perchè con quest'ultimi vengono meno (almeno fino ad ora è stato così) tutte le considerazioni e le riflessioni musicali che la musica classica impone. Amo anche la lirica, ma questo terreno è persino peggiore del precedente...
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31-12-2013, 00:33
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#24
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
"Forse Chopin intendeva sostenere che oggi c'è molta più musica commerciale e di basso valore, cosa molto probabile (anche per via della comunicazione di massa e il target esteso a cui è rivolta)"
Io non riesco ad essere d'accordo su questo. Scusami.
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quantità intendo, insomma non c'era la radio una volta, si facevano concerti per il popolo un po' più sempliciotti e per l'aristocrazia con gusti un po' più fini immagino, ma di certo non poteva esistere la musica commerciale e di massa come la intendiamo, poichè richiede un mezzo che la diffonde e non c'era, stessa cosa si può dire per il fatto che ogni paese o cultura avesse le sue tradizioni ben distinte.
Tale mezzo influenza anche la musica stessa, nel senso che deve vendere (commerciale appunto), non è commissionata da uno o più impresari, ha uno scopo diverso e per forza qualcosa influisce in questo.
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31-12-2013, 14:50
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
L'errore sta nel giudicare. Come fai a giudicare una cosa soggettiva?
Che poi, secondo me, giudicare, in generale, è sbagliato a prescindere.
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Ma appunto...
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31-12-2013, 15:18
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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I miei parenti mi dicono che e musica per morti. Probabilmente sono molto ignoranti in questa materia ma mi sorprendo comunque perche si suppone che fino a 20 anni fa doveva essere un genere molto popolare ( in mancanza di altro)
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31-12-2013, 15:55
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#27
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Partito dell'Eterno Rancore
Messaggi: 2,833
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Per quanto io ami la musica classica, devo dire che a parer mio dire che resterà immortale nei secoli è un'esaltazione fine a se stessa. Diciamocelo, da 50 anni a questa parte ha diminuito drasticamente i suoi ascoltatori a favore di nuovi generi musicali, prima jazz e rock, ora pop e rap, e in futuro chissà cosa. Ormai, tranne poche eccezioni, viene ascoltata solo da individui di età più o meno veneranda, e i giovani lo ritengono un genere noioso e, appunto, "vecchi". Non ci sono segnali di una ripresa più o meno massiccia della ripresa della musica classica nel prossimo futuro, per cui a paarer mio entro un paio di secoli genii come Haydn e Wagner verranno magari conosviuti di nome, ma non più ascoltati se non in qualche rievocazione storica. A consolazione, c'è da dire che probabilmente Vasco Rossi e Ligabue non sapranno nemmeno chi fossero.
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31-12-2013, 18:57
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da chopin6630k
Io ascolto SOLO la musica classica. E' la musica più grande che sia mai uscita, la più meravigliosa, geniale e unica.
Anche a me dicevano che era musica da vecchi.
In realtà è la musica eterna, l'unica musica che verrà ricordata per sempre, che non è moda, ma pura e sola qualità.
Continua ad ascoltarla, perché niente, nessuna musica è alla sua altezza. ^^
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Direi che esiste almeno una considerevole eccezione
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31-12-2013, 22:51
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#29
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da Black-Hole
L'errore sta nel giudicare. Come fai a giudicare una cosa soggettiva?
Che poi, secondo me, giudicare, in generale, è sbagliato a prescindere.
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No è sbagliato non giudicare bene.
Va rispettato chi ascolta solo musica leggera ma è normale giudicare in maniera diversa il gusto musicale di chi ascolta solo canzoni rispetto a quello di chi ascolta Bach.
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01-01-2014, 12:20
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Originariamente inviata da Black-Hole
Mmmm... Secondo me no. Se a una persona non piace Ravel, come può esprimersi positivamente su una sua composizione?
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Se è una persona con una sensibilità e una cultura adeguate, può riconoscere il talento e l'ispirazione artistica anche al di là dei suoi gusti personali.
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Originariamente inviata da Black-Hole
"Forse Chopin intendeva sostenere che oggi c'è molta più musica commerciale e di basso valore, cosa molto probabile (anche per via della comunicazione di massa e il target esteso a cui è rivolta)"
Io non riesco ad essere d'accordo su questo. Scusami.
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Io credo che non ce ne sia di più che in passato, ma che al grande pubblico venga propagandata molto più che in passato. Un tempo l'equivalente della Pausini e di Mengoni non sarebbero andati al di là della balera di paese, che è la loro giusta dimensione.
Dove sta scritto che all'ultimo dell'anno un povero disgraziato si debba sorbire Mengoni da un lato e i cantanti di Conti dall'altro, quando basterebbe poco per proporre ben altre offerte musicali?
Meno male che oggi c'è Vienna che ci salva, ma non può bastare.
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