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Vecchio 14-04-2014, 14:40   #41
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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Quindi anche tu, a modo tuo, stai facendo quello che viene detto nell' articolo, cioè stai proprio cercando quella "collocazione nella società" che a parole aborri.
Se mi conoscessi non ti passerebbe nemmeno per la testa di dirlo
A me non interessa né fare parte del sistema né combatterlo.
A me interessa solo essere me stesso, a prescindere il più possibile (nei limiti delle mie capacità) da come certe convenzioni sociali in voga vorrebbero invece che io fossi.
Vecchio 14-04-2014, 14:42   #42
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Se mi conoscessi non ti passerebbe nemmeno per la testa di dirlo
A me non interessa né fare parte del sistema né combatterlo.
A me interessa solo essere me stesso, a prescindere il più possibile (nei limiti delle mie capacità) da come certe convenzioni sociali in voga vorrebbero invece che io fossi.
Cioè il tuo obiettivo è diventare un monaco eremita?

No perché altrimenti, qualsiasi altro percorso tu scelga, entri a far parte "del sistema".
Vecchio 14-04-2014, 15:06   #43
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L'avatar di Shenlong
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Sì ok, ma ... quindi?
Alla fin fine è un ragionamento paragonabile ad un binario morto.

E' in quest' epoca ( disgustosa quanto vuoi ) che tocca vivere, quindi o ci si trova un qualche "angolo" in cui sia possibile crearsi una propria realizzazione e delle soddisfazioni, oppure si vive da "vittime incomprese del mondo crudele", il che però porta con tutta probabilità unicamente a consolidare il proprio stato di isolamento sociale.
eh ma è il classico dilemma del prigioniero: a ognuno conviene comportarsi in modo più egoista possibile se vuole massimizzare la propria utilità((non a caso la nostra società divinizza i vari Larry Page, Steve Jobs, Mark Zuckerberg e altre persone reputate "asshole" al limite della sociopatia da chiunque li conosca di persona, vedi il documentario Network) ma quello che viene chiamato "equilibrio" dagli economisti in realtà è un disastro per la collettività.

Il protagonista di Breaking Bad, Heinsemberg, è molto sintomatico della società in cui viviamo: per lui solo la violenza fisica è veramente proibita(vedi la prima serie dove ha dei rimorsi pure nell'uccidere Crazy8 ), ma qualsiasi altro tipo di nefandezza viene prontamente giustificata con un "tengo famiglia, l'unico dovere etico di ogni uomo è provvedere alla propria famiglia(ossia,per Walter, il figlio zoppo e Jessie) "

Quote:
A me personalmente quel che da fastidio più di tutto è la pretesa che ogni persona necessariamente debba essere felice e trovare una collocazione nella società la quale risulti funzionale alla conservazione della società stessa, altrimenti essa s vede trattata in automatico come uno scarto, un'anomalia da "riparare", emarginare o comunque rendere innocua.
Il fatto è che il linguaggio dell'economia neoliberista sta vincendo su tutto, sta diventando sempre più impossibile per un occidentale pensare al di fuori di utilitarismo gretto da ECONOMICS101 ,i moderni i teologi/stregoni non studiano più la Bibbia alla Pontificia Università Lateranense o alla scuola di sciamanesimo Zulù, ma si laureano alla Bocconi e nelle prestigiose Business School Americane.

Ti diranno che la libertà(intesa come libertà borghese di commerciare obv :asd: ) e la ricchezza(gli economisti più a sinistra ci aggiungeranno un "più redistribuita" ) sono la chiave di tutto, poi vai a vedere un pò di dati e vedi che mai nella storia siamo mai stati così "liberi" e ricchi ma ansia,depressione,suicidi etc sono in costante aumento , le scienze economiche hanno uno status epistemologico,metodologico e predittivo che ricordano molto l'astronomia pre-galileiana ma nonostante questo sono i metodi proprio dell'economia(soggetti razionali,utilitarismo gretto etc) che vengono sempre più importati nelle altre scienze sociali

Quote:
Hai presente Il mondo nuovo di Huxley? Ecco, è lì che noi viviamo. Altro che 1984.
Io preferisco Foucault :asd:

E che semplicemente nel mondo sovietico e comunista il potere veniva gestito con il manganello: o dicevi di pensarla come il Partito o subisci manganellate

Nelle libere democrazie occidentali c'è tutto un sistema di incentivi per cui saranno le persone stesse a volersi adattare , gli esclusi finiscono in prigione(ci sono più persone in prigione nei civilissimi e democraticissimi USA anno 2014 che nei gulags sotto Stalin),nei manicomi, in mezzo alla strada o su fobiasociale.net a spammare :asd:

Ultima modifica di Shenlong; 14-04-2014 a 15:24.
Vecchio 14-04-2014, 15:10   #44
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Cioè il tuo obiettivo è diventare un monaco eremita? No perché altrimenti, qualsiasi altro percorso tu scelga, entri a far parte "del sistema".
Scusa, mi spieghi dov'è che avrei detto questo? Dov'è che avrei parlato di eremitaggio?

Francamente non capisco come si faccia ancora a ragionare in questi termini, secondo l'inutile dicotomia per cui "o si fa parte del sistema e quindi bisogna adeguarsi in tutto e per tutto a quello che esso prescrive", oppure "non si fa parte del sistema e quindi si deve rifiutare in blocco tutto ciò che esso propone". Guarda che esistono anche vie di mezzo eh! Anzi, a ben pensarci esistono SOLO vie di mezzo. Perché anche l'eremita,per esempio, fa sempre e comunque parte del sistema, dato che ha pur sempre bisogno di uno spazio in cui inserirsi e di beni materiali atti a soddisfare i suoi bisogni (per procurarsi i quali non può fare a meno di confrontarsi col sistema stesso, con le sue norme - quelle che regolano la proprietà e l'occupazione delle terre - e i suoi meccanismi - quelli attinenti al procacciarsi il cibo, per esempio).

Il senso del mio ragionamento era molto più semplice: quel che volevo dire è che mentre l'autore dell'articolo sostiene la concezione secondo cui il valore di una persona dipende dal modo con cui essa risulta in grado di inserirsi all'interno del sistema, servendo gli scopi di sviluppo e al tempo stesso di conservazione del sistema stesso, io sostengo al contrario che il valore di una persona prescinda da tutto questo, dipendendo niente più che dal fatto stesso che essa esista ed esista in un modo tutto particolare la cui diversità va accentuata e valorizzata, anziché ricondotta entro norme e categorie sistemiche.
Vecchio 14-04-2014, 15:19   #45
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[quote]
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Originariamente inviata da Shenlong Visualizza il messaggio
eh ma è il classico dilemma del prigioniero: a ognuno conviene comportarsi in modo più egoista possibile se vuole massimizzare la propria utilità((non a caso la nostra società divinizza i vari Larry Page, Steve Jobs, Mark Zuckerberg e altre persone reputate "asshole" al limite della sociopatia da chiunque li conosca di persona, vedi il documentario Network) ma quello che viene chiamato "equilibrio" dagli economisti in realtà è un disastro per la collettività.
Sul fatto che a livello collettivo questa sia un tipo di società vocata al disastro mi trovi perfettamente d' accordo.

Ma l' articolo ha un suo "target" preciso, le persone ( prevalentemente giovani ) che si sentono ricche di qualità interiori varie che però non vedono riconosciute nel mondo esterno, sia a livello relazionale che a livello materiale, a cui propone delle considerazioni e delle soluzioni. Questa è la sostanza di tutto il ragionamento, se si isola solo qualche aspetto del discorso e si comincia a divagare se ne perde un po' il senso. Nonostante venga portato ad esempio il filmato con Alec Baldwin, venditore rampante in carriera, in realtà i ragionamenti dell' autore hanno un' applicazione molto più concreta e pragmatica, infatti il finale è:
"Finché non si crea nulla si è perfetti ed esenti da critiche.

Perciò da qui a un anno datevi una data di scadenza per fare qualcosa. Non so cosa, qualsiasi cosa. Acquisite qualche competenza, migliorate qualche abilità, iscrivetevi ad un corso di ballo, imparate a cucinare, girate un film porno. Insomma qualsiasi cosa ma fatela, e poi scriveteci i risultati."


L' articolo vorrebbe spronare ad uscire dall' immobilismo e dall' autocommiserazione, non a discutere di problematiche macroeconomistiche (cosa peraltro assolutamente legittima eh).
Vecchio 14-04-2014, 15:22   #46
Esperto
L'avatar di Selenio
 

A me piace molto quello che scrive robin sharma un altro guru della motivazione personale. Lo trovate anche su facebook
Vecchio 14-04-2014, 15:25   #47
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Scusa, mi spieghi dov'è che avrei detto questo? Dov'è che avrei parlato di eremitaggio?

Francamente non capisco come si faccia ancora a ragionare in questi termini, secondo l'inutile dicotomia per cui "o si fa parte del sistema e quindi bisogna adeguarsi in tutto e per tutto a quello che esso prescrive", oppure "non si fa parte del sistema e quindi si deve rifiutare in blocco tutto ciò che esso propone". Guarda che esistono anche vie di mezzo eh! Anzi, a ben pensarci esistono SOLO vie di mezzo. Perché anche l'eremita,per esempio, fa sempre e comunque parte del sistema, dato che ha pur sempre bisogno di uno spazio in cui inserirsi e di beni materiali atti a soddisfare i suoi bisogni (per procurarsi i quali non può fare a meno di confrontarsi col sistema stesso, con le sue norme - quelle che regolano la proprietà e l'occupazione delle terre - e i suoi meccanismi - quelli attinenti al procacciarsi il cibo, per esempio)
Ma infatti il "sistema" è un qualcosa di così omnicomprensivo da diventare paradossalmente trascurabile, questi obblighi precisi non esistono, se non nella testa di chi cerca scuse per non agire, non per nulla viene portato ad esempio addirittura Tyler Durden di Fight Club!

p.s.: per il discorso sul "valore della persona" vedi il mio post precedente, l' articolo ha un target e uno scopo preciso.

Ultima modifica di Franz86; 14-04-2014 a 15:28.
Vecchio 14-04-2014, 15:50   #48
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

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Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Ma infatti il "sistema" è un qualcosa di così omnicomprensivo da diventare paradossalmente trascurabile, questi obblighi precisi non esistono, se non nella testa di chi cerca scuse per non agire, non per nulla viene portato ad esempio addirittura Tyler Durden di Fight Club!

p.s.: per il discorso sul "valore della persona" vedi il mio post precedente, l' articolo ha un target e uno scopo preciso.
Scuse per non agire? E chi ti da la sicurezza e la supponenza di dire che solo e soltanto di scuse si tratti? Il fatto che tu le veda come scuse non significa che esse risultino davvero tali, ma solo che questo è il tuo modo di intenderle.
Ognuno dovrebbe limitarsi a pensare al proprio percorso di vita, senza stare a sindacare su quello degli altri atteggiandosi a giudice o maestro.
Invece il problema di ragionamenti come quello che fai tu è che si permettono di dare giudizi su persone e situazioni che non conoscono. E possono arrivare facilmente al punto di sentenziare (con un'arroganza a mio avviso intollerabile) che tutti hanno la strada ugualmente spianata davanti a loro, che tutti hanno lo stesse opportunità nella vita, e che di conseguenza coloro che rimangono indietro lo fanno perché sono troppo pigri, o troppo stupidi, o troppo pessimisti, e che dunque o si adeguano alla propria velocità oppure devono ingoiare polvere rimanendo per di più in silenzio.
Vecchio 14-04-2014, 16:00   #49
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Scuse per non agire? E chi ti da la sicurezza e la supponenza di dire che solo e soltanto di scuse si tratti? Il fatto che tu le veda come scuse non significa che esse risultino davvero tali, ma solo che questo è il tuo modo di intenderle.
Ognuno dovrebbe limitarsi a pensare al proprio percorso di vita, senza stare a sindacare su quello degli altri atteggiandosi a giudice o maestro.
Invece il problema di ragionamenti come quello che fai tu è che si permettono di dare giudizi su persone e situazioni che non conoscono. E possono arrivare facilmente al punto di sentenziare (con un'arroganza a mio avviso intollerabile) che tutti hanno la strada ugualmente spianata davanti a loro, che tutti hanno lo stesse opportunità nella vita, e che di conseguenza coloro che rimangono indietro lo fanno perché sono troppo pigri, o troppo stupidi, o troppo pessimisti, e che dunque o si adeguano alla propria velocità oppure devono ingoiare polvere rimanendo per di più in silenzio.
Daje ...
l' articolo ti dice solo: "ti senti pieno di qualità? Agisci e dimostralo, altrimenti potresti anche davvero essere la persona più fantastica di questo mondo ma nessuno se ne renderà mai conto e tu resterai solo e infelice."

Non è un discorso di arroganza o supponenza, l' immobilismo è incontestabilmente un male, e dirlo non è un sentenziare dal piedistallo, e solo fare un' affermazione ragionevole. Che poi non tutti abbiano le stesse opportunità, che non tutti vadano "alla stessa velocità", che la fortuna giochi sempre un ruolo importante, che ci siano dei motivi per cui si è bloccati etc è certo vero.

Ma alla fine, se non si è contenti della propria vita, bisogna attivarsi e fare qualcosa, magari piano piano, magari qualcosa di piccolo, però non c'è alternativa.

“Ma io non sono bravo in nulla!” Beh ho una buona notizia. Esercitarsi di continuo può renderti mediamente discreto in quasi tutto. Ero lo scrittore più merdoso del mondo quando ero adolescente, un po’ più decente a 25 anni, ma mentre la mia carriera stava precipitando ho scritto per otto anni consecutivi durante tutto il mio tempo libero, un articolo a settimana, prima di guadagnare veramente. Ho impiegato 13 anni per diventare abbastanza bravo da entrare nella lista dei migliori Best-Seller del New York Times. Mi è costato 20000 ore di pratica cazzo.

La prospettiva di impiegare tutto questo tempo in una attività non vi ispira? Beh, ho una buona e una brutta notizia. La prima è che la pratica costante vi aiuterà ad uscire dal guscio. Ho fatto lavori noiosissimi per anni solo perché sapevo che stavo migliorando una specifica abilità; molti non capiscono che l’obiettivo è il processo stesso.

La cattiva notizia è che non ci sono alternative"
Vecchio 14-04-2014, 16:42   #50
Avanzato
 

La società non ti caga se non fai qualcosa per la società.

Oooooh ma davvero??? Ma non me ne ero accorto. Mi serviva propio un articolo di cracked per capirlo, per svegliarmi. Grazie, grazie e ancora grazie.

Per inciso, io adoro cracked.com.
Ha degli articoli che fanno piegare dalle risate. A volte capita l'articolo del tizio che vuole esprimere la sua opinione, condivisibile o meno.

Quanto detto da questo articolo è abbastanza banale e anche un po' generalista, ma vabbè, questa è a sua volta una mia opinione.
Vecchio 14-04-2014, 17:10   #51
Avanzato
L'avatar di Shenlong
 

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Originariamente inviata da Muad'dib Visualizza il messaggio
La società non ti caga se non fai qualcosa per la società.
anche perchè "fare qualcosa per la società " non significa nulla , un ottimo postatore su fobiasociale potrebbe fare molto di più per il mio benessere che che l'omino che mi telefona tutti i giorni pregandomi di fare il finanziamento con la banca TalDeiTali

ma la società emargina il primo mentre considera il secondo "un onesto lavoratore"

Alla fine la realtà è che la società esiste quando si pretendono certi comportamenti("uuuh sfigato a xx anni ancora a studiare?? non pensi che sei un peso per la società che ti mantiene?") ma poi torniamo ad essere una collezione di individui quando fanno comodo altri comportamenti

Ultima modifica di Shenlong; 14-04-2014 a 17:16.
Vecchio 14-04-2014, 18:11   #52
Esperto
L'avatar di Ventolin
 

la scoperta dell'acqua calda. Nulla da eccepire. Tutto sensato e tutto vero. E' l'abc dell'integrazione nella società.

Ma come ogni visione del mondo, è riduttiva e quindi non vera in assoluto e certamente non per tutti gli individui o le società del mondo. La nostra società infatti è quella più differenziata nelle sue funzioni, ergo si è arrivati a una maggiore identificazione dell'essere umano con il suo lavoro. Una cosa aberrante, dal mio punto di vista. E lo dice uno che studia sociologia, il che fa ancora più ridere. Credo che gli aborigeni sappiano molto meglio di un qualunque civilizzato "alienato" (e inconsapevole di esserlo) chi o cosa sia un essere umano. Il danno vero appunto si ha quando le persone cominciano a considerare gli altri come quello che fanno, e non quello che sono. Purtroppo articoli del genere stimolano - e giustificano - questi ragionamenti infantili e talvolta nefasti. Io sono in primis sono solo un pincopallino assolutamente non integrato, e devo darmi una svegliata. Altrimenti non valgo nulla, zero. Posso morire oggi, e sarebbe meglio per tutti.

Ma vabè. Come già detto, nulla da eccepire. Tutto sensato e tutto vero. E' l'abc dell'integrazione nella società...evoluta.
Vecchio 14-04-2014, 18:48   #53
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1 semplice verità/aiuto per l'autore: fa qualcosa di utile in vita tua
Vecchio 14-04-2014, 19:00   #54
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
Ma questa società così improntata non l'accetto e non l'accetterò mai, a costo di combattere una battaglia persa e so che non sono la sola.
Non sei la sola no

Per quanto riguarda l'articolo lo lessi qualche tempo fa su Cracked e posso assicurare che non mi ha fatto diventare una persona migliore
Oddio alcune parti sono anche condivisibili, altre cose le trovo delle boiate assurde tipo quando diceva "tu sei il tuo lavoro", o una roba del genere, io prima di conoscere non giudico proprio nessuno, non mi interessa cosa fa nella vita o se non lavora. Come se di stronzi non se ne trovassero in tutti i campi.
Vecchio 15-04-2014, 12:52   #55
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bell'articolo, spero che sia stato tradotto bene. Io credo, in fondo, che le comodità e gli agi del primo mondo, dove acqua, fognature, e elettricità sono più o meno garantite ci hanno dato una visione del mondo in cui le persone si aggregano in quanto tali. La realtà non viene ribadita perchè è palese, come il cielo è blu e il sole è giallo, ma tutti sappiamo che un'individuo esiste in base al contributo che dà, altrimenti diventa sfondo. Sopravvive.
Per questo essere disoccupati è così orribile, perdi dignità, uso, utilità, divieni un rifiuto fino a quando non trovi un'altro impiego; negarlo può far meno male, ma è necessario ricordarselo. Non importa chi sei ma cosa fai, anche gesù sarebbe stato un cialtrone se non avesse resuscitato lazzaro.

Ultima modifica di Atlas; 15-04-2014 a 13:00.
Vecchio 15-04-2014, 13:05   #56
Esperto
L'avatar di Novak
 

Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
Non importa chi sei ma cosa fai
E se importassero entrambe le cose?
Vecchio 15-04-2014, 13:10   #57
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scegli di credere a ciò a cui vuoi scegliere novak, ma poi non ti lamentare.
Vecchio 15-04-2014, 13:12   #58
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Novak Visualizza il messaggio
E se importassero entrambe le cose?
Ma entrambe le cose sono connesse, ed il lavoro o comunque le attività che si portano avanti sono evidentemente più visibili agli occhi altrui.

E oltretutto, ciò che si è (prima o poi ed in qualche maniera) deve manifestarsi anche sul piano concreto, altrimenti sono anche legittimi dei dubbi ...
Vecchio 15-04-2014, 13:46   #59
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
scegli di credere a ciò a cui vuoi scegliere novak, ma poi non ti lamentare.
...quanto è limitante questo modo di pensare che guasta la società
siamo esseri senzienti pensanti e coscienti e neanche possiamo scegliere come vivere perchè se pretendiamo di scegliere come vivere siamo degli inadeguati e meritevoli di essere sottomessi a coloro che sono sottomessi invece alle leggi sociali
...
ma nessuno si rende conto di quanto è assurdo?
Vecchio 15-04-2014, 14:17   #60
Intermedio
L'avatar di Misanthrope_
 

Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
bell'articolo, spero che sia stato tradotto bene. Io credo, in fondo, che le comodità e gli agi del primo mondo, dove acqua, fognature, e elettricità sono più o meno garantite ci hanno dato una visione del mondo in cui le persone si aggregano in quanto tali. La realtà non viene ribadita perchè è palese, come il cielo è blu e il sole è giallo, ma tutti sappiamo che un'individuo esiste in base al contributo che dà, altrimenti diventa sfondo. Sopravvive.
Per questo essere disoccupati è così orribile, perdi dignità, uso, utilità, divieni un rifiuto fino a quando non trovi un'altro impiego; negarlo può far meno male, ma è necessario ricordarselo. Non importa chi sei ma cosa fai, anche gesù sarebbe stato un cialtrone se non avesse resuscitato lazzaro.
Eh, ma qui siamo tutti belli dentro, non importa se poi non abbiamo nulla da offrire alla società (o ad una ragazza).

Fare autocritica è la cosa più difficile per l'essere umano.

Io capisco il malessere che si prova per via dei disturbi e so quanto è limitante, lo provo io in prima persona, ma la critica che fa quell'articolo è perfettamente applicabile a questo forum.

Riprendo alcune righe dell'articolo:

Quote:
Interpretare ogni critica come un insulto

“Come si permette questo stronzo di dirmi che sono pigro e sfaticato, una persona educata non mi parlerebbe mai in questo modo. Scrive queste cose solo per sentirsi superiore agli altri e farmi sentire a disagio per la mia vita..
Quote:
Se la ragazza dei vostri sogni avesse una videocamera nascosta che riprende ogni istante della vostra giornata per un mese, rimarrebbe impressionata da quello che vedrebbe?
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