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02-11-2009, 21:38
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Vorrei fare alcune considerazioni sui miei ormai ex amici, anche se forse ci sarebbe la possibilità di recuperarne qualcuno, qualora la compagnia si smembrasse..(e visti gli elementi in gioco ritengo altamente probabile, magari non a brevissimo termine..)
Vorrei sapere da voi cosa ne pensate e se davvero vale la pena avere avuto tali amici, o se secondo voi un tentativo di riavvicinamento vale la pena farlo, o se proprio meglio mandarli al diavolo definitivamente.
Premessa: una buona parte dei miei attuali problemi nasce dal fatto che per una serie di circostanze che qualcuno non ha mai voluto chiarire fino in fondo sono stato abbandonato totalmente dalle persone che componevano la mia attuale compagnia. Ciò è avvenuto per una serie di ostilità a cui non so dare risposta, che si sono sommate ad uno stato fobico-depressivo che mi ha colpito fin dalla metà dell'anno scorso.
è successo ad esempio che:
- per un equivoco la scorsa estate sono stato preso in giro in mia assenza e isolato dal gruppo (dopo che avevo fatto un viaggio in Irlanda e avevo portato a casa un regalo per tutti gli amici..Questa è la riconoscenza che ho avuto..),
- Che lo scorso novembre un mio amico mi ha insultato e aggredito fisicamente (chi mi conosce di persona sa che purtroppo, anche se volessi, non potrei competere fisicamente con nessuno, e di ciò me ne duole abbastanza, perchè ritengo con le parole si possono ottenere risultati, ma con l'abilità nell'utilizzare una mazza ferrata se ne possono ottenere molti di più..) e per tutta risposta mi sono sentito rispondere da un mio amico con cui mi ero confidato, anche riguardo i miei problemi di ansia, che "hai ragione, ma quella è la porta per uscire dalla compagnia. varcala" ,
-Che l'ultimo dell'anno scorso, mentre io me ne stavo a casa per via di uno stato depressivo dovuto anche a quello che era successo, e con la testa che mi scoppiava a causa dei farmaci che avevo preso fino a pochi giorni prima, (e del mio malessere qualcuno del gruppo sapeva..) non mi è arrivato neppure un augurio di buon anno, nonostante io ne avessi mandato uno comune (erano tutti riuniti a casa di un amico) e che sono sicuro che l'sms fosse arrivato.
- Che spesso mi sono sbattuto per andare a comprare regali di compleanno et similia, alcune volte smenandoci pure dei soldi, perchè misteriosamente quando c'erano da fare queste cose tutti sparivano o avevano altri non proprio inderogabili impegni
-Che, dopo alcuni tentennamenti e alcune scuse, sono rientrato in compagnia, apparendo e sparendo a mio piacimento per un pò di tempo, fino a che a maggio avevo deciso di tornare ad uscire in maniera continuativa con loro. Ma a fine giugno, causa caldo, stress, ansia e annuncio che il contratto nell'azienda in cui lavoravo non mi sarebbe stato rinnovato, ho avuto un malore mentre ero in ufficio.Mi sono spaventato non poco e non sono uscito di casa, tranne che per andare al lavoro, per circa 10 giorni, e che in questi giorni, non solo nessuno mi ha cercato, ma nemmeno nelle settimane successive nessuno si è fatto vivo (a quanto pare a nessuno interessava sapere perchè non mi ero fatto sentire..), e che dopo che un mio amico mi aveva contattato via sms (perchè fare una chiamata, no, non è possibile..) e che gli avevo detto che ero stato male, mi ha risposto senza troppo interesse e dopodichè nessuno si è più praticamente fatto sentire..( e nel frattempo ho pure perso lavoro, e non l'ho ancora ritrovato..)
- Che si sta sempre al bar, e le poche volte in cui si è organizzato qualcosa, tipo gite o concerto, nessuno mi ha mai avvertito.
- Che al bar si parla sempre male degli assenti e l'argomento di conversazione preferito sono gli ubriaconi che affollano il bar (pare incredibile ma si riesce a far conversazione un'intera serata solo su questo..) tanto per dire, quando sono ritornato dall'irlanda due domandine su come era andata e poi a parlare di ciò che era successo al bar negli ultimi due giorni (sì, due giorni!!).
- Che le cose si devono fare tutti insieme, se tu una sera vuoi andare a vedere musica dal vivo (cosa che adoro) e altri non vogliono, non lo puoi fare perchè "la compagnia è sacra e si deve stare tutti insieme": tenete presente che ci sono sia persone single che coppie, con evidenti esigenze differenti.
E altro ancora
Ora, io mi sento solissimo in questo periodo della mia vita, ma l'idea di doverli ricontattare per tornare ad uscire mi dà lo stesso entusiasmo di dover attraversare nudo un campo di ortiche.
In questo momento ho pochissime occasioni di vita sociale: amici del forum, un amico che sto tenendo in stand-by (abbiamo avuto una discussione un 6 mesi fa, e da allora non ci siamo più visti, ma alla fine abbiamo più cose in comune che con altre persone, anche se è abbastanza particolare come persona..ma di questo ne parlerò) e sto tentando di entrare in un'ambiente nuovo come quello della pubblica assistenza dove svolgo volontariato, ma non è semplice..
Forse vi chiederete perchè sto dando tutta questa importanza eccessiva agli amici..Ma mi è difficilissimo conoscere nuova gente e soprattutto ragazze, perlomeno durante l'ordinarietà della vita quotidiana (in situazioni particolari, tipo viaggi, lavori temporanei, volendo anche forum.. non ho troppe difficoltà)
E poi il fatto di avere una compagnia numerosa in cui cmq avevo una parte importante mi aveva dato una bella botta di autostima dopo anni difficili, e ora sono tutto daccapo, con 3 anni in più, molta autostima e fiducia in meno, e depressione e attacchi di panico in più..
Un'altra cosa. Vivo in un paese di 13000 abitanti senza molta vita sociale, in una delle province italiane più chiuse come mentalità, e con gente che tende alquanto a tirarsela e a starsene in gruppi chiusi.
Un'ultimissima cosa: in vita mia causa evitamento sono uscito con pochissime ragazze, una sola storia durata alcuni mesi, un flirt durato circa un anno che non ha portato a nulla, e 2 uscite per caffè o birra insieme ma senza prolungamenti.
Tengo a precisare questo: Nessuna l'ho mai conosciuta tramite la mia compagnia storica.
Fine Parte 1 - To be continued
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02-11-2009, 22:15
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#2
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Intermedio
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 127
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Questi non so amici... Gli amici non ti sparlano, gli amici non ti mettono le mani addosso, gli amici non aspettano una tua chiamata per invitarti ad uscire specialmente se sanno del tuo malessere (come nel tuo caso). Dunque non cercarli piu, curati dalla testa (psicoterapia) al fisico(palestra) cosi acquisti pure un po di peso e ci penseranno due volte prima di aggredirti. Comunque avresti dovuto buttarli nel cesso subito dopo il tuo ritorno dall irlanda quando sei venuto a sapere che si divertivano a parlare della tua vita in tua assenza. Tieni duro e guarda questi ubriaconi dementi dall alto al basso come si meritano...
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02-11-2009, 22:35
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,069
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Mhà purtroppo le compagnie sono un pò tutte così....io ormai scelgo la gente con cui uscire solo in base alla quantità di gnocca(preferibilmente single) presente....
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02-11-2009, 22:59
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,046
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IO t consiglio di non mollare tutti cosi. Ingoia merda ma continua a frequentarli, se li abbandoni non avrai piu nessuno.....io ci sono passato. E non avendo nessuna in una piccola provincia ( come dove vivo io e tu) rintegrarsi in una compagnia è quasi impossibile....quindi esci esci esci con loro e prima o poi piano piano riallacci altri rapporti con persone nuove.
SI le compagnie sono cosi....pochi hanno cose in comune, spesso la gente si frequenta x fare gruppo....poi con il tempo volere o volare un certo feeleng si crea. Io ho sbagliato a nn avere questa pazienza che x noi timidi deve essere maggiore dei normaloni.
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02-11-2009, 23:06
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Originariamente inviata da freddy
Questi non so amici... Gli amici non ti sparlano, gli amici non ti mettono le mani addosso, gli amici non aspettano una tua chiamata per invitarti ad uscire specialmente se sanno del tuo malessere (come nel tuo caso). Dunque non cercarli piu, curati dalla testa (psicoterapia) al fisico(palestra) cosi acquisti pure un po di peso e ci penseranno due volte prima di aggredirti. Comunque avresti dovuto buttarli nel cesso subito dopo il tuo ritorno dall irlanda quando sei venuto a sapere che si divertivano a parlare della tua vita in tua assenza. Tieni duro e guarda questi ubriaconi dementi dall alto al basso come si meritano...
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Mi duole dirlo, ma è proprio quello che sento in questo periodo, la rabbia per non aver risolto la situazione da subito sbattendo la porta e dicendogliene quattro..Però fa male pensare di aver fatto (anche) sacrifici per loro, di essermi adattato a loro solamente per sentrimi apprezzato e meno solo (ma in realtà ero solo cmq). Continuo a rimuginare su ciò che è successo, e ho una gran sete di vendetta, tanto che quasi non mi riconosco più..
Cmq mi sto allenando sia mentalmente che fisicamente e spero di vedere presto dei risultati..
E spero di riuscire a superare il tremendo impasse che ho attualmente con il gentil sesso, anche se sto già facendo progressi almeno in questo..
@milo: hai ragione, il bello che non ce n'era neppure di gnocca in quella compagnia..o perlomeno solo delle gran paranoiche
Cmq nei prossimi giorni ho intenzione di scrivere una breve scheda su ognuno di loro, tanto da capire se sono solo io a vederli così o se invece sto esagerando
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02-11-2009, 23:19
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
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Originariamente inviata da dottorzivago
IO t consiglio di non mollare tutti cosi. Ingoia merda ma continua a frequentarli, se li abbandoni non avrai piu nessuno.....io ci sono passato. E non avendo nessuna in una piccola provincia ( come dove vivo io e tu) rintegrarsi in una compagnia è quasi impossibile....quindi esci esci esci con loro e prima o poi piano piano riallacci altri rapporti con persone nuove.
SI le compagnie sono cosi....pochi hanno cose in comune, spesso la gente si frequenta x fare gruppo....poi con il tempo volere o volare un certo feeleng si crea. Io ho sbagliato a nn avere questa pazienza che x noi timidi deve essere maggiore dei normaloni.
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Il problema è che il senso di tradimento è talmente forte da rendermi impossibile ogni riavvicinamento, perlomeno al momento. vorrei scappare da un'altra parte e rifarmi nuove conoscenze, ma al momento le mie condizioni economiche e soprattutto psicologiche non me lo consentono.
Purtroppo non si tratta di una sola persona..si tratta di almeno 10 persone tutte alquanto particolari e che ragionano in blocco per stereotipi, e incredibilmente inseparabili, non perchè siano amicissime, ma perchè se non lo facessero si sentirebbero abbandonate (come lo sono stato io, guarda caso gli screzi sono iniziati quando me ne sono andato in irlanda, per loro è una cosa incomprensibile andarsene in vacanza in un posto diverso dalla riviera romagnola..). è anche per questo che dico che tutto ciò non durerà..e poi cavolo, ci vuole tanto a spendere 10 cent per un sms per chiederti "tutto bene?" "è successo qualcosa?" dopo 10 anni di uscite (con alcuni di loro)?
io vorrei iniziare ad andare al mio ritmo e a non dover sempre dipendere dalle lune storte altrui, ma da solo è durissima..Sono disposto anche a compromessi, ma a continue inc***te, no, quello basta, ne va penso anche della mia stessa sopravvivenza.
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02-11-2009, 23:51
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 825
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situazione molto simile a quella che ho vissuto io. un tipo di gente e un tipo di vita ceh non faceva per me. negli ultimi tempi vedevo atteggiamenti un po bastardi nei miei confronti, tra di loro, e verso gli altri. la compagnia è anceh questo è vero, io però ho un concetto molto idealizzato di amicizia. non mi sembrava il caso di continuare a prendermi male solo per poter uscire con qualcuno quindi ho lasciato tutto. a mente fredda è stata una buona mossa perchè mi stavo autodistruggendo. son passati tre anni e non ho combinato niente ma di tornare indietro non se ne parla perchè non ci stavo bene, per orgoglio, e cmq ormai non ci starei piu a dire niente in quel contesto. devo però ammettere che molte situazioni di quei tempi mi mancano, ed è triste dire che non mi mancano le persone quanto la vita sociale che non ho piu ripreso.
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03-11-2009, 17:55
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#8
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Quote:
Originariamente inviata da mr_duke
situazione molto simile a quella che ho vissuto io. un tipo di gente e un tipo di vita ceh non faceva per me. negli ultimi tempi vedevo atteggiamenti un po bastardi nei miei confronti, tra di loro, e verso gli altri. la compagnia è anceh questo è vero, io però ho un concetto molto idealizzato di amicizia. non mi sembrava il caso di continuare a prendermi male solo per poter uscire con qualcuno quindi ho lasciato tutto. a mente fredda è stata una buona mossa perchè mi stavo autodistruggendo. son passati tre anni e non ho combinato niente ma di tornare indietro non se ne parla perchè non ci stavo bene, per orgoglio, e cmq ormai non ci starei piu a dire niente in quel contesto. devo però ammettere che molte situazioni di quei tempi mi mancano, ed è triste dire che non mi mancano le persone quanto la vita sociale che non ho piu ripreso.
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Reso perfettamente l'idea..
A me manca più l'idea di uscire a bere qualcosa, andare al cinema, fare giri, condividere qualcosa che non le persone con cui uscivo..
Le pochissime volte in cui in questi 4 mesi sono uscito ho sempre reo discretamente bene..ma ho timore nel fidarmi di nuova gente, ho paura di legarmi ancora a persone e nel rimanere poi ancora inc***ato un'altra volta. sono esausto da questa situazione, e ci sto lavorando con la terapeuta per venirne fuori (se almeno avessi lavoro cavolo.. è proprio vero che le sfighe sono come le ciliegie, arrivano sempre in coppia.. )
Forse cambiare aria mi farebbe bene ma ci sarebbe sempre il problema del lavoro mancante..boh
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03-11-2009, 18:05
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,069
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è brutto da dire ma secondo me bisogna vivere certi tipi di rapporti più superficialmente senza lasciarsi coinvolgere troppo,frequentare gente giusto per vedersi un film o farsi qualche uscita e gita ma nulla più,niente di vincolante insomma....e il qualcosa di più profondo magari lasciarlo alle situazioni sentimentali...anche se ormai molti affrontano superficialmente anche quelle....
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03-11-2009, 19:16
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
è brutto da dire ma secondo me bisogna vivere certi tipi di rapporti più superficialmente senza lasciarsi coinvolgere troppo,frequentare gente giusto per vedersi un film o farsi qualche uscita e gita ma nulla più,niente di vincolante insomma....e il qualcosa di più profondo magari lasciarlo alle situazioni sentimentali...anche se ormai molti affrontano superficialmente anche quelle....
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Mi viene in mente solo Essere o non essere...Ho pensato a questo aspetto della vita un milione di volte...fai che una persona sceglie di vivere dei rapporti solo superficialmente...cosa ne guadagna?
maggiore serenità? si può darsi
meno sofferenza? si può darsi
meno beghe per la testa? si può darsi
ma pensiamo anche a tutto ciò che andremmo a sacrificare ponendoci in una realtà di vita simile...
il gioco ne vale la candela?...
ps:scusa sentenza se ti inzozzo il topic.
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03-11-2009, 20:16
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#11
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
Messaggi: 974
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
è brutto da dire ma secondo me bisogna vivere certi tipi di rapporti più superficialmente senza lasciarsi coinvolgere troppo,frequentare gente giusto per vedersi un film o farsi qualche uscita e gita ma nulla più,niente di vincolante insomma....e il qualcosa di più profondo magari lasciarlo alle situazioni sentimentali...anche se ormai molti affrontano superficialmente anche quelle....
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Guarda, a rigor di logica non la penso molto diversamente da te, so benissimo che se nella vita di un individuo se si riescono a creare quelle 2-3 amicizie speciali vuol dire già essere moooooolto fortunati; e per amicizie vere intendo quelle veramente disinteressate, in cui per tutta la vita si gioisce per i successi dell'amico come se fossero i propri, senza invidie e gelosie e nulla di negativo.. e penso persino che non sia un caso se nei film, nei libri , nelle canzoni, si parla sempre di amore e quasi mai di amicizia, nonostante si dice che i sentimenti siano molto simili..
Però qua si tratta di mancanza di rispetto che non dovrebbe mancare nemmeno con degli sconosciuti, di abbandono in un momento di difficoltà quasi certamente per non avere grattacapi (ma io per il mio carattere chiuso non delego ad altri le mie difficoltà..e anzi spesso per troppa emotività me la sono presa per problemi altrui..) e per continuare la mediocre vita del bar (ma se a loro va benissimo, nulla da eccepire, ma non si può giudicare male chi non ama tutto ciò..)
E poi, proprio perchè non ho mai avuto una relazione sentimentale che mi abbia preso così tanto (perlomeno non ricambiata da lei.. ) per me l'amicizia e una compgnia anche imperfetta e litigiosa significava forse più di quanto potete immaginare.. e ora mi sento tutto da rifare
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03-11-2009, 20:18
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 663
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Mandali a fanculo da parte mia....
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03-11-2009, 20:21
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
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Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Ti auguro un futuro migliore, con persone migliori e maggiore autoconsapevolezza delle tue posizioni. Rispettati di più, purtroppo resta che se hai sofferto tanto per causa loro, sei stato tu a volerli cercare "nonostante tutto" - oltre al danno alla beffa.
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Prima di tutto ti ringrazio, e pensando che ci ho messo quasi un anno a rendermi conto che si era superato ogni limite di sopportazione (aaah, il mio terribile problema di differire i sentimenti negativi.. quando subisco qualcosa non lo sento subito, ma dopo un pò di tempo ci pensa lo stomaco a farmi sentire che ho accusato il colpo..), questa frase è una semplice e amara verità
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03-11-2009, 20:38
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Pensi che esista un filo che possa collegare il comportamento dei tuoi amici con l'insorgenza degli attacchi di panico e della depressione?perchè se cosi fosse,è inutile dannarsi tanto a mantenere dei contatti con delle persone che tutto fanno , tranne che influire positivamente nella tua vita...Rimanere soli di certo non aiuta, ma se hai ancora la capacità di metterti in gioco, qualcosa di certo cambierà...
Arriverà un nuovo lavoro, e magari con esso delle nuove conoscenze.te lo auguro di cuore.
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03-11-2009, 20:38
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Tra la Via Emilia e il West
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Mi viene in mente solo Essere o non essere...Ho pensato a questo aspetto della vita un milione di volte...fai che una persona sceglie di vivere dei rapporti solo superficialmente...cosa ne guadagna?
maggiore serenità? si può darsi
meno sofferenza? si può darsi
meno beghe per la testa? si può darsi
ma pensiamo anche a tutto ciò che andremmo a sacrificare ponendoci in una realtà di vita simile...
il gioco ne vale la candela?...
ps:scusa sentenza se ti inzozzo il topic.
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Il problema è che non sapremo mai se nella vita riusciremo ad ottenere ciò che realmente desideriamo, e vivere continuamente in attesa di un futuro migliore non può valere la candela..
la speranza ci deve essere sempre, così come l'impegno per tentare almeno di raggiungere ciò che vogliamo.. Ma troppe variabili possono frapporsi al nostro sogno. E si può riuscire a superarle tutte?
fintanto che non si ha l'amore, l'amicizia o il lavoro o una vita serena o niente più fobia o quello che desideriamo occorre cmq vivere il presente e magari cercare, perlomeno all'inizio, di giungere ad uno stato di equilibrio magari non del tutto soddisfacente, ma almeno saldo (che so, alcune amicizie magari non intimissime ma cmq rispettose di te, un ragazzo/a che ti piace, un lavoro che non è quello che vorresti veramente ma che ti fa guadagnare bene, una timidezza o un'ansia magari ancora persistenti, ma che almeno non distruggono la tua vita..) per poi cercare passetto dopo passetto di migliorarsi sempre e cmq..
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03-11-2009, 20:49
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
Il problema è che non sapremo mai se nella vita riusciremo ad ottenere ciò che realmente desideriamo, e vivere continuamente in attesa di un futuro migliore non può valere la candela..
la speranza ci deve essere sempre, così come l'impegno per tentare almeno di raggiungere ciò che vogliamo.. Ma troppe variabili possono frapporsi al nostro sogno. E si può riuscire a superarle tutte?
fintanto che non si ha l'amore, l'amicizia o il lavoro o una vita serena o niente più fobia o quello che desideriamo occorre cmq vivere il presente e magari cercare, perlomeno all'inizio, di giungere ad uno stato di equilibrio magari non del tutto soddisfacente, ma almeno saldo (che so, alcune amicizie magari non intimissime ma cmq rispettose di te, un ragazzo/a che ti piace, un lavoro che non è quello che vorresti veramente ma che ti fa guadagnare bene, una timidezza o un'ansia magari ancora persistenti, ma che almeno non distruggono la tua vita..) per poi cercare passetto dopo passetto di migliorarsi sempre e cmq..
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Ho timore che a vivere in questa pseudo condizione di equilibrio,ci si abitua ...e abituandosi , si perde quella piccola voglia di ambizione...che ti fa guardare oltre ciò che possiedi....e che allo stesso tempo non ti soddisfa pienamente.
Ci son piu persone che si tengono cio che hanno per paura di perdere quel poco che hanno costruito, in confronto a chi rischia per ottenere il meglio per se stessi.
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03-11-2009, 20:56
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2008
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Originariamente inviata da animaSola
Pensi che esista un filo che possa collegare il comportamento dei tuoi amici con l'insorgenza degli attacchi di panico e della depressione?perchè se cosi fosse,è inutile dannarsi tanto a mantenere dei contatti con delle persone che tutto fanno , tranne che influire positivamente nella tua vita...Rimanere soli di certo non aiuta, ma se hai ancora la capacità di metterti in gioco, qualcosa di certo cambierà...
Arriverà un nuovo lavoro, e magari con esso delle nuove conoscenze.te lo auguro di cuore.
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Diciamo che ho ricominciato ad avere problemi proprio quando sono iniziate le tensioni..dapprima uno stato di apatia e di rassegnazione a cui all'epoca non sapevo dare risposta (estate 2008). Poi da autunno sono ricominciati gli attacchi di panico in maniera continuativa (era da circa 3 anni che ogni tanto avevo qualche momento particolarmente ansioso ma ormai avevo imparato a gestirli con pochi problemi, mentre 5 anni fa ho passato 3 mesi infernali..). Tieni presente che i miei non sono attacchi di panico veri e propri (tanto che il medico mi ha momentaneamente tolto lo Xanax) ma più che altro nausea fortissima che si presenta nelle occasioni di ansia anticipatoria.. un conto è provare ansia forte prima di un colloquio o di un esame all'università (situazione probabilmente ansiogena per moltissimi), un conto è provarlo prima di incontrare persone che ti dovrebbero essere care..e tra l'altro, da quando ho problemi di fs non mi è mai capitato di sentirmi così teso in presenza di amici, anzi per me in un primo momento uscire con loro la sera era pure una valvola di sfogo, un dimenticarsi per qualche ora il problema che mi ha aiutato non poco a superare la prima fase acuta.
Se poi aggiungi che è da 2 anni che faccio vita da precario e che forse sento tutti questi sentimenti negativi perchè vorrei dare una decisa sterzata alla mia esistenza e non so come, e questo aumenta il mio disagio, (penso che siano paranoie da definitivo ingresso nell'età adulta..), i problemi con gli amici sono una concausa che si và a sommare a una situazione già instabile di suo
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03-11-2009, 21:13
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Sentenza
anzi per me in un primo momento uscire con loro la sera era pure una valvola di sfogo, un dimenticarsi per qualche ora il problema che mi ha aiutato non poco a superare la prima fase acuta.
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Probabilmente hai usato tutto ciò come una toppa al problema....e finchè non si è ripresentato, ti stavi solo illudendo che quella situazione ti era consona e ti faceva stare meglio....è un pò come per chi beve, finchè l'alcol è circolo si pensa di essere i possessori del mondo, poi appena svanisce l'effetto , ricadi nelle tenebre...I nostri malesseri , sono sempre dei campanelli di allarme e bisogna saperli ascoltare prima che la situazione degenera...Ora potresti ricominciare proprio da questo....dai sintomi...ascoltali e fanne tesoro per le esperienze future..
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03-11-2009, 21:37
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Mi viene in mente solo Essere o non essere...Ho pensato a questo aspetto della vita un milione di volte...fai che una persona sceglie di vivere dei rapporti solo superficialmente...cosa ne guadagna?
maggiore serenità? si può darsi
meno sofferenza? si può darsi
meno beghe per la testa? si può darsi
ma pensiamo anche a tutto ciò che andremmo a sacrificare ponendoci in una realtà di vita simile...
il gioco ne vale la candela?...
ps:scusa sentenza se ti inzozzo il topic.
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Si ma una cosa non esclude l'altra...anche io la pensavo come te però a volte è bello uscire per il puro piacere di DIVERTIRSI senza troppi pensieri per la testa....cavolo la vita è così breve non possiamo passarla tutta a farci seghe mentali!!!!!
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03-11-2009, 22:07
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Si ma una cosa non esclude l'altra...anche io la pensavo come te però a volte è bello uscire per il puro piacere di DIVERTIRSI senza troppi pensieri per la testa....cavolo la vita è così breve non possiamo passarla tutta a farci seghe mentali!!!!!
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Non lo metto in dubbio, ma sarà che per me il puro piacere di divertirmi, mi ha poi portato a non avere un caiser tra le mani...
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