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14-09-2011, 01:45
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Leggete questo brano, mi ha sconvolto :
Quote:
La valutazione di costi e benefici di una scelta, delle conseguenze attese dal commettere un'azione od ometterla non è guidata sistematicamente da procedure che soddisfano i principi della razionalità classica. Seguiamo Mancini e Gangemi nella loro analisi della patologia del ragionamento e di come essa sostiene i disturbi psicologici. Gli autori sottolineano che individui sani utilizzano strategie di ragionamento evidentemente scorrette mentre alcune patologie sono sostenute da forme di ragionamento corrette. Piuttosto che mantenere la teoria cognitiva classica che prevede un nesso forte tra violazione dei principi di razionalità classica e patologia, Mancini e Gangemi propongono di seguire Baron: in patologia vengono violati i principi di razionalità pratica. In quest'ottica l'obiettivo del ragionamento non è raggiungere verità astratte e matematicamente provate, ma permettere all'individuo di raggiungere i propri obiettivi, incluso il benessere soggettivo: un ragionamento falso può essere utile e benefico e quindi considerato corretto rispetto a questo principio. Si pensi alle illusioni positive che caratterizzano i soggetti sani: tutti hanno una fiducia irrealistica nella possibilità di realizzare i propri obiettivi e di controllare gli eventi, superiore a quanto in realtà è in loro potere. Ma questa illusione permette di muoversi con sufficiente ottimismo e fiducia nel futuro e quindi di vivere meglio e godere dei frutti delle intraprese. D'altra parte i valutatori realistici sono depressi.
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Ultima modifica di Moonwatcher; 14-09-2011 a 02:14.
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14-09-2011, 01:55
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#2
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Avanzato
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 462
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Moon hai il link da passare o lo hai trascritto da un articolo cartaceo?
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14-09-2011, 01:59
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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L'ho trascritto da questo libro:
Ma se hai pazienza lo sto trascrivendo tutto un po' alla volta qua e là.
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14-09-2011, 02:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Ma non mi sembra ci sia questa pretesa. Anzi mi pare di capire che proprio i sani non abbiano la pretesa di poter fare valutazioni oggettive secondo gli autori.
Comunque pensandoci bene mi sembra un po' la versione scientifica del motto estroverso "pensi troppo".
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14-09-2011, 03:10
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Quello che ho capito io è che gli autori sostengono che il pensiero irrazionale è un bene per i sani che come tali rispettano i limiti della demarcazione del pensiero mentre l'irrazionale è un male per i patologici nel senso che sebbene li faccia sentire meglio non rispettano i limiti di demarcazione con conseguenze imprevedibili di natura sopratutto dannosa.
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14-09-2011, 04:41
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Mestre
Messaggi: 567
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Leggete questo brano, mi ha sconvolto :
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Beh è in linea col recente discorso sul fatto che gli intelligenti fanno meno sesso, dovrebbe esserci un treadh anche qui mi pare.
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14-09-2011, 04:51
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Mestre
Messaggi: 567
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Forse non è l'esempio giusto, ma, vediamo che dite: tempo fa guardando la tv assieme ad un amica che già ha ben poca considerazione di me, cambiando canale ha indugiato su uno dove c'era un incontro di wrestling; lei mi ha chiesto se mi piace il wrestling; conoscendola, ovviamente sapevo che la risposta giusta per ottenere un eventuale scopo (scopare) era si. Ma non ce la facevo a mettere da parte l'orgoglio, e le ho risposto che la domanda stessa mi risultava offensiva. E così ho seppellito ogni seppur già lontanissima possibilità di ottenere un risultato pratico.
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14-09-2011, 05:20
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Bel link e bel libro davero mi interessa molto.
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14-09-2011, 07:22
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quel brano conferma l'idea che mi sono fatto sull'autostima: altro non è che un'idea delirante, basata sulla presunzione, resistente alla prova contraria, di essere un dono di Dio.
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Ultima modifica di barclay; 14-09-2011 a 07:25.
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14-09-2011, 08:25
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#10
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Più ti illudi, meglio ti senti, tanto la verità non esiste
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14-09-2011, 09:28
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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In effetti alcune soluzioni per avere successo, come la programmazione neuro-linguistica, si basano proprio su una serie di tecniche per piantarci nel cervello convinzioni utili ad essere dei vincenti. Che poi siamo logicamente e oggettivamente irrefutabili non conta niente, l'obiettivo in quei casi è esplicitamente quello di illuderci in modo funzionale agli scopi.
"imparoimparoimparoimparoimparo"
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14-09-2011, 10:37
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#12
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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l'ho sempre detto che i depressi hanno semplicemente capito tutto
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14-09-2011, 11:30
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#13
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da pirata
l'ho sempre detto che i depressi hanno semplicemente capito tutto
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Si..e c'è ancora qualcuno che pensa che la depressione sia solo una patologia che nasconde la verità, che rende ciechi e poco obiettivi. In pratica un depresso non sarebbe in grado di ragionare perchè non ne ha le capacità in quanto "malato".
Ma di quale verità stiamo parlando? Io ci credo poco a queste balle. Sono perlopiù giustificazioni che si danno al classico sfigato di turno. La società non vuole gente depressa e negativa. Mi sembra ovvio...
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14-09-2011, 11:43
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#14
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
Si..e c'è ancora qualcuno che pensa che la depressione sia solo una patologia che nasconde la verità, che rende ciechi e poco obiettivi. In pratica un depresso non sarebbe in grado di ragionare perchè non ne ha le capacità in quanto "malato".
Ma di quale verità stiamo parlando? Io ci credo poco a queste balle. Sono perlopiù giustificazioni che si danno al classico sfigato di turno. La società non vuole gente depressa e negativa. Mi sembra ovvio...
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in parte è così, ma in parte bisogna anche riconoscere che molto spesso le opinioni di un depresso sono fortemente influenzate dal proprio umore negativo, e da un pessimismo che effettivamente esalta i lati negativi delle cose facendoci ignorare quelli positivi
incapacità di ragionare no, non direi proprio... semplicemente vortice di negatività che crea non pochi problemi
purtroppo è vero che la società discrimina chi è "triste ed ha un po' di paura" cit.
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14-09-2011, 13:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Ma è ovvio che il depresso è realista in quanto pessimista, le cose non possono che andare peggio nella vita soprattutto superata l'infanzia.
E' l'atteggiamento che è sbagliato, non la previsione.
Per questo o si diventa in un certo senso buddisti e si impara a rinunciare ai desideri, ad accettare i colpi funesti del caso, a rallegrarsi per i piccoli piaceri. oppure ci si racconta le favole o si va avanti a forza di nervi o capita che si ha culo che comunque è sempre una cosa temporanea e bisogna saperne godere per tempo.
Traslando su un piano sociopolitico, come diceva Carlin "si chiama sogno americano perché per crederci bisogna dormire".
Quote:
Si..e c'è ancora qualcuno che pensa che la depressione sia solo una patologia che nasconde la verità, che rende ciechi e poco obiettivi. In pratica un depresso non sarebbe in grado di ragionare perchè non ne ha le capacità in quanto "malato".
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mah nessun medico può scientemente dichiarare che un depresso abbia problemi cognitivi, i problemi di un depresso sono unicamente emotivi.
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Ultima modifica di Nick; 14-09-2011 a 13:44.
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14-09-2011, 14:40
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Nick lucido come sempre.
Non è un caso se i maggiori intellettuali e artisti della storia erano se non depressi almeno malinconici.
E aggiungerei che l'ideale (credo l'abbia inventata Gramsci) dovrebbe essere: "pessimismo della ragione, ottimismo della volontà".
Ma più spesso si può essere solo l'uno o l'altro, quindi mi chiedo (e la risposta è, per ora, SI) se non è meglio lasciare a briglia sciolta il nostro lato irrazionale, anche se è palesemente ottuso, per cercare un po' di carica di volontà.
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14-09-2011, 15:08
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#17
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Meridione
Messaggi: 330
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niente di nuovo sotto il sole
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14-09-2011, 15:11
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#18
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,299
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questo si sapeva.
I "normali" usano la prevaricazione, la presa in giro; Praticano lo 0 rispetto per chiunque... predicano l egoismo e vivono nell edonismo e nella soddisfazione totale di ogni loro desiderio a scapito di chiunque non gli torni comodo o gli stia a genio.
Se ne infischiano dei sentimenti del prossimo e così via...
almeno una buona percentuale di loro.
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14-09-2011, 19:31
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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praticamente dicono che l'ottimismo, o il darsi da fare, è da fessi,
mentre il pessimismo, e il lasciarsi andare perchè tanto è tutto inutile, è da intelligenti?
ah beh.. correrò subito a comprarlo.. come no
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14-09-2011, 20:49
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
praticamente dicono che l'ottimismo, o il darsi da fare, è da fessi,
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non sarei così drastico, ma l'idea che darsi da fare di per sè paghi è irrealistica. Questo è pacifico.
Al massimo si può avere la soddisfazione personale di autoriconoscersi l'impegno ma nessuno ci garantisce successo in proporzione all'intensità dello sforzo.
Quanto all'ottimismo...boh la migliore delle vite possibili si conclude sempre con lo stesso finale, non proprio lieto. Tocca farci i conti, e starci.
Non si tratta di essere pessimisti o ottimisti, le cose capitano e il nostro potere di controllarle è estremamente limitato.
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