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17-12-2009, 11:37
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#1
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Ero partita un po' agitata la giornata, ma decido di tranquillizzarmi, me lo impongo.
Ma basta una telefonata di controllo da 1 ossessivo compulsivo psicotico con manie di controllo e deliri-allucinazioni a farmi inalberare.
Avevo visto il numero anonimo, avrei dovuto capire che era lui.
Ma rispondo perchè mi dico, non si sa mai, magari è 1 amico che ti chiama dall'ufficio ed esce anonimo (come già capitato).
Sono bastate quelle due paroline...affinchè gli attaccassi in faccia, solo che ora sono a terra.
L'unica cosa che mi ha detto è stata "Oh (con tono perentorio, niente buon giorno, anche un ciao cane andrebbe bene) comportati bene (in tono perentorio... e che significa?), no perchè te non fai proprio un cazzo!"; vabbè ci sto male...però gli ho risposto da menefreghista in toscano "Si vabbè, addio nini!" e gli ho riappeso in faccia...
MO' MI SONO DECISAMENTE ROTTA I MARONI!
Dovevo uscire e sono ancora qui, ora mi decido ed esco comunque, ma una cosa gli voglio dire in forma virtuale, e chi se ne frega se leggerà mai queste righe.
"Avresti anche rotto il ca..." - FATTI CURARE CHE NESSUNO TI PUO' SOFFRIRE, NON LO VUOI FARE PER TE STESSO, ALLORA FALLO PER GLI ALTRI A CUI DICI CHE TANTO VUOI BENE, SE SUL SERIO SEI UOMO.
E' uno sfogo di un piccolissimo episodio, non prendetelo come attacco personale a chi ha seri problemi simili. E' solo la testimonianza di una che è "caduta" nella rete dell'ansia e della fobia sociale, per colpa di uno che non vuole pesare agli altri, ma si mette al posto di Dio e si palesa con onnipresenza nella vita di chiunque conosca, familiari, amici, parenti, conoscenti, colleghi.
NON TI SOPPORTO PIU'!
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17-12-2009, 11:43
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Roma
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Perdonami...forse mi è sfuggito qualcosa...ma stai parlando di un molestatore o cosa? In caso affermativo, oggi è sufficiente una piccola denuncia per risalire al numero e farlo tacere.
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17-12-2009, 11:46
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#3
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Quote:
Originariamente inviata da phobos72
Perdonami...forse mi è sfuggito qualcosa...ma stai parlando di un molestatore o cosa? In caso affermativo, oggi è sufficiente una piccola denuncia per risalire al numero e farlo tacere.
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Ma no...il papi....
Da 25 anni sempre...onnipresente con le sue carinerie...
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17-12-2009, 11:50
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 125
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Quote:
Originariamente inviata da kiara84
Ma no...il papi....
Da 25 anni sempre...onnipresente con le sue carinerie...
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Ah OK...ho capito. Purtroppo i padri sono iperprotettivi con le femmine. Te lo dice il padre di una bimba di 3 anni ma pur sempre femmina!
Di sicuro si approccia in maniera non corretta con te...e su questo dovreste parlarne. E' tuo padre...parlaci.
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17-12-2009, 11:54
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Originariamente inviata da kiara84
Ma no...il papi....
Da 25 anni sempre...onnipresente con le sue carinerie...
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Cavoli...bel guaio. Anch'io ho un rapporto molto incasinato con mio padre. La cosa che ci accomune è che il tipo di rapporto che ho con lui mi ostacola fortemente nella vita.
Quando cerco di sanare il rapporto, la cosa diventa così simbiotica che sembra di avere un gemello siamese attaccato , che se una cosa lui non l'accetta, non si fa e basta. Se cerco di tagliare il legame(anche senza dir nulla) mi sento più leggera ma mi vengono i sensi di colpa e nei momenti di debolezza ricado nella dipendenza: e tutto il cerchio si ripete.Mammia mia, già solo raccontarlo mi angoscia..penso che il cordone vada sciolto, per forza ci sarà la tristezza del distacco, ma non voglio cedere a ricatti morali e sensi di colpa.
E' la mia vita...
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17-12-2009, 11:56
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 794
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La persona più importnte per te devi essere tu, ascoltati, senti quello che vuoi fare TU e nessun altro. Sei tu la persona più importante per te. I commenti di tuo padre per quanto sono deleteri, sono soltanto quelli di un altro essere umano che ha commesso e commette i suoi errori.
Tu cerca di non giudicarti, perchè è la nostra testa quella che a volte ci è nemica, sono i nostri pensieri. Certo capisco perfettamente l' oppressione di tuo padre come ti fa sentire, succede a me quasi ogni giorno, però inizia a fidarti di te, a sentire cosa vuoi tu e seguiti.
Spero di aver capito ciò che intendevi. Ti saluto e spero ti senta meglio durante l' arco della giornata.
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17-12-2009, 11:56
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#7
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Cavoli...bel guaio. Anch'io ho un rapporto molto incasinato con mio padre. La cosa che ci accomune è che il tipo di rapporto che ho con lui mi ostacola fortemente nella vita.
Quando cerco di sanare il rapporto, la cosa diventa così simbiotica che sembra di avere un gemello siamese attaccato , che se una cosa lui non l'accetta, non si fa e basta. Se cerco di tagliare il legame(anche senza dir nulla) mi sento più leggera ma mi vengono i sensi di colpa e nei momenti di debolezza ricado nella dipendenza: e tutto il cerchio si ripete.Mammia mia, già solo raccontarlo mi angoscia..penso che il cordone vada sciolto, per forza ci sarà la tristezza del distacco, ma non voglio cedere a ricatti morali e sensi di colpa.
E' la mia vita...
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Mai avuto il classico rapporto di amore padre figlia.
Mi è indifferente a livello affettivo, infatti parlo con lui come parlerei di uno stalker e da quello dipende la mia ansia...
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17-12-2009, 12:03
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Vabbè...ho solo scritto la mia esperienza...anche a me capita di vederlo con freddezza e trattarlo di conseguenza, ma mi fa male...
Non riesco a credere che ti è così indifferente, se lo vedessi come un disturbatore l'avresti già denunciato...o no? Magari mi sbaglio
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17-12-2009, 12:05
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
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Quote:
Originariamente inviata da trademarko
La persona più importnte per te devi essere tu, ascoltati, senti quello che vuoi fare TU e nessun altro. Sei tu la persona più importante per te. I commenti di tuo padre per quanto sono deleteri, sono soltanto quelli di un altro essere umano che ha commesso e commette i suoi errori.
Tu cerca di non giudicarti, perchè è la nostra testa quella che a volte ci è nemica, sono i nostri pensieri. Certo capisco perfettamente l' oppressione di tuo padre come ti fa sentire, succede a me quasi ogni giorno, però inizia a fidarti di te, a sentire cosa vuoi tu e seguiti.
Spero di aver capito ciò che intendevi. Ti saluto e spero ti senta meglio durante l' arco della giornata.
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Anche se erano rivolte a kiara84 queste parole...posso farle mie?
Sono perfette per me. Io non voglio odiare o disprezzare mio padre. Voglio solo andare per la mia strada senza che lui mi ferisca o che io gli manchi di rispetto. Come un saluto. Tante cose buone me le ha insegnate.
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17-12-2009, 12:06
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#10
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Vabbè...ho solo scritto la mia esperienza...anche a me capita di vederlo con freddezza e trattarlo di conseguenza, ma mi fa male...
Non riesco a credere che ti è così indifferente, se lo vedessi come un disturbatore l'avresti già denunciato...o no? Magari mi sbaglio
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L'unico motivo per cui non lo denuncio è che è violento. Non voglio che altri ci possano rimettere, fosse anche un raptus e facesse del male ad un povero cristo che manco conosco. Mi farebbe più male per lo sconosciuto che per lui. Magari una puntina di affetto ce la posso avere, ma è veramente limitata a due battute in croce ogni tanto...se si può chiamare affetto ecco.
O magari non mi andrebbe semplicemente di essere etichettata come quella che denuncia il padre, quella che fa venire fuori una cosa tanto ignobile (la sua malattia...da tenere celata, sia mai, in questo mondo moderno, dove conta più l'opinione del vicino...in questo ultimo caso è il pensiero che farebbe mia mamma e cerco di tutelarla).
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17-12-2009, 12:09
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 794
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Cavoli...bel guaio. Anch'io ho un rapporto molto incasinato con mio padre. La cosa che ci accomune è che il tipo di rapporto che ho con lui mi ostacola fortemente nella vita.
Quando cerco di sanare il rapporto, la cosa diventa così simbiotica che sembra di avere un gemello siamese attaccato , che se una cosa lui non l'accetta, non si fa e basta. Se cerco di tagliare il legame(anche senza dir nulla) mi sento più leggera ma mi vengono i sensi di colpa e nei momenti di debolezza ricado nella dipendenza: e tutto il cerchio si ripete.Mammia mia, già solo raccontarlo mi angoscia..penso che il cordone vada sciolto, per forza ci sarà la tristezza del distacco, ma non voglio cedere a ricatti morali e sensi di colpa.
E' la mia vita...
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Anche a me vengono i sensi di colpa.
Io credo che in queste circostanze una buona parte del nostro malessere derivi proprio dal nostro senso di colpa che bisogna cercare quantomeno di diminuire. Un genitore è una persona adulta alla quale è possibile rispondere come a chiunque altro, dire come la pensiamo, gridare anche un po' se è il caso perchè ciò che dice lui non è legge, forse ci condiiona il modo di sentire, ci fa andare in confusione, ci rovina la giornata ma poi, quando rimaniamo soli, dobbiamo cercare di riflettere su ciò che ci è stato detto, su quanto ci sia di veritiero.
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17-12-2009, 12:13
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da kiara84
L'unico motivo per cui non lo denuncio è che è violento. Non voglio che altri ci possano rimettere, fosse anche un raptus e facesse del male ad un povero cristo che manco conosco. Mi farebbe più male per lo sconosciuto che per lui. Magari una puntina di affetto ce la posso avere, ma è veramente limitata a due battute in croce ogni tanto...se si può chiamare affetto ecco.
O magari non mi andrebbe semplicemente di essere etichettata come quella che denuncia il padre, quella che fa venire fuori una cosa tanto ignobile (la sua malattia...da tenere celata, sia mai, in questo mondo moderno, dove conta più l'opinione del vicino...in questo ultimo caso è il pensiero che farebbe mia mamma e cerco di tutelarla).
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Sì, sì capisco.
ovviamente non mi azzardo a dare consigli...non ti dico :"se è davvero così, devi denunciarlo"
è una questione troppo delicata che solo tu conosci appieno.
come pensi di liberarti dall'ansia che come dici tu questa situazione ti provoca?
Io cerco di "perdonare"..praticamente fra un pò mi fanno santa
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17-12-2009, 12:23
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#13
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Sì, sì capisco.
ovviamente non mi azzardo a dare consigli...non ti dico :"se è davvero così, devi denunciarlo"
è una questione troppo delicata che solo tu conosci appieno.
come pensi di liberarti dall'ansia che come dici tu questa situazione ti provoca?
Io cerco di "perdonare"..praticamente fra un pò mi fanno santa
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Non riesco più a perdonare, perchè anche quando è sotto medicine, nei momenti buona diciamo, ha comunque una mentalità, dei modi di dire, di fare, di pensare, delle idee...assurde (come credenze siamo agli antipodi, ma proprio su tutto e non parlo di fede o di politica, ma proprio di odio che ha verso altri, verso delle categorie di persone, che guarda giusto per tutelarlo 1 attimo, non entro nel merito).
Indi anche se non mi posso permettere di giudicare e so che questo tipo di malattia nasce con la persona, non riesco a considerarlo solo come malato, ma anche come persona cattiva, essendo nata in un dato modo.
Non riesco.
Per questo cerco di stare calma, ma a volte non ce la faccio e rispondo. Ma forse non mi sento in colpa con lui, ma magari semplicemente verso il Dio in cui credo, che ci comanda amore etc.
Magari mi sento in colpa per non amarlo e mi faccio problemi su questo. Ma oggettivamente non posso obbligarmi ad amare una persona. Magari il lavoro che devo fare è semplicemente quello di occuparmi di lui, anteponendo il mio benessere psico-fisico (perchè se alza le mani, io ho meno possibilità di difesa, come già successo).
Mi sento in colpa anche parlandone, perchè non esiste secondo il mio punto di vista, una figlia che possa parlare del padre così. Come non esiste, un padre che si possa comportare in questo modo.
Mi chiedo dove è il mio VERO papà. Perchè si desidero con tutta me stessa, avere un padre diverso, non fisicamente 1 altra persona, ma che lui non sia lui, ma l'ideale che ho di padre.
Basta...aehm...esco che iniziano a scendere le lacrime. Continuerò a rispondere dopo...ho bisogno di prendere una boccata di aria fresca...
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17-12-2009, 12:47
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#14
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da kiara84
Basta...aehm...esco che iniziano a scendere le lacrime. Continuerò a rispondere dopo...ho bisogno di prendere una boccata di aria fresca...
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kiara...mi hai commossa...sì, proprio una boccata d'aria fresca ci vuole!
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17-12-2009, 12:54
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
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Quote:
Originariamente inviata da kiara84
Non riesco più a perdonare, perchè anche quando è sotto medicine, nei momenti buona diciamo, ha comunque una mentalità, dei modi di dire, di fare, di pensare, delle idee...assurde (come credenze siamo agli antipodi, ma proprio su tutto e non parlo di fede o di politica, ma proprio di odio che ha verso altri, verso delle categorie di persone, che guarda giusto per tutelarlo 1 attimo, non entro nel merito).
Indi anche se non mi posso permettere di giudicare e so che questo tipo di malattia nasce con la persona, non riesco a considerarlo solo come malato, ma anche come persona cattiva, essendo nata in un dato modo.
Non riesco.
Per questo cerco di stare calma, ma a volte non ce la faccio e rispondo. Ma forse non mi sento in colpa con lui, ma magari semplicemente verso il Dio in cui credo, che ci comanda amore etc.
Magari mi sento in colpa per non amarlo e mi faccio problemi su questo. Ma oggettivamente non posso obbligarmi ad amare una persona. Magari il lavoro che devo fare è semplicemente quello di occuparmi di lui, anteponendo il mio benessere psico-fisico (perchè se alza le mani, io ho meno possibilità di difesa, come già successo).
Mi sento in colpa anche parlandone, perchè non esiste secondo il mio punto di vista, una figlia che possa parlare del padre così. Come non esiste, un padre che si possa comportare in questo modo.
Mi chiedo dove è il mio VERO papà. Perchè si desidero con tutta me stessa, avere un padre diverso, non fisicamente 1 altra persona, ma che lui non sia lui, ma l'ideale che ho di padre.
Basta...aehm...esco che iniziano a scendere le lacrime. Continuerò a rispondere dopo...ho bisogno di prendere una boccata di aria fresca...
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In certi casi il padre è solola persona che ci ha permeso di venire al mondo.
Vorrei rcodarti che per te tu sei più importante di tuo padre, è così e basta. Tu hai le te idee, il tuo modo di vedere le cose, e sono unici. Non farne un dramma se hai dei pensieri cattivi per tuo padre, chi non ne ha mai avuti per un familiare.
Tu ha detto "Magari il lavoro che devo fare è semplicemente quello di occuparmi di lui, anteponendo il mio benessere psico-fisico". Tieni presente che primaditutto devi occuparti di te, il resto viene di conseguenza, anche perchè se non sei in grado di occuparti di te non puoi occuparti di tuo padre.
Dalle poche cose che racconti io credo che la tua sia una situazione abbastanza seria, da non sottovalutare. Insomma c'è un problema e va affrontato. Non so se lo stai già affrontando e se lo stai facendo da sola ma a volte dall' interno non si ha una grande lucidità proprio perchè nascono i sensi di colpa che ci fanno mettere in secondo piano e "sfruttarci" dagli altri.
Il primo fatto lo hai già fatto : è quello di averne parlato qui e per me rappresenta l' inizio di un' apertura che può solo farti ammettere che c'è qualcosa che non va e farti aprire gli occhi.
Ti mando un saluto.
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17-12-2009, 13:44
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#16
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Sono uscita 1 oretta...ho camminato, ho parlato con il mio amore, ho fatto le commissioni per le mie cose (non volevo che il malessere di mio padre mi impedisse quello che oggi avrei voluto-dovuto fare per i miei obiettivi, anche se ovviamente...mi ha buttata giù, tanto che sono uscita di casa 2 h dopo il previsto)...e mi sono concessa anche un extra, come 1 autoregalo, un piccolo shopping made in woman *_*...sono più distesa...
Grazie per avermi ascoltata-letta e per i consigli...
Ora cerco di rilassarmi ancora di più e parte il momento dedicato a se stessi! Un po' di attività fisica mi rilassa...ancora di più...
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17-12-2009, 15:30
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Cavoli...bel guaio. Anch'io ho un rapporto molto incasinato con mio padre. La cosa che ci accomune è che il tipo di rapporto che ho con lui mi ostacola fortemente nella vita.
Quando cerco di sanare il rapporto, la cosa diventa così simbiotica che sembra di avere un gemello siamese attaccato , che se una cosa lui non l'accetta, non si fa e basta. Se cerco di tagliare il legame(anche senza dir nulla) mi sento più leggera ma mi vengono i sensi di colpa e nei momenti di debolezza ricado nella dipendenza: e tutto il cerchio si ripete.Mammia mia, già solo raccontarlo mi angoscia..penso che il cordone vada sciolto, per forza ci sarà la tristezza del distacco, ma non voglio cedere a ricatti morali e sensi di colpa.
E' la mia vita...
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Secondo me hai il complesso di
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17-12-2009, 16:43
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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17-12-2009, 19:16
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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un insulto come "zio pinguino" è da ban immediato
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17-12-2009, 19:29
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#20
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Avanzato
Qui dal: Feb 2007
Messaggi: 329
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
un insulto come "zio pinguino" è da ban immediato
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?
ma ma ma io.........
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