Ritorno a deliziare nessuno con le mie incantevoli poesie....ah ah ah
vomito di un angelo
la pipì degli angeli
mi dissero...la pipì degli angeli
e solo degli angeli
e quell saggio uomo dai baffi castani aveva ragione
vedo lei con la sua graziosa testolina
dentro al mio cesso...e il vomito di un angelo raccolgo nei miei palmi
pulisco ..ma non vorrei pulire il segno del suo passaggio
e un insulto alla mia natura..lavare gli sputi dal mio volto di lacrime
il vomito di un angelo e solo di quel angelo..
e i suoi capelli biondi sono fili dorati intrecciati per farmi perdere
perdere con la speranza di trovare il suo cuore sperduto
prenderlo in mano, spermere la la sua gioia, farla uscire
cosi che il vomito di un angelo mi sia sui vestiti
e la pipì di angeli dentro la mia bocca...
ho trovato la mia salvezza , ho incontrato un angelo e gli sono stato vicino.
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oggetto del desiderio
bambola
cosi carina , cosi amata
femminilità vendicativa
l'oggetto del desiderio
si sposta spostando le pedine
muoiono cuori trafitti
sanguinano su tettine in boccio
amata e viziata di attenzioni languide
sinistra confusione , ormoni in collisione
buttato tutto nel cesso
reputazione
valore
e finte moine
il desiderio di farla finita
l'amore confuso di chi non può capire chi è
sapendo di essre se stessa solo per un albero cieco e spoglio
caccia chi la ama,non amando se stessa
risvegliata dall illuminazione
di una falsa concezione dell amore
un trapasso verso deliziose aventure di solitaria agonia
fra quattro mura, al suo angolo col suo piccolo suicidio
ridotta la bambola, usata e spregievole
odio lungo autostrade buie
un inizio di abbaglianti visioni di morte e rapimenti perpetui
si vive l'uccidere i propri simili
come un passatempo per chi non ha piu speranza
per chi ha lottato ma e stato abbandonato
si dorme sui sedili affogati fra il vomito etilico
sogni di morte, che non la lasciano mai
sudore rancido, puzza di farmaci
un travaglio per liberarsi di una sconosciuta se stessa
un mostro nato alimentando con benzina il fuoco delle passioni
omicidio seriale,vampiri senza neanche piu sangue, stracci senza piu nome.
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la mente e annebbiata
le nebbie suicide rallentano la tua corsa
coprono con neve di fuoco i tuoi sogni cancellandoli
sei un morto che cammina, fra i rifiuti che vedi
la mente annebbiata, vedi solo la morte
iil dolore si agita dentro la tua testa, come una trottola appuntita
chi e stato a farmi questo?sono me stesso contro me stesso...
non c'è niente a cui puoi aggrapparti adesso
vedi la realtà, la percepisci come vuoto , effimero ma costante vuoto
non hai piu voci che ti conoscono, solo voci che stordiscono la tua maledizione
ti coglie il malessere, il letto e una tomba di massacri doloranti
ti rigiri fra lenzuola come sudari coperti di serpenti
non hai altra scelta, che fare un passo in piu nella tua vita
lasciare il mestiere della vita, a chi può vivere senza il peggio di questa merda
un incosciente liberazione
la morte come ultima benedizione
l'annullamento totale, documenti fra le rotaie di treni, mani mai giunte
hai dimenticato tutto, ti ha fatto dimenticare tutto la nebbia
non ricordi l'amore, non ricordi quei sorrisi
e arrivato la nebbia, e conosci solo il tuo dolore
interpretato da una lama tagliente come attrice irriconoscente
quatro tagli profondi lungo i polsi
scarnificato, lago e pozza di sangue
in cui riposi senza sensi
l'unica che ti verrà a prendere, ormai e la morte
la scelta che hai fatto e di non credere piu in questa vita .