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Originariamente inviata da Winston_Smith
Non c'è molto da riflettere, imho. Parlo di PF perché dopo aver visto la perfezione scesa in terra non c'è altro di cui parlare. Dante non ha scritto più nulla dopo l'immersione nell'Assoluto del XXXIII canto del Paradiso. Come Jorge da Burgos, mi limito a tramandare, conservare e rimeditare il Verbo a cui nulla più può essere aggiunto
Mentre credo si possa essere tutti o quasi tutti d'accordo sul definire chi è talentuoso, è impossibile stilare classifiche condivise di merito tra i più grandi, quindi non credo abbia molto senso discutere in un campo estremamente soggettivo come questo. Come ho detto prima, per me sono i migliori di tutte le epoche presenti, passate e future. Perché? Perché lo dico io*, de gustibus (cit.)
* In realtà dovrei aprire un topic solo per elencarne i motivi: uno di questi giorni, quando avrò più tempo, magari lo farò.
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Ecco il topic promesso.
Ma in realtà non è un topic di discussione razionale, bensì di omaggio, ringraziamento e sconfinata devozione per la generosità con cui i Sommi hanno condiviso il loro genio con noi poveri mortali
In questo campo per me regnano la soggettività e l'arbitrio più assoluti, ognuno è libero di pensarla diversamente ma nulla al mondo mi farà cambiare idea su quanto sto scrivendo. I seguenti sono assiomi, verità di fede, non opinioni ^^
Perché i Pink Floyd?
Perché nessuno come loro sa descrivere gli stati d'animo personali e farli assurgere al livello di categorie dello spirito (come il Sommo in poesia).
Perché nessuno come loro sa identificare l'essenza più intima delle persone e delle cose.
Perché nessuno come loro è riuscito a far assurgere la musica "leggera" alla dignità formale e sostanziale della musica "classica", fondendo impegno, piacevolezza e ricercatezza del suono. Sono contemporaneamente i Bach, i Mozart e i Beethoven del rock.
Perché ogni nota è semplicemente LA nota che doveva essere lì, in quel momento, proprio quella e non un'altra, con la stessa semplice e disarmante perfezione con cui il Sommo sceglieva le parole perfette con cui cesellare i suoi versi immortali, quelle che a leggerle o ad ascoltarle possono sembrare ovvie ma che celano una tecnica raffinatissima e che in realtà non sono così facili da immaginare.
Perché il grido di
The great gig in the sky è IL grido della storia della musica.
Perché l'assolo di
Comfortably numb è il suono del malessere di tutti noi e il grido d'aiuto che ognuno vorrebbe lanciare, oltre ad essere la dimostrazione di come si possa trasportare altri esseri umani in altre dimensioni senza dover per forza inventarsi virtuosismi cervellotici con la chitarra o vincere gare di tenuta delle bacchette da Show dei Record.
Perché quando risuonano le prime quattro note di
Shine on you crazy diamond sembrano le prime quattro note della Quinta Sinfonia di Beethoven, il destino che bussa alla porta e tutto il resto del mondo perde di significato, ovvero ne acquista uno del tutto nuovo.
Rendiamo grazie a Dio per aver seguito il suggerimento dei Pink Floyd e averci creato perché potessimo ascoltarli. E ora basta parole, predisponiamoci all'incontro con il Sublime, il capolavoro in versione originale e integrale: